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PLC Forum


Il Vecchio Impianto Funzionava Meglio Del Nuovo...


ste007

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Salve a tutti, sono un nuovo iscritto e sono molto contento di poter dialogare in questo interessantissimo forum.

Espongo subito il mio problema:

Mi sono appena trasferito in una nuova abitazione con impianto elettrico nuovo e in regola con le normative vigenti.

Premetto che i cavi elettrici sono della sezione giusta ed ho seguito personalmente l'avanzamento lavori.

Il quadro è molto dettagliato con divisione luci e prese in zona giorno e notte, più varie suddivisioni di caldaia, lavatrice, condizionatore ecc...

La cucina è collegata ad un termico a parte.

Contratto standard da 3Kw.

Nella vecchia abitazione avevo un impianto fuori norma senza terra con salvavita e addirittura i cavi elettrici rigidi.

Eppure il vecchio impianto funzionava in modo PERFETTO rispetto al nuovo.

Prima qualsiasi elettrodomestico accendessi contemporaneamente, non notavo alcuna differenza di luminosità delle lampade ad incandescenza se non un leggerissimo sbalzo al momento della partenza del condizionatore On Off (no inverter).

Adesso quando attacco Il forno elettrico o si accende il condizionatore, le luci si abbassano e così restano.

Ieri sono riamasto molto deluso nel vedere che accendendo e spegnendo il forno, un frullatore diminuisce e aumenta la velocità in base al forno :thumbdown:. Ora mi domando, se devo chiedere l'aumento di potenza a 6Kw per la possibilità di poter accendere simultaneamente più apparecchi, sono sicuro che l'impianto regga ? Ma se è tutto nuovo...., Potrebbe essere il Contatore ? Il cavo primario d'entrata nell'abitazione dal contatore al quadro è di 6mm. poi si dirama in sezioni da 2,5 per le prese e 1,5 per le luci. Pensate che nel box auto per motivi di sicurezza, ho fatto mettere direttamente dal quadro con un suo differenziale un cavo di 4mm. in modo da poter sfruttare compressore idropulitrice ed altri strumenti di lavoro.

Io ho un dubbio :senzasperanza: la mia casa è abbastanza distaccata dalla zona abitata. In sostanza è isolata dal paese. Potrebbe essere il cavo del fornitore che è sottodimensionato visto che la mia casa è praticamente un terminale? Magari ho detto una stupidaggine, ma sinceramente non so più cosa pensare.

Mi appello alla vostra professionalità con la speranza di poter avere dei chiarimenti e capire una volta per tutte da cosa potrebbe dipendere il problema che mi costerna psicologicamente.

Grazie in anticipo per la vostra pazienza.

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Il tuo dubbio molto probabilmente è la risposta, la dimensione dei cavi e la distanza trasformano i cavi che portano corrente a casa tua in piccole resistenze che dissipano in base a quanto consumi.

Una piccola verifica puoi farla misurando la tensione di linea prima e dopo aver attaccato qualcosa che consumi abbastanza, se la linea è buona la tensione dovrebbe calare poco o niente.

Come risolvere? Ma!!........Provare a chiedere ad ENEL? Mmmmm sarà!

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potrebbe essere il cavo enel, ma prima di chiedere un sopraluogo è bene esserne sicuri perchè l' enel si fa pagare anche (e soprattutto) se viene a vuoto;

potresti fare una prova, collega subito a valle del generale 4 cordicelle da 4mmq, due le colleghi (in modo volante, è solo una prova) ad un grosso utilizzatore (es forno) e le altre due ad una lampadina incandescente, se possibile tieni la stessa lunghezza di cavo, accendi la luce e misura la tensione ai suoi capi, poi accendi il forno e vedi se la luce, e di conseguenza la tensione, cala, se è così allora il problema è la linea dell'enel, altrimenti è il tuo impianto...

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Sì, diciamo che la prova più veloce da fare è quella di misurare la tensione ai morsetti del contatore, prima a vuoto (con tutti i carichi distaccati) e poi a pieno carico, così riesci a capire con sicurezza dove avviene la caduta di tensione, se nel tuo impianto o in quello del fornitore...

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l' enel si fa pagare anche (e soprattutto) se viene a vuoto

L'accesso a vuoto ormai è diventato una rarità in quanto prima di far partire l'intervento ( segnalazione al pronto intervento ), vi fanno il 4° grado per escludere proprio che sia un problema all impianto del cliente, comunque se viene il tecnico enel e verifica che il problema riguarda il Vs. impianto, NON vi è nessun addebbito.

Vi è l'addebbito della chiamata solo in determinate circostanze ( eccessive richieste di intervento per guasto proprio etc etc ), ma ripeto, è rarissimo l'addebito ( tempo fa era routine addebbitare )

Sì, diciamo che la prova più veloce da fare è quella di misurare la tensione ai morsetti del contatore, prima a vuoto (con tutti i carichi distaccati) e poi a pieno carico, così riesci a capire con sicurezza dove avviene la caduta di tensione

Perfetto, ottimo consiglio, in base a questa misurazione puoì rassenerarti e chiamare immediatamente enel ( segnalazione guasti e comunichi che hai bassa tensione ) oppure verificare il tuo impianto...dipende dai valori che hai.

Tieni presente che per Enel distribuzione i valori conrattuali sono 230 V + / - 10 % 400V + / - 10%

Quindi se misuri 206 V con carico chiama immediatamente, se misuri 210V......si puoi chiamare, ma se trovi tecnici enel menefreghisti........tu rientri nei valori contrattuali

Naturalmente se stiamo parlando di bassa tensione per carico, non sfarfallio della tensione....

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Pierluigi Borga

C'è sempre una tolleranza dalla tensione di fornitura contrattuale che è ancora di 220 Volt, quindi sarà dura dimostrare qualcosa, poi c'è la sensibilità e precisione dei vari tester, in pratica riescono spesso ad aggirare l'ostacolo.

Ciao

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o

C'è sempre una tolleranza dalla tensione di fornitura contrattuale che è ancora di 220 Volt

Il valore di riferimento è 230 Volt, con tolleranza del + / 10 %, non più 220 Volt;

questo lo dico a favore vostro, in modo da evitare che vi venga addebbitato il costo di un eventuale verifica di tensione, se la richiedete

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o

poi c'è la sensibilità e precisione dei vari tester, in pratica riescono spesso ad aggirare l'ostacolo

Ma chi riesce ad aggirare l'ostacolo ? Ti riferisci al distributore ?

Forse non tutti sanno che tutti gli strumenti di misura ( compresi metri, decametri ) sono soggetti annualmente a verifiche di collaudo e verifica dell errore, la quale la ditta esecutrice del collaudo rilascia per ogni singolo apparecchio dichiarazione nonchè bollatura sulla strumentazione

Inoltre ogni singolo contatore, istantaneamente, può essere interrogato da remoto, e tra tutti i dati vi è anche la tensione istantanea ( misura in diretta ), quella minima rilevata ( nel mese in corso ) e quella massima rilevata ( nel mese in corso ), il tutto può essere anche confrontato con le curve di carico riferite alla misurazione.

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Il valore di riferimento è 230 Volt, con tolleranza del + / 10 %, non più 220 Volt;

Questi dati dove si reperiscono, in modo uffiicale? Nell'unico documento ufficiale a disposizione del cliente è ancora scritto (mi riferisco alla bolletta di agosto 2012): "....stiamo fornendo energia a.... tensione 220 V". Sarei molto felice se riuscissi ad avere a disposizione uno scritto ufficiale che certifichi questo adeguamento.

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Pierluigi Borga

Certo le ditte con sistema di controllo qualità devono sottoporre gli strumenti ad apposita verifica e certificazione, ma la realtà è ben diversa spesso e volentieri il distributore viene a fare le misure in momenti più opportuni ed è difficile ottenere la sostituzione della linea in pratica anche se in teoria è tutto preciso e logico.

Ad oggi sulla bolletta la tensione di riferimento della fornitura monofase è ancora 220 volt.

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o

Sarei molto felice se riuscissi ad avere a disposizione uno scritto ufficiale che certifichi questo adeguamento

http://www.autorita.energia.it/allegati/segnalazioni/005-11pas.pdf

Il distributore ha applicato ciò che è stato impartito dall autorithy; il link è la richiesta ( vedi la data del febbraio 2011 ), la variazione è stata autorizzata agli inizi di quest'anno

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Come ho già detto, il distributore ha messo in atto solo ciò che è stato impartito dall'autorithy.

Spero che finalmente sia chiaro il nuovo valore di tensione

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Il distributore è preciso perchè è perennemente sotto osservazione dell'autorithy.

I problemi nascono quando si sommano due componenti : il cliente segnala l'anomalia della tensione in modo errato ( quindi non viene registrato e non viene preso in osservazione dall'autorithy ), se poi a questo sommiamo qualche tecnico enel " superficiale", ecco spiegato del perchè della psicosi che " enel se ne frega "

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Forse non tutti sanno che tutti gli strumenti di misura ( compresi metri, decametri ) sono soggetti annualmente a verifiche di collaudo e verifica dell errore, la quale la ditta esecutrice del collaudo rilascia per ogni singolo apparecchio dichiarazione nonchè bollatura sulla strumentazione

tempo addietro sentii alla tv che l'ufficio metrico aveva sequestrato diversi contatori enel dietro segnalazione di un utente che lamentava bollette troppo elevate... i contatori a tutti gli effetti non sono controllati, verificati, bollati da nessuno.

Magari non centra nulla, ma è una cosa che mi fa pensare...

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o

tempo addietro sentii alla tv che l'ufficio metrico aveva sequestrato diversi contatori enel dietro segnalazione di un utente che lamentava bollette troppo elevate... i contatori a tutti gli effetti non sono controllati

come strumenti di misura mi riferivo ai tester, pinze amperometriche, strumenti da laboratorio, metri, decametri etc etc.....

Poi la notizia della TV mi sà di bufala: primo perchè un utente segnala una bolletta alta e interviene l'ufficio metrico ? secondo i contatori prima di essere installati sono collaudati e CERTIFICATI, altrimenti non sarebbero conformi alle disposizioni dell'autorithy. La certificazione di ogni singolo contatore ( parlando di ce ) è posta nel retro del contatore, mentre è riportata stampata nei dati di targa ( nel fronte )

Naturalmente i contatori elettronici essendo strumenti elettronici possono andare in anomalia, falsando la lettura, ma stiamo parlando di un contatore su un milione ( la lettura falsata il più delle volte è lo stesso ente che la rileva in quanto se il consumo discosta di molto da quello medio, il sistema blocca in automatico la fatturazione ed emette verifica

Se poi parliamo dei vecchi gruppi di misura......la bufala era solo una balla da giornalisti, perchè quelli avevano una probabilita su dieci milioni di segnare in più, semmai il loro problema è che avendo parti in movimento per registrare, a volte il meccanismo si bloccava o rallentava ( senza contare quando " veniva" rsllentato o bloccato )

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o

quotei contatori a tutti gli effetti non sono controllati, verificati, bollati da nessuno.

La tua frase è così priva di fondamenta che non fà nemmeno soffermarci sopra.

Magari prima di scrivere queste frasi, vai sul sito dell autorithy dell energia, leggi cosa impone in tema di misura ai distributori.

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Riccardo Ottaviucci

uno dei tanti mali della nostra nazione sono i giornalisti (specie quelli televisivi) in cerca di scoop,quasi sempre inventati o ricamati

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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La tua frase è così priva di fondamenta che non fà nemmeno soffermarci sopra.

Magari prima di scrivere queste frasi, vai sul sito dell autorithy dell energia, leggi cosa impone in tema di misura ai distributori.

e vabbè, avrò sbagliato, ma non farmene una colpa... la cosa per me aveva fondamento in quento non ho mai visto un omino che controlli se il contatore misuri effettivamente giusto, mentre vedo quelli con decalitro alla nano controllano le pompe di benzina, i pesi per la stadera del ferramenta che vende i chiodi a peso, o un tempo il metro della merceria...

vebbè sorry :D

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o

e vabbè, avrò sbagliato, ma non farmene una colpa...

scusami tu, non volevo avere un tono agressivo, ma giustamente se uno non conosce certe procedure, può avere alcuni dubbi come sono venuti a te

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