ASPIRANTE Inserita: 13 settembre 2012 Segnala Inserita: 13 settembre 2012 La discussione mi suggerisce una domanda...(spero legittima). Supposto che l'ente distributrice fornisca 220 v + 10% ed escludendo cdt rilevanti a monte del contatore,(cavo delle giuste dimensioni e distanza cabina-utente breve)un eventuale cattivo dimensionamento a valle,quindi presso l'utente,compenserebbe la cdt ai capi di un qualsiasi utilizzatore sensibile a valori di alimentazione relativamente minori di quelli nominali ? Ciao.
Maurizio Colombi Inserita: 13 settembre 2012 Segnala Inserita: 13 settembre 2012 Scusami, aspirante, ma non ho capito bene la tua domanda ! La caduta di tensione non si compensa, anzi peggiora, specialmente con l'utilizzo di un conduttore sottodimensionato.
Pierluigi Borga Inserita: 13 settembre 2012 Segnala Inserita: 13 settembre 2012 Forse intendi dire: nonostante l'enel o il gestore fornisce una tensione adeguata e sei vicino al trasformatore, la sezione troppo piccola dell'impianto a valle del contatore potrebbe influire sulla caduta di tensione ? Direi di si.
ASPIRANTE Inserita: 13 settembre 2012 Segnala Inserita: 13 settembre 2012 Cerco di spiegarmi. Supponiamo che al contatore a vuoto abbia valori di tensione con margini superiori ai "canonici 220 v" (tolleranza di fornitura del +- 10%). supponiamo,poi,che l'impianto presso l'utente sia dimensionato male tale che la c.d.t sia superiore del 4%,la c.d.t mi si corregga se sbaglio, è direttamente proporzionale all'assorbimento e alle dimensioni del cavo (Rl, escludendo reattanza)),quindi indipendentemente dai valori di tensione a vuoto la differenza non cambierebbe,ripeto in funzione della corrente e della resistenza del cavo. Invece cambierebbe il valore di tensione disponibile ai capi del carico,nel senso che se invece di 220 v ho 230 v al carico avrò più volts a disposizione.V2=V1 - dV. Sperando di essere stato più chiaro e di non avere detto fregnacce (ragazzi in buona fede ...magari mi sfugge qualcosa ) Ciao.
Mommy Inserita: 13 settembre 2012 Segnala Inserita: 13 settembre 2012 o Supponiamo che al contatore a vuoto abbia valori di tensione con margini superiori ai "canonici 220 v ma può anche essere che come dai carico questo valore scenda....la prima misura con e senza carico và eseguita subito a valle del ce è direttamente proporzionale all'assorbimento e alle dimensioni è direttamente proporzionale all assorbimento, alle dimensioni direi che è inversamente dato che se aumenti la sezione diminuisce la cdt a parità di carico, viceversa se diminuisce la sezione aumenta la cdt. del cavo (Rl, escludendo reattanza)),quindi indipendentemente dai valori di tensione a vuoto la differenza non cambierebbe,ripeto in funzione della corrente e della resistenza del cavo da qui in poi non ti seguo...mi sono perso nel ragionamento... Se misuri senza carico ai capi del contatore e a fondo linea, dovresti avere lo stesso valore; se la tua linea è abbastanza lunga, anche con uno strumento non da laboratorio, puoi constatare che qualche volt rimane per strada, nonostante ci siano zero amperè di corrente. Inoltre in che senso escludendo reattanza ? se la linea è abbastanza lunga, l'isterisi magnetica a chi la lasciamo ?
ASPIRANTE Inserita: 13 settembre 2012 Segnala Inserita: 13 settembre 2012 è direttamente proporzionale all assorbimento, alle dimensioni direi che è inversamente dato che se aumenti la sezione diminuisce la cdt a parità di carico, viceversa se diminuisce la sezione aumenta la cdt Si hai ragione se mi fossi riferito direttamente alla sezione, ma io mi riferivo alla R (inversamente proporzionale alla sezione come tu giustamente mi fai notare) se la matematica non è un'opinione nella relazione dV =R.I la dv in relazione all'assorbimento (che dipende dal carico) è direttamente proporzionale alla R...mi si corregga se sbaglio (considerando,poi a scanso di equivoci,una lunghezza della linea tale da poter trascurare la XL). Per farla breve ...se l'enel o altro distributore mi dessero 220 v (senza nessun carico attivato a vuoto) e supponiamo una c.d.t. di 9v con un dato assorbimento il carico sarebbe alimentato a 211 v, se invece la v1 fosse 230 v al carico arriverebbero 221 v...ripeto mi sfugge qualcosa ?. Ciao. .
Sergio Menegon Inserita: 13 settembre 2012 Segnala Inserita: 13 settembre 2012 Non ti sfugge niente, se non che dimensionando un impianto (cioè prima di costruirlo) non conosci lo scostamento reale dalla tensione nominale che il fornitore ti darà al punto di consegna, n'è puoi supporre che esso resti costante nel tempo. Ciò premesso, e se ho inteso il tuo pensiero, la mia risposta è "ovviamente sì": se all'utente danno al punto di consegna una tensione sul range "alto" della tolleranza ammessa potrebbe, sua fortuna, trovarsi con un valore sul carico (a valle del suo impianto) accettabile anche se quest'ultimo presenta una cdt (per sottodimensionamento) fuori dal range ammesso. Quella che tecnicamente si definisce una IBC ( Improbabile Botta di C....) :-)
ASPIRANTE Inserita: 14 settembre 2012 Segnala Inserita: 14 settembre 2012 "Quella che tecnicamente si definisce una IBC ( Improbabile Botta di C....) :-) " La mia domanda scaturiva proprio da questo,avevo sospettato bene ...ma chiaramente noi non ci dormiremmo sopra tranquilli. Grazie anche a te Sergio.
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