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Impianto Civile A Norma Ce Precedente A 64 8V3?


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Buongiorno,

Vi espongo il mio problema.

Sto acquistando una casa dal cotruttore terminata nel 2010 ma ancora senza impianto elettrico ne tantomeno capitolato che ho scelto in questi giorni.

Il Geometra del cantiere alla mia domanda su quale livello apparterrà l'appartamento della norma 64v3 mi ha detto che essendo stato progettato precedentemente all'introduzione di tale norma l'impianto verrà realizzato con le norme precedenti.

Da qui la mia domanda

Può realmente farmi fare un impianto non a norma attuale poichè l'appartamento era stato costruito precedentemente nonostante l'impianto elettrico non sia ancora stato realizzato?

A me non sembra possibile, sul compromesso firmato mi si dice che l'impianto sarà conforme alle norme CEI e che le prese per esempio in soggiorno(22mq) saranno 3 da 10a e 1 da 16a.

Da norma attuale se non erro dovrebbe essercene almeno una in più

Grazie anticipatamente

Alan

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Credo che il costruttore abbia le idee un pò confuse.....

Ma guardiamo la figura dell installatore; una volta terminato l'impianto, cosa scrive sulla di.co. ? su richiesta del costruttore viene eseguito l'impianto a piattina ??

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Quello che a me sembra assurdo è che l'installatore mi dovrà dare una conformità....

cosa fa me la data precedentemente all'introduzione dell'ultima normativa anche se l'impianto non è stato ancora realizzato?

tutto per risparmiare su qualche presa per la casa?

mha....

vorrei avere qualcosa di scritto da portare al geometra prima dell ultimazione dei lavori.....

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Da quel che so, se non riesci a far ragionare il costruttore per tempo, tu ti puoi appellare solo una volta che la casa è finita e consegnata: solo allora puoi richiedere risarcimento e / o l'adeguamento dell impianto alla norma.

( dovrai andare da un legale, esporre il caso e far eseguire la perizia da una persona idonea )

Una volta che la casa ti viene consegnata ( ipotizziamo tra un mese ), avrà la sua di.co. ( datata ad esempio 30 novembre 2012 ): la di.co. deve dichiarare che l'installatore ha rispettato e messo in opera tutte le disposizioni vigenti al giorno della messa in servizio ( quindi 30 novembre 2012 ).

La di.co. inoltre ti serve per ottenere l'abitabilità ( e anche in questo caso una di.co. su normative antecedenti mi sembra poco accettabile )

Quando parli di prese e precisamente

si dice che l'impianto sarà conforme alle norme CEI e che le prese per esempio in soggiorno(22mq) saranno 3 da 10a e 1 da 16a.

, quello è uno dei tuoi ultimi pensieri, ormai le prese sono tutte bipasso ( 10 - 16 A ), se l'elettricista mette quelle da 10 ( ci vuole coraggio ) è della stessa scuola del costruttore.

Ma le varianti non sono tanto le prese, quanto la disposizione del centralino, dell'impianto e altri piccoli particolari che un domani ti potranno creare noie. Insomma è meglio risolverlo prima questo battibecco.

Ma la figura chiave è l'installatore: alla fine, senza che tu entri in merito, è lo stesso installatore che dirà al costruttore di dover realizzarlo secondo l'ultima variante, oppure lui stesso è in malafede in quanto rilascerà una di.co. " taroccata " o nella data o chissà con quale stratagemma.

P.s. fossi in te farei delle foto e le posterei in qualche sito per validarne la data, questo per dimostrare che a quella data la casa era priva di impianto...non vorrei che lui ha già preso accordi a suo tempo e le di.co. sono gia pronte ( e l'installatore già pagato ). In questo modo sia il costruttore che l'installatore, anche se in malafede, hanno ragione a rifilarti un impianto con normativa antecedente

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Mi sembra di aver acquistato casa con Ryanair....ogni volta salta qualche problema in termini economici.

Tutto nasce dal fatto che ho chiesto, visto che nel soggiorno c'è solo una scatoletta per le prese corrente, se quelle da capitolato potevano essere messe dove volevo.

Risposta: nel capitolato non c'è scritto 4 punti presa ma 4 prese quindi volendo potrebbe mettermeli tutti in una sola scatoletta......

senza parole.....

controllo e vedo che invece me ne deve mettere per norma qualcuno in più.....

chiedo a che livello apparterrà l'appartamento e qui mi si dice che essendo stato edificato a fine 2010 non rientra in quelle caratteristiche ma sulla normativa precedente....

onestamente mi pare una gran boiata....

devo trovare un installatore a questo punto che mi confermi di aver ragione....

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La data che fa fede è quella della dichiarazione di conformità, per cui se allo stato attuale non esiste l'impianto elettrico, non ci sono scuse.

L'impianto che dovrà essere realizzato dovrà rispettare la CEI 64-8:2012 , senza se e senza ma

Altrimenti l'installatore non potrà dire di aver rispettato le norme CEI, ma a questo punto sarà lui a dover dimostrare di aver fatto un lavoro a regola d'arte.

Consiglio personale (anche se so che girano le scatole arrivare a questo punto): prendi un professionista e comincia a eseguire una verifica che certifichi che allo stato attuale non esiste l'impianto elettrico.

Dopodichè preannuncia al costruttore che a fine lavori, prima del pagamento, procederai a far eseguire una verifica di quanto realizzato da un professionista esterno (cosa che è pienamente nella tua facoltà) e che solo dopo il suo avvallo procederai al saldo.

Mi raccomando fi farti rilasciare la fidejussione bancaria obbligatoria da parte del costruttore.

Visto il tutto, fossi in te mi riserverei di verificare anche gli altri impianti (in particolar modo quello idraulico, mica che ti montino un qualcosa di obsoleto)

Quando leggo certe cose mi va il fumo agli occhi.....

anche se obsoleta, puoi dare un'occhiata a questo link:

http://www.gewiss.co...ormaCEI64_8.pdf

e anche a questo:

http://www.nt24.it/portal/2012/08/nuova-cei-64-8-2012-cosa-cambia-nellimpianto-dellappartamento/

Modificato: da Microchip1967
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Ti verrà consegnata una casa con un impianto elettrico fatto a regola d'arte (osservanza della norma, manodopera, materiali) ma che risponde ad un livello minimo... e che il livello è minimo lo si evince dal numero di prese previste nelle varie stanze e tutto ciò ti era noto al momento della firma del contratto tanto che hai chiesto al responsabile di poter effettuare delle modifiche ma ti è stato risposto che si prosegue come da capitolato.

Mi spiegate con quale cavillo citate in giudizio il venditore?

Se c'è scritto che l'impianto elettrico realizzato risponderà al Livello 10 della norma....la musica cambia.

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Ti verrà consegnata una casa con un impianto elettrico fatto a regola d'arte (osservanza della norma, manodopera, materiali)

l'hai detot tu, fatto a regola d'arte, in osservanza della norma in vigore al momento della consegna

E attualmente è in vigore la 64-8:2012

Se c'è scritto che l'impianto elettrico realizzato risponderà al Livello 10 della norma....la musica cambia.

sulla ddc DEVE esserci scritto che l'impianto è rispondente almeno al livello 1, altrimenti non puoi dichiarare che è rispondente alla norma 64-8 (ma puoi dichiararlo rispondente alla norma picopallino,a tuo rischio e pericolo)

Nino, l'inpianto non è stato ancora realizzato. (da quanto ho capito non ci sono neppure le scatolette incassate)

La norma parla chiaro: si applica ai nuovi impianti o impianti in fase di ristrutturazione

Pertanto non ci sono scuse: il realizzatore deve applicare la nuova norma (che ha da pienamente ragione di esistere, visto che non è accettabile una risposta del tipo ho previsto 4 prese e possono essere tutte nella stessa scatola. Se uno mi risponde cosi' lo sbatto fuori subito dal cantiere)

la norma ha delle caratteristiche aggiuntive sulla funzionalità che hanno un loro senso reale.

Se vuole il realizzatore puo' non applicare le norme, ma poi dovrà dimostrare che ha fatto il lavoro a regola d'arte.

E' come se tu 2 anni fa firmavi un contratto di acquisto per una vettura euro 4, con consegna 2 anni dopo.

Se nel frattempo le euro 4 non sono piu' immatricolabili, o tu mi informi prima (e io posso decidere cosa fare) o tu mi consegni il bene rispondente alle nuove normative.

personalmente, se mi trovassi in questa condizione (e il venditore non ne vuole sapere di fare le cose come devono essere fatte) mi farei scorporare la parte dell'impianto elettrico (e vogliamo scommetterci che il costruttore detrarrebbe solo 1500/2000 euro al masimo?) e affiderei la realizzazione ad un elettricista di mia fiducia.

Modificato: da Microchip1967
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OK, sono io l'elettrecista che ha appena finito l'eletrecista.

Firmo la DiCo ...e poi dichiaro che la casa è di livello 1. Tutto in regola.

Qua il problema non è elettrico ma contrattuale: tu vuoi una casa con determinate esigenze e loro ti rispondono che si tira avanti come da capitolato....Sarebbe stato un problema "elettrico" se ti vogliono rifilare un impianto con piattina...invece no...avrai un impianto ottimo (elettricamente) ma superultrascomodissimo,

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Maurizio Colombi

Allora: se qualsiasi impianto elettrico, è stato realizzato da una persona con un po' di coscienza e con un po' di senso pratico della realtà, è conforme alla nuova variante della 64 08!

Ricordo ancora una volta che le norme sono norme e non leggi, non facciamo di ogni erba un fascio!!!!!!

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vorrei aggiungere una domanda.

ma il committente se esplicitamente rinuncia al livello PRESTAZIONALE 1 io posso comunque certificare avendo rispettato i requisiti

di SICUREZZA ALLA REGOLA DELL'ARTE?

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Alessandroni Matteo

Ho assistito ad una conferenza sull'argomento cap. 37 nuova 64/8 in cui il relatore è uno facente parte del CT 64 del CEI. A detta del CEI i "patti in deroga" fra committente ed installatore non sono legittimi mentre secondo TNE per alcune parti dimensionali (per esempio dotazioni minime) i patti in deroga sono legittimi.

Secondo il relatore della conferenza la parola passerà a qualche giudice quando qualcuno farà ricorso/causa.

Staremo a vedere.

Saluti

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A detta del CEI i "patti in deroga" fra committente ed installatore non sono legittimi mentre secondo TNE per alcune parti dimensionali (per esempio dotazioni minime) i patti in deroga sono legittimi.

Sono tutte opinioni, o "consigli".

I punti fermi sono:

- un impianto (nuovo o completamente rifatto in occasione di una ristrutturazione edile), se non rispetta le prescrizioni del cap. 37 (ex allegato A) non è conforme alla norma CEI 64-8 nell'edizione in vigore (quindi non può essere dichiarato tale)

- "forse" è conforme alla Regola dell'Arte (cioé è "fatto per bene"), ma ci si assume l'onere di dimostrarlo perchè di perde la presunzione di conformità alla Regola dell'Arte garantita dalla norma tecnica.

Quindi non è proibito "derogare" da alcuni aspetti del capitolo 37, ma bisogna tenere conto dei punti precedenti.

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perfetto grazie a tutti per l'interessamento.

Sono sicuro di aver ragione ma vorrei aver ben chiaro il problema documentandomi prima di avanzare richieste.

Non essendo del campo quando faccio una domanda al geometra del posto e mi si risponde che la norma non è retroattiva mi sembra già una cavolata che si somma alle 3 prese in una sola scatoletta poichè sul capitolato non è segnato punti presa ma prese.

Appena mi confermano le varianti firmate lo vado a ribaltare....

Mi sembra più che logico che in un soggiorno di oltre 25mq mi si mettano le prese della norma attuale.

Già si sono presi dei soldi per spostare l'antenna tv sulla parete opposta (dove era adesso era impossibile pensare di mettere un mobile tv......)

Spero finisca presto perchè mi stanno veramente facendo pentire di aver comprato casa da loro....

per non citare altri problemi già risolti dopo l'intervento del mio legale

imbarazzanti.....

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ah dimenticavo.

nell'appartamento sono presenti le scatolette vuote....in alcuni arrivano i fili elettrici in altre no

alcune mi si è detto essere sotto l'intonaco

spero non si possa parlare di impianto finito....

non c'è una presa ne un interrutore in tutta casa

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  • 1 month later...

Come da titolo ho bisogno di delucidazioni sulla dia

Come accennato in una discussione precedente ho finalmente acquistato l appartamento il cui impianto non è a norma attuale

Premetto che ho acquistato dal costruttore un appartamento finito nel 2010 mai abitato privo di capitolato ed impianti vari.

Ho chiesto come mai il mio impianto elettrico non sia stato eseguito in conformità all attuale normativa e questa è stata la risposta dell impresa:

con

la presente si precisa quanto segue:

l'impianto elettrico relativo all'unità immobiliare denominata

P76 è realizzato ai sensi di legge in conformità alla normativa vigente

all'epoca della presentazione del titolo abilitativo, ovvero la D.I.A pg

4932 del 9.10.2007.

Inoltre, per sua informazione, l'obbligo della redazione di un progetto

da parte di un professionista abilitato è relativo alle parti comuni di

un edificio, mentre risulta obbligatorio per la singola unità

immobiliare solo se la stessa supera i mq. 400 oppure i 6 Kw. di potenza

nominale dell'impianto.

Spero di avere fugato ogni suo dubbio.

Inoltre ho potuto constatare che la dichiarazione di conformità rilasciatami', nonostante non fosse finito l impianto al momento della proposta d acquisto a settembre, è stata datata ottobre 2010

Contrariamente alle dichiarazioni di conformità degli impianti di riscaldamento/idrico sanitario/predisposizione condizionamento e gas metano che sono state datate poche settimane fa.

In mio possesso ho una documentazione fotografica che attesta la mancanza di citofono, punti prese e luci ma solo il posizionamento delle scatolette.

Ho intenzione al rientro dalle ferie di parlare con l elettricista e di fargli presente che avendo una documentazione fotografica ritengo che abbia dichiarato il falso sulla dia

Devo sentire un avvocato secondo voi o hanno ragione?

Grazie anticipatamente

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Maurizio Colombi

Beh.....la DIA (Denuncia Inizio Attività), viene rilasciata dall'ufficio tecnico del comune dove ha sede un cantiere. Questo cantiere potrebbe essere installato per realizzare qualsiasi opera, dalla più semplice alla più laboriosa. La DIA dovrebbe essere relativa SOLO a lavori interni ai fabbricati, ma leggendo tra i cavilli, si è riusciti a far corrispondere la DIA, anche a opere di demolizione e ricostruzione EX-NOVO di un immobile! :o

La DIA non ha una data di inizio lavori, ma ha una data di presentazione della stessa, trascorso un mese, dalla data di presentazione, se non ci sono comunicazione negative da parte della commissione, si possono iniziare i lavori.

Da un paio di anni, alla DIA, si preferisce la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) molto più rapida, semplice e senza tempi morti.

Ma......tornando al tuo problema, per quale motivo vuoi

sentire un avvocato

.......io parlerei direttamente con il costruttore e/o con l'elettricista, certe "cose" si risolvono parlandone a "quattrocchi" con chi ha realizzato i lavori.........il fatto che tu lamenti la mancanza

di citofono, punti prese e luci ma solo il posizionamento delle scatolette

dipende dal capitolato che il costruttore ha sottoposto all'impiantista......e queste "cose" si risolvono solo mettendo mano al portafogli!!!!!

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Ops.mi.sono.confuso

volevo chiedere quando.viene rilasciata la dichiarazione di conformita che evidentemente ha un altra sigla.

Quello che sostengo é che avendo.firmato a settembre un capitolato nel quale mi.si.dice che l impianto elettrico sarà. a norma mi sembra assurdo che non essendoci stato un impianto.elettrico fino a.poche settimane.fa ed.io ho.le.foto che.lo provano, l elettricista mi abbia rilasciato una dichiarazione di.conformita.datata 2010.

Cosi.non.rispetta la normativa attuale.

Il disappunto.nasce dal.fatto che i punti luce e le prese sono.veramente.poche.per un appartamento di oltre 110 mq.

Per esempio nello.studio.non.vi.é un interruttore.luce in ingresso.e.disimpegno.mancano.le.prese.mi.sembra non essendo.del.settore che qualcosa non vada.

ho un.giardino.che.gira attorno alla casa e sulle 7 porte finestra ho.solo un interruttore con una lampada esterna.nelle altre ho.le.scatolette chiuse.senza interruttore.e.lampade.

non dico le lampade ma almeno gli interruttori mettetele.

quando l ho.fatto presente all elettricista.mi ha detto che.ha.un costo.troppo.alto....mha....

Nelle.stanze a parte la camera da letto principale ho 1/2 prese.

in piu non ho prese bipasso.ma alcune.da.10 altre da 16.

É Normale tutto cio per un impianto nuovo?

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In sostanza prima.di sentire.il mio avvocato vorrei capire da voi se la risposta datami dall impresa ha senso.

mi.puo.essere.fatto un impianto che non rispetta la normativa.attuale e la dichiarazione.di.conformita.venga.datata.al.2010?

A me sembra assurdo tutto.cio avendo in piú parlato con un mio amico che.acquistando da poco un appartamento nonostante avesse firmato il capitolato con normativa.precedente, alla.consegna.l impianto gli.é stato.fatto.con.la normativa attuale.

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Riprendo la discussione.per.chiarezza

appartamentovconsegnato settimana.scorsa con di.co datate 2012 sugli.impianti tranne impianto elettrico datato.2010

Ho il rogito a gennaio

che faccio?

io vorrei parlare con l elettricista che trovero sicuramente in cantiere e preannunciargli che avendomi firmato una dico.tarocca ho intenzione di.fargli.causa avendo.foto sull.assenza dell impianto.

possibile che.gente.cosi.possa.lavorare e rilasciare le.dichiarazioni oltre ad un impanto che.presenta davvero una dotazione.minima di punti.presa/luce.

penso che sia tutta a carico sua la colpa e non dell impresa di.avermi.rilasciato.un.documento scorretto.

nell altra discussione trovate.la.risposta dell impresa alla mia.domana su come mai non mi avrebbero realizzato un impianto.a.norma. attuale giunta dopo colloquio con il geometra dove chiedevo una risposta scritta

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Maurizio Colombi

E' una questione economica! Molti colleghi non hanno a che fare (o non vogliono ricordare di aver avuto a che fare) con costruttori che non meriterebbero nemmeno di costruire pollai!

Questi personaggi hanno una logica tutta loro di appaltare gli impianti.......e chi ci rimette è sempre il cliente finale!

I colleghi impiantisti, al prospetto di trovarsi qualche decina di appartamenti da realizzare, cercano tutte le scappatoie per risparmiare sul già misero compenso ricevuto dal costruttore.........

Mi dispiace per te, ma mi sento di consigliarti di andare a trattative PACIFICHE con l'elettricista che ha realizzato l'impianto, o al limite interpellare un'installatore di tua fiducia, dovrai mettere mano al portafogli, ma alla fine avrai l'impianto come desideri !

Non sei il primo e non sarai nemmeno l'ultimo a cui capita una situazione del genere !

Se calcoli i soldi ed il tempo che impiegheresti intraprendendo un'azione legale, hai già risparmiato!

Ma scusa una curiosità, perche non hai trovato nulla di strano nell'impianto idraulico ?

Comunque non è consentito dal regolamento, aprire il seguito di una discussione sullo stesso argomento in un nuovo post, ho unito le discussioni e sei pregato di continuare su questa.

Modificato: da Maurizio Colombi
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Negli altri impianti la dico é datata.2012 oltre al.fatto.che sembrano funzionare a dovere.

l impianto.elettrico risulta fatto.davvero male per quel che concerne.la dotazione.minima.

se ne avessi avuto un numero adeguato di punti presa/luce non mi saroei neanche preoccupato.

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Poi non vedo.perchè dovrei tirare.fuori.altri.soldi se non mi viene dato.quello.che.é.la.dotazione.minima.di.legge.

qui non si parla di.richiedere delle.prese in più ma ciò che mi.spetta.

se.firmo un capitolato.che.prevedere che.gli.impianti.debbano.essere.a.norma.non si puo.trovare una.scappatoia.e rifilarmi un impianto oltre che fatto male.anche illegale.

fortunatamente per.lavoro conosco alcuni avvocati.che.al.rientro.dalle.ferie.ho.intenzione.di interpellare.

sicuramente se sono.come.ritengo.nel.giusto.non.sarò.io.a dovergli.pagare.la.parcella.

comunque.prima ho intenzione.di informare l.elettricista visto che è lui che.ne.risponde.per quella.dichiarazione

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Allora: se qualsiasi impianto elettrico, è stato realizzato da una persona con un po' di coscienza e con un po' di senso pratico della realtà, è conforme alla nuova variante della 64 08!

Ricordo ancora una volta che le norme sono norme e non leggi, non facciamo di ogni erba un fascio!!!!!!

Tutta la discussione può essere riassunta in questo post di Marucio Colombi.

Se non specificato diversamente, e pare proprio che non ci sia nulla di scritto a riguardo, mi sembra ovvio che l'impianto elettrico debba intendersi al minimo delle prestazioni.

Per la norma sappiamo bene che essa è chiara e lampante riguardo il bagno e la doccia, e bisogna proprio essere somari a mettere un frutto nel posto sbagliato.

mah...postaci la piantina della casa con i frutti...

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