uGuru Inserito: 23 aprile 2012 Segnala Share Inserito: 23 aprile 2012 Salve a tutti, di recente ho sostituito una vecchia pompa per l'impianto idrico domestico con una nuova pompa auto adescante DAB EUROINOX 30/80m di potenza 1.1HP. Essa è composta da un motore asincrono monofase (230v-50Hz) con circuito ausiliario e condensatore di start (25uF). Per la protezione ho installato un interruttore magneto termico della bticino F810N/6 4.5KA. Mi domandavo se questo tipo di interruttore era adatto oppure se occorre sostituirlo con un classico salvamotore sapendo che nell'avvolgimento primario del motore è già installata una protezione termica mediante un contatto del tipo NC (normalmente chiuso). Saluti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vinlo Inserita: 23 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 23 aprile 2012 Ciao e benvento. Il MT, per la protezione del motore, non è affatto efficace e per un monofasee da 1HP credo che non sia neanche sufficente un salvamotore. Meglio affidarsi alla protezione termica come quella che ha corredo o comunque qualcosa di simile Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
uGuru Inserita: 23 aprile 2012 Autore Segnala Share Inserita: 23 aprile 2012 Salve, va bene grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 25 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 25 aprile 2012 vinlo ,a prescindere dal caso specifico in cui il motore ha già incorporata la protezione termica ed è già protetto di suo,se voglio proteggere un motore monofase ,sprovvisto della protezione interna,tramite un interruttore mt salvamotore o un relè termico abbinato ad un contattore, dovro' aver cura di far attraversare tutti i tre poli dalla corrente,per cui un dispositivo avviamento motore sarebbe stato composto da fusibili 6A aM,contattore con relè termico tarato alla corrente dl motore (circa 5.5A). Un'altro dispositivo di protezione molto usato nei quadri di sollevamento o pressurizzazione con motori monofasi è il disgiuntore temico unipolare. Chiaramente i dispositivi elencati essendo ad immagine termica non vanno a misurare la temperatura effettiva del motore per cui ci si deve accollare pregi e difetti. Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 25 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 25 aprile 2012 Chiaramente i dispositivi elencati essendo ad immagine termica non vanno a misurare la temperatura effettiva del motore per cui ci si deve accollare pregi e difetti. Su motori di potenza sino ad 1 kW circa (è un valore indicativo) la protezione termica tramite immagine termica desunta dalla corrente assorbita è praticamente inefficace nel 90% dei casi. Basta chiedere a chi ha esperienza pluriennale di amnutenzione elettrica di fabbrica come, ad esempio, Mirko Ceronti. Personalmente ho provato a bloccare il rotore di motore da 250 W, l'ho alimentato e la protezione termica, tarata sul valore di corrente nominale, non è mai intervenuta anche dopo ore. Personalmente sostengo da sempre che l'unica protezione valida per motori < 1 kW, monofasi o trifasi, è la pastiglia termica o il clixon. Su motori più grandi le pastigle termiche sono praticamente montate di serie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 25 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 25 aprile 2012 Non posso che confermare, e....la cosa più antipatica in quei frangenti, è il dover spiegare a responsabili di manutenzione in giacca e cravatta, (che non distinguono un cacciavite da una melanzana) il perchè il motore si è bruciato. A nulla servono le spiegazioni teorico pratiche sull'accaduto, poichè la risposta/domanda di rilancio, è sempre la stessa : Ed allora perchè le "termiche" le costruiscono ? E giù a spiegare che se tutti i motori venissero partoriti con il loro clixon interno, le "termiche" potrebbero anche andarsene in pensione; non Ti credono !!! Anzi, se insisti, rischi di veder comparire all'orizzonte, due grossi infermieri col camice verde.... Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vinlo Inserita: 25 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 25 aprile 2012 (modificato) vinlo ,a prescindere dal caso specifico in cui il motore ha già incorporata la protezione termica ed è già protetto di suo,se voglio proteggere un motore monofase ,sprovvisto della protezione interna,tramite un interruttore mt salvamotore o un relè termico abbinato ad un contattore, dovro' aver cura di far attraversare tutti i tre poli dalla corrente Ciao Eliop, il fatto che bisogna attraversare tutti i 3 poili del salvamotore lo so, ho omesso di dirlo dando per scontato che questa protezione non fosse sufficiente lo stesso. Modificato: 25 aprile 2012 da vinlo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
daniel93 Inserita: 1 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2012 salve...per la protezione di un M.A.M bisogna installare dei fusibili ed il relè termico con il contattore...il contattore con l'autoritenuta conferisce una sicurezza intrinseca Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 2 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2012 ..il contattore con l'autoritenuta conferisce una sicurezza intrinseca Per favore non diffondiamo notizie errate e, soprattuto, pericolose. In ordine alla protezione è stato detto tutto nei messaggi precedenti. I fusibili, se ben dimensionati, sono ottimi per proteggere la linea. L'unica protezione termica veramente efficace per motori frazionari è la pastiglia termica o clixon/termostato, che tra l'altro costa molto meno di una termica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
daniel93 Inserita: 2 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2012 il contattore con l'autoritenuta conferisce una sicurezza intrinseca cioè se ce un'abbassamento di tensione nel circuito dell'alimentazione della bobina provoca la diseccitazione della bobina stessa e quindi l'apertura del contattore interrompendo il servizio.Inoltre al ritorno della tensione al suo valore normale,viene impedita la richiusura del contattore,evitando cosi un'accensione indesiderata..questa non mi sembra una notizia errata o pericolosa.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucky67 Inserita: 2 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2012 questa non mi sembra una notizia errata o pericolosa si ma non capisco cosa c'entri col contesto della protezione motore... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
daniel93 Inserita: 2 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2012 se tu sai l'impianto marcia e arresto di un m.a.m si divide in due circuiti:quello di potenza e quello funzionale.l'autoritenuta conferisce la sicurezza dell'impianto del motore asincrono monofase.c'entra questo?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 2 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2012 (modificato) ...cioè se ce un'abbassamento di tensione nel circuito dell'alimentazione della bobina provoca... Anche questo non è vero. Perchè la bobina si disecciti bisogna che la tensione scenda al di sotto della tensione di mantenimento e ci rimanga per un tempo sufficiente. Se ti prendi la briga di leggere un foglio tecnico di un relè o di un contattore, noterai che il valore di tensione di diseccitazione è di molto inferiore al valore inferiore di tolleranza della tensione di rete. Cosa normalissima causata dall'isterisi del amgnete. Se si garantisce, ad esempio, l'eccitazione a 230 V - 10% (207), la diseccitazione avverrà per tensioni <180 V, ma spesso l'ancora è ancora chiusa con tensioni di 160 V ed anche meno. E' molto più facile che il relè si disecciti per un "buco" di tensione, spesso bastano un paio di periodi di "buco" (40 ms) per far diseccitare il relè. E questo fatto per una pompa potrebbe essere molto fastidioso, specie su certe linee elettriche soggetti a frequenti micro interruzioni. Poi come scritto da Lucky67 questo ha poco a che vedere con la protezione del motore. L'autoritenuta impedisce solo il riavvio non comandato del motore, ma questo è tutto un altro ragionamento. Soprattutto perchè non sappiamo come è comadato il motore in questione. Essendo un pompa potrebbe essere comandata da un pressotato, da un galleggiante, o altro dispositivo automatico. Generalemnte questi apparati non sono comandati con un "marcia-arresta", solo in questo caso avrebbe senso il comando a pulsante tramite autoritenuta. Modificato: 2 maggio 2012 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nino1001 Inserita: 2 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2012 Comuni relè a 12Vcc da circuito stampato OT: vado a memoria....tempi di scuola... Corrente di eccitazione: Con un normale (milli)amperometro. Tempo di eccitazione: Prendere venti relè e far di modo che i contatti del primo ecciti il secondo, quelli del secondo il terzo ecc..ecc.. il primo relè è a doppio contatto dove il secondo serve come SET di un cronometro mentre il secondo contatto dell'ultimo relè serve da STOP. ...dividere il tempo per il numero dei relè...mi pare fosse attorno ai 30 msec. Tempo di diseccitazione: Il nucelo metallico rimane magnetizzato ancora per qualche frazione di tempo, se si combinano i giusti tempi si fa a tempo a percepire l'EAT della bobina. Tensione di eccitazione: Più o meno quella di targa...l'unità di misura? Il secco "tac" dell'ancora (beh come strumento di misura non fu il massimo) Tensione di mantenimento. Se ricordo bene arrivammo a metà...6 Vcc...instabile mi pare...se battevamo con il giravite sul tavolo si sganciava...(altra prova da laboratorio supertecnologico). Altro: Poi abbiamo fatto lo stesso esperimento con Triac ed SCR da...forse 10A...e non ricordo se tirammo in ballo anche i relè elettronici. Altro ancora: Usammo i relè per le più disparate applicazioni: una serratura elettronica a codice, un livellostato,... Altro altro ancora: Che differenza c'è fra un relè ed una eletroserratura o un'elettrovalvola? Altro altro altro ancora. Esistono ancora gli studenti cui queste poche, ed altre di altri, riflessioni possano giovare? Conclusione: se non lo metti e ti tirano le pietre, se lo metti e (si brucia) e ti tirano le pietre http://www.youtube.com/watch?v=Kg5k6obenN8 quindi riflessi pronti " Il termico non è intervenuto perchè il meccanismo interno è stato probabilmente intaccato dall'umidità, dalla salsedine....a libera fantasia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2012 quindi riflessi pronti " Il termico non è intervenuto perchè il meccanismo interno è stato probabilmente intaccato dall'umidità, dalla salsedine....a libera fantasia. No Nino1001, la protezione termica, nei motori frazionari, non interviene perchè le differenze tra corrente nominale e corrente di sovraccarico è irrilevante. Questo è un problema noto a tutti i manutentori elettrici con un minimo di esperienza e curiosità professionale. Le prove che hai descritto, un tempo erano dei classici nei laboratori scolastici, non so se siano ancora in uso; se non lo sono è un vero peccato perchè son molto formative, specialmente per la pazienza. Però per i contattori ed i relè esistono i così detti "fogli tecnici" o "data sheet" dove tra i vari parametri sono indicati le soglie di tensione di commutazione ed i relativi tempi minimi e massimi. Questi sono gli unici valori che devono essere presi in cosiderazione. Il valore di mantenimento garantisce che il relè rimane chiuso anche in presenza di vibrazioni, purchè queste rientrino nei parametri previsit per quel relè. Battere con il manico del giravite sul tavolo non causa certo vibrazioni insopportabili da qualsiasi relè, anche per le ciofeche peggiori. La tensione di soglia di aggancio garantita solitamente coincide con la minima tensione di alimentazione garantita; però verifiche sperimentali danno valori sicuramente inferiori sulla maggior parte dei relè. Questo perchè statisticamente il caso medio è molto migliore del caso pessimo. Sul tavolo di fianco ho un relè Finder, industrale con montaggio su guida DIN, che dichiara Un = 12 V - 240 V ! Sai ad un relè di questo tipo che cosa può fare un abbassamento di tensione di rete? Il classico baffo! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucky67 Inserita: 3 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2012 c'entra questo?? NO! Se qualcuno mi chiede di proteggere un motore da sovraccarico non gli rispondo "mettendo un circuito di autoritenuta"...credo che sarei a disagio nel sentire cosa mi risponderebbe Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
daniel93 Inserita: 3 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2012 Lucky67 se tu leggi bene prima di commentare io ho detto che l'autoritenuta è una sicurezza per l'impianto marcia e arresto di un m.a.m. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2012 Lucky67 se tu leggi bene prima di commentare io ho detto che l'autoritenuta è una sicurezza per l'impianto marcia e arresto di un m.a.m. Oltre alle obiezioni che ho precedentemente mosso, si deve aggiungere che non ha nulla a che vedere con l'argomento della discussione. Tra l'altro non si tratta di un motore con comando marcia-arresto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
daniel93 Inserita: 3 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2012 Livio Orsini ho voluto aggiungere io questa cosa che non è per niente sbagliata... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucky67 Inserita: 3 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2012 Lucky67 se tu leggi bene prima di commentare io ho detto che l'autoritenuta è una sicurezza per l'impianto marcia e arresto di un m.a.m. soprassiedo sui tuoi toni un PO' TANTO sopra le righe e ti suggerirei di riguardare il quesito iniziale dove si chiedeva la congruità di una protezione utilizzando interruttori magnetotermici e quindi per la salvaguardia del motore e della linea contro sovracorrenti e corto circuiti. Quindi, a parte che sono libero di commentare a mio piacimento visto che utilizzo dei termini consoni e mai con tonalità pari alle tue, ti suggerirei ulteriormente di leggere tu cosa viene chiesto prima di rispondere. Tra parentesi la tua ipotesi è quantomeno discutibile in quanto io sono dell'opinione di Livio per quanto detto nel suo intervento n.°13. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Migliaresi Inserita: 3 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2012 Livio Orsini ho voluto aggiungere io questa cosa che non è per niente sbagliata... Non sarebbe il caso di abbassare i toni?? Non acquista la risposta un valore maggiore se viene espressa in grassetto! Grazie per la comprensione!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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