overclouds Inserito: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserito: 9 settembre 2010 Ciao ragazzi,scusate la banalità della domanda (per voi) vorrei capire il funzionamento dei contattori... ho cercato su internet varie spiegazioni ma non sono riuscito a capire molto....cioè un contattore cosa fa? quando può essere usato? potreste farmi degli esempi di installazioni magari semplici..?tutte le info che ho trovato usavano termini abbastanza complessi oppure è proprio la mia testa che non vuole capirli ho visto dei contattori in diversi quadri ad esempio in un quadro elettrico di una piscina o ancora in un quadretto in una camera di hotel...ma non capisco con che modalità si usano, quando è consigliabile usarli...grazie in anticipo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 (modificato) Suppongo che questo argomento sia già stato trattato, comunque: un contattore non è altro che un relè con funzione di interruttore di manovra prevalentemente destinato ai carichi trifase. Come i relè elettromeccanici, è dotato di un circuito di comando (ausiliario) che ne commuta lo stato (aperto/chiuso) e di un circuito di potenza composto da contatti mobili.La commutazione dei contatti di potenza (solidali fra loro) ed eventualmente quelli ausiliari aggiuntivi, avviene eccitando/diseccitando (tensionando o meno quindi) l'elettromagnete (o elettrocalamita, volgarmente: bobina) che per induzione attrae/respinge attraverso i leverismi di manovra il blocco dei contatti mobili.I contattori, si differenziano e si scelgono in funzione di alcune caratteristiche di funzionamento, tra cui quelle più elementari sono:1) Tensione nominale di impiego 2) Tensione di alimentazione della bobina (su molti modelli, questa viene fornita separatamente e poi montata)3) Portata in Ampère dei contatti di potenza - riferita al tipo di carico collegato4) Tipologia di carichi collegabili (resistivi, reattivi, induttivi, capacitivi, etc.) identificata con la sigla AC (seguita da un numero) per i carichi in corrente alternata e DC per quelli in continua, e relativa tabella di potenza collegabile in funzione dei diversi tipi di carichi.5) Numero di manovre garantito dal costruttorepotreste farmi degli esempi di installazioni magari semplici..?Il più semplice di tutti: il comando di marcia/arresto di un motore asincrono trifase, un circuito marcia/arresto (ausiliario) agisce sulla bobina del contattore che si apre e si chiude facendo partire o fermando il motore.Ma si usano anche per comandare gruppi di resistenze, batterie di condensatori, o anche linee di alimentazione in sottoquadri, di tutto di più.Inoltre, nessuno vieta (ci sono anche tipi appositi) di utilizzare i contattori per carichi monofasi, generalmente nel caso di carichi di una potenza significativa, o semplificando, in quei casi in cui i relè risultino poco idonei allo scopo.Penso di averlo speigato nella maniera più semplice possibile, anche se ho tralasciato qualche aspetto... saluti Modificato: 9 settembre 2010 da Attilio Fiocco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Benny Pascucci Inserita: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 (modificato) Ci provo anche io....a lezione lo spiego così...se c'è qualche mio studente può confermare.... Allora, innanzitutto, il contattore è un dispositivo monostabile, ossia ha una sola posizione di equilibrio, normalmente (nel 90% dei casi) i contatti di potenza sono aperti. Immagina un pulsante di un campanello, finchè col dito non premi il pulsante i contatti restano aperti e il campanello no fa din don. La stessa cosa si verifica per il contattore, finchè non premi il pulsante di start. Se lo fai i contatti di potenza si chiudono, ovviamente a differenza del campanello per il quale togliendo il dito i contatti si riaprono, per il contattore ci sarà un dispositivo, detto autoritenuta che farà sì che anche togliendo il ditino dal pulsante di start i contatti restino chiusi.A questo punto la domanda dello studente sorge spontanea...."E ci voleva tutto sto casino per azionae un motore, non bastava un semplice interruttore?" Ovviamente non bastava per i seguenti motivi.Il più importante: supponiamo che il dispositivo di azionamento del motore sia un interruttore, che a differenza del contattore è bistabile, ossia ha due posizioni di equilibrio stabili: aperto e chiuso. Supponiamo che l'interruttore sia su ON, quindi il motore in funzione, va via l'energia elettrica, il motore si ferma. Intanto qualcuno lo vede fermo e lo tocca, nel mentre ritorna l'energia elettrica e il motore cosa fa...sicuramente non bene alle mani.Utilizzando un contattore, invece, se va via l'alimentazione, la bobina del contattore non essendo più alimentata si diseccita, i contatti di potenza aprono, quando ritorna l'alimentazione, i contatti restano aperti e, quindi, chi sta toccando il motore non si farà male....per far ripartire il motore occorrerà di nuovo usare il ditino... Altro motivo, i contattori a differenza degli interruttori sono destinati ad aprire e chiudere carichi in modo continuo. E' la loro funzione. Un interruttore dopo 20.000 manovre si può dire che è bello che andato, il contattore è invece ancora fresco e tosto come una rosa nel mese di maggio, potendo fare un numero di manovre di almeno dieci volte superiore, avendo i contatti di potenza ben curati.Altro motivo, senza i contattori sarebbe stato difficile lo sviluppo dell'automazione. E' vero, ci sono gli interruttori automatici motorizzati, ma sono molto più lenti e per il motivo n.1 non adatti allo scopo.Inoltre un contattore ha di suo e può essere equipaggiato con dei contatti ausiliari per alimentare le lucette di segnalazione dello stato di marcia del motore e magari per regolare delle seguenze in azionamenti più complessi, ad eempio un contatto normalmente aperto, che si chiude quando il contattore è chiuso può essere utilizzato per alimentare un temporizzatore che magari serve per alimentare la bobina di un secondo contattore (in luogo del pulsante di marcia), etc etc.Più semplice di così...non si può. A conclusione della lezione dico sempre, se capisce Nando il salumiere, vuol dire che è chiaro.... Modificato: 10 settembre 2010 da Benny Pascucci Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 Ora gli sarà venuta curiosità...per il contattore ci sarà un dispositivo, detto autoritenuta che farà sì che anche togliendo il ditino dal pulsante di start i contatti restino chiusi.Si possono scegliere modelli in cui sia già presente un contatto aux. normalmente aperto (NO) necessario per questa operazione, se assente ci sono sempre i contatti ausiliari da agganciare al contattore.L' autoritentua non è altro che in collegamento di un contatto N.O. del contattore in parallelo al comando di marcia (anche questo N.O.), ovviamente in serie vi sarà il contatto N.C. di arresto. E' più facile disegnarlo/farlo che spiegarlo ma siccome ci sto un eternità a fare i disegni, basta che fai una ricerca sul forum o su google inserendo "circuito di autoritentua" e penso che troverai le immagini.saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 Un altro vantaggio dei contattori è quello di chiudere e di aprire i contatti in modo pressochè contemporaneo (più contemporaneo di quello che di solito si ottiene con un interruttore).Per alcune applicazioni è una caratteristica utile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Benny Pascucci Inserita: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 Ecco lo schema dell'autoritenuta di cui parlava Attila Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 E soprattutto......c'è un circuito di potenza ed un circuito di comando; quest'ultimo può essere disponibile anche molto lontano dal circuito di potenza, può essere moltiplicato infinitamente e, da non sottovalutare, è ad una tensione diversa dal circuito di potenza! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
overclouds Inserita: 9 settembre 2010 Autore Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 ragazzi siete stati gentilissimi.. magari potessi diventare bravo come voi... avete una testa!! ahahse devo essere sincero però ho trovato molto piu semplice la spiegazione di benny... magari potessi imparare da te :D spieghi le cose con un linguaggio molto semplice detto ciò adesso ho le idee piu chiare ovviamente non basta un topic per capire tutto... teoricamente diciamo che sto iniziando a capire qualcosa... praticamente non avendo mai usato niente di tutto ciò non saprei se ci riuscirei... la voglia di imparare c'è Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 9 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2010 la voglia di imparare c'è E' lo stimolo più importante! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cdc Inserita: 10 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 10 settembre 2010 A me è venuto un dubbio:è corretto dire che i contattori sono relè di potenza (cioè usati quando si hanno grosse potenze in gioco sia monofase che trifase)?Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 10 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 10 settembre 2010 In effetti il contattore è un relè. Si usa il termine contattore (un tempo si usava il termine teleruttore) per indicare una certa classe di relè.N.B. Il termine "contattore" è stato normalizzato a livello europeo da almeno un paio di decenni. I produttori di elettromeccanica devono usare questo termine per indicare questa classe di relà. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cdc Inserita: 21 settembre 2010 Segnala Share Inserita: 21 settembre 2010 Grazie Livio.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Domenico 87 Inserita: 20 giugno 2020 Segnala Share Inserita: 20 giugno 2020 Salve un informazione, non mi funziona più il contattore trifase con bobina a 220 che si trova installato prima di un inverter commander C300, la corrente 380 V in ingresso c'è mentre in uscita no quale potrebbe essere il problema? Premetto che appena sono andato in fabbrica l inverter si accendeva e fubzionava poi dopo l'ho staccato la corrente e quando ho riacceso non funzionava più grazie mille Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 21 giugno 2020 Segnala Share Inserita: 21 giugno 2020 Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum che avresti dovuto leggere all'atto dell'iscrizione, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni. Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo! Per favore riproponi il tuo quesito aprendo una nuova discussione. DISCUSSIONE CHIUSA Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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