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Conformità Impianto Elettrico


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Ciao a tutti ragazzi mio fratello ha costruito un piccolo agriturismo ed io gli ho realizzato l'impianto elettrico fatto ad opera d'arte anche perchè facevo l'elettricista. Però ora serve una dichiarazione che l'impianto è conforme come posso procedere? calcolate che la potenza contrattuale con enel è di 6 kw 380 v

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Maurizio Colombi

Sei messo male! le possibili soluzioni al tuo problema, non sono molte, devi trovare la persona accondiscendente, che si prende in carico il tuo problema e decide di rilasciarti la dichiarazione.......come se l'impianto l'avesse realizzato lui.

E' un'operazione che non è prevista da nessuna legge e da nessun decreto, i nostri legislatori hanno scritto tutto quanto possibile, ma volutamente o no, hanno tralasciato questo piccola precisazione! :smile:

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Maurizio Colombi
ma serve obbligatoriamente anche un progetto

No, il 37/08 cita testualmente:

impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), per tutte

le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unita'

abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o per utenze

domestiche di singole unita' abitative di superficie superiore a 400

mq;

oppure:

impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), relativi

agli immobili adibiti ad attivita' produttive, al commercio, al

terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alimentate a tensione

superiore a 1000 V, inclusa la parte in bassa tensione, o quando le

utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata

superiore a 6 kw o qualora la superficie superi i 200 mq;

Modificato: da Maurizio Colombi
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nel mio caso sono 6kw 380v però non so qualti metri quadri sono, quindi non serve?

se siamo dentro i limiti di metratura prevista (200mq) il progetto non serve, altrimenti bisognerà inventarsi qualcosa.....

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Il pelo nell'uovo.

I metri quadrati valgono per l'intero edifico o solo per le stanze interessate dall'impianto elettrico?

Mi spiego: ho una superficie coperta di 145.000,25 metri quadrati ma al cliente interessa solo ed esclusivamente avere un interruttore, una presa ed un lampadina in un sgabuzzino.

Il progetto ci vuole?

E se lo sgabuzzino è un casotto da esso scorporato?

Non sto scherzando. Mi riferisco a vecchi capannoni appena acquistati come investimento o in attesa di essere sfruttati.

Ed ancora: vale anche per le masserie?

Una masseria è composta da tanti edifici, spesso volentieri e quasi sempre in ogni locale c'è solo un interruttore ed una lampadina.

Ci vuole il progetto?

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Benny Pascucci

Credo che i metri quadri siano da intendere quelli complessivi, indipendentemente se l'impianto è realizzato in uno sgabuzzino o meno.

Se così non fosse, i geni di turno, per evitare il progetto, farebbero carte false per affermare che l'impianto è stato realizzato solo in 199 o 399 mq a seconda dei casi.... ;)

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  • 2 weeks later...
Però ora serve una dichiarazione che l'impianto è conforme come posso procedere?

Se l'impianto è preesistente rispetto all'entrata in vigore del D.M. 37/08, contatta un professionista abilitato per il rilascio della dichiarazione di rispondenza.

Ciao :smile:

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Microchip1967

Attenzione!

ci sono locali a cui applicare normative specifiche? (tipo potenza caldaia, eventuali cucine, numero massimo ospiti presenti...)

Se si, la progettazione ricade su tutta la struttura.

Non ultimo: se la struttura è in materiale combustibile, serve il progetto.

E visto che si parla di agriturismo (ovvero o un ristorante o peggio camere annesse).......

Se poi ci sono dipendenti, peggio che peggio....

E' un pochino dura far passare un'impianto NUOVO come preesistente.....

Come fa un professionista a rilasciare una DI.RI per un'impianto con componenti oggettivamente nuovi?

Un conto è avere della documentazione da cui si evince che il committente aveva dato l'incarico ad un'impresa e questa è scomparsa prima dell'ultimazione delle lavorazioni.

Ma se non c'è niente, un Professionista certi problemi se li pone.

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  • 3 weeks later...

ciao ragazzi volevo una chiarezza: come si può dichiarare la conformità di un impianto per solo le cose che ho fatto in modo tale da evitare che arrivi pinco pallino e modifica l'impianto con la conformità alle mie spalle? tutto ciò senza progetto come si può fare?

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Vabbè...non è che un pezzo di carta impedisce qualcosa per il solo fatto di esistere.

Se mi chiamano per un impianto elettrico e l'impianto elettrico richiestomi consiste in un MGT Diff., un interruttore ed una lampada ed il picchetto di terra è chiaro e lampante che poi l'impianto verrà terminato da un altro: il proprietario, il fratello, il cugino...e che la mia DiCo serve come foglia di fico.

Sono libero di accettare così come sono libero di rifutare il lavoro.

Se accetto devo fare la DiCo ma se faccio la DiCo devo rilasciare ricevuta/fattura fiscale e questi è un documento ufficiale dove posso ben scrivere ; per lavori come da allegato schema.

Se sull'allegato schema c'è la mia firma e la scritta: vedi ricevuta/fattura fiscale Nr.___ del___ questi due pezzi di carta devono camminare insieme.

Ma tutto ciò serve a qualcosa?(1)

Questo non impedisce al cliente di completare il lavoro al fai da te.

(1) Che con la DiCo l'elettrecista si assume una responsabilità penale ad aeternam sono schiocchezze.

Una volta consegnato il lavoro tutte le responsabilità penali ricadono sul cliente....

Modificato: da Nino1001
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come si può dichiarare la conformità di un impianto per solo le cose che ho fatto
La dichiarazione di conformità va sempre emessa solo per ciò che si ha realmente installato. Se si vuole tutelare il proprio intervento, la DICO deve essere corredata di allegati quali: Descrizione dettagliata dell'intervento eseguito, schema a blocchi e/o schema elettrico multifilare e Documentazione fotografica.

Come dice Nino, questo non impedisce ad altri di intervenire successivamente, ma con con gli allegati suindicati (se ben compilati, datati e firmati) l'installatore ufficiale è in grado di tutelare le proprie responsabilità e di evitare di accollarsi quelle di altri.

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l'installatore ufficiale è in grado di tutelare le proprie responsabilità e di evitare di accollarsi quelle di altri.

Fino a quando l'elettrecista è responsabile per l'impianto elettrico?

Un giorno? Un mese? Un anno? Tutta la vita?

Durante i lavori la casa in questione è un cantiere a tutti gli effetti e la responsabilità penale ricade sicuramente sull'elettricista...dopo ho i miei dubbi.

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Maurizio Colombi
Descrizione dettagliata dell'intervento eseguito, schema a blocchi e/o schema elettrico multifilare e Documentazione fotografica.

Beh, adesso non esageriamo.

E' vero che più carta ci metti e più il "malloppo" fa bella figura, ma da qui ad allegare anche la documentazione fotografica..........

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Beh, perchè?

Io lo faccio spesso e ti garantisco che in questo modo, anche il falegname e il giardiniere riescono a capire bene che cosa ho installato.

Specialmente quando si ha la sensazione che poi interverranno altri professionisti (e non) a mio avviso è importante produrre documentazione tecnica che indichi chiaramente ciò che si ha fatto.

E ti dirò che la documentazione fotografica è spesso il doc. più utile a circoscrivere le proprie responsabilità a cio che si ha realmente fatto.

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Microchip1967

quoto in pieno Elab69.

Una DI.CO ben fatta e documentata serve principalmente a tutelare l'installatore dai "fai da te"

Anche io conservo (e spesso allego) le foto.In alcuni casi si fa molto piu' in fretta che fare un disegno.

Ed inoltre aggiungo il rapporto di collaudo con indicazione delle continuità di ogni singolo conduttore di protezione (e il relativo valore letto dallo strumento), prova dei differenziali con l'apposito strumento, prova di funzionalità di ogni singola presa/punto luce.

Inoltre aggiungo anche il calcolo del coordinamento tra il valore dell'impianto di dispersione le relative protezioni.

Sapessi quante volte questi "accorgmenti" mi hanno permesso di accorgermi di modifiche fatte dopo a mia insaputa.

E comunque ogni mia DI.CO , in genere, non è mai inferiore alle 30 pagine

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Maurizio Colombi
E comunque ogni mia DI.CO , in genere, non è mai inferiore alle 30 pagine

Complimenti, a tutti e due!

Io, invece, mi sono trovato in questa sutuazione: Regolare dichiarazione di conformità rilasciata per un locale ad uso civile con potenza massima di 4,5 kW.......che dopo pochi mesi, con la mia stessa dichiarazione, è diventato un piccolo ristorante con potenza fornita di 10 kW.

Mi sono recato dal responsabile delle attività commerciali del comune, che a sua volta ha scaricato la palla al tecnico comunale che a sua volta mi ha detto: "Se nel fascicolo ci mettevi le istruzione del frigorifero......era la stessa cosa"........

Ripeto, complimenti a tutti quelli che credono ancora che con la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico, ci si possa mettere in una "bunker" protetto da tutti gli attacchi esterni!

P.S. per concludere, qualche settimana fa mi sono trovato a lavorare nelle vicinanze della CamCom, sono entrato ed ho richiesto una copia dell'attestato di attribuzione dei requisiti, uno dei cinque allegati obbligatori alla dichiarazione di conformità; bene da quel certificato, risulta che sono abilitato alla realizzazione degli impianti come da art. 1 della legge 46/90 ........e penso che questo la dica lunga!

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Forse hai capito male, non è che pretendiamo che la DICO ben fatta impedisca ad altri di fare cose che non devono. Con la DICO, una volta emessa ci possono fare proprio quello che vogliono, ampliare, stravolgere, fare lavori da delinquente.... e a me non importa nulla; non è mica mio l'impianto, l'ho venduto al cliente corredato di tutta la doc. necessaria per usarlo nel modo corretto.

Poi, domani quando ci sarà un infortunio perchè il dopolavorista ha fatto una porcheria e il tecnico comunale ha utilizzato una dico per abitazione per dare i permessi per una attività commerciale superiore ai 10kW, in sede giudiziaria la mia DICO dirà come mi sono comprotato e il tecnico comunale (che non è la legge e spesso hanno il criterio di un gibbone) dovrà spiegare come mai ha utilizzato la mia dico in quel modo, ed infine il proprietario dovrà spiegare come mai ora l'impianto è stato trasformato in modo così pericoloso e senza documentazione alcuna a sostegno di ciò che è stato fatto.

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Maurizio Colombi

Hai perfettamente ragione, te ne devo dare atto, ma sulla dichiarazione di conformità, in basso e a centro pagina, deve campeggiare la scritta:

DECLINA

ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissione dell’impianto

da parte di terzi ovvero da carenze di manutenzione o riparazione.

e, credimi, una volta che hai firmato li sotto...........

Modificato: da Maurizio Colombi
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E' vero, ma chi mi dice che il mio impianto stato manomesso, non mantenuto o non riparato?

Una doc. ben dettagliata ( e direi in testa la doc. fotografica) e firmata anche dal proprietario

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