power-nrg Inserito: 15 agosto 2012 Segnala Share Inserito: 15 agosto 2012 Non so se è una mia impressione, ma da quando l'Enel ha installato i nuovi contatori elettronici ogni tanto si sente parlare di incendi? Da cosa sono causati? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro_sgv Inserita: 15 agosto 2012 Segnala Share Inserita: 15 agosto 2012 Non ho la statistica completa, ma, come i vecchi contatori, anche questi elettronici non sono la causa degli incendi, ma più in questi nuovi che in quelli vecchi è la tavola sottostante che a volte può essere causa di falsi contatti. Infatti, nel modello nuovo, c'è un sitema di connessione del contatore a innesto. Di per sè, il sistema di innesto/incastro sembra ingegnoso ed efficente, ma siccome esistono più tipi di innesto, con relativi adattatori, è principalmente da questi ultimi che vengono i problemi. La plastica dei contatori è comunque non propagatrice di fiamma e priva di emissioni tossiche in caso di incendio. Saluti a tutti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mommy Inserita: 16 agosto 2012 Segnala Share Inserita: 16 agosto 2012 è vero, da quando in giro ci sono i contatori elettronici, ho visto diversi appartamenti danneggiati da incendio ( causato da corto circuito ), cosa che prima non succedeva. Motivo ? Prima di tutto al 100 % stiamo parlando di impianti elettrici datati, NON A NORMA, privi di alcuna protezione contro corto circuiti / sovraccarichi / contatti indiretti ( impianto di terra inesistente ) Ora cosa succede: il vecchio gruppo di misura elettromeccanico forniva la limitazione mediante un magnetotermico, di conseguenza, un qualsiasi corto circuito o sovraccarico veniva tempestivamente interrotto dal limitatore enel, anche se la sua funzione principale è quella di fungere da limitatore di potenza. Il nuovo contatore elettronico invece è privo di magnetotermico, ma ha la limitazione di potenza attraverso una scheda elettronica che misura la corrente / tensione rapportata nel tempo. Il blocco dell erogazione avviene tramite uno sganciatore accoppiato a un sezionatore. Risultato ? negli impianti datati, realizzati il più delle volte mediante piattina o filo rigido, un corto circuito in un punto di derivazione, viene visto dal contatore come un utilizzatore ( il ce vede un passaggio maggiore di corrente ), quindi per tre minuti permette un assorbimento maggiore. In quei tre minuti, la tratta che dal nodo rigido in corto, fino al contatore, inizia a squamare propagando il corto circuito anche in altre zone dell impianto La protezione dell'impianto è a carico dell utente, se l'impianto non era a norma incendio causato dal ce o no.....l'impianto va a normaIn questi casi l'unica salvezza può essere " la fortuna " di avere l'alimentazione enel sotto fusibili ( generalmente da 50 A ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nino1001 Inserita: 17 agosto 2012 Segnala Share Inserita: 17 agosto 2012 (modificato) Il vecchio contatore scattava a 15A e scattava subito. La fornitura era quindi di 220V - 15A pari a 3,3 kW E consumavamo di meno. I nuovi contatori non scattano a 15A ma, pur "avvisandoti" ti danno 20A per un certo periodo di tempo. La fornitura odierna è quindi di 230Vca - 20A pari a 4,6 kW. E consumiamo di più per un tempo maggiore. Possiamo quindi dedurre che un impianto "quasi decente" con 220V-15A diventa "quasi indecente" con 230V - 20A..... Il rimedio: beh...un MGT da 15A e se l'impianto fa proprio schifo anche meno. Modificato: 17 agosto 2012 da Nino1001 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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