Parlando Del Mestiere Del'Elettricista....Com'È La Situazione?

[MattPow]

Ciao a tutti, il titolo vi sembrerà un pò strano, ma avrei bisogno, se possibile, di qualche indicazione/consiglio.

Vi spiego, al momento sto studiando medicina (sono al III anno), come esami tutto a posto, solo che non mi sembra di aver scelto la strada giusta, da parecchio infatti mi chiedo come sarebbe stato se fossi andato a lavorare con mio padre, ultimamente sto pensando un pò più seriamente.

Lui è elettricista in proprio (ditta individuale), da parecchi anni, da piccolo ogni tanto mi faceva vedere qualcosa del suo lavoro, e più avanti ho lavorato un pò con lui (d'estate), come lavoro non mi dispiaceva .. poi vabè, facevo il liceo scientifico e son finito a fare l'università, non per decisioni dei miei, mi hanno fortunatamente sempre lasciato carta bianca su ciò che riguardava il mio futuro, mi ero fissato io..

Ciò che mi chiedo ora è: e se dovessi smettere per andare a lavorare? Se non sbaglio per diventare eletticista basta un corso di (5 mesi, 1 anno?) e poi fare apprendistato, per poter prendere la "ditta".. a volte ci penso, potrei "estendere" il servizio facendo domotica, linee ecc.., ovvero installazioni di cui mio padre si occupa poco, magari potrei riuscire ad ingrandire un pò la ditta. Per ora lui di lavoro ne ha (a parte il problemino dei clienti che non pagano).

ora da come l'ho detta sembra che io pensi che sia tutto facile, cosa che non è, ma vi chiedo, è possibile?

Chiedo qua in modo da poter aver un idea più generale del mestiere e della situazione lavorativa , in modo da non avere solo un esempio (mio padre), tral'altro abitiamo in zona di montagna..

forse è un topic un pò insolito, spero che non sia di impiccio!

in ogni caso buon lavoro a tutti!

Modificato: 5 novembre 2012 da MattPow

[unattimoesonosubitodalei]

Ciao,

diciamo che per diventare installatore abilitato non è così semplice come hai indicato.

Ma se hai la fortuna di avere tuo padre installatore, o ti fai assumere in regola per 3 anni oppure fai società, e dopo sempre 3 anni avresti i requisiti di legge.

Per quanto riguarda la scelta degli studi, medicina è un corso lungo e faticoso, e la professione del medico , se fatta seriamente è impegnativa e di sacrificio

, per cui devi vedere tu cosa vuoi fare della tua vita.

D'imprese di impiantistica ce ne sono in giro una marea che si rubano il lavoro a suon di preventivi al ribasso, e con la crisi che c'è dell'edilizia, non vedo futuro roseo.

Però, se fai medicina tanto per fare, e rischi di allungare la lista di alcuni medici che fanno questo mestiere superficialmente, come purtroppo le cronache riportano,

vai ad aiutare tuo papà, , sicuramente guadagnerai di meno in un lontano futuro, però ti divertirai di piu' subito ed avrai piu' tempo libero per quello che ti piace,

e probabilmente la sanità italiana non sentirà la mancanza di un medico così così. Ce ne sono già abbastanza..

Modificato: 2 dicembre 2012 da unattimoesonosubitodalei

[Livio Migliaresi]

Mi spiace aver letto solo adesso questa discussione!

Mi spiace perché per arrivare al terzo anno di corso, ed essere in regola con gli esami, significa aver profuso grandi energie, avere grandi possibilità, cominciare già a comprendere alcuni meccanismi indispensabili per apprezzare il corso di studi intrapreso.

Non si può pensare seriamente ad una riconsiderazione dopo aver tanto sofferto per arrivare a tal punto; se il tuo cammino fosse stato cosparso di insuperabili ostacoli per la difficoltà intrinseca delle materie di studi avrei capito, ma, adesso, pressoché a metà del tuo percorso, quando gran parte delle difficoltà sono state superate e quando si comincia ad avere una visuale della 'medicina' con una certa cognizione di causa, è impensabile avere tentennamenti o sussulti.

Se l'impatto con la sala settoria (non so se ancora adesso si debba seguire), se l'impatto con alcune 'tecniche' dell'arte mediche risultano insopportabili allora potrei capire.

Continua tenacemente il tuo percorso e concludi quanto hai cominciato!

[Maurizio Colombi]

Continua tenacemente il tuo percorso e concludi quanto hai cominciato!

E queste sono parole che arrivano da una persona esperta!

[Riccy]

Pensa bene a cosa fare perché se decidi in un senso è difficile poi tornare indietro... Sei al terzo anno e buttarli non ha alcun senso.

Nessuno può sapere quale sia la sua strada ma, se fossi nelle tue condizioni, preferirei finire gli studi e poi valutare cosa fare..

Se fare il medico per qualche motivo non ti motiva conta che con un titolo del genere avrai accesso a molto di più...e non solo in Italia...Se molli tutto per un mondo che ormai dipende fortemente dall'economia mondiale a mio parere rischi di trovarti a pensare "ma cosa ho fatto?"

[remo williams]

Non so.

Se una persona,dopo un esame di coscienza,dopo aver profuso energie e ,credo,speranze,aspettative,vuole cambiare totalmente percorso,forse,dico forse,dovremmo ponderare sul fatto,che forse è meglio che ci sia in giro un buon impiantista elettrico che,un pessimo e demotivato medico.

[Livio Migliaresi]

Remo, perdona, ma aver superato i tre primi anni non deve essere stato uno scherzo: ha compiuto più di metà dell'opera perché, superati i primi esami propedeutici, comincia a vedere la 'medicina'; sicuramente un medico demotivato potrebbe non essere un buon medico, ma, quando hai preso coscienza di quello che sai e di quello che puoi dare è ben diverso.

Io spero possa pensare con tranquillità e con una relativa obiettività alle tue perplessità: oggi puoi scegliere, ma, oggi puoi condizionare con una scelta 'intempestiva' tutta la tua vita futura e la vita di coloro che con te percorreranno il lungo cammino di una vita.

[remo williams]

Livio,comprendo in pieno il peso che vuoi dare alle Tue parole.

Speriamo che Matt,faccia la migliore scelta possibile per lui ed,la sua futura vita.