Bassa Frequenza Inserito: 25 ottobre 2012 Segnala Inserito: 25 ottobre 2012 Cari amici professionisti e non, buon giorno a tutti, Torno sul forum per chiedervi delucidazioni a riguardo di un impianto da regolarizzare, in pratica ecco di cosa si tratta: posseggo una soffitta direttamente comunicante con il piano che abito nella quale per portarvi almeno una lampadina furono tesi due fili provvisori presi da una qualsiasi scatola di derivazione, poi le lampadine diventarono due, poi fù aggiunta una presa per la centralina dell'antenna, oggi vi sono anche un'autoclave e una caldaia a pellet, insomma capirete che è diventato col tempo un impianto di una certa importanza (e pericolosità perchè tutto con fili volanti), gravante tutto sull'impianto dell'appartamento e quindi sui magnetotermici di essa, inoltre senza impianto di massa a terra. La domanda è: volendo rendere autonomo l'impianto della soffitta, mettendo quindi un salvavita e dei magnetotermici a sè, posso prelevare l'alimentazione dai fili provvisoriamente posti all'inizio o devo ripartire in qualche modo dal quadretto principale dell'appartamento? E se così in che modo devo procedere? Grazie 1000 a tutti coloro che mi forniranno consigli preziosi. Ciao!
elettrificato Inserita: 25 ottobre 2012 Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 immagino che i due fili posati all'epoca non siano di sezione sufficiente, visto che manca anche il conduttore di terra valuterei la seguente soluzione: Aggiunta di un interruttore magnetotermico differenziale da 16A nel centralino principale dell'appartamento Realizzazione di una dorsale di sezione 4mmq (fase+neutro+terra) verso un nuovo centralino da installare nella soffitta All'interno del centralino metterei: un magnetotermico da 10A per la linea delle luci un magnetotermico da 16A per la linea delle prese un magnetotermico dedicato per l'autoclave, da dimensionare in funzione dell'assorbimento della medesima un magnetotermico per la caldaia a pellet, da dimensionare in funzione dell'assorbimento della medesima ricorda che il cavo dell'antenna non può passare assieme ai fili dell'impianto elettrico ma deve avere condotto separato
Carlo Albinoni Inserita: 25 ottobre 2012 Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 Per fare le cose ordinate puoi usare un lader.
Daddo79 Inserita: 25 ottobre 2012 Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 Credo che la soluzione di Elettrificato sia completa... volendo semplificare un pochino potresti "unire" luce e prese sotto lo stesso interruttore oppure lasciarle separate ed alimentare tramite prese la caldaia e l'autoclave, naturalmente se le potenze lo permettono.
Bassa Frequenza Inserita: 25 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 Ciao elettrificato, credo che la tua soluzione sia ottima, solo non essendo un professionista e quindi per mè non tutto è scontato in quanto a linguaggio tecnico, volevo dei chiarimenti e cioè: l'alimentazione per linterruttore magnetotermico differenziale da 16A lo riprendo dal differenziale da 0,03 già presente o sarebe più corretto ripartire dal contatore? ( se non erro la nuova normativa vieta di partire dal contatore con più linee). Poi, non capisco cosa vuol dire dimensionare un magnetotermico in funzione dell'assorbimento, cioè in che modo? In fine è proprio necessario un magnetotermico dedicato per ogni apprecchio? Non è sufficiente collegarli semplicemente alle prese che comunque passano per il magnetotermico? Mi piacerebbe capirci qualcosa di più per evitare le cosiddette "minchiate" del momento. Grazie, ciao.
elettrificato Inserita: 25 ottobre 2012 Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 Se hai già un differenziale puoi ripartire tranquillamente da quello. Le linee prese e linee luci devono essere separate. Per il dimensionamento del magnetotermico in funzione del carico ti faccio un esempio che spero possa esserti utile: supponi che la tua caldaia a pellet consumi a regime 6A, allora il magnetotermico che devi installare dovrà avere i 6A nominali in modo da proteggere la linea e l'apparecchiatura. Un 10A sarebbe sovradimensionato e quindi richiesti di perdere la protezione e con un 4A rischieresti interventi intempestivi. Per il dimensionamento delle linee ti consiglio di adottare la regola dei 4A per mm2 ovvero di caricare al massimo 4A su un filo dell'1, 6A sul filo dell'1,5 e così via. Il consiglio che ti ho dato è quello per ottimizzare al meglio i carichi e le linee, ovviamente se vuoi fare un'unica linea prese lo puoi fare ma devi ricordare di predisporre un interruttore per sezionare in modo autonomo la caldaia a pellet. Lo stesso dicasi per l'autoclave almeno se devi fare un intervento di manutenzione isoli solo quel punto e rimani attivo il resto dell'impianto
Daddo79 Inserita: 25 ottobre 2012 Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 Le linee prese e linee luci devono essere separate. ...perdonami ma questo NON è prescritto da nessuna parte!!! Anche la più aggiornata CEI 64-8 richiede di realizzare più circuiti, ma mai indica di dividere Luci e Prese! E' solo un'abitudine, e ciò non signifca che è la regola!il consiglio che ti ho dato è quello per ottimizzare al meglio i carichi e le linee, ovviamente se vuoi fare un'unica linea prese lo puoi fare ma devi ricordare di predisporre un interruttore per sezionare in modo autonomo la caldaia a pellet. Lo stesso dicasi per l'autoclave almeno se devi fare un intervento di manutenzione isoli solo quel punto e rimani attivo il resto dell'impianto Sono d'accordo, se però fa una sola linea prese, per eventuali interventi di manuitezione è sufficiente togliere la spina dalla presa e l'utenza è sezionata, senza ulteriori interruttori!
Bassa Frequenza Inserita: 25 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 Ok! aA questo punto credo di avere le idee molto più chiare, grazie a tutti per la preziosa collaborazione! A presto!!!
vinlo Inserita: 25 ottobre 2012 Segnala Inserita: 25 ottobre 2012 Per il dimensionamento del magnetotermico in funzione del carico ti faccio un esempio che spero possa esserti utile: supponi che la tua caldaia a pellet consumi a regime 6A, allora il magnetotermico che devi installare dovrà avere i 6A nominali in modo da proteggere la linea e l'apparecchiatura. Non è compito del MT proteggere l' apparecchiatura. la linea e l'apparecchiatura. Un 10A sarebbe sovradimensionato e quindi richiesti di perdere la protezione e con un 4A rischieresti interventi intempestivi Sempre riferito al discorso di prima, se la conduttura supporta un correte> 10A non vedo perchè non si può mettere un MT da 10A.
elettrificato Inserita: 26 ottobre 2012 Segnala Inserita: 26 ottobre 2012 Vinlo scusami ma non sono d'accordo il compito della protezione termica è quella sia di proteggere la linea che l'apparecchiatura, facciamo un esempio, se tu hai un circolatore che assorbe 2A, lo alimenti sicuramente con del filo di sezione 1.5mm2. Perciò per garantire la protezione della linea il magnetotermico deve essere al massimo 6A e non eccedere tale taglia, ma non garantisci la protezione al circolatore, invece se metti un 2A proteggi sicuramente la linea e garantisci alla pompa in caso di blocco di fermarsi e non pregiudicare gli avvolgimenti. Daddo dividere la linea luci dalla linea prese è importante (anche se non prescritto da nessuna parte) almeno per due ragioni, la prima di carattere puramente economico, se non proteggo in maniera autonoma la linea luci dalla linea prese devo mettere la stessa sezione di filo per luci e prese, con il costo che ha oggi rame hai un ritorno sul costo del magnetotermico aggiunto, e con un appartamento di circa 100m2 la spesa è equivalente da lì in su sono soldi risparmiati. La seconda è che in caso di guasto su una delle due linee l'altra te la trovi operativa e puoi eseguire riparazioni anche a mezzanotte o in un locale privo di illuminazione esterna. ciao a tutti
Daddo79 Inserita: 26 ottobre 2012 Segnala Inserita: 26 ottobre 2012 [at] elettrificato Sono d'accordo che è bene e/o anche meglio dividere la linea luce dalle prese! Va però precisato che un interruttore da 16A (ovvero il massimo per le prese civili) protegge anche un cavo N07V-K da 1,5mmq solitamente utilizzato per la linea luce e quindi l'aspetto economico viene meno! In ogni modo io mi riferivo al tuo "devono" che sembrava essere imperativo dettato da qualche Norma per rispettare la regola dell'arte, cosi non è. Un impianto con lo stesso interruttore (premesso i vari coordinamenti delle linee) per luce e prese è ugualmente a regola d'arte, anche se naturalmente meno funzionale e prestazionale!!! Solo per precisione!
elettrificato Inserita: 26 ottobre 2012 Segnala Inserita: 26 ottobre 2012 ciao Daddo, mi spieghi come fa un interruttore da 16A a proteggere una linea da 1.5mmq? la cosa non mi è molto chiara. In ogni caso la V3 della 64-8 per rendere un impianto conforme a livello 1 per un'appartamento con superficie minore a 50m2 (il minimo) indica che il numero minimo di circuiti deve essere 2, pertanto è vero che non è indicato di separare le linee prese e luci, ma con la prescrizione di cui sopra viene "abbastanza" naturale applicare la divisione in questa maniera.
Daddo79 Inserita: 26 ottobre 2012 Segnala Inserita: 26 ottobre 2012 Ciao, dunque Un cavo N07V-K (cordina unipolare classica) posato in tubo ha una portata Iz=16/17A (siamo ovviamente al limite) inoltre per i circuiti luce non c'è l'obbligo di protezione da sovraccarico ma solo da cto-cto e generalmente (previo calcoli e dimensionamenti) in ambiente domestico il l'interruttore MT da 16A riesce a proteggere il cavo da 1,5mmq. Naturalmente non è sempre cosi e concordo con te nel suddividere le varie utenze per diversi motivi. Per la V3 come dici te "viene naturale" suddividere luci e prese e come già detto sono anche favorevole a questo, ma nulla vieta ad esempio di fare zona notte / zona giorno. Io solitamente suddivido molto, a volte però bisogna tenere anche conto che poi spesso a pagare solo gli altri... e posso essere adottate misure e soluzioni diverse, tutto qui. Io a casa mia per esempio ho fatto una serie di circuiti fin troppi... luce, luce esterna, Fm, CDZ, forno, lavastoviglie, caldaia, soffitta, vasca, riserve....
Bassa Frequenza Inserita: 26 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 26 ottobre 2012 Scusate se mi intrometto, posso capire indubbiamente l'utilità di dividere la cucina dove abbiamo spesso la maggiore concentrazione di assorbimento, voglio capire anche il bagno dove spesso si usano phon lavatrice, e/o stufa elettrica che assorbono parecchio, posso anche capire di isolare con magnetotermici dedicati gli apparecchi di più alto assorbimento come ad erempio il forno, ma facendo due calcoli, considerando che la caldaia a pellet ha un consumo massimo di 100 w e solo in fase di accensione, (quindi dovremmo essere sul 1/2 A circa) e lo stesso per l'autoclave, a che mi serve mettere un magnetotermico dedicato per questi apparecchi? E poi anche volendo di che che valore dovrebbe essere per un amperaggio così basso?
Livio Orsini Inserita: 26 ottobre 2012 Segnala Inserita: 26 ottobre 2012 Un cavo N07V-K (cordina unipolare classica) posato in tubo ha una portata Iz=16/17A (siamo ovviamente al limite).. Direi che siamo oltre il limite. Per il montaggio B1, una coppia di cavi inserita in un tubo, considerata una ta<40oC il limite raccomandato è di 13.5 A; il limite di 16.5A per sezione da 1.5mm2 è accettato per cavi in aria libera su passerelle. Al di la di queste raccomandazioni, un cavo da 1.5mm2 che porta una quindicina di ampère per qualche ora al giorno, dopo qualche mese di questo alvoro comincia a degradare l'isolante, per problemi termici.
Daddo79 Inserita: 26 ottobre 2012 Segnala Inserita: 26 ottobre 2012 [at] Livio concordo pienamente, ma io supponevo che il cavo da 1,5mmq fosse posato per il circuito luci (non per le prese) ed in civile abitazione prevedere 15A sul circuito luci mi sembra un po' tanto. Poi sottolineavo la possibilità della protezione solo contro il cto-cto (limitatamente al circuito luci). [at] Bassa Frequenza sono d'accordo, io lo sostenevo fin dal primo messaggio!
vinlo Inserita: 28 ottobre 2012 Segnala Inserita: 28 ottobre 2012 Vinlo scusami ma non sono d'accordo il compito della protezione termica è quella sia di proteggere la linea che l'apparecchiatura, facciamo un esempio, se tu hai un circolatore che assorbe 2A, lo alimenti sicuramente con del filo di sezione 1.5mm2. Perciò per garantire la protezione della linea il magnetotermico deve essere al massimo 6A e non eccedere tale taglia, ma non garantisci la protezione al circolatore, invece se metti un 2A proteggi sicuramente la linea e garantisci alla pompa in caso di blocco di fermarsi e non pregiudicare gli avvolgimenti. Ciao elettrificato, scusami ma io resto della mia opinione. Una linea da 1,5mmq risulta abbondantemente protetta anche con un MT da 10A Per il dimensionamento delle linee ti consiglio di adottare la regola dei 4A per mm2 ovvero di caricare al massimo 4A su un filo dell'1, 6A sul filo dell'1,5 e così via. Questa è un' altra regola abbastanza discutibile, che veniva usata molto da elettricisti di un tempo, e che discosta, e non di poco in alcuni casi, la reale portata di un conduttore. All' interno del forum, ci sono tabelle molto chiare a riguardo.
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