danny_c Inserito: 16 novembre 2012 Segnala Share Inserito: 16 novembre 2012 Buonasera. In quest'ultimo periodo con la ditta con cui lavoro da oltre un anno stiamo effettuando l'impiantistica elettrica all'interno di una grossa centrale termica con annesso cogeneratore a metano. Mi appello a Voi in quanto sono alquanto perplesso su alcune affermazione fatte dal mio caposquadra riguardo alle normative e su alcuni criteri costruttivi dell'impiantito. Le affermazioni sono le seguenti: 1) Le norme dicono che in una centrale termica si usa il tubo taz quando l'impianto elettrico e' al di sotto dei 3 metri. Al di sopra dei 3 metri si puo' usare il tubo pvc. 2) In prossimita' di una flangia della tubazione dove passa il metano bisogna stare distanti 1,5 metri con le plafoniere. 3) In caso di centrale termica funzionante a metano bisogna stare con l'impianto elettrico 30 centimetri dal soffitto. Quindi se qualcuno puo' darmi delucidazioni in merito e se potete indicarmi a quale norma CEI si riferiscano ve ne sono grato. Inoltre se mi potete suggerire qualche libro o pubblicazione, come ad esempio le guide blu, dove posso chiarirmi le idee. Per finire un ultima domanda: Il seguente impianto e' costruito nel seguente modo: scatola stagna in plastica con interruttore raccordata a tubo taz con raccordo scatola/tubo in metallo. L'estremita' del tubo e' aperto e all'interno vi entra il cavo FG7 che serve per l'interruttore. In questo caso che grado di IP abbiamo e dobbiamo collegare a terra il tubo taz ? Grazie a tutti quanti sappiamo fornirmi spiegazioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Adelino Rossi Inserita: 16 novembre 2012 Segnala Share Inserita: 16 novembre 2012 I termini "grossa centrale e annessi" non fanno capire la reale potenzialità, dimensione e collocazione dell'impianto. In questo campo non esistono ne leggende metropolitane ne bufale ma delle norme ben precise. Conviene rivolgersi prima di fare l'impianto all'ufficio preposto della ASL e o all'ispsel competente per una consulenza. Un impianto errato non fa passare il collaudo. Ma voi dovete solo fare gli impianti luce e servizi o altro? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mommy Inserita: 17 novembre 2012 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2012 Certo che lavorare in un azienda e il caposquadra non ha la piena fiducia non è il massimo. Ora dovrei andare a vedermi la normativa in tema, ma in tutti i luoghi con pericolo di esplosione, ho sempre visto tubi, SCATOLE, raccordi etc tutti in ferro. Poi come dice Adelino per prima cosa bisogna sapere la potenza termica di questa centrale ( penso non sia piccola dato che ha un cogeneratore ) e da li fare una visita all ufficio che dovrà collaudare la centrale ( naturalmente all insaputa del caposquadra ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lucky67 Inserita: 17 novembre 2012 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2012 Scusa ma...il progetto, sicuramente obbligatorio per un lavoro del genere...che dice??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessandroni Matteo Inserita: 17 novembre 2012 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2012 Oggi le centrali termiche sono considerate nella maggior parte dei casi come ambiente ordinario. Nell'ultima in cui sono intervenuto (ospedale di grandi dimensioni) per l'installazione di un cogeneratore da 1,5 MWe con all'interno 5 caldaie ad acqua da 5 MW cadauna e due generatori di vapore i tubi erano tutti in plastica e il mio progetto prevedeva tubazioni in plastica. La CT era dotata di uno studio ATEX ed in base a questo erano riportate le distanze minime da tenere con gli apparecchi elettrici da flange del gas, rampa gas ecc.(calcolo che si fa in base alla pressione dell'impianto ed altri parametri) ma le distanze di rispetto erano di circa 75-100 cm. Le plafoniere a soffitto non erano ammesse ma erano ammesse al di sotto delle finestre alte di ventilazione di ventilazione per non installarle in zone in cui potrebbero formarsi sacche di gas. Ma ripeto erano tutte informazioni che erano riportate nel progetto elettrico che è stato redatto in base allo studio ATEX. Per quello che riguarda i cavi nei tubi TAZ noi generalmente usiamo cavi a doppio isolamento (FG7) e non mettiamo mai a terra le tubazioni. Lo facciamo solo in quelle rare volte che usiamo la cordina N07V-K o N09V-K o FM9 Per quello che riguarda le normative se non sbaglio oltre a quelle del CEI (se non sbaglio vi è una sezione sulla 64/8) vi è una Decreto Ministeriale oltre ai circolare dei VVF Spero di esserti stato d'aiuto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Adelino Rossi Inserita: 17 novembre 2012 Segnala Share Inserita: 17 novembre 2012 Ma ripeto erano tutte informazioni che erano riportate nel progetto elettrico che è stato redatto in base allo studio ATEX In base al progetto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danny_c Inserita: 17 novembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 17 novembre 2012 La centrale produrra' 1,5 MW elettrici e 10 MW Termici. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
danny_c Inserita: 18 novembre 2012 Autore Segnala Share Inserita: 18 novembre 2012 Grazie a Matteo. Dalle sue risposte ho preso spunto per fare qualche ricerca sulle normative. La centrale termica in questione ha un progetto anche se chi dovrebbe non lo segue proprio fino in fondo. In riferimento all'utilizzo del tubo taz mi sono meravigliato per la creazione di un "ibrido" raccordandoli a scatole di derivazione e portafrutti stagni in plastica. Per quanto riguarda lo studio ATEX non credo che sia stato fatto. Provero' a curiosare nelle cartelle! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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