accacca Inserito: 17 ottobre 2012 Segnala Inserito: 17 ottobre 2012 Buogniorno, Vorrei risolvere questo problema: Condominio di circa 20 appartamenti abitati al 90% da persone anziane, soprattutto donne, che vivono sole. Da qualche mese un appartamento è stato affittato a una famglia straniera. Due ragazzi giovani che vivono in netto contrasto con le abitudini del resto del condominio. Queste persone lasciano sistematicamente aperto il portone di accesso al condomino anche in orario notturno. Sono stati richiamati Nmila volte senza successo. Per questo alcune signore ormai in età alle due o tre del mattino scendono a verificare e a chiuderlo se necessario (come accade spesso). Mi chiedevo se fosse possibile verificare lo stato di chiusra del portoncino direttamente dall'appartamento. Mi servirebbe qualcosa di semplice che non richieda interventi complicati altrimeti l'amministratore.... C'è qualche soluzione ?
reka Inserita: 17 ottobre 2012 Segnala Inserita: 17 ottobre 2012 ma va accompagnato? non basterebbe una pompa di chiusura?
Mirko Ceronti Inserita: 17 ottobre 2012 Segnala Inserita: 17 ottobre 2012 Domanda : L'apriporta, è di quelli con gli elettrodi in "tangenza" (chiedo scusa del termine, ma non conosco quello tecnico) cioè (provo a spiegarmi) nell'anta quando è aperta si notano i 2 piolini di contatto che portano corrente all'elettroserratura quando il portone è chiuso ? In sostanza questo tipo di apriporta scatta solo a portone chiuso; quando lo si apre di poco, anche premendo il pulsante di apertura la serratura non scatta. Poi esiste il tipo a cui corrente alla serratura viene portata tramite una piattina o comunque con cavetto bifilare, e questo è il modello che ogni tanto (causa al movimento apri-chiudi) richiede la sostituzione del cavetto per usura e quindi rottura. Domando ciò, perchè se fossimo nel primo caso, si potrebbe operare un controllo in "corrente" della chiusura del circuito e quindi del portone, diversamente (nel secondo caso) su questo principio non si potrebbe intervenire. Altra domanda : Il portone lo si trova spalancato o semplicemente accostato ma non chiuso ? Saluti Mirko
accacca Inserita: 17 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 17 ottobre 2012 Domande difficili... C'è una "molla" di chiusura anche molto rapida (oggetto di numerose discussioni per la difficoltà con cui si apre il portone) In realtà non credo che il portone resti spalancato ma rimanga accostato come quando da chiuso si fa solo scattare l'elettroserratura sembra chiuso ma in realtà si può aprire. I ragazzi hanno adottato questa tecnica perchè i vicini si sono lamentati del frequente suono dei campanello in orario notturno (...) (e dei successivi schiamazzi ma è un altro problema) In realtà lasciano il portone aperto perchè la chiave che apre il portone è una chiave di sicurezza non può essere duplicata se non con autorizzazione dell'amministratore. I ragazzi in appartamento sono tanti (credo 7/8) e non hanno chiavi sufficienti (L'amministratore giustamente (secondo me) non può dare 7/8 chiavi) così di sera/notte è un continuo suonare . C'è incompatibilità tra le vecchiette che alle 21 sono a nanna e i giovani che alle 21 cominciano a manigare invitano amici... recentmente però qualcuno ha cercato di entrare nell'appartamento di una signora anziana. Non posso dire se sono amici dei ragazzi o sconosciuti che per caso hanno scoperto il portone aperto però vorrei trovare il modo di verificare o garantire la chiusura del portone. Mirko non so dirti il tipo di elettroserratura ho capito cosa intendi dire vado a vedere nel pomeriggio.
reka Inserita: 17 ottobre 2012 Segnala Inserita: 17 ottobre 2012 (modificato) onestamente: piuttosto che fare sto tran tran io darei le chiavi a tutti invece che lasciare aperto o dover scendere ogni 2x3 a chiudere. Modificato: 17 ottobre 2012 da reka
Livio Orsini Inserita: 17 ottobre 2012 Segnala Inserita: 17 ottobre 2012 piuttosto che fare sto tran tran io darei le chiavi a tutti invece che lasciare aperto o dover scendere ogni 2x3 a chiudere. Non risolveresti il problema. Avresti solo una proliferazione delle chiavi e la porta rimarrebbe comuiunque aperta perchè quelle persone hanno abitudini....diciamo differenti. Il problema è sempre il solito. Non è questione di razzismo; è la fotografia di una certa realtà. Quando in un palazzo comiciano ad arrivare certe persone comiciano ad arrivare anche i problemi. Poi chi può se ne va da un'altra parte, gli appartamenti rimasti vuoiti vengono affittati a persone di simile "cultura" e ben presto il palazzo si tamuta in una specie de ghetto; poi il contagio si trasmette nelle vicinanze, poi.....poi basta far osservazione a quella che è la realtà in alcuni rioni di alcune città, anche non molto grandi.
Mirko Ceronti Inserita: 17 ottobre 2012 Segnala Inserita: 17 ottobre 2012 Mirko non so dirti il tipo di elettroserratura ho capito cosa intendi dire vado a vedere nel pomeriggio. Non vorrei fartTi impazzire a vuoto, se mi dici che il portone è aperto ma accostato come se fosse chiuso,la mia idea è già finita lì, poichè il circuito sarebbe comunque chiuso anche se chiuso non lo è il portone. Infatti basta aprirlo di 2 centimetri che il contatto non si esplica più, e se io premo il pulsante la serratura smette di scattare. Se ci fossimo trovati da questa condizione in poi, allora bastava "interrogare" il portone con una corrente limitata (senza quindi che fosse in grado di aprire l'elettroserratura) ridottsa da un resistore, e se circolava corrente si poteva definire "chiuso" il portone, diversamente se non circola il portone è da poco più che socchiuso a spalancato. (un po' come fa la centrale telefonica con la corrente di linea per scoprire se la cornetta di un abbonato è sollevata o abbassata) Si può fare una cosa (prova sul campo) ossia verificare se c'è una differenza elettrica di comportamento della corrente (picco) da portone accostato e apparentemente chiuso, e portone effettivamente chiuso. Può essere che nel primo caso, non si abbia un determinato picco di corrente che magari invece nel secondo caso si manifesta, ed iniziare a pensare da qui ad una soluzione. Saluti Mirko
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