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contelao

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Vi racconto una situazione che mi è successa svariati giorni fa per avere una vostra opinione:

Condominio, lavori elettrici su un ala dello stabile (rifacimento uffici), prendo trapano per fare un foro di passaggio tra l'interno dell'appartamento e il vano scale per far passare il montante terra in quanto sprovvisto.

Appoggio la punta al muro, sottolineo appoggio, sfiammata blu pazzesca.....panico.....mi guardo in giro e vedo che dentro l'appartamento la corrente c'è, esco sul vano scale e nel mentre escono quelli dello studio sotto e anche altri svariati condomini... e mi rendo conto di aver fatto saltare una fase dell'enel, dopo svariati impropi la simpaticissima "capa" del piano sotto mi minaccia di richiesta danni, arriva l'enel dopo due ore giuste ripara fusibile e ridà corrente.

io mi ritrovo dopo due ore e mezza con raccomandata a mano e la richiesta danni...piccola precisazione:

L'omino enel alla vista del cavo preso "sbianca" e dice che sono cavi in piombo sottotraccia partenti dalla scatola di derivazione enel del piano e terminati nell'appartamento senza protezione, praticamente servivano il vecchio contatore che era stato rimosso....ma i cavi erano rimasti in tensione e in un certo punto ANCHE ACCESSIBILI.

Secondo voi di chi è la colpa? è giusto che io debba pagare i danni per una situazione di pericolo di Enel?

Ditemi la vostra

Grazie

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Maurizio Colombi

E allora, se tutte le volte che ENEL toglie tensione, ci deve essere una richiesta danni..........

Io sono un po' drastico, ma riscriverei una lettera raccomandata "a mano" al mittente con cui lo mando letteralmente a ....... fare un giro in bagno!

Non fare caso a simili stupidaggini, sei nel pieno della ragione!

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Sai come il detto : oltre che cornuto( sai il trapano nell'enel l'ho messo io .... Con tutte le conseguenze) anche mazziato!!!!

Comunque la lettera della simpaticissima signora del piano sotto dice: il sig........ Durante i lavori di ristrutturazione della societa........causava la mancanza di corrente nel nostro appartamento, togliendoci la possibilità di lavorare e per questo chiediamo danni che saranno valutati dai nostri legali

Ecc. Ecc. Ovviamente la lettera e molto più ricamata, ma il succo era questo

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Oramai si chiama con l'avvocato anche se vola una mosca sul naso ,questo è un segno caratteristico

dei bei giorni odierni,un'altra cosa :non c'è niente di peggio che una donna con un minimo di potere!

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Io sono un po' drastico, ma riscriverei una lettera raccomandata "a mano" al mittente con cui lo mando letteralmente a ....... fare un giro in bagno!

Non so che danni abbia potuto avere la signora. In ogni caso non capisco perchè debba essere una rompixxxxx....io avrei agito allo stesso modo. La mia massima solidarietà al collega (può capitare ci mancherebbe) ma se tu fossi al posto della signora e avessi avuto dei danni (che so tv bruciato o altro) penso che avresti fatto lo stesso e non saresti così leggero se il "fumo" arrivasse da casa tua. Al massimo, se l'installatore si trova nella ragione (come credo) si rivarrà con ENEL o quantomeno lo tirerà in causa per chiamarlo in causa o quantomeno in concausa.

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No devo chiarirti che la signora non ha avuto nessun danno materiale. Se non il danno di non aver potuto lavorare( produrre) a causa della mancanza di corrente.

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Se non il danno di non aver potuto lavorare( produrre) a causa della mancanza di corrente

beh se ci pensi anche questo è un danno. Se riuscirà a provarlo dovrà essere risarcita. Non ero d'accordo sul fatto che la signora dovesse passare per rompi... (poi magari lo è per altre ragioni.... :whistling: ) quando secondo me ha esercitato un suo diritto. Naturalmente ti auguro di venirne fuori immacolato come credo che sia, quantomeno da quanto hai raccontato.

Modificato: da Lucky67
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Uno va a guadagnarsi la pagnotta e si ritrova,quasi, a rimetterci di tasca propria senza averne colpe.

Mi sa che sei imbattutto in una signora un pò "acida".

Le peggiori..

In bocca al lupo.

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beh immagino che tu sia assicurato, pertanto giri l' eventuale richiesta danni, che mi sembra di capire non sia ancora quantificata, all' assicurazione con le tue precisazioni in merito e a quel punto sarà l' assicurazione con i suoi periti a definire la situazione o rivalersi su terzi

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non può essere trattato come guasto enel e quindi con i suoi tempi di intervento?

ma poi è un appartamento o un ufficio?

son curioso di sapere quanto ti chiederà ... (io sarei sceso con 5 euro in mano e gliele avrei date...)

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Riccardo Ottaviucci

spero che tu abbia un'assicurazione altrimenti difficilmente ne verrai fuori in modo indolore,non fosse altro che dovrai perdere un sacco di tempo per cautelarti e difenderti.

Quando si incontrano certe persone così strarompi e che ragionano solo a mezzo carta bollata o si attaccano sui vetri pur di spillare soldi ,è una iattura,purtroppo :( ,ci vorrebbe l'eliminazione fisica.... :superlol:

In bocca al lupo

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Rompi o non rompi la signora a purtroppo ragione, se il suo è uno studio teoricamente ha subito un danno. Quindi largo alle assicurazioni ....se esitente ovvio , servono anche a risolvere queste grane

non può essere trattato come guasto enel e quindi con i suoi tempi di intervento?

in parte potrebbe, immaginiamo se invece del trapano la causa fosse uno scavatore ad un km di distanza, la signora non avrebbe chiesto i danni , ma sfi.. eri al piano di sopra con il trapano fumante :senzasperanza: in mano

buona fortuna

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Rompi o non rompi la signora a purtroppo ragione

infatti...non capisco questa acredine nei confronti di questa signora. Scusate per tutelarsi dai danni che deve fare...menare l'installatore? che ha per giunta un trapano in mano? :P Non gli ha fatto alcun processo...gli ha consegnato una carta in cui, immagino, si riserva di valutare se ha subito dei danni e di comunicarglielo nel caso. Mi dite perchè deve essere addirittura "passata per le armi".

Se ad esempio un idraulico che sta eseguendo dei lavori al piano di sopra vi allaga la casa per un errore che fate gli offrite da bere?

Io veramente non capisco questo corporativismo a tutti i costi...

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se lui faceva saltare il contatore condominiale sarebbero bastati 2 minuti per risolvere il danno, io risponderei con una raccomandata dove viene spiegato che il protarsi del guasto causato non è imputabile alla sua volontà (meglio se magari la scrivesse l'avvocato dell'assicurazione) eccecc

quando partono con la carta bisogna rispondere con la carta.

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Rompi o non rompi la signora a purtroppo ragione, se il suo è uno studio teoricamente ha subito un danno. Quindi largo alle assicurazioni ....se esitente ovvio , servono anche a risolvere queste grane

Esprimo il mio punto di vista:

Se per questa signora la corrente era cosi' importante, perchè non si è cautelata prima?

E' come se uno avesse dei frigoriferi con materiale importante e si lamenta perchè gli è venuta a mancare la corrente per 4 ore e la merce si è deteriorata.

non stiamo parlando di 1 giornata senza corrente, ma di 4 ore

O ha avuto danni materiali agli apparati (ma non sembra questo il caso) o per una mancanza di corrente inferiore alle 4 o 8 ore non è dovuto nessun risarcimento per cause di forza maggiore.

Mi spiego meglio: Enel stessa ha dei tempi d'intervento massimi, oltre ai quali potrebbe essere tenuta al risarcimento.

Non per niente che io sappia in alcuni casi, a fronte di un guasto su una linea principale, hanno installato generatori provvisori.

Ma forne Mommy potrà essere piu' specifico

In questo caso il rpoblema non poteva assolutamente essere previsto (chi mani andrebbe ad immaginare che il montante principale è annegato nella struttura senza alcun tipo di protezione meccanica?)

Da mio punto di vista se per la signora la contuinità di servizio era cosi' indispensabile, avrebbe dovuto installare gruppi di continuità sulle macchine e, se era il caso, dotarsi di generatore.

Ergo, dal mio punto di vista un buon avvocato la manderebbe tranquillamente a quel paese.

innanzi tutto la sua richiesta dovrebbe essere rivolta non all'installatore ma ad enel (fornitore del servizo) la quale, a sua volta, dovrebbe poi rivalersi su chi ha provocato il danno.

ma il mio sospetto è che enel (giustamente) potrà rispondere che si tratta di guasto accidentale e come tale quel disservizio non è soggetto a risarcimento.

Ergo: documenta tutto con foto (in modo da chiarire subito che tale situazione non era assolutamente prevedibile) e comunque sia al massimo la richiesta di potrà arrivare dall'ente distributore (ma ne dubito seriamente)

Se ad esempio un idraulico che sta eseguendo dei lavori al piano di sopra vi allaga la casa per un errore che fate gli offrite da bere?

Io veramente non capisco questo corporativismo a tutti i costi...

Lucky, se l'idraulico si dimentica di chiudere l'acqua e facendo un foro allaga l'appartamento e quello sottostante, è ovvio che paga i danni provocati

Ma in questo caso tale situazione non era neanche prevedibile in quanto i cavi montanti erano murati sottotraccia senza protezione.

Ripeto, si è trattato di un guasto (tra l'altro riparato in breve tempo)

Modificato: da Microchip1967
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ma di 4 ore

e se ad esempio questa persona ha 20 persone che per quattro ore dovrà pagare per essersi girati i pollici? Come puoi permetterti di sottovalutare un danno solo perchè non è avvenuto a casa tua?

dal mio punto di vista un buon avvocato la manderebbe tranquillamente a quel paese.

Se ha veramente avuto un danno, dubito fortemente di questa affermazione

la sua richiesta dovrebbe essere rivolta non all'installatore

purtroppo, anche se in maniera colposa, il danno è avvenuto per causa installatore. Se poi la colpa è da attribuirsi a terzi sarà da vedersi ma la signora cosa ne sa di chi sia la colpa...intanto si è tutelata poi valuterà il da farsi.

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e se ad esempio questa persona ha 20 persone che per quattro ore dovrà pagare per essersi girati i pollici? Come puoi permetterti di sottovalutare un danno solo perchè non è avvenuto a casa tua?

Ed infatti non ho sottovalutato il danno

ma scusa, se avessero avuto un guasto e il loro elettricista fosse intervenuto il giorno dopo, l'avrebbero citato per danni?

Spesso ogni pretesto è buono per spillare soldi.

io, nella mia attività imprenditoriale, ho fatto una valutazione del caso di "mancanza rete" prolungata.

E proprio perchè la corrente mi serve per parecchi servizi (pc, telefoni ed altro) mi sono dotato di gruppi di continuità ed un generatore manuale che collego se supero i 20 minuti di mancanza rete.

Secondo te una macelleria con annesse celle frigorifere non calcola la possibilità di rimanere senza corrente?

Allora, se l'ente chiude il gas per un guasto sulla rete perchè c'è una perdita, gli utenti collegati devono chiedere i danni perchè rimangono al freddo per qualche ora?

Capisco qualche giorno, ma vediamo di essere un'attimo piu' tolleranti.

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Al di là del problema dei danni c'è una cosa che misembra veramente grave: il passaggio di cavi in piobo sotto traccia coperti sola da intonaco. Questo si che misembra il vero problema, oltre tutto è anche molto pericoloso.

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Aggiungo inoltre un'altro tassello.

ART. 12 - INTERRUZIONI DELLA FORNITURA E RESPONSABILITA’ DEL FORNITORE. RESPONSABILITA’ E MANLEVA DEL CLIENTE

12.1 La fornitura è erogata con continuità e può essere interrotta temporaneamente, in tutto o in parte, per cause di oggettivo pericolo, per ragioni di servizio, quali manutenzione, riparazione dei guasti sulla rete di trasmissione e di distribuzione, ampliamento, miglioramento o avanzamento tecnologico degli impianti stessi, e per motivi di sicurezza del sistema.

12.2 Tali interruzioni, nonché le interruzioni o limitazioni della fornitura dovute a cause accidentali, a cause di forza maggiore o comunque non imputabili al Fornitore non comporteranno alcun obbligo di indennizzo o risarcimento né potranno costituire motivo di risoluzione del Contratto.

12.3 In particolare, il Fornitore non risponde dei danni conseguenti a problemi tecnici concernenti la consegna dell’energia elettrica o del gas quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, variazioni della tensione o frequenza, della forma d’onda, interruzioni della continuità della fornitura o del servizio di trasporto del gas o di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, riduzioni della fornitura di gas o gas non conforme alle specifiche di qualità e di pressione, microinterruzioni, buchi di tensione e, in generale, anomalie derivanti dalla gestione della connessione degli

impianti del Cliente alla rete elettrica.

Ergo, come già detto: se ci sono danni materiali è un conto.

Ma la sospensione dell'attività lavorativa per mancanza rete non puo' essere indicata come danno economico in quanto l'ente erogatore ha chiaramente indicato i suoi obblighi al momento della stipula del contratto.

Se l'elettricista avesse "centrato" un cavo del cliente provocandogli un disservizio allora il discorso sarebbe differente.

Sarebbe come dire che perchè l'autostrada è chiusa per incidente e io ho perso l'aereo perchè sono arrivato in ritardo, vado a chiedere il risarcimento a chi ha provocato l'incidente.

In questo caso un qualsiasi guidice ti risponderebbe che tale evento era comunque possibile, e pertanto saresti dovuto partire in anticipo per evitare eventuali problemi

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Al di là del problema dei danni c'è una cosa che misembra veramente grave: il passaggio di cavi in piobo sotto traccia coperti sola da intonaco. Questo si che misembra il vero problema, oltre tutto è anche molto pericoloso.

Perfettamente d'accordo. Io mi ero solo permesso di dire la mia perchè non mi piaceva il solito atteggiamento del tipo "tutti sparano e allora sparo anche io"...naturalmente a mio modo di vedere. Sono anche d'accordo che alla fine l'installatore non incorrerà in nulla anche perchè, se è vero che ENEL ha fatto una cappellata del genere vedrà di "coprirla" per benino. Non mi piaceva solo il fatto che la famosa signora fosse una rompic...solo perchè si è mossa per tutelare suoi eventuali diritti...tutto qui.

Ergo, come già detto: se ci sono danni materiali è un conto.

Ma la sospensione dell'attività lavorativa per mancanza rete non puo' essere indicata come danno economico in quanto l'ente erogatore ha chiaramente indicato i suoi obblighi al momento della stipula del contratto.

infatti la signora, se non ho capito male, si è riservata di valutare se ci sono stati o meno danni. Quelle note contrattuali valgono per ENEL non per un installatore.

Purtroppo per esperienza ho imparato a diffidare delle persone "di parola" e ben ha fatto, a mio modo di vedere la signora a mettere giù due righe.

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Non mi piaceva solo il fatto che la famosa signora fosse una rompic...solo perchè si è mossa per tutelare suoi eventuali diritti...tutto qui.

Dai Lucky,la signora ha esagerato un pochino! E che diamine.
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Maurizio Colombi

Mi permetto di aggiungere una considerazione, stimo enormemete Microchip per i suoi interventi.

Questo non solo perchè la pensa come me, ma per il semplice fatto che sta affrontando il discorso con una logica corretta, piena e matura.

Ripeto: "E allora, se tutte le volte che ENEL toglie tensione, ci deve essere una richiesta danni.........."

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Poteva essere un " incidente " da raccontare in giro se non fosse per questa str....che lo sta trasformando in tragedia.

Quindi se stacco per fare una riparazione mi prende a voci ?

Ma va bhè, ognuno ha la sua mentalità e il suo modo di reagire agli imprevisti: naturalmente tu non di certo hai responsabilità, l'unica responsabilità che ricade su di te è solamente, e ripeto, solamente il danno materiale che hai causato.

Da quello che ho capito l operatore enel non ti ha fatto firmare alcun foglio ( denuncia di danneggiamento impianti enel ), quindi il guasto l hanno caricato come altre cause, non causa TERZI, quindi di conseguenza non ti verrà addebitato alcun costo.

( se bucando il cavo, mancava la luce e per la mancanza della luce precipitava un ascensore e crepavano persone, ti condannavano a morte ?? ma per favore.....non siamo ridicoli )

Per quanto riguarda il cavo piombo a filo intonaco, non vedo perchè il collega sia sbiancato. Stiamo parlando di un impianto fatto nel medioevo, all epoca le colonne montanti e relative prese all interno dello stabile erano di competenza del costruttore, tutt'ora questi impianti sono elettrificati dal distributore, ma sono di proprietà del condominio; quindi andare a cercare il distributore per quel cavo posato in quel modo, è una strada chiusa. magari l'operatore è sbiancato perchè quel cavetto in piombo l'aveva lasciato lui alimentato, per la pigrizia di non disalimentarlo....

Proprio qualche giorno fà ho fatto un intervento simile: durante lavori di ristrutturazione di un bagno, il muratore, ha tranciato il cavo piombo con lo scalpello. Il cavo era posato proprio sotto il placcaggio del bagno. Se il muratore ci rimaneva secco il responsabile era il distributore ? il costruttore di 50 anni fà ? l'intervento voleva addebbitato al povero e miracolato muratore ?

A voi le risposte....

Da precisare che a suo tempo il distributore aveva " offerto " la centralizzazione massiva degli stabili elettrificati in determinati anni, proprio per eliminare queste trappole / pericoli; lo spostamento dei contatori e relativa linea era a carico del distributore, mentre a carico del condominio vi era la colonna montante interna ( dai contatori agli appartamenti ); solo qualche palazzo ha preso la palla al balzo ed ha eliminato quei macabri impianti.

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