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Differenziale Non Apre Il Circuito Al Contatto Neutro-Terra.


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Buon pomeriggio a tutti cari colleghi,

sono un perito elettrotecnico e volevo porvi un quesito o almeno un chiarimento: abbiamo appena realizzato con i colleghi un impianto di terra TT per civile abitazione e relativa messa a norma di tutto l'impianto.

Alla realizzazione dell'impianto abbiamo impiantato il nostro bel paletto a croce ed abbiamo ottenuto un valore di 124 ohm di resistenza di terra; verificata la relazione per la quale la tensione di contatto deve essere inferiore a 50 Volts e quindi R x I = 124 x 0,03 = 3,7 Volts, quindi ampiamente soddisfatta.

Veniamo al dubbio: solitamente per verificare il funzionamento dei differenziali a volte mi capita di corto-circuitare il neutro con il nodo di terra ed ecco che giustamente (avendo solitamente il neutro 2-3 volts) il differenziale scatta ed apre il circuito, mentre in questo impianto il differenziale non apre assolutamente!

Ora pensavo: la vicinanza della cabina di distribuzione pubblica alla casa dove abbiamo realizzato l'impianto può essere un motivo per avere un neutro completamente a potenziale 0 e quindi non farmi aprire il differenziale?

C'è qualcuno che ha avuto il mio stesso problema?

L'impianto è realizzato a regola d'arte ed anche le misurazioni con gli strumenti sono risultate ottime, ma siccome mi piace fare le cose alla perfezione mi piacerebbe capire perchè quel neutro si comporta in maniera diversa da altri.

Saluti, Antonio.

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Livio Orsini

Il differenziale interviene quando la differenza di corrente circolante tra fase e neutro (nel caso di linea monofase), supera la soglia prefissata.

Se la soglia di corrente è fissata in 30 mA è necessario che questa soglia venga superata.

Per effettuare quasta verifica il metodo corretto non è mettere a terra il neutro, bensì chiudere il circuito fase - terra tramite un resistore il cui valore faccia circolare una corrente > di quella di soglia.

Mettere a terra il neutro non dovrebbe causare l'intervento dell'interruttore differenziale, perchè teoricamente, non ci dovrebbe essere circolazione di corrente.

Se la terra locale e la terra a cui è connesso il centro stella del trasformatore sono equipotenziali non ci sarà circolazione di corrente. In pratica, se le due terre sono "buone" e non c'è molta distanza tra i due punti di messa a terra non c'è differenza di potenziale.

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Alessandroni Matteo

Correttissimo quello che ha detto Livio. Tale situazione infatti non è un problema ma dovrebbe essere la normalità.

Rimango comunque un pò allibito su tale metodo di prova dei differenziali. Visto che hai fatto la misura di terra presumo usando l'apposito strumento di verifica potevi fare direttamente con quello la prova del differenziale.

Saluti

Matteo

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Ciao Matteo,

eseguo sempre le prove con un HT 5600 e mi fido solo ed esclusivamente di quello. Il fatto della prova corto-circuitando il neutro con la terra è stato fatto perchè un eletticista del mio gruppo di lavoro aveva l'abitudine di praticare questa "prova" e a suo dire se il differenziale non scattava la resistenza di terra era da considerarsi poco affidabile.

Ora posto che, come dicevo il valore della resistenza di terra è pari 124 ohm e dopo aver verificato la relazione per la quale la tensione di contatto deve essere inferiore a 50 Volts e quindi R x I = 124 x 0,03 = 3,7 Volts è quindi ampiamente soddisfatta.

Questa voleva essere una precisazione (come ha ben specificato Livio) per il nostro elettricista in cantiere, al quale avevo detto in prima battuta che la possibile vicinanza della cabina di distribuzione con l'abitazione interessata poteva far si che il potenziale con "entrambe terre buone" fosse 0.

Quindi domani oltre ad avere il mio di parere potrà leggere anche il vostro che è assolutamente super-partes. :thumb_yello:

Buona serata a tutti.

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Non so che tensione hai sul neutro (dici solitamente 2-3 volt) ma con 124ohm di resistenza di terra potresti non superare i 30mA del differenziale ( 3v / 124ohm = 0.024A)

Ciao

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[at]pcontini

Buongiorno e grazie per aver partecipato attivamente alla discussione.

Mi dici che con 124ohm di resistenza di terra non supero i 30mA del differenziale ( 3v / 124ohm = 0.024A) ed infatti questa discussione avvalora il fatto che la prassi utilizzata dal nostro elettricista non è tecnicamente esatta.

Grazie a tutti per la cortese collaborazione, un saluto.

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Livio Orsini
Il fatto della prova corto-circuitando il neutro con la terra è stato fatto perchè un eletticista del mio gruppo di lavoro aveva l'abitudine di praticare questa "prova" e a suo dire se il differenziale non scattava la resistenza di terra era da considerarsi poco affidabile.

Quell'elettricista andrebbe punito con 12 nerbate sulle chiappe ignude. :smile: 6 perchè fa un'operazione scorretta ed altre 6 perchè racconta stupidaggini.

La vera tragedia poi è che questo individuo potrà, iscivendosi alla camera di commercio, essere abilitato ad effettuare impianti ed a rilasciare DiCo e DiRi!

Le verifiche di terra si devono effettuare con l'apposita strumentazione calibrata e certificata.

Al limite, per una verifica empirica, è possibile effetture una misura di resitenza comparando la tensione ai capi di un resistore di potenza connesso tra fase e terra, con la tensione presente, contemporaneamente, tra fase e neutro.

Ovviamente il resitore va connesso a monte dell'interruttore differenziale.

La misura non è la misura reale della resistenza di terra, perchè in serie ad essa c'è anche la resistenza tra la terra da misurare e la terra del centro stella del trasformatore in cabina ENEL.

I valori di ressitenza di terra di casa mia, stante la distanza inferiore ai 200 m tra il mio dispersore e quello della cabina ENEL, misurati con questa modalità sono praticamente coincidenti con quelli effettuati con un apposito strumento.

Per verificare l'efficienza dell'interruttore differenziale si deve far scorre una corrente tra fase e terra, misurandola. In questo modo, facendo crescere lentamente il valroe di corrente si può conoscere con esattazza la soglia di scatto di quell'interruttore.

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Questa è la prova provata che l' iscrizione alla camera di commercio e agli albi garantisce solo l'esistenza degli enti e non la professionalità di chi è iscritto.

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Mirko Ceronti

In buona sostanza è l'omologazione degli :

:angry: !!!! INCOMPETENTI A NORMA DI LEGGE !!!! :angry:

E qui mi fermo che è meglio.....!!!!!

Saluti

Mirko

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