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Misura Effettiva Ampere - AUMENTI DOVUTI A SFASAMENTO O CATTIVO DIMENSIONAMENTO LINEA.


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Inserito:

Salve a tutti.

Semplicemente:"una cosa è la pratica quotidiana un'altra sono i calcoli analitici che si facevano a scuola"; e invece da quando frequento questo sito (grazie SIGNORE)...mi sono accorto che in alcune discussioni si fa spesso riferimento a ciò che il mio

professore di elettrotecnica assieme al libro di testo(non lo cito per non fare reclam...correggetemi se sbaglio) mi inculcavano.

Spesso nella pratica(raramente)mi è capitato di conoscere i watt e calcolato gli ampere analiticamente senza considerare il fattore di potenza (cos fi)di alcuni carichi ohmici induttivi.

Chiedo per mio chiarimento:supponendo di conoscere i watt totali dei carichi di un impianto,misurando poi,con una pinza amperometrica l'intensità di corrente,e rilevando uno scostamento in eccesso dai dati calcolati analiticamente, potrei imputare ad esempio (escludendo carichi induttivi o altre anomalie) ad un cattivo dimensionamento della linea (vedi c.d.t. e perdita di potenza sul cavo ) ?

Questo al fine di effettuare una diagnosi sul buon rendimento dell'impianto e per poter confutare ciò che ci insegna la teoria e metterla in pratica.

Ad esempio,recentemente: è capitato che un cliente mi abbia segnalato una bolletta eccessiva ,di una casa che non frequenta spesso,anzi,da parecchio in disuso (deve restaurarla).

Poi mi ha fatto vedere che fuori al giardino c'ha una linea di luci esterne (non saprei quanti watt e se a luce fredda quindi con sfasamento),parecchio lunga, e distante dal contatore quasi 150 m,non solo:da quest'ultimo,c'ha derivato anche il quadro per la casa (sempre 150 m) il tutto con due linee,quindi 4 cavi (fase e neutro) da 6 mm ^2 (luci esterne + quadro casa).

Io non gli ho dato,a mio parere,una risposta che "convincesse" anche me sulla causa dell'eccessivo consumo,(inizialmente ho imputato la causa ad un cattivo funzionamento del contatore persino qualche allacciamento "nascosto")ma come dicevo ai punti sopra e grazie al nostro forum mi viene da dire che ci sia un'eccessiva emissione di energia (quindi di corrente)dovute a c.d.t. fuori dalla norma compreso un mancato ed eventuale rifasamento delle luci.

Giusto ?

Saluto tutti e mi scuso per essere stato poco sintetico...ciao.


daniele_stefanini
Inserita:
Chiedo per mio chiarimento:supponendo di conoscere i watt totali dei carichi di un impianto,misurando poi,con una pinza amperometrica l'intensità di corrente,e rilevando uno scostamento in eccesso dai dati calcolati analiticamente, potrei imputare ad esempio (escludendo carichi induttivi o altre anomalie) ad un cattivo dimensionamento della linea (vedi c.d.t. e perdita di potenza sul cavo ) ?

Spesso nella pratica(raramente)mi è capitato di conoscere i watt e calcolato gli ampere analiticamente senza considerare il fattore di potenza (cos fi)di alcuni carichi ohmici induttivi.

Andiamo per gradi :

- la possibilitá che gli eccessivi consumi dipendano dalla linea mal dimensionata é da escludere. Se cosí fosse, avresti prima di tutto un malfunzionamento degli elettrodomestici, dato che la c.d.t. sarebbe ignoblimente alta.

- se il tuo cliente ha un contatore normale senza misura del reattivo, al fine della fatturazione viene conteggiata solo la potenza attiva consumata. Di conseguenza í costi eccessivi non sono imputabili al cos fi

- se il tuo cliente ha un contatore con misura del reattivo (tipicamente linea trifase) , questo lo puoi rilevare dalla bolletta oppure tramite ispezione dell´armadio contatori. Tenderei ad escludere anche questa possibilitá (caso raro, specie per utenze domestiche). In bolletta dovrebbe esseere riportata la penale rtelativa all´eccessivo assorbimento di reattivo.

Escludendo "drenaggi"di corrente da patre di eventuali vicini o guasti al contatore, direi che la causa é da ricercare nello stile di utilizzo degli elettrodomestici e illuminazione. Tra l´altro le distanze (150 metri casa - recinzione) fanno pensare a dimensioni dell´abitato abbastanza grandi....

Daniele

Inserita:

Quindi la corrente dipenderebbe esclusivamente dal carico e non anche da una eccessiva resistenza del cavo dovuta ad un cattivo dimensionamento ? :unsure:

Mi spiego :se ai capi dell'utilizzatore arriva una tensione che si discosta dal valore nominale (vedi c.d.t.come tu giustamente mi hai fatto notare),non dovrebbe aumentare la corrente per soddisfare la relazione P=V.I ?Quindi l'azienda distributrice non dovrebbe dare una potenza istantanea maggiore rispetto a quella richiesta dal carico? (sempre nei limiti del valore contrattuale).

Un fattore di potenza basso non comporta aumenti di corrente e quindi energetici? Per questo vengono rifasati alcuni utilizzatori vedi (neon o altre luci fredde).

Per queste ragioni una elevata c.d.t sul cavo comporterebbe anche una eccessiva perdita sul cavo (effetto joule)potrebbe portare ad un incendio ?

Grazie Daniele;ciao.

p.s.sapresti indicarmi gli utilizzatori che maggiormente risentono della c.d.t....potrebbero arrivare alla rottura ? Mi citeresti un esempio.

Benny Pascucci
Inserita:
se ai capi dell'utilizzatore arriva una tensione che si discosta dal valore nominale (vedi c.d.t.come tu giustamente mi hai fatto notare),non dovrebbe aumentare la corrente per soddisfare la relazione P=V.I ?
E perchè mai?

Ragiona....se compri una lampada avente i seguenti valor nominali 100 W - 230 V e la alimenti a 115 V secondo te funzioneraà sempre a 100 W? No, no...se la tensione si dimezza, ipotizzando che la resistenza della lampada non vari, la potenza assorbita diventa 1/4, quindi la stessa lampada assorbirà 25 W.

Un fattore di potenza basso non comporta aumenti di corrente e quindi energetici?
Sì, ma come ti ha già spiegato Daniele, tale aumento concerne la parte reattiva dell'energia, che presumibilmente, essendo la tua fornitura monofase, non paghi, perchè l'ENEL non te la conteggia.

Alte cdt sui cavi normalmente non comportano riscaldamento degli stessi, ma cattivo utilizzo delle apparecchiature alimentate, ovviamente se la cdt dovesse essere eccessiva, allora l'elevata cdt sarebbe l'ultimo dei problemi, poichè il cavo sarebbe stato dimensionato male addirittura in corrente.

sapresti indicarmi gli utilizzatori che maggiormente risentono della c.d.t....potrebbero arrivare alla rottura ? Mi citeresti un esempio.
I motori...se alimentati a tensione molto più bassa della nominale ne risentono parecchio, le lampade fluorescenti...cominciano a sfarfallare, il forno a microonde....non riesce a cuocere i cbi....diciamo un po' tutti i carichi....altro che esempio singolo!
Inserita:

Avrà lasciato le luci del giardino accese senza rendersene conto... di solito le spiegazioni più semplici sono anche le migliori.

Inserita:
bolletta eccessiva ,di una casa che non frequenta spesso,anzi,da parecchio in disuso (deve restaurarla)

Suggeriscigli di spengere l' impianto dal generale del contatore e segnarsi quanti kWh ha consumato fino a quel momento.

Inserita:

Ringrazio tutti...in particolare Benny e Daniele.

Siete stati chiarissimi.

L'errore che commettevo io,evidentemente,e che scambiavo il contatore per una centrale elettrica pronta ad aumentare l'erogazione della potenza a seconda della richiesta (e poi dalla legge di ohm la eventuale resistenza del cavo sarebbe collegata in serie ai capi degli utilizzatori ciò comporterebbe un amento della resistenza complessiva,per cui la corrente dovrebbe diminuire...considerando il valore efficace della tensione costante).

Non passo fare a meno di raccontarvi questa mia esperienza...quando lavori su un impianto non eseguito a regola d'arte da altre persone e senza alcuna documentazione (abbiate pazienza).

Dallo stesso signore (trattasi di un'ampia aia con più di un caseggiato),vengo incaricato di installare un differenziale nella futura abitazione della figlia,c'era un ramo dell'impianto posto a monte del quadro (premetto che tutto l'impianto era funzionale...

ma di quelli che non vi dico 4 fino a 6 prese derivate da un'altra presa a monte, collegamenti dentro le cassette portafrutti,cavi piccolissimi serrati con nastro isolante,neutro di vari colori ecc.ecc.).

Bene apro la cassetta di derivazione a monte del quadro per individuare l'inizio del ramo e,cosa che mi insospettisce,trovo un cavo quadripolare (sezione 2,5) col PA collegato ad un filo di altro colore,verifico col cerca fase, poi col tester e ho la conferma che è sotto tensione.

Dopo essermi scandalizzato,senza un'accurata analisi decido che sicuramente quel cavo andava d alimentare qualche altro ramo della casa sfuggito al controllo del quadro e che in seguito sarei andato a verificare,per cui stacco il cavo e rifaccio il nodo senza il cavo PA.

Rimessa la tensione il contatore (150 m dal quadro)comincia a segnalare "SUPERO POTENZA"contemporaneamente sfiammata in una cassetta di derivazione in un punto medio del tragitto (fuori dallo stabile).

Concludo: avevano usato questo cavo per portare la tensione dal contatore al quadro (la fase PA+ cavo rosso,il neutro gli altri due cavi).

Ho dovuto rimettere tutto a posto consigliando al cliente l'immediata sostituzione del cavo.

Chiedo: in questo caso la riduzione della sezione e quindi la portata ha poi determinato il surriscaldamento del cavo ?

Al di là dello scandalo potreste spiegarmi il fenomeno ?

Ringrazio tutti...ciao. :thumb_yello:

Inserita:

Ah ecco mi chiedevo cosa fosse sto PA. Mi son preoccupato :superlol: .

In pratica lo hanno usato per portare corrente al quadro con due fili in parallelo per il neutro ed idem per la fase così da avere una linea da 5mmqx2. Scelta discutibile specie se la linea é così lunga. Togliendo il cavo giallo-verde hai caricato su un filo da 2,5mmq tutto l'impianto che in una cassetta rompitratta ha fatto una sfiammata. Senz' altro in quel momento aveva qualche grosso carico collegato. Ma non é che qualcuno gli ruba corrente visto che va poco in questa casa la cosa può aver "stimolato" qualche vicino. Altrimenti scusa ma scollegare e subito dopo trovarsi in questa situazione mi fa pensar male. Che sia forse che il carico fosse nel suo impianto comunque io controllerei e al limite basta staccare corrente ogni volta che lascia la casa.

Inserita:

Grazie ohm ...in effetti la stessa disanima l'ho fatta io...per l'appunto non mi son saputo spiegare il fatto che si sia sovraccaricata la linea.

In quel momento di certo posso dirti che era attivo solo un neon (la casa come dicevo era in rifacimento...eravamo al crepuscolo e d io e gli edili stavamo accingendoci alla smessa)non credo ci fossero altri carichi rilevanti in quel momento attivati.

Potrebbe darsi che sia come dici tu...ma non ho approfondito la cosa: il mattino dopo mi son limitato a mettere a "posto" l'impianto e a consigliare al cliente "la rimozione immediata del detto cavo".

Ancora grazie ohm.

Ciao.

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