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Impianto Elettrico Secondo La Variante V3


ricercatore1

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Salve a tutti del forum, sto realizzando un nuovo impianto in casa singola e vorrei se possibile sciogliere dei dubbi ho strutturato l'impianto nel modo seguente:

Tipo impianto L livello 2 contratto fornitura 4,5KW

magnetotermico 32A in uscita dal contatore che dista dall'appartamento 40 Mt.

ingresso appartamento in centralino generale a monte di sezionatore 32A

uscita sezionatore : linea a monte di nr.2 Differenziale 40A 0,03A e SPD classe 2

uscita 1° Differenziale alimenta mediante magnetotermici i seguenti circuiti;

linea prese forza 16A

magnetotermico differenziale 16A classe A per linea forza cucina

linea caldaia 10A

lampade emergenza 6A

uscita 2° differenziale alimenta mediante magnetotermici i seguenti circuiti;

linea luce 10A

Linea allarme 6A

impianto prese 10A

impianto prese bagno mediante magn/diff. 10A 0,01A

predisposizione per impianto citofonico e motorizzazione cancello

mediante altro centralino da installare in seguito (per volere del committente)

chiaramente pozzetto diterra per il circuito PE.

cosa ne pensate?

un saluto a voi.

dimenticavo chiaramente tirante in bagno in bassa tensione

Ciao A tutti

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mediante altro centralino da installare in seguito (per volere del committente)

Il committente che dice? E' contento?

E' bene che la centrale di allarme non condivida il suo MGT con altre utenze.

In assenza del cliente un guasto sul 2° differenziale disalimenterà la centrale.

Oltretutto è anche ingannevole: se il cliente va in vacanza e stacca tutto inarvettitamente disalimenterà anche la centrale.

Per evitare questo basta, io lo farei, alimentare il MGT della centrale direttamente dal sezionatore generale, nella finestrella un'etichetta rossa con la scritta minuscola "Allarme".

OT

Toglimi una curiosità: ma la variante V3 è stata esplicitamente richiesta dal committente oppure, soddisfando le richieste del cliente e signora, è venuta spontanea?

Scrivo questo perchè non mi sono mai posto il problema, ai miei cliente non gliene importa nulla e nessun uffico l'ha richiesta. Per la serie: invece di rendere obbligatoria l'ispezione di un tecnico comunale per misurare/ispezionare/controllare la terra ci perdiamo in sciocchezze burocratiche e vredo, anche lobbistiche.

Modificato: da Nino1001
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Carlo Albinoni

Ma hai due differenziali da 30 mA uno sopra l'altro?

E' bene che la centrale di allarme non condivida il suo MGT con altre utenze.

Forse l'allarme non ha nemmeno bisogno di alcun differenziale.

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intanto grazie per la pronta risposta.

per NINO1001, la V3 è vero che non ti obbliga, ma comunque delle prescrizioni le da, tipo portare il conduttore PE nel centralino per il collegamento dell'SPD

e diciamo che, te lo proponi al committente per i rischi da eventuali scariche atmosferiche, e se non lo vuole installare, a limite ti fai firmare una manleva.

la V3 "consiglia" i differenziali puri e il numero di circuiti secondo i metri q delle abitazioni.

E' vero, come generale posso anche mettere magnetotermici differenziali, e sotto i circuiti comandati da magnetotermici . diciamo, che ho concordato la predisposizione del centralino con il committente, io glio ho detto della variante V3 . e lui ha accettato. anche se, credo che nella DICO devo menzionare il livello di impiano. " base", "standard" o "domotico" Livello 1; 2 o 3.

bene! per il generale allarme ,lo collego a valle del sezionatore.

Per Carlo Aliboni se ti riferisci ai differenziali puri ,sono in parallelo a valle del sezionatore .

se invece ti riferisci al 30ma linea cucina , si! ma è in classe A per gli elettrodomestici. ed anche quì centra la V3

il secondo centralino l'ha deciso il committente perchè è una costruzione su due livelli e per ora elettrifica solo un piano.

spero di essere stato esaustivo, ma mi interessa il vostro parere. può andare ho forse mi sto facendo coinvolgere dalla variante V3 ?

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Maurizio Colombi
può andare ho forse mi sto facendo coinvolgere dalla variante V3 ?

......penso proprio di si!

Basta fare l'impianto elettrico con un po' di "testa"......e la famigerata variante ...... di valico :superlol: è più che brillantemente superata !!!!

chiaramente tirante in bagno in bassa tensione

:(:huh::(

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Maurizio Colombi
il tirante :superlol: :superlol: sarebbe la chiamata!!!!

Beh....quello l'avevo capito, ma......ritengo il tirante, la stupidaggine più grossa concepita dall'uomo moderno!

Quando parlo dell'impianto elettrico, con i miei clienti cerco sempre di convincerli a non metterlo........ci riesco sempre, tranne che con i costruttori di vecchio stampo! :lol:

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Carlo Albinoni
dimenticavo chiaramente tirante in bagno in bassa tensione

Penso che tutto l'impianto sia in bassa tensione.

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ritengo il tirante, la stupidaggine più grossa concepita dall'uomo moderno!

Quando parlo dell'impianto elettrico, con i miei clienti cerco sempre di convincerli a non metterlo

Anche io.Nel 100% dei miei lavori neanche lo propongo e nel 99,99% non lo metto.

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Forse l'allarme non ha nemmeno bisogno di alcun differenziale.

Due cordine da 1,5 mm2, linea (dove più dove meno 20 metri), assorbimento medio....2A, centrale munita di TR con fusibili di protezione è sprecato anche un MGT ma l'etichetta poi dove la metti?

Scherzo. Se un collega o il cliente va nel quadro deve essere tonto a non capire, grazie all'ausilio delle etichette colorate, i tre dispositivi in alto:

1 presa universale di servizio a monte del sezionatore generale che il cliente non ha motivo di usare.

Può servire in caso di emergenza (emergenza di che?) magari un guasto all'interno del quadro di sera.

1 MGT con la scritta rossa allarme messo prima del MGT con la scritta rossa GENERALE

http://imageshack.us/photo/my-images/715/quadro99.jpg/

Al prossimo impianto la V3 lasciala perdere. La comodità, il risparmio energetico, la funzionalità decidela con il cliente suggerendolgi cose che effittavamnete lo soddisfino. La V3, come cercherò di dimostrare al prossimo post che la V3 è una cavolta inventata probabilmente da lobby nostrane.

http://imageshack.us/photo/my-images/269/quadr444.jpg/

Se voglio cercare il pelo nell'uovo noto che parli di casa isolata ma non parli di impianto esterno.

Possibile che non ci sia il cancello elettrico, l'impianto citofonico (hai detto che sarà messo in futuro), dei lampioncini, uno sgabuzzino, un piano barbecue e simili?

E se il cliente va in ferie? Che fa? Svuota il congelatore che ha in cantina? E se ha l'acquario? Il mercato offre dei dosatori di cibo a tempo, e se ha delle piante? Anche qui il mercato offre svariate soluzioni ma che non devono essere disalimentate.

E se un domani il cliente vuole fornirsi di un minimo di telecomando via telefono (dall'esterno) e via radio o onde convolgiate all'interno della casa?

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Visto che si parla anche di V3 e riferendomi ad un livello 3.

Da un file pdf scaricato dalla rete con titolo "Estratto tabella A CEI 64-8 noto che:

Per un soggiorno di 20 m2 (poco superiore) sono previste ben 10 punti prese, non 10 prese ma 10 scatole 503 da adibire a prrese. Considerata una stanza di 5m x 4m il suo perimetro è di 18 metri cui debbo sottrarre la largehezza della porta, della porta balcone e del termosifone per un totale di 3 metri.

Lla V3 prevede quindi una presa ogni 1,5 metri, se poi un'intera parete di fondo è un portafinestra siamo a mare: 1 presa per metro!.

Per un locale bagno o doccia sono previste due prese quando il buonsenso (inapliccabile) suggerisca di non metterne nessuna. Una ci sta, vicino al lavabo ma l'altra? L'altra trova giustificazione solo se all'interno c'è la lavatrice.

Nel locale lavanderia sono previste 4 prese. Non un numero sufficiente di prese ad evitare le ciabatte ma almeno 4 punti prese. Trattandosi di un locale dove si possono mettere elettrodomestici a forte consumo ci si potrebbe affidare all'intelligenza medio bassa degli elettrecisti che a certi punti, ancora e grazia a dio, ci arrivano.

In cucina 7 prese di cui almeno 3 sul piano cottura. Se sul piano cottura 3 prese proprio non ci stanno sarà la cassa ad essere di livello V-10 non certo l'impianto elettrico, poi vorrei proprio sapere dove mettere le altre 4 prese ( non parlo degli elettrodomestici sotto o sopra piano cottura).

Dove più dove meno c'è l'angolo TV, Video ecc..ecc...(qua finisce sempre a ciabatte) e al massimo un altro angolo libero.

Nella stanza da letto, 3m x 4m sono previste 8 prese. Qualcuno dovrebbe spiegarmi dove devo metterle e per quale uso.

Un' intera parete è occupata dalla testa del letto dove in basso ci sono le due prese del comodino.

La parete di fronte dall'armadio (spesso) dove rimane un angolo libero per la TV ed accessori.

Una parete ha una finestra e relativo termosifone o una porta ed una presa non trova proprio alcuna giustificazione.

La quarta parte c'è o può esserci il mobile della toeletta. Su questa parete c'è la presa perpendicolare agli interruttori.

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Nino, non prendertela, tutto questo serve per evitare le case in cui ci sono due prese per stanza e l'utente è costretto a svilupparsi un propio impianto elettrico volante fatto di prolunghe ciabatte ed adattatori; a mio parere questi numeri sarebbero da prendere come indicativi...

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Carlo Albinoni
Al prossimo impianto la V3 lasciala perdere.

Come vuoi. Non potrai però dichiarare che è un impianto "a norma" (CEI 64-8). Se lo dichiarassi commetteresti un falso, con tutte le conseguenze del caso.

Chiaramente nel caso di un impianto nuovo o completamente rifatto in occasione di una ristrutturazione edile.

Visto che si parla anche di V3 e riferendomi ad un livello 3.

Il livello 3 lo fai solo se vuoi (se è richiesto dal committente).

Modificato: da Carlo Albinoni
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Nino, mi sa che sei un pò inc......to con la V3 ;) . ma sai, anche nel forum come noti, ci sono pensieri discordanti. proprio queste discussioni che, personalmente reputo costruttive. inducono sempre attenzione alla crescita professionale.

Tornando alla V3 , è chiaro che, anche io ho la sensazione che verti più dalla parte commerciale , e meno dalla parte tecnica o sicurezza . tutto sommato però, prima della V3, i centralini già si cablavano in modo da rendere l'impianto selettivo in rispetto delle norme . io personalmente negli impianti, oltre naturalmente l'aspetto tecnico, preferisco dedicare maggiore attenzione alla sicurezza. e credo " in buona fede", che tutti curino questo aspetto.

e allora?..... ora la V3 è entrata a far parte integrante delle normative, e pertanto credo, non possiamo esimerci di menzionarla.

certo come precedente post da me scritto , puoi concordare con il committente come realizzare l'impianto, e a limite farti rilasciare una manleva e contenti tutti. ma, comunque quando fai la DICO dovrai dichiarare il tipo di impianto realizzato "BASE" "STANDARD" o "DOMOTICO" livello 1 2 o 3

- per quanto riguarda l'impianto esterno ,cancello e illuminazione giardino, sempre come descritto precedentemente, ho predisposto un'altro centralino che successivamente lo dovrò cablare. questo per volontà del committente ......sai! la crisi bussa a tutte le porte.

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Dimenticavo, sempre in rispetto della nuova norma , l'entra-esci sui morsetti delle prese ,è ammesso soltanto all'interno della stessa scatola, oppure tra due scatole successive.

pertanto non è vero che se devi mettere 10 prese ci vogliono 10 cassette

saluti a tutti.

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Riassumo: V3 o amenità simili non è sinonimo di qualità. Valgono di più 3 punti presa messi al posto giusto e non 10 prese spargliate tanto per fare numero.

E vale ancor di più la predisposizione di tubi vuoti che finiscono nelle cassettte poste al posto giusto.

State pur certi che chi acquista casa visita la casa avendo cura di controllare la predisposzione di prese, la qualità degli infissi, la presenza di infltrazioni di umidità, il modello dei termosifoni ecc...ecc...

Non possiamo certo escludere l'esistenza di polli che comprano a scatola chiusa affidandosi a dei pezzi di carta, DiCo...V3...

La norma non è sinonimo di sicurezza, non fosse altro che essa non può prevedere tutto. Ben applicata aiuta ma arriva fin dove può, ma leggere richieste che cominciano con "E' a norma?" invece di comiciare con "E' sicuro" mi lascia alquanto perplesso.pare che la mentalità burocratica prevalga sulla mentalità tecnica.

Abbiamo poi l'utente che dopo aver eseguito un lavoro in casa sua chiede se è a norma...forse ha paura che il suo io denunci se stesso dimostrando, norme alla mano,che l'io non ha eseguito un lavoro a regola d'arte.

Prima ci si dovrebbe chiedere se è sicuro e poi chiedersi se è a norma..quasi a dire se dovessi venderlo questo lavoro deprezza il valore dell'immobile?

Io la penso alla "francese".

Mi hanno raccontato che l'agibilità viene data dall'ingegnere del comune(1) dopo un sopralluogo, per appuntamento e a pagamento. Ci puoi abitare ma se non hai il collaudo la società elettrica non ti dà la fornitura.

Ci puoi abitare ma se l'impianto del gas non è collaudato idem con patate.

Noi invece godiamo come ricci (ma è vero che i ricci godono tanto?) ogni volta che ci impongono scemata burocratiche.

(1) Potrebbe anche essere un ingegnere qualunque che con la firma si assume la responsabilità.

Modificato: da Nino1001
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pertanto non è vero che se devi mettere 10 prese ci vogliono 10 cassette

Si parla di punti presa non di prese.

In una stanza piccola abbiamo gia 3 punti prese (503) che possono diventare 9 prese.

In un salone di 20 m2 andiamo da un minimo , ma proprio minimo di 5 (ingresso + i 4 angoli) a ciò che l'arredamento richiede... l'angolo studio , l'angolo lettura, le piantane per la luce soffusa ecc..ecc..

Ma un conto è mettere le 503 dove servono effettivamente un conto è piazzarle a naso.

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Carlo Albinoni
State pur certi che chi acquista casa visita la casa avendo cura di controllare la predisposzione di prese,

Su questi devo darti torto. Chi acquista una casa, soprattutto se non è nuova, difficilmente va a vedere la quelità dell'impianto elettrico, il numero di prese o dei circuiti. Ha altre cose, più importanti, da guardare. L'impianto elettrico basta che ci sia, e che sia "a norma".

Al contrario, è frequente trovare impianti elettrici nuovi minimali, o anche con evidenti errori.

Anzi, più volte, ho saputo da amici che volendosi fare l'impianto elettrico così e così, si sono sentiti opporre un netto rifiuto da parte dell'impresa o dell'elettricista.

Gli impianti, hanno detto, si fanno secondo il "loro" capitolato, le variazioni ammesse deveno essere fra quelle previste. Se qualcuno se lo voleva diverso, poteva farlo (ri)fare dopo la consegna da un elettricista di fiducia.

Altre volte sono stato tirato in ballo per contestare impianti mal eseguiti ma c'è poco da fare: se l'impianto è a norma, è a norma. Un caso frequente, classico, è il 30 mA unico alla base del montante, che molti elettristi "abilitati" ritengono cosa buona.

Con il nuovo "Allegato A", almeno, certo errori non saranno più "a norma".

Io la penso alla "francese".

Bene. Se la pensi "alla francese" saprai anche che la parte 7-711 della norma NF C 15-100 (l'equivalente della CEI 64-8) è ancora più esigente in fatto di dotazioni: interruttori, circuiti, ecc

Nino, mi sa che sei un pò inc......to con la V3

Una precisazione tecnica ma non troppo. La V3 è una variante all'edizione 2007 della CEI 64-8 che contiene fra le altre cose l'Allegato A con i requisiti per le abitazioni. Ma non contiene solo questo: contiene altre cose, come il limite sull'entra-esci richiamato prima.

Fra non molto, entro il 2012 come indicato sul sito del CEI, uscirà la nuova edizione 2012 della CEI 64-8, che spazzerà via (includendole) tutte le precedenti varianti V1, V2 e V3. Continuerà ad esistere (variato?) l'Allegato di cui sopra.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Egregio Nino, lungi da me innescare polemiche. seguo questo forum perchè ho molto rispetto del valore tecnico delle persone che lo frequentano.

Il mio post iniziale, non si è mai riferito a; se fosse a norma oppure no. ma ho descritto una soluzione impiantistica, e proposta al giudizio autorevole del forum. questo semplicemente per applicare, qualora fosse necessario, soluzioni alternative. vedi collegamento circuito allarme.

probabilmente ti sarà sfuggito che nei post precedenti, ho detto che curo molto di più l'aspetto sicurezza oltre quello tecnico.

forse, non riesco a descrivere bene quello che chiedo al forum?

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Anzi, più volte, ho saputo da amici che volendosi fare l'impianto elettrico così e così, si sono sentiti opporre un netto rifiuto da parte dell'impresa o dell'elettricista.

Gli impianti, hanno detto, si fanno secondo il "loro" capitolato, le variazioni ammesse deveno essere fra quelle previste. Se qualcuno se lo voleva diverso, poteva farlo (ri)fare dopo la consegna da un elettricista di fiducia.

è appunyo questo che intendevo quando ho scritto...

tutto questo serve per evitare le case in cui ci sono due prese per stanza e l'utente è costretto a svilupparsi un propio impianto elettrico volante fatto di prolunghe ciabatte ed adattatori

ho lavorato come stagista in cantieri di costruzione nelle due estati precedenti a questa ed ho visto sempre la stessa cosa: negli appartamenti che vengono venduti "work in progress" il proprietario viene spesso in cantiere a vedere come va e chiedere ripetute e costose modifiche, negli appamenti che a fine acantire rimangono invenduti invecie si monta la serie Magic, con il minimo indispensabile, pochissime prese, quasi tutte da 10A, blacche di plastica bianca, un punto luce per stanza possibilmente interrotto....

insomma tutto quel che si può fare per ridurre al minimo il costo dell'impianto, a mio parere questo è il motivo della normativa, evitare impianti fatti così

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comunque alla base di tutto bisogna mettere buon senso e onestà professionale

Modificato: da ricercatore1
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Egregio Nino, lungi da me innescare polemiche. s

Quale polemica?

Io il mio contriubuto al tuo quesito l'ho dato con due disegni.

Esaurito il discorso puramente tecnico sono passato alla critica ferocissima dell'ennesimo orpello burocratico.

Se non hai altre esigenze tecniche continuo con le critiche. Alla norma.

http://imageshack.us.../p1000130i.jpg/

Come si imposta l'impianto elettrico in questa stanza da letto?

La stanza supera i 16 m2 ed attualmemte c'è una sola presa di servizio vicino alla porta.

Quelle degli abat-jopur non possono essere considerate delle prese ma dei punti luce.

Dietro all'armadio abbiamo due 504, 230Vca + BT (non è vero non le ho messe...mai avuto TV o radio in camera) che possono essere usate se si dovesse optare per un arredamento moderno tipo parete attrezzata.

La casa è unifamiliare su due piani, giorno e notte il che vuol dire che questa stanza è da letto e da letto rimane.Qui il discorso si blocca. Anche se tutte le altre stanze sono Livello3 basta questa camera per declassare la casa a Livello1.

Bel quesito....se 100 stanze sono livello3 ed una è di livello1 che si fa?

Modificato: da Nino1001
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Carlo Albinoni
Se non hai altre esigenze tecniche continuo con le critiche. Alla norma.

Scusa, le norme prima di essere emesse vanno in inchiesta pubblica sul sito del CEI.

Hai mandato commenti? osservazioni, suggerimenti?

Poco fa è andata in inchiesta pubblica l'edizione 2012 della CEI 64-8, con il nuovo allegato per gli ambienti residenziali.

Hai mandato le tue critiche?

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