ASPIRANTE Inserito: 18 gennaio 2011 Segnala Inserito: 18 gennaio 2011 Salve a tutti ,ho provato con cerca, ma non ho trovato nulla che mi aiutasse.In riferimento all'oggetto sto leggendo qualcosa sui vecchi testi di scuola,ma fanno riferimento sempre alle problematiche della produzione e la distribuzione.Ho letto che ad esempio in una linea per accidentale e franca messa a terra di una delle fasi essa andrebbe a potenziale 0 mentre aumenterebbe sulle altre due fasi;(infatti negli esercizi di elettrotecnica ricordo che in una maglia,per la determinazione dei potenziali dei singoli punti del circuito bisognava considerare arbitrariamente un punto a 0 v.)Però io volevo un chiarimento dal punto di vista pratico nel quotidiano in un' abitazione o ufficio,se la fase dovesse toccare la carcassa di un elettrodomestico il suo potenziale scenderebbe... giusto ?(Ad es. a 50 v con messa a terra efficiente) ,significa che il neutro passerebbe da 0 v a > 0 v ?Quindi d.d.p. sarebbe minore di quella nominale e la linea andrebbe fuori servizio ? (si può definire anello di guastò il sistema:polo guasto + polo opposto + carico ?...il circuito guasto praticamente).A questo punto sarebbe lecito aspettarsi l'intervento del differenziale,correggetemi se sbaglio,in caso affermativo se invece il differenziale non dovesse intervenire,cosa dovrei aspettarmi :linea fuori servizio e pericolo d'incendio (ove mai l'altro polo non fosse isolato verso terra con un margine superiore ?) per le ragioni descritte sopra ?Ultimo:e se dovesse essere il neutro ad andare a terra ?Se ho detto qualche fesseria o non sono stato chiaro sparatemi pure addosso ;vi sarei grato se mi chiariste questi dubbi...ma certo ringraziamenti in ogni caso...lo staff e l'utenza lo meritano.Ciao a tutti.
ligabue Inserita: 18 gennaio 2011 Segnala Inserita: 18 gennaio 2011 Rispondo in maniera del tutto generale:Il differnziale interverrebbe in caso di contatto indiretto (il guasto si chiude tra la massa in tensione, l'omino che la tocca e la terra).Se il guasto invece provoca un cortocircuito interverrebbe l'interruttore magnetotermico (il magnetico in particolare, il termico in caso di sovraccarico).Se il neutro va a terra (c'è un guasto o una dispersione) il discorso è identico.Per i neofiti: http://it.wikipedia.org/wiki/Contatto_elettrico_direttosaluti.
ASPIRANTE Inserita: 18 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 18 gennaio 2011 Il differnziale interverrebbe in caso di contatto indiretto (il guasto si chiude tra la massa in tensione, l'omino che la tocca e la terra).fin qui c'arrivo.Se il guasto invece provoca un cortocircuito interverrebbe l'interruttore magnetotermico (il magnetico in particolare, il termico in caso di sovraccarico).anche qui.Le mie domande erano altre ligabue:cosa succede ai poli in questione (fase e neutro)se subiscono variazione di potenziale e quindi varia la d.d.p.;se un guasto a terra comporterebbe un eventuale pericolo d'incendio,visto che aumenterebbe il potenziale su uno dei conduttori non a terra;se il circuito in guasto per guasto a terra possa essere definito "anello di guasto" e in tal caso se il circuito andrebbe ko con un polo a terra (non alimenterebbe il carico).In ogni caso grazie.Ciao.
Cipone Inserita: 18 gennaio 2011 Segnala Inserita: 18 gennaio 2011 Il differnziale interverrebbe in caso di contatto indiretto (il guasto si chiude tra la massa in tensione, l'omino che la tocca e la terra).se il differenziale è correttamente coordinato con l'impianto di messa a terra, interviene non appena si verifica un cedimento dell'isolamento dell'apparecchio e quindi prima che l'utente possa venire in contatto con una parte in tensione .Se il neutro va a terra (c'è un guasto o una dispersione) il discorso è identico. se il neutro dovesse entrare in contatto con la messa a terra potrebbe anche intervenire il differenziale data la piccola differenza di potenziale (sistema TT) tra di essiLigabue, prova a leggere questo:Contatto indirettoTornando alle domande di Aspirante, siamo in un sistema TT, se una fase dovesse andare a terra, sulla stessa fase avrai una certa caduta di tensione che dipende dalla conseguente corrente verso terra, che dipende a sua volta da Rt. Quindi più la Rt è bassa, maggiore è la corrente verso terra e maggiore è la caduta di tensione su quella fase. Sulle altre fasi avrai un innalzamento di tensione che dipende sempre dai fattori elencati in precedenza. se un guasto a terra comporterebbe un eventuale pericolo d'incendio,visto che aumenterebbe il potenziale su uno dei conduttori non a terrastiamo quindi supponendo che non ci sia il differenziale? se c'è il magnetotermico se la rt è tendente a 0 avrai lo sgancio del magnetico dell'interruttore (devi comunque verificare le curve d'intervento del costruttore), mentre se è più elevata, dovrebbe riuscire ad intervenire in tempo il termico per evitare un principio d'incendio.
ASPIRANTE Inserita: 19 gennaio 2011 Autore Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 stiamo quindi supponendo che non ci sia il differenziale? se c'è il magnetotermico se la rt è tendente a 0 avrai lo sgancio del magnetico dell'interruttore (devi comunque verificare le curve d'intervento del costruttore), mentre se è più elevata, dovrebbe riuscire ad intervenire in tempo il termico per evitare un principio d'incendio.Quindi Cipone deduco da ciò che citi e supponendo che il differenziale fosse rotto:interverrebbe il magneto-termico.Visto che questo sgancia principalmente in caso di c.c. e per superamento della In,in queste condizioni,supposto che il disarmo avvenisse in tempi utili ad evitare incendi,il riarmo sarebbe possibile o comunque ritardato a differenza di un'eventuale c.c. permanente,se così fosse il protrarsi di sgancio e riaggancio del MT potrebbe portarci lecitamente a diagnosticare un guasto verso terra ?Ti ringrazio hai chiarito benissimo i miei dubbi resta solo quest'ultima cosa ...sperando mi sia spiegato bene.Grazie e ciao.
Cipone Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 interverrebbe il magneto-termicoCerto, tutto dipende però dalla Rt, dalla taratura del magnetotermico e dalle sue curve d'intervento.Comunque un guasto a terra di questa entità, in un sistema TT, è pericolosissimo, soprattutto per le persone che dovessero venire a contatto con le parti metalliche connesse all'impianto di messa a terra. Si spera in una Rt talmente bassa tale da far intervenire immediatamente il magnetotermico. Classico esempio di condominio con regolare adeguamento con impianto di messa a terra sulle parti comuni e collegamenti equipotenziali acqua, gas ecc: mettiamo il caso che la Rt sia abbastanza elevata e quindi che la tensione di contatto sia superiore ai canonici 50V. Basta solo un condomino sprovvisto di differenziale che, per qualsivoglia motivo, ha una dispersione verso terra (ad esempio la lavastoviglie connessa in modo errato), per mettere in serio pericolo (incendio o folgorazione) tutti gli abitanti del condominio.Per riconoscere un guasto simile, la prima operazione da eseguire è verificare il funzionamento del dispositivo differenziale sempre che sia presente. Se non è presente si misura, tramite pinza amperometrica per correnti disperse, la corrente differenziale a valle del gruppo di misura.
ivano65 Inserita: 19 gennaio 2011 Segnala Inserita: 19 gennaio 2011 (modificato) in mancanza del differenziale , anche se RT sufficientemente bassa da far intervenire il magnetotermico , il pericolo d'incendio c'e'.cio' per due cause :l'elevata energia necessaria a far intervenire il magnetico.il tempo lungo per far intervenire il termico.in entrambi i casi l'energia trmica e' sufficiente ad innescare l'incendio.e' per tale motivo che nei luoghi a maggior rischio d'incendio e' obbligatorio un differenziale avente IDN massima = 300ma.un caso reale di andata a massa di una fase su una massa estesa capitata qualche anno fa'.in un cantiere edile si rischia la folgorazione di due muratori.EPPURE il loro impianto era fatto bene.staccata la corrente di cantiere ma..... non cambia nulla , corrente alta ovunque.a questo punto intervento urgente ENEL.la corrente arriva dal tubo dell'acquedotto, non si sa' da dove.disalimentazione di diverse cabine MT BT in paese.alla fine la causa era un forno presso un ritrovo pubblico.tolta la corrente al sito in attesa di messa a norma dell'impianto.evidentemente il solo magnetotermico non interveniva sebbene la RT dei tubi fosse molto bassa.come si vede basta poco e se gli impianti non sono protetti a dovere si rischia molto.ivano65 Modificato: 19 gennaio 2011 da ivano65
Del_user_127832 Inserita: 22 gennaio 2011 Segnala Inserita: 22 gennaio 2011 Non ho letto in maniera approfondita, ma mi pare che non sia stato fatto riferimento ad Rn o sbaglio? Una eccessiva resistenza del neutro (centro stella del trasformatore lato bt) seppure poco probabile può complicare le cose. Tra l'altro se non sbaglio, c'è un limite imposto a tale valore di Rn nei sistemi di distribuzione TT.saluti
remo williams Inserita: 22 gennaio 2011 Segnala Inserita: 22 gennaio 2011 Una eccessiva resistenza del neutro (centro stella del trasformatore lato bt) seppure poco probabile può complicare le cosein effetti,può,incidere notevolmente sul corretto funzionamento dei differenziali...(mancato intervento)
Cipone Inserita: 22 gennaio 2011 Segnala Inserita: 22 gennaio 2011 avendo, in un sistema TT, una Rn alta porterebbe a problemi molto più grossi che al mancato intervento dei differenziali
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora