Pierluigi Borga Inserita: 10 novembre 2012 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2012 Logica vorrebbe un fusibile da 1A gG per il motorino crouzet interno, visto che l'elettrovalvola non ha protezioni interne, ma ormai oggi se si brucia si cambia ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 10 novembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 10 novembre 2012 (modificato) Ho cercato nel catalogo Bticino i portafusibili e hanno amperaggi alti (non so però se si riferiscano alla portata massima del fusibile installabile). Invece mi è parso interessante il modello di magnetotermico bipolare FN82Cx con x da 0.5, 1, 2, 3, 4, 6 A (associabile anche ai moduli differenziali). Cosa ne pensi? Vorrei proteggere il gruppo di 4 elettrovalvole (in realtà attuatori che controllano le elettrovalvole) per evitare, in caso di guasto su una o più elettrovalvole, di rendere inutilizzabile la caldaia che mi fornisce, oltre il riscaldamento, l'acqua calda. Modificato: 10 novembre 2012 da networkcode Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pierluigi Borga Inserita: 10 novembre 2012 Segnala Share Inserita: 10 novembre 2012 Ci sono gli 8,5 x 31,5 che vanno fino a 20 A, poi i 10,3x38 che vanno fino a 32 A ovviamente i fusibili sono disponibili in tutte le taglie, ci sono anche MT da 1A ad un modulo ma associarli ad un blocco differenziale è eccessivo. Quando hai un differenziale per la caldaia poi suddividi con alcuni MT e basta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 10 novembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 10 novembre 2012 Certo, il differenziale sta come generale di linea (riscaldamento) poi suddivisa a valle da due magnetotermici! In questo caso si avrebbe un 10A per la caldaia ed un 1A per le 4 elettrovalvole. I differenziali a 0.10A di intervento conviene associarli alle linee che servono solo prese cucina, bagno ed esterne oppure potrei usarlo per tutte le prese di servizio/forza motrice di casa? (per evitare di fare due linee di servizio, una a 0.30 e l'altra a 0.10) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 10 novembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 10 novembre 2012 (modificato) E' conveniente usare magnetotermici in curva B per tutte le linee in modo che intervengano prima di un curva C in caso di sovraccarico della linea? E' errato, inutile o corretto utilizzare magnetotermici Vn 400Vac (su una 230Vac) con potere di interruzione di 6000A (anzichè 4500A)? Modificato: 10 novembre 2012 da networkcode Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 1 dicembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 1 dicembre 2012 (modificato) Ho rivisto lo schema del quadro semplificandolo ulteriormente, però mi trovo alcuni problemi di non facile soluzione: 1) installerò un piano cottura ad induzione con un assorbimento massimo di 7.2 KW e, pur avendo già considerando il fatto che con un contratto di fornitura di 6 KW monofase andrei in sovraccarico potenziale sul limitatore del contatore e che, per raggiungere tale wattaggio, dovrei utilizzare al massimo tutta la superficie di riscaldamento del piano, vorrei comunque portare una linea elettrica con cavo di sezione adeguata, presa adeguata e protezione adeguata. Per la protezione ho pensato ad un magnetotermico bipolare, curva B, Vn 400Vac, lcn 6000A, ln 32A invece per quanto riguarda sezione dei cavi e presa mi limito a chiedere vostro consiglio. 2) il forno avrà un assorbimento massimo di 3,65 kW, utilizzo un magnetotermico bipolare, curva B, Vn 400Vac, lcn 6000A, ln 16A con cavi da 2.5 mm2 oppure un magnetotermico bipolare, curva B, Vn 400Vac, lcn 6000A, ln 20A con cavi da 4 mm2? 3) avendo dedicato un solo differenziale al gruppo magnetotermici a protezione delle linee elettriche degli elettrodomestici e sapendo che ln del differenziale deve essere maggiore o uguale alla somma delle ln dei magnetotermici che vi sono a valle mi trovo con un ln troppo alto, non avendo trovato nel catalogo nulla che facesse al caso mio, esiste soluzione? Questo lo schema di questa parte di impianto: generale linea elettrodomestici D AH, 400Vac, ?A, 0.03A, 2P, 2M |_linea frigorifero MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M |_linea cappa MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M |_linea piano cottura induzione MT B, 400Vac, 32A, 6000A, 2P, 2M |_linea forno MT B, 400Vac, ?16A/20A, 6000A, 2P, 2M |_linea lavastoviglie MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M |_linea lavatrice MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M 4) è conveniente usare un differenziale con ldn 10mA per tutte le luci (interne, esterne, bagno, cucina) e un differenziale con ldn 10mA per tutte le prese di servizio (forza motrice) (interne, esterne, bagno, cucina)? Rendo noto che in bagno avrò due led all'interno del soffione della cabina doccia, quindi al contatto con l'acqua. Per non dover scorporare in due la linea servizio e la linea luce dedicando il 30mA per tutto ciò che non è bagno, esterno e cucina. Grazie per l'attenzione e la disponibilità! Modificato: 1 dicembre 2012 da networkcode Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
diamagic Inserita: 8 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 8 dicembre 2012 (modificato) a me sembra eccessiva tutta questa protezione, e i mtd costano molto, soprattutto quelli di tipo A. e addirittura i mt con protezione su due poli. è la prima volta che in un appartamento vedo un quadro così esteso, ma perché farlo? già che sei in gioco metti anche mt per ogni presa della casa. Modificato: 8 dicembre 2012 da diamagic Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 8 dicembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 8 dicembre 2012 Forse mi sono spiegato male io o hai interpretato male tu: in questa parte di impianto il differenziale è puro (senza parte magnetotermica) ed è solo 1, credo infatti che dovrebbe essere regola comune il delegare un differenziale solo per gli elettrodomestici/elettrodomestici cucina per ridurre il disservizio al minimo qualore vi fosse un problema. Ho optato per un tipo A poichè la maggior parte di questi elettrodomestici ha circuiti digitali che possono inserire nella linea disturbi di natura differente rispetto a quelli normalmente rilevati da un classico tipo AC, mentre l'HPI dovrebbe garantirmi una maggiore resistenza agli scatti intempestivi probabilmente prodotti dagli inverter (frigo, forno, piano cottura). L'uso di magnetotermici per ogni elettrodomestico è volto alla massima sezionabilità della linea ad esempio avessi una dispersione sul forno, non potendolo spegnere direttamente, resterei senza corrente anche sugli altri elettrodomestici posti a valle del differenziale con conseguente disagio. Rimango in attesa di consigli sui problemi già elencati. Saluti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 14 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 14 dicembre 2012 (modificato) Comunque accetto molto volentieri consigli su come riprogettare il tutto Per prima cosa ti consiglio di prevedere una potenza contrattuale più alta, visto l'assorbimento del piano cottura (anche se è improbabile usarlo alla massima potenza, considera l'assorbimento di altri carichi che devono funzionare simultaneamente). Anche nell'ipotesi di contatore da 6 kW monofase, la linea da 6 mmq è al limite per la portata e anche la c.d.t. non è trascurabile, quindi la sezione dovrà essere almeno pari a 10 mmq. Optando per una fornitura trifase, la sezione di 6 mmq ti consente di sfruttare tranquillamente una potenza fino a 15 kW, con una protezione a monte da 25 A. In un condominio bisogna fare i conti con la capienza dei tubi, magari è più facile portare 5 fili da 6 mmq anzichè tre da 10 o 16 mmq (considerando anche il conduttore di protezione, se nel tratto in ingresso all'appartamento non dispone di un tubo per conto suo). Altro consiglio, uno schema con sottoquadri diventa molto più conveniente e razionale quando il numero di circuiti è elevato ed entra in gioco la domotica. Per esempio, un sottoquadro dedicato alla cucina ti permetterebbe di sezionare anche i singoli utilizzatori o prese senza la necessità di riempire di interruttori il quadro generale e portare troppe linee dall'ingresso alla cucina. Modificato: 14 dicembre 2012 da LB81 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
diamagic Inserita: 14 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 14 dicembre 2012 (modificato) "una potenza fino a 15 kW, con una protezione a monte da 25 A" è un errore? 400 (volt) x 25 (ampere) = 10kw. Modificato: 14 dicembre 2012 da diamagic Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 14 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 14 dicembre 2012 è un errore? 400 (volt) x 25 (ampere) = 10kw. No, non è un errore, LB81 parla di fornitura trifase, nella tua formula manca... qualcosa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
diamagic Inserita: 14 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 14 dicembre 2012 (modificato) cos φ 0.9 questo? Modificato: 14 dicembre 2012 da diamagic Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 16 dicembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 16 dicembre 2012 Per prima cosa ti consiglio di prevedere una potenza contrattuale più alta, visto l'assorbimento del piano cottura (anche se è improbabile usarlo alla massima potenza, considera l'assorbimento di altri carichi che devono funzionare simultaneamente). Anche nell'ipotesi di contatore da 6 kW monofase, la linea da 6 mmq è al limite per la portata e anche la c.d.t. non è trascurabile, quindi la sezione dovrà essere almeno pari a 10 mmq. La fornitura sarà di 6 kW monofase, ho previsto cavi di 10 mm2 di sezione che arriveranno al generale del quadro dell'appartamento. In realtà attualmente non mi interessa utilizzare il piano cottura ad induzione alla massima potenza, anzi configurerò sicuramente un limitatore di assorbimento. Però, come già specificato, mi interesserebbe proteggere, cablare e scegliere la giusta presa per, in futuro, volendo, utilizzarlo a piena potenza. Quindi che magnetotermico, che sezione di cavi e che presa mi consigliate? (dal quadro elettrico al piano cottura) Altro consiglio, uno schema con sottoquadri diventa molto più conveniente e razionale quando il numero di circuiti è elevato ed entra in gioco la domotica. Per esempio, un sottoquadro dedicato alla cucina ti permetterebbe di sezionare anche i singoli utilizzatori o prese senza la necessità di riempire di interruttori il quadro generale e portare troppe linee dall'ingresso alla cucina. Il tuo consiglio, a priori, è più che corretto però ho optato, in fase di progettazione dell'impianto, per una soluzione di distribuzione a stella, unico quadro con all'interno tutto, per ridurre l'impatto e l'occupazione di spazio di ulteriori sottoquadri sparsi per casa. Ringraziando per l'attenzione attendo soluzioni (soprattutto per il corretto dimensionamento del differenziale a monte di questa parte di impianto)! Saluti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 16 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 16 dicembre 2012 (modificato) Però, come già specificato, mi interesserebbe proteggere, cablare e scegliere la giusta presa per, in futuro, volendo, utilizzarlo a piena potenza. Quindi che magnetotermico, che sezione di cavi e che presa mi consigliate? (dal quadro elettrico al piano cottura) Nell'ipotesi di alimentazione monofase, per il piano cottura serve una sezione minima di 10 mmq protetta con magnetotermico da 40 A. L'allacciamento dovrà avvenire con collegamento diretto del cordone al circuito di alimentazione, la giunzione potrà essere eseguita in una scatola da parete o da incasso. Se prevedi futuri aumenti di potenza, tieni presente che in monofase non vengono fornite potenze oltre i 10 kW (salvo rare eccezioni) e, alcune volte, i 10 kW li forniscono solo in trifase. Modificato: 16 dicembre 2012 da LB81 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rasta_ita Inserita: 16 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 16 dicembre 2012 Ciao Networkcode, vorrei darti un consiglio. Il 1 Novembre 2012 è entrata in vigore la 7^ edizione della norma CEI 64-8. Potresti farti un bel regalo di Natale comprandoti l'ultima edizione di una guida, della quale non farò il nome per non fare pubblicità ( come indizio posso dirti che è "blu #1" ) aggiornata ovviamente alla 7^ edizione. Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 17 dicembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2012 Nell'ipotesi di alimentazione monofase, per il piano cottura serve una sezione minima di 10 mmq protetta con magnetotermico da 40 A. L'allacciamento dovrà avvenire con collegamento diretto del cordone al circuito di alimentazione, la giunzione potrà essere eseguita in una scatola da parete o da incasso. Grazie per la delucidazione, domanda: come mai 40A e non 32A? E' troppo vicino all'assorbimento in watt del piano cottura? Se all'installazione limitassi la potenza a, diciamo, 3 Kw, la protezione magnetotermica da 40A sarebbe comunque efficace perchè protegge la linea da 10 mm2 oppure potrebbe essere rischioso? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 17 dicembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2012 vorrei darti un consiglio. Il 1 Novembre 2012 è entrata in vigore la 7^ edizione della norma CEI 64-8. Potresti farti un bel regalo di Natale comprandoti l'ultima edizione di una guida, della quale non farò il nome per non fare pubblicità ( come indizio posso dirti che è "blu #1" ) aggiornata ovviamente alla 7^ edizione. Grazie, i consigli sono sempre ben accetti, aiutano ad imparare e crescere in un settore. Giusto per conferma e per non fare spam ti cito le iniziali di cognome e nome degli autori: B.M., B.G., M.M. Is it correct? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2012 Secondo me le iniziali sono prof. V. C. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 17 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2012 (modificato) Grazie per la delucidazione, domanda: come mai 40A e non 32A? E' troppo vicino all'assorbimento in watt del piano cottura? Esatto Se all'installazione limitassi la potenza a, diciamo, 3 Kw, la protezione magnetotermica da 40A sarebbe comunque efficace perchè protegge la linea da 10 mm2 oppure potrebbe essere rischioso? Se una linea è correttamente dimensionata per una certa corrente d'impiego, prelevando circa la metà di quella corrente si ottiene una forte diminuzione del riscaldamento dei conduttori, infatti la potenza dissipata per effetto Joule si riduce di circa 4 volte. Quindi è una condizione di massima sicurezza, sotto questo punto di vista. Modificato: 17 dicembre 2012 da LB81 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rasta_ita Inserita: 17 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 17 dicembre 2012 Secondo me le iniziali sono prof. V. C. Esatto! La fornitura sarà di 6 kW monofase, ho previsto cavi di 10 mm2 di sezione che arriveranno al generale del quadro dell'appartamento. Devi specificare che tipo di cavo è, qual'è la posa, quanti altri montanti ci sono.... Parti dall'inizio, un passo alla volta. Se metti delle foto sarà più facile essere aiutato. Una volta dimensionata la colonna montante potrai stabilire se va messo l' interruttore automatico alla base oppure se non va messo, se va messo il differenziale alla base oppure se non va messo e, determinato il potere di corto circuito vedere come ridurlo, se possibile, nel centralino. Ciao. p.s. E' sempre buona cosa essere abilitati ( e non solo ) per fare questi lavori. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_127832 Inserita: 23 dicembre 2012 Segnala Share Inserita: 23 dicembre 2012 [at]diamagic cos φ 0.9 questo? no, o meglio non solo (che poi in assenza di valore di targa in trifase viene ipotizzato un fp di 0,8), soprattutto ci manca un √3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
networkcode Inserita: 29 dicembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 29 dicembre 2012 (modificato) Dopo queste utilissime delucidazioni lo schema di questa parte di impianto è il seguente: |_generale linea elettrodomestici DP AH, 400Vac, ?A, 0.03A, 2P, 2M cavo ? mm2 ponticellato |_linea frigorifero MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M cavo 2.5 mm2 presa schuko |_linea cappa MT B, 400Vac, 10A, 6000A, 2P, 2M cavo 1.5 mm2 diretto |_linea piano cottura induzione MT B, 400Vac, 40A, 6000A, 2P, 2M cavo 10 mm2 diretto |_linea forno MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M cavo 2.5 mm2 presa schuko |_linea lavastoviglie MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M cavo 2.5 mm2 presa schuko |_linea lavatrice MT B, 400Vac, 16A, 6000A, 2P, 2M cavo 2.5 mm2 presa schuko I dubbi sono sull'amperaggio del differenziale a monte (generale linea elettrodomestici): dovendo essere di almeno 114 A (considerata la somma delle ln dei magnetotermici posti a valle) non sono riuscito a trovare nulla monofase, come posso muovermi? La sezione del cavo che distribuirà la linea dal differenziale ai vari magnetotermici di quanto dovrà essere? Dal momento che vi sono molti elettrodomestici collegati è conveniente dedicare un differenziale per ogni linea (6 in questo caso) per evitare stacchi generali in presenza di scatti intempestivi/dispersioni minime? Ho spazio sufficiente per ospitare 6 differenziali anzichè 1 ed anche il budget non è un problema. Grazie dell'attenzione ed auguri di buone feste! Modificato: 29 dicembre 2012 da networkcode Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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