ASPIRANTE Inserito: 8 ottobre 2012 Segnala Share Inserito: 8 ottobre 2012 Nella malaugurata ipotesi che un M.T.fosse dimensionato male in riferimento ad una eventuale corrente di c.c. (Icc minore della corrente di MAX intervento),si avrebbe la stessa situazione di un sovraccarico elevatissimo (io questi casi li "definirei" c.c silenti...attenzione è solo un mio modo di pensare). Anche se,oramai,la frittata sarebbe fatta (eventuali conseguenze inutili da ricordare ...solo a pensarci mi vengono i brividi ),dovrebbe poi intervenire il M.T.per mezzo della If (corrente di sicuro intervento da sovraccarico)? Vi chiedo poi se c'è un sistema (o se potreste indirizzarmi su una discussione)per verificare l'efficienza di un M.T. Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Share Inserita: 8 ottobre 2012 Icc minore della corrente di MAX intervento Penso volessi dire maggiore, in sostanza cosa succede se Icc > Icu? Consideriamo la peggiore delle ipotesi, nessun interruttore a monte che possa sostenere il malcapitato magnetotermico. Se la corrente di corto circuito fosse ben maggiore del potere di interruzione, parliamo di migliaia di amper, non si avrebbe nessun intervento del dispositivo, men che meno quello termico, fai conto di prendere una saldatrice ad arco ed andare di elettrodo tra i poli dell' interruttore... tuttavia qualche protezione (ritardata) a monte dovrà pure intervenire, in caso contrario l' energia devasterebbe gran parte dei componenti coinvolti dal corto. io questi casi li "definirei" c.c silenti Beh, tanto silenti non direi... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vinlo Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Share Inserita: 8 ottobre 2012 Ciao Attilio, sai che ho il dubbio che Aspirante intendesse dire su un cc a valle di un MT con corrente di cc sulla linea, minore dell' intervento magnetico dll' interrutttore stesso. Bene se intendevi questo, l' interrruttore, poi interverrebbe per la parte termica. Vi chiedo poi se c'è un sistema (o se potreste indirizzarmi su una discussione)per verificare l'efficienza di un M.T. Se non sbaglio, una volta Mirko Ceronti, aveva inserito uno schema con qualcosa di autocostruito. Chissa se passa da queste parte e lo reinserisce. :whistling: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Share Inserita: 8 ottobre 2012 Heh....volentieri, ma non mi riesce di trovarlo....! Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirko Ceronti Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Share Inserita: 8 ottobre 2012 Uno l'ho trovato (messaggio N°# 23) http://impiantistica.plcforum.it/index.php?/topic/16928-scarico-a-massa/page__st__20Ed ecco l'altro (messaggio N°# 3 a quei tempi mi chiamavo ancora Asmo ) http://www.plcforum.it/forums/index.php?showtopic=62483&st=0 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ASPIRANTE Inserita: 9 ottobre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 9 ottobre 2012 Si ragazzi volevo riferirmi a quanto citato da Vinlio. Per cui,prima che si verificasse un patatrak,la If (corrente di sicuro intervento)potrebbe salvarci nell'augurata ipotesi che risultasse I^*2 t< S^2*K^2,giusto ?Anche per questo non si dovrebbe andare giusti giusti con le sezioni dei cavi...chiedo. Premesso che le mie deduzioni siano corrette,avrei qualche dubbio,però,in riferimento al valore di t nella iquadroti (energia passante),nella formula la I^2 si riferirebbe alla corrente di c.c. ,il tempo è quello di sicuro intervento della If ? (5 s mi sembra e comunque inversamente proporzionale alla corrente? prima o poi cercherò di imparare a leggere le curve di intervento). Attilio se sono giuste le ipotesi fatte sopra:potrei prendermi la licenza di chiamare queste situazioni c.c. silenti ?A parte le sirene dei vigli del fuoco nel caso I^2*t>S^2*k^2... Grazie ragazzi ...anche a Mirko per la ricerca; ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 9 ottobre 2012 Segnala Share Inserita: 9 ottobre 2012 potrebbe salvarci nell'augurata ipotesi che risultasse I^*2 t< S^2*K^2,giusto ? Salvarci da che? La relazione che hai scritto garantisce il cavo a monte del corto circuito. Ma per quello che succede nel punto del corto circuito non c'è nessuna garanzia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 10 ottobre 2012 Segnala Share Inserita: 10 ottobre 2012 Aspirante, chidedo scusa, non avevo capito la tua domanda iniziale. I guasti "non franchi" o "ad alta impedenza" sono la fonte principale di innesco di incendio negli impianti elettrici, soprattutto in caso di errato dimensionamento degli interruttori magnetotermici. Un guasto ad alta impedenza può dar luogo a correnti non in grado di innescare lo sganciatore termico, altresì bastano pochi amper e una potenza dissipata e concentrata su un punto ben definito e "combustibile" a sviluppare un incendio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ASPIRANTE Inserita: 10 ottobre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 10 ottobre 2012 Si Carlo ...volevo ben dire. Ok Attilio. Un'ultima cosa:ma in fase di progettazione ci si dovrebbe attenere sempre alla corrente di c.c. nel punto di consegna dichiarata dall'ente distributrice ? In tal caso i valori dichiarati sono sempre attendibili alla realtà ? Vedi utenze lontane dalle cabine di distribuzione. Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora