Gapo Inserita: 21 luglio 2010 Segnala Inserita: 21 luglio 2010 A 1000 giri/minuto della ruota dentata da 20 denti ti ritrovi con una frequenza di circa 333Hz.Ni... nel senso che per essere sicuro di beccare l'impulso positivo, devi prima vedere il segnale che va a zero, quindi di fatto è come se la frequenza raddoppiasse (anche se quella "utile" è 333Hz). In ogni caso il problema non sta sicuramente nella CPU, ma piuttosto nel sensore che deve beccare queste variazioni.
batta Inserita: 22 luglio 2010 Segnala Inserita: 22 luglio 2010 (modificato) quindi di fatto è come se la frequenza raddoppiasse???Se intendi che le variazioni di stato sono il doppio, certo.Ma la frequenza è e rimane 333Hz. Questo proprio per definizione.Il problema, casomai, sta nel fatto che col sistema sensore/ruota dentata solo un caso fortuito ti darebbe un segnale con duty cycle 50%.Tutto dipende dalla dimensione del sensore, dalla dimensione e forma del dente e dalla distanza del sensore dal dente.Se la ruota dentata ha il dente quadrato e questo dente è piuttosto grande in relazione al sensore, allora sicuramente si ottiene un duty cycle vicino al 50%.Se invece si utilizza un normale ingranaggio, ci si allontana sicuramente molto dal 50%.Ma questo, per il modulo di conteggio veloce, a queste frequenze non rappresenta certo un problema.Il fatto che il contatore rilevi più impulsi di quelli reali (e non di meno), dipende esclusivamente da disturbi del segnale che il modulo interpreta come variazioni di stato.Concordo con Livio che la soluzione del filtraggio sia una pezza. I problemi si dovrebbero sempre risolvere all'origine, e non rimediare in seguito.Rimane quindi da capire perché il segnale che arriva dal sensore è sporco (quanto è lungo il cavo? E' schermato? passa vicino a cavi di potenza, magari di motori sotto inverter?) e porvi rimedio, e l'oscilloscopio è l'unico strumento che può dare una visione chiara del segnale.Considerando che oscilloscopi portatili con banda passante di 1-2MHz (più che sufficiente per l'analisi di segnali di questo tipo) si trovano a poco più di 100 euro, direi che si tratta di uno strumento oramai indispensabile, come un tester.Il costo di un encoder 24Vdc ad un solo canale è molto contenuto, mentre i vantaggi che deriverebbero dal suo utilizzo sono parecchi. Mi viene quindi da pensare che anche qui, come troppo spesso accade, chi ha potere di scelta non sempre abbia le idee chiare. Modificato: 22 luglio 2010 da batta
Livio Orsini Inserita: 22 luglio 2010 Segnala Inserita: 22 luglio 2010 Si potrebbe mettere un secondo proximity distante dal primo l'equivalente meccanico di circa 1/2 impulso ed usare il co0nteggio in quadratatura. Questo tipo di conteggio è intrinsecamente meno sensibile ai disturbi.Però, come dice Batta un encoder alla fine costa poco di più di un proximity ed è molto più affidabile.
Gapo Inserita: 26 luglio 2010 Segnala Inserita: 26 luglio 2010 ???Se intendi che le variazioni di stato sono il doppio, certo.Ovviamente si più che altro che il sensore dev'essere in grado di rilevare il doppio di variazioni... ci tengo a specificarlo perché mi sono trovato anche nella situazione in cui non avevo a che fare con una ruota dentata vera e propria, ma con una "ruota forata", e il fatto che i buchi fossero più piccoli della parte piena mi causava problemi proprio nella rilevazione dei passaggi di stato da pieno a vuoto, nonostante la bassa frequenza.comunque, ribadisco, per la mia esperienza i problemi stanno nella cattiva scelta del sistema di rilevazione: un proximity su ruota dentata non è la scelta migliore per fare questo lavoro.
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