ciciusx Inserito: 7 febbraio 2013 Segnala Share Inserito: 7 febbraio 2013 Ciao a tutti,eccomi con un'altro quesito da porre alla vostra attenzione: devo rifare l'impianto elettrico in un locale(che diventerà tipo internet point ma solo per scommesse online);la superficie è minore di 200mq e la potenza impegnata è 6kw.Ovviamente ho fatto notare al committente che 6 kw sicuramente non gli basteranno per 25 pc più aria condizionata ecc ma che oltre ci vuole il progetto. Se io facessi l'impianto dimensionato a 6kw(ovviamente tenendomi largo e generoso con i circuiti per facilitarlo) che al momento è la potenza contrattuale e resterà tale fino a fine lavori ,lui dopo può richiedere un aumento di potenza? O meglio io non incorro in nessuna violazione giusto? Ho fatto e dichiarato conforme un impianto che al momento (e alla fine)della realizzazione non prevedeva progetto poichè rientrava nei limiti oltre i quali occorre il progetto giusto? Poi credo che se uno chieda da 6kw a 10 o 15kw (a lavori finiti) l'ente erogatore vorrà vedere precedenti dichiarazioni o qualche altra verifica? Grazie in anticipo! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Microchip1967 Inserita: 7 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2013 Poi credo che se uno chieda da 6kw a 10 o 15kw (a lavori finiti) l'ente erogatore vorrà vedere precedenti dichiarazioni o qualche altra verifica? semplicemente all'aumento di potenza dovrà allegare la ddc con annesso progetto per impianto superiore ai 6kw, e quindi il problema si ripresenterà Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 7 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2013 all'aumento di potenza dovrà allegare la ddc con annesso progetto per impianto superiore ai 6kw perdonami, microchip, ma non ho resistito...... ......è scritto sulla carta, che bisogna fare così, ma nella realtà la situazione è ben diversa, almeno dalle mie parti! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ciciusx Inserita: 7 febbraio 2013 Autore Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2013 Ok ma io sono in regola così giusto? A parte che se li farà bastare i 6 kw,ma nel caso ne chiedesse 15 dopo un mese,e volendo seguire l'iter,che progetto dovrebbe allegare?Sel'impianto è comunque ben dimensionato anche per 15kw, il progetto che direbbe :..l' impianto va bene così? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 7 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2013 Allora: se tu dichiari che il tuo impianto è stato dimensionato per 6 Kw, ed effettivamente lo è, non dichiari nessuna falsità; se in un secondo tempo il "proprietario" dell'impianto decidesse di avere poca potenza disponibile, e qualcuno richiedesse qualche documentazione aggiuntiva (cosa mooooolto rara) ...... saranno fatti suoi! Se , invece, dopo aver richiesto, e ottenuto, l'aumento di potenza, qualcuno avesse delle rimostranze da fare sul tuo operato...sei sempre in piena regola, in quanto tu hai sempre dichiarato che il tuo impianto è stato realizzato per "sopportare" una potenza di 6 Kw e quindi saranno fatti di chi ha aumentato la potenza senza stabilire se l'impianto è stato realizzato per tale potenza. O no? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vinlo Inserita: 7 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2013 Circa 20 giorni fà un mio amico che ha un' autocarrozzeria, ha chiesto un aumento di potenza all' ente distributore fino a 20kW. Bene, non gli hanno chiesto niente, è solo passato il tecnico di zona, ha verificato lal sezione delle proprie linee, e, dopo che il mio amico ha effettuato il bonifico, gli hanno aumentato la potenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mommy Inserita: 8 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2013 ò Bene, non gli hanno chiesto niente, è solo passato il tecnico di zona, ha verificato lal sezione delle proprie linee, e, dopo che il mio amico ha effettuato il bonifico, gli hanno aumentato la potenza. Ma infatti non ho capito da dove è saltata fuori sta cosa che l ente distributore richiede della documentazione; documentazione viene richiesta solo in caso di forniture MT e relativamente ai sistemi di protezione e tarature. Anche perchè contrattualmente il cliente dichiara con la firma del contratto, che i suoi impianti sono a norma, ma non di certo è il distributore che deve appurare la veridicità Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Daddo79 Inserita: 8 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2013 Ma infatti non ho capito da dove è saltata fuori sta cosa che l ente distributore richiede della documentazione; documentazione viene richiesta solo in caso di forniture MT e relativamente ai sistemi di protezione e tarature. Anche perchè contrattualmente il cliente dichiara con la firma del contratto, che i suoi impianti sono a norma, ma non di certo è il distributore che deve appurare la veridicità Credo che sia scritto nel DM 37/08 Art. 8 comma 3 "il committente entro 30 giorni dall'acciamento di una nuova fornitura...consegna al distributotre o al venditore copia della dichiarazione di conformità dell'impianto.... La medesima documentazione è consegnata nel caso di richiesta di aumento di potenza impegnata..." Che poi il Distributore e/o il venditore non richiedano niente, è un'altra storia, speriamo si adeguino, sarebbe anche ora!!! Inoltre se l'elettricista realizza un impianto dimensionato per una potenza maggiore di 6kW (magari installando interruttori, per 10kW o più con relativi cavi coordinati) non può dichiarare che l'impianto è dimensionato solo per meno di 6kW evitandosi il progetto, dichiarerebbe il falso!!! Altrimenti farebbero tutti cosi!!! Se fosse chiamato a dimostrarlo come farebbe a sostenere che un impianto con un interruttore generale magari da 50A e cavi adeguati è dimensionato per meno di 6kW??? Per dichiarare l'impianto dimensionato per meno di 6kW almeno l'interruttore generale dovrà avere una In idonea per un massimo di 6kW. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ciciusx Inserita: 8 febbraio 2013 Autore Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2013 Inoltre se l'elettricista realizza un impianto dimensionato per una potenza maggiore di 6kW (magari installando interruttori, per 10kW o più con relativi cavi coordinati) non può dichiarare che l'impianto è dimensionato solo per meno di 6kW evitandosi il progetto, dichiarerebbe il falso!!! Altrimenti farebbero tutti cosi!!! Se fosse chiamato a dimostrarlo come farebbe a sostenere che un impianto con un interruttore generale magari da 50A e cavi adeguati è dimensionato per meno di 6kW??? Per dichiarare l'impianto dimensionato per meno di 6kW almeno l'interruttore generale dovrà avere una In idonea per un massimo di 6kW. Infatti metterei un generale 32A ma il resto del quadro lo posso cablare come voglio;se il cliente mi chiede di mettergli 8 magnetotermici 16A per 8 gruppi da tre prese ciascuno nulla me lo vieta,credo.Poi i cavi sono sempre dimensionati, ovvio che dopo il contatore non metterei un 50A che "protegge" una linea da 6mm,non sono folle, ma credo che nulla vieti di predisporre l'impianto per future richieste di upgrade di potenza per evitare al cliente ulteriori spese giusto? Poi se servirà comunque il progetto solo per sostituire il generale saranno problemi del cliente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ciciusx Inserita: 8 febbraio 2013 Autore Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2013 Poi perdonami il 37/08 dice chiaramente che il progetto è obbligatorio per potenza contrattuale superiore a 6KW, non per impianti sovradimensionati o quadri con cento interruttori, si parla di potenza impegnata,punto. Certo la tua osservazione è giusta:"sennò lo farebbero tutti", se ci sono le possibilità non infrangendo nessuna regola perchè no.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 8 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2013 dopo che il mio amico ha effettuato il bonifico, gli hanno aumentato la potenza. non di certo è il distributore che deve appurare Vedo che "tutto il mondo è paese"........ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ciciusx Inserita: 8 febbraio 2013 Autore Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2013 Certo il distributore si para giustamente il chapet controllando la sezione di linea in entrata al contatore dell'utenza e se è adeguata non ha più nessuna responsabilità e quindi aumenta la potenza secondo la richiesta. Comunque a volte riconosco di farmi troppe pippe mentali,ma è nel mio carattere,e vedendo certe cose nel nostro lavoro dovrei smetterla anche di arroverralmi il cervello nel pensare alle possibili conseguenze future di eventuali controlli improbabili che potrebbero contestarmi una mancanza nel quadro elettrico del negozio x per colpa dell'interpretazione del comma 4 del DM...mavvaffambaffo al normatore!!! Scusate lo sfogo, ma vengo da due settimane di sbattimenti tra camera di commercio e artigianato per ottenere una fottutissima lettera B e G che dovrei avere di default per i 22 anni di lavoro alle dipendenze di un ne]cogli[at]ne che aveva solo la A e che ha firmato conformità in alberghi, istituti religiosi, università americane in italia ,di impianti antincendio telefonici antenne tv e per di più senza che mai nessuno gli abbia mai contestato una ceppa! E uno che vuole fare le cose regolari?Che si vuole mettere in regola?Non te lo permettono! Si deve fare una associazione in partecipazione con uno che ti fa da responsabile tecnico per tre anni... ok ce l'ho... mio cugino laureato in ingegneria elettronica e iscritto all'albo, peccato che ....lavora...è un dipendente...ma il dm37/08 dice che la qualifica di responsabile tecnico è incompatibile con qualsiasi altra attività continuativa... quindi mi tocca beccare o un pensionato o un neolaureato in cerca di emozioni!! Questa è la terra dei cachi(elio e le s.t.).E così sarà sempre. Scusate lo sfogo! Ancor di più scusate l'OT! Notte! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mommy Inserita: 9 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 9 febbraio 2013 + Certo il distributore si para giustamente il chapet controllando la sezione di linea in entrata al contatore dell'utenza e se è adeguata non ha più nessuna responsabilità e quindi aumenta la potenza secondo la richiesta. Ma siete sicuri che il distributore è obbligato a richiedere la di.co. e poi, visto che siamo in italia, si avvale di una clausola sul contratto " il cliente dichiara che l'impianto è a norma " ? Dalla mia esperienza e istruzione lavorativa, a seguito di richiesta di sopralluogo, si va sul posto, si verifica la presa, la cassetta di derivazione e poi si va sul pc a fare il calcolo elettrico della linea; non di certo entro in casa o dentro la proprietà privata per vedere se c'è il " salvavita" o di che sezione è l'impianto..( giusto per dire ) Poi per carità, magari è come dite voi, la legge dice una cosa e poi il distributore non si attiene a farla rispettare; ma la cosa che avvalora la tesi che, non è così, sta nel fatto in caso di verifica, mi spiego meglio; Quando il classico utente richiede una verifica di tensione, non è il momento più opportuno per togliere il dubbio " ma il suo impianto è dimensionato correttamente ? " La verifica è una prova che può finire anche in tribunale, quindi è logico che deve rispettare tutte le normative e leggi in materia, eppure non c'è nessuna voce in merito a: di.co. cliente del..... E poi ripeto, perchè dovrebbe essere l'utente a " autocertificarsi " l'impianto firmando il contratto, quando invece, secondo questo DM è obbligato a fornire al distributore la certificazione dell installatore ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Microchip1967 Inserita: 9 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 9 febbraio 2013 primo link disponibile.... http://www.progettistaweb.com/3708/files/dm_37-08_18-03-08.pdf Art.8 comma 3-4-5 DM 37/08 3. Il committente entro 30 giorni dall'allacciamento di una nuova fornitura di gas, energia elettrica, acqua, negli edifici di qualsiasi destinazione d'uso, consegna al distributore o al venditore copia della dichiarazione di conformita' dell'impianto, resa secondo l'allegato I, esclusi i relativi allegati obbligatori, o copia della dichiarazione di rispondenza prevista dall'articolo 7, comma 6. La medesima documentazione e' consegnata nel caso di richiesta di aumento di potenza impegnata a seguito di interventi sull'impianto,o di un aumento di potenza che senza interventi sull'impianto determina il raggiungimento dei livelli di potenza impegnata di cui all'articolo 5, comma 2 o comunque, per gli impianti elettrici, la potenza di 6 kw. 4. Le prescrizioni di cui al comma 3 si applicano in tutti i casi di richiesta di nuova fornitura e di variazione della portata termica di gas. 5. Fatti salvi i provvedimenti da parte delle autorita' competenti, decorso il termine di cui al comma 3 senza che sia prodotta la dichiarazione di conformita' di cui all'articolo 7, comma 1, il fornitore o il distributore di gas, energia elettrica o acqua, previo congruo avviso, sospende la fornitura. Ergo, è un obbligo di legge Vorrei farvi presente che cominciano ad essere segnalati i primi casi per incidenti (in special modo quelli che coinvolgono l'erogazione del gas) in cui l'ente distributore è sotto processo come corresponsabile in quanto non ha ottemperato all'art. 8 comma 5 su impianti irecenti in cui sono avvenuti incidenti. Ad esempio,a Varese, con Aspem (A2A) anche solo per un subentro ti richiedono copia della ddc.Se non viene consegnata il punto di fornitura viene chiuso dopo 2 raccomandate di sollecito. Nessuno dice che l'ente deve verificare la veridicità della dichiarazione (non è un verificatore). ma deve, per legge, averne copia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mommy Inserita: 9 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 9 febbraio 2013 Lunedì vi aggiorno....inoltro la segnalazione ai piani alti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 10 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 10 febbraio 2013 (modificato) Certo, sono del parere di microchip, c'è un D.M. che dice questo, ma mentre per il gas il campo è diverso e la dichiarazionbe la vogliono, per la fornitura elettrica le cose non sono proprio così.....anzi.....c'è scritto, ma tra il dire ed il fare...... Abbiamo appena allacciato alcune nuove utenze con l'azienda energetica di un comune della lombardia......ma di dichiarazione di conformità nemmeno l'ombra. E poi non mi stancherò mai di riportare il caso più clamoroso che mi è successo: dichiarazione per un'appartamento da 3 Kw che è diventato un bar da 6Kw.........Rob da mat! Modificato: 10 febbraio 2013 da Maurizio Colombi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Daddo79 Inserita: 11 febbraio 2013 Segnala Share Inserita: 11 febbraio 2013 Infatti metterei un generale 32A ma il resto del quadro lo posso cablare come voglio;se il cliente mi chiede di mettergli 8 magnetotermici 16A per 8 gruppi da tre prese ciascuno nulla me lo vieta,credo.Poi i cavi sono sempre dimensionati, ovvio che dopo il contatore non metterei un 50A che "protegge" una linea da 6mm,non sono folle, ma credo che nulla vieti di predisporre l'impianto per future richieste di upgrade di potenza per evitare al cliente ulteriori spese giusto? Poi se servirà comunque il progetto solo per sostituire il generale saranno problemi del cliente Certo che puoi realizzare tutti i circuiti e predisposizioni varie, ma come hai già detto dovrai "limitare" l'impianto almeno con il generale e dichiarare la massima potenza installabile in base all'interruttore generale, dopo di che te sei a posto, il resto spetta al cliente quando vorrà aumentare la potenza poichè dovrà necessariamente modificare l'impianto ed ottenere un'altra dichiarazione di conformità relativa all'intervento realizzato, tutto qui! Ribadisco quanto già riportato nel mio posto precedente circa la consegna della Dichiarazione di conformità al distributore/venditore Credo che sia scritto nel DM 37/08 Art. 8 comma 3 "il committente entro 30 giorni dall'acciamento di una nuova fornitura...consegna al distributotre o al venditore copia della dichiarazione di conformità dell'impianto.... La medesima documentazione è consegnata nel caso di richiesta di aumento di potenza impegnata..." Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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