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Il Risparmio Energetico Degli Edifici Non Sarà Più Una Libera Scelta, Ma Un Obbligo


del_user_56966

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necessità di ricambio d'aria continuo e spesso a fine giornata il consumo non è affatto irrilevante e questa percentuale va sottratta al

Questo non è completamente esatto. Esistono dispositivi di aereazione che consentono il quasi totale recupero del calore dell'aria espulsa per il ricambio; certificano un recupero >=95%.

Il "cappotto" è solo una componente di quelle che permetto di migliorare l'efficienza energetica di un'abitazione. Dipende da quanto incide la dispersione termica dei muri e del tetto sul consumo di energia per il riscaldamento.

Se la mia abitazione tradizionale necessita di100 per mantenere i fatidici 21oC di temperatura interna, se di questi 100 se ne disperdono 20 dai muri perimetrali e dal tetto, se aggiunggendo il "cappotto" ne disperdo solo 5 ho ottenuto un risparmio del 15%, indipendentemete dal ricambio d'aria.

Modificato: da Livio Orsini
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Inoltre il progetto inglese tende all'autosufficienza energetica di ogni unità abitativa e, in caso di sovraproduzione, si cede alla rete ciò che non serve. Questa energia può essere utilizzata per un sistema di ricambio aria rimanendo comunque nell'autosufficienza...

Quello che mi chiedo è quanto serva sborsare poi per la manutenzione di un impianto simile e soprattutto la gestione dei componenti esausti che si presenterà in futuro..

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soprattutto la gestione dei componenti esausti che si presenterà in futuro

In genere questa è una componente che si evita accuratamente dal considerare. Si hanno esempi clamorosi con i pannelli FV. Se venisse considerata tutta l'energia necessaria alla produzione, trasporto, montaggio, smontaggio e smaltimento dell'intero impianto c'è il rischio che alla fine non si riesca nemmeno a recuperare tutta l'energia spesa.

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del_user_56966
Questo non è completamente esatto. Esistono dispositivi di aereazione che consentono il quasi totale recupero del calore dell'aria espulsa per il ricambio; certificano un recupero >=95%.

se si parla di scambiatori aria-aria i dati di catalogo delle aziende che trattano questi prodotti parlano di efficienza sul

recupero sia compresa tra il 70 e il 90%... in questa spiegazione ci sono più dettagli...LINK

anche su cataloghi tipo questo...LINK sono riportati valori di rendimento superiori al 90%

(c'è da dire non tutti i prodotti però sono di questo livello) e poi va visto come viene gestito l'impianto perché da prove eseguite

strumentalmente questa resa nella realtà in alcuni casi può scendere anche fino al 50-60%

Ora salvo questo va detto che indistintamente dalla resa dello scambiatore c'è da considerare anche l'energia elettrica dei motori

che servono a movimentare l'aria che a secondo dell'immobile possono essere discreti e quindi richiedere molta energia per il loro

funzionamento e cosi via.. quindi sommando la reale percentuale di calore espulso, l'energia elettrica che serve per gli impianti di

trattamento aria e spesso di illuminazione quando si riducono gli afflussi di luce naturale per eliminare l'irradiazione termica solare

(e quindi si aumenta l'intensità dell'illuminazione artificiale per compensare) si arriva al ragionamento sopra esposto..

L'efficienza energetica comprende quindi tutte le parti dell'immobile e per farla correttamente le definizioni minime sono quelle

riassunte nelle funzionalità delle normative Europee in materia con tanto di classe d'efficienza.

e quelle sono le minime normate poi si può fare anche di meglio... ;)

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......strumentalmente questa resa nella realtà in alcuni casi può scendere anche fino al 50-60%

Esistono dei parametri e delle prove per certificare l'efficienza. Eseguendo queste misure come previsto dalla procedura certificata c'è chi garantisce anche recuperi >=95%, anche tu riferisci che: "sono riportati valori di rendimento superiori al 90%".

Se poi le con dizioni reali d'impiego sono molto lontane dall'ottimale il rendimento può scendere, ma questo è un fatto normale valido per qaulsiasi macchina.

Sul bilancio energetico globale ci sarebbe molto da discutere, come si dovrebbe discutere molto se èpiù conveniente prevedere un ricambio centralizzato o per singolo appartamento.

Ti faccio un esempio abbastanza normale.

Famiglia media, 3 persone; i genitori lavorano il figlio frequenta la scuola. Escono di casa all'incirca alle 7:30 e rientrano alle 18:00 circa. Fatto salvo il periodo di tempo necessario per cucinare, c'è pochissima necessità di ricambio d'aria. praticamente nulla per 10:30 h.

spesso di illuminazione quando si riducono gli afflussi di luce naturale per eliminare l'irradiazione termica solare

Da alcuni anni si usano vetri che sono come dei diodi: impediscono l'irradiazione del calore dall'interno all'esterno ma non riducono l'ingresso delle radiazioni luminose. Li ho montati e verificati sui serramenti che ho installato 5 anni fa in sostituzione di alcuni vecchi e rovinati serramenti di casa mia.

delle normative Europee in materia con tanto di classe d'efficienza.e quelle sono le minime normate poi si può fare anche di meglio..

Questo è ovvio e non c'è nemmeno bisogno di un'apposita legge.

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del_user_56966
Da alcuni anni si usano vetri che sono come dei diodi: impediscono l'irradiazione del calore dall'interno all'esterno ma non riducono l'ingresso delle radiazioni luminose.

sai che in alcuni casi viene nettamente ridotta l'area dell'infisso a favore del contenimento termico?

nel dettaglio l'infisso non si può aprire, e le dimensioni sono ridotte anche della metà di quelle classiche..

questo costringe a aumento di illuminazione tramite luce artificiale dato che non si può sfruttare quella naturale..

cosi come l'intero palazzo deve essere fornito di un ricambio d'aria di grossa capacità e continuo...

questi costi aggiuntivi vanno però detratti dal risparmio ottenuto grazie all'involucro/infissi altrimenti il dato fornito non è veritiero!

inoltre le stesse attività se rese efficienti possono portare a un risparmio più sostanziale!

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mah che io sappia non esistono deroghe ai rapporti illuminanti..

e credo che i sistemi che citi sian necessari per ottenere la certificazione casaclima o A+, per un A o B non servono.

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del_user_56966
per un A o B non servono.

A livello Europeo la normativa è questa

[Fate attenzione alla classificazione]

Certificazione energetica le classi vanno da G (la meno efficiente) a A ( la più efficiente)

La certificazione energetica deriva dal calcolo di tutte le altre caratteristiche applicate all'immobile ovvero parte edile, infissi e Impianti

mentre la certificazione d'efficienza energetica degli Impianti è normata tramite la UNI EN15232 (e solo tramite quella!!)

Nota: si discute che probabilmente la EN15232 diventerà norma ISO

e le relative classi su cui si misura l'efficienza di un immobile dal punto di vista impiantistico vanno da:

Classe D che significa che l'impianto non è efficiente alla Classe A dove l'impianto è considerato molto efficiente,

per evitare che la classificazione Energetica sia confusa con quella d'efficienza la Regione Emilia a convertito le classi

d'efficienza da D a A in 0-3 cosi che non fosse possibile confondere le due cose, questo mi pare un fattore molto intelligente

da imitare per evitare confusione!

e credo che i sistemi che citi sian necessari per ottenere la certificazione casaclima o A+, per un A o B non servono.

La certificazione casaclima è una certificazione proprietaria dell'azienda quello che ogni azienda (casaclima compresa) poi deve

tenere in considerazione in fatto di Impianti è la normativa europea che è anche attuativa delle varie leggi e decreti ministeriali...

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del_user_56966

A conforto di quanto detto sopra qui potete trovare la guida ufficiale alla Certificazione Energetica

Guida Certificazione Energetica

tutto il resto sono interpretazioni mentre questa è quella ufficiale fornita dalla CE

e qui trovate il decreto di recepimento Ufficiale della Regione Emilia che è stata la prima regione ad attuare la Direttiva Europea

in pieno accogliendo l'efficienza energetica (che infatti ha un capitolo dedicato) normata tramite la EN15232

Bollettino Ufficiale Regione Emilia - Certificazione Energetica

quindi senza inventare altro per evitare le direttive basti più semplicemente fare come la Regione Emilia :whistling:;)

Modificato: da Aleandro2008
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sai che in alcuni casi viene nettamente ridotta l'area dell'infisso a favore del contenimento termico?

Questa è una scelta, opinabile, ma pur sempre una scelta. Si possono ottenere i medesimi coefficienti di isolamento senza ridurre le superfici vetrate. L'importante è il tipo di vetro usato, il gas interposto ed i sistemi di montaggio in modo da evitare ponti termici.

L'equazione: isolamento termico = minore entrata di luce naturale non è valida. Il punto debole, per scambio termico, di un serramento non è il vetro (se ben realizzato).

I serramenti che ho montato io anni fa hanno la certificazione per il amssimo grado di isolamento termico senza aver diminuito di un cm2 la superficie vetrata e la luminosità, rispetto ai precedenti serramenti tradizionali di legno, con singolo vetro.

Probabilmente sono io che interpreto male, am io ho l'impressione che tu tragga spunto da una certa notizia di legge per considerazioni ......alquanto strane.

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del_user_56966
Probabilmente sono io che interpreto male

per dire il vero sono notizie che trattiamo direttamente con gli interessati nelle varie regioni... costruttori, progettisti, installatori

enti pubblici... piano piano faremo chiarezza ma c'è molta tendenza a dare interpretazioni a secondo di ciò che serve

o di cioò che si può fare evitando accuratamente quello che potrebbe sembrare un onere aggiuntivo... :smile:

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