fa87 Inserito: 11 marzo 2013 Segnala Inserito: 11 marzo 2013 Salve ragazzi, vorrei chiedervi una cosa...cosa utilizzate per scaricare un condensatore (intendo uno che potrebbe essere carico a 220V o più e quindi pericoloso da toccare con le mani...)...Allora trascurando il fatto che per scaricarlo si può collegare a una resistenza o una lampadina, intendo dire cosa utilizzate per non prendere la scossa? Per es 1. Nell'estrazione di un condensatore dal circuito lo estraete con qualche pinza isolata toccando solo la parte non metallica? 2. Quando dovete collegare il condensatore alla lampadina o alla resistenza usate basette elettriche in modo che basta infilare il condensatore senza toccare la parte metallica? grazie
Mirko Ceronti Inserita: 11 marzo 2013 Segnala Inserita: 11 marzo 2013 Nell'estrazione di un condensatore dal circuito lo estraete con qualche pinza isolata toccando solo la parte non metallica? Ehm...caso tra i più insidiosi : condensatore elettrolitico da 100 (o più) microfarad in un alimentatore switching, rimasto carico a 310 Vdc, poichè la resistenza di scarico-automatico nel circuito si è interrotta (e quindi anche a distanza di giorni con l'alimentatore rimasto sempre spento, c'è da buscare una PACCA anti-alzimer) Basta semplicemente ad apparecchiatura spenta, e senza toccare nulla con le mani, piazzargli una lampadina alogena da 60W 220 Volt in parallelo ai poli + e - vedi il lampo, aspetti che si estingua, ed il gioco è fatto, senza tante complicanze di mezzo. Saluti Mirkohttp://upload.plcwww.com/files/20/Light1-2.jpg]http://
fa87 Inserita: 11 marzo 2013 Autore Segnala Inserita: 11 marzo 2013 grazie mirko! e se per caso il condensatore fosse inserito in un modo che non si riescono a toccare con i due fili metallici, come faresti?
Mirko Ceronti Inserita: 11 marzo 2013 Segnala Inserita: 11 marzo 2013 Capovolgendo la scheda su cui è stagnato, è impossibile non poter raggiungere i poli. Per capovolgerla senza prendere scossoni : apparecchiatura spenta, guanti in lattice e via così senza timori. Saluti Mirko
fa87 Inserita: 11 marzo 2013 Autore Segnala Inserita: 11 marzo 2013 No non mi riferivo alle schede elettroniche ma mi chiedevo se esisteva qualcosa dalla quale non era possibile toccare i fili senza estrarre prima il condensatore, ma comunque dalla tua risposta è impossibile non poter raggiungere i poli immagino a questo punto che tutto è progettato in modo da poter toccare i due fili senza estrarre il condensatore! grazie mille mirko....! esaustivo e semplice da capire come sempre
Livio Orsini Inserita: 11 marzo 2013 Segnala Inserita: 11 marzo 2013 E' un po' OT ma non troppo. VI racconto un aneddoto vero. Circa 45 anni fa lavoravo in un'azienda di elettronica "professionale" (leggi militare). Tra i vari dispositivi qquali radar, transponder, etc. c'erano anche i radiofari. Questi trasmettevano con una potenza di circa 1kW, quindi l'alimentatore dello stadio finale doveva erogare più di un paio di kW con tensioni dell'ordine di circa 2500 V. Ebbene la procedura di collaudo dell'alimentatore prevedeva una serie di misure e prove tutte elencate e da eseguire nell'ordine prestabilito. Ad un certo passo la procedura desciveva.........Spegnere l'interuttore generaleInserire tra i morsetti d'uscita, tramite l'attrezzo xy, il carico ktConnettere il voltmetro tipo zx con portata 2500 V fondo scala ed attendere sino a che la misura non indicherà 0VTogliere il carico e sostituirlo con la barra di rame come da disegno n....Attendere 30"Connettere ai morsetti di uscita un ohmetro con portata ohm x 100 e misurare tot ohm Un certo giorno, un certo collaudatore ebbe una pensata geniale; si disse: "perchè perder tempo con il carico, tanto con un bel corto i condensatori si scaricano ancora meglio". Detto e fatto! Fiamata, botto e barra letteralmente sparata via. Sembra sia finita in orbita geostazionaria. Quelli della CIE e del KGB impazzirono perchè non riuscivano a capire cosa e come spiasse il primo satellite artificiale Italiano.
fa87 Inserita: 11 marzo 2013 Autore Segnala Inserita: 11 marzo 2013 Un certo giorno, un certo collaudatore ebbe una pensata geniale; si disse: "perchè perder tempo con il carico, tanto con un bel corto i condensatori si scaricano ancora meglio". Intendi mettere in corto col cacciavite? so che è una pratica usata...anche se appunto pericolosa per condensatori con alte tensioni e capacità...
Mirko Ceronti Inserita: 11 marzo 2013 Segnala Inserita: 11 marzo 2013 !!!!! ACCIDENTI !!!!!!! Beh, ne ho conosciuti di pionieri delle "kavolate" ma vedo che anche Tu Livio non Ti sei fatto mancare nulla Roba da matti comunque, se penso che un condensatore da lavatrice sui 25 micro-Farad, caricato nella presa a 220 Volt e fatto toccare su una superficie metallica fa una bella pacca, non oso proprio immaginare il risultato con 2500 Volt. Certo, è anche questione di capacità (non so che condensatori usavate) ma con un voltaggio del genere non poteva accadere diversamente Intendi mettere in corto col cacciavite? so che è una pratica usata...anche se appunto pericolosa per condensatori con alte tensioni e capacità... Oltre che pericolosa, è anche deleteria per il condensatore stesso....altamente sconsigliabile, prova a domandare alle "armature" del poveretto, come si sentono dopo simile trattamento Saluti Mirko
fa87 Inserita: 11 marzo 2013 Autore Segnala Inserita: 11 marzo 2013 Oltre che pericolosa, è anche deleteria per il condensatore stesso....altamente sconsigliabile, prova a domandare alle "armature" del poveretto, come si sentono dopo simile trattamento si so che crea danni anche al condensatore, però l ho letto sempre per le alte tensioni...se invece si mette in corto un condensatore da basse tensioni si creano lo stesso danni? per questi ultimi ho letto che non si dovrebbe danneggiare il condensatore, è vero? comunque credo sia sempre meglio utilizzare una lampadina di quelle da 2-3 volt
Mirko Ceronti Inserita: 11 marzo 2013 Segnala Inserita: 11 marzo 2013 se invece si mette in corto un condensatore da basse tensioni si creano lo stesso danni? Non è tanto una questione di Volt, ma di....Coulumb...Q = C x V Quindi voltaggio basso, ma capacità alta, sortisce allo stesso effetto di voltaggio alto ma capacità bassa. Se poi abbiamo addirittura sia il voltaggio alto che la capacità grande, allora....apriti cielo e spalancati terra.... Un 2200 micro-Farad carico a 24 Volt, non gradirà manco lui, e poi (in definitiva) trattasi di cortocircuito, quindi conosco ben pochi dispositivi che lo tollerano tranquillamente. so che è una pratica usata Se conosci qualcuno che lo fa regolarmente a scopo di test del condensatore, prova a consigliargli questo Topic http://elettronica.plcforum.it/index.php?/topic/4912-verifica-condensatore/ Saluti Mirko
fa87 Inserita: 12 marzo 2013 Autore Segnala Inserita: 12 marzo 2013 Non è tanto una questione di Volt, ma di....Coulumb...Q = C x V Quindi penso che sia sempre dovuto all'energia rilasciata....ho infatti E = (1/2) Q^2/C=1/2 C^2*V^2/C= 1/2CV^2 quindi quando C e V sono tali da superare una certa soglia di energia il condensatore è solo da buttare... grazie mirko
Livio Orsini Inserita: 12 marzo 2013 Segnala Inserita: 12 marzo 2013 (modificato) quindi quando C e V sono tali da superare una certa soglia di energia il condensatore è solo da buttare... Certo. Pensa che quelli dell'aneddoto che ho raccandato erano dell'ordine dei 40µF, caricati ad oltre 2500 V. Solo per il primo c'era il corto secco; per il secondo c'era di mezzo l'induttore del filtro a doppio L. (raddrizzatore --> L-C e altra cella L-C). Tanto per darti un'idea della "sofferenza" per questi trattamenti pensa che la batteria dei condensatori del DC Bus degli inverter ha in serie un resistore per limitare la corrente dic arica; questo resistore viene cortocircuitato quando la tensione di carica ha raggiunto circa il 75% del valore nominale. Inoltre questi condensatori, come quelli usati per gli alimentatori SMPS, sono di tipo speciale, cioè costruiti per sopportare forti correnti di carica e scarica. Un elettrolitico normale, usato come condensatore di filtro su di un alimentatore SMPS dopo poco tempo esplode. Questo è dovuto ai ripetuti picchi di corrente a cui è sottoposto. ma vedo che anche Tu Livio non Ti sei fatto mancare nulla Mirko, a scanso di equivoci, tengo a precisare che il collaudatore in questione non sono io. Anch'io, come tutti, ho sulla coscienza le mie stupidaggini, stupidaggini commesse per inesperienza e, a volte, per superficialità. Però non ho mai raggiunto, sino ad oggi, simili vertici di leggerezza (solo per usare un eufemismo). Modificato: 12 marzo 2013 da Livio Orsini
Mirko Ceronti Inserita: 12 marzo 2013 Segnala Inserita: 12 marzo 2013 Mirko, a scanso di equivoci, tengo a precisare che il collaudatore in questione non sono io Guarda Livio, che di questo non ho avuto assolutamente alcun dubbio. Il mio "non Ti sei fatto mancare nulla" era riferito ai personaggi con cui ti sei trovato (Tuo malgrado) a lavorare, e che ne sono capitati pure a me. Per questo ho scritto così, nel senso che pure a Te (il destino) in materia di colleghi "creativi" non ha fatto sconti....! Saluti Mirko
Livio Orsini Inserita: 12 marzo 2013 Segnala Inserita: 12 marzo 2013 Certo Mirko, la mia precisazione era rivolta ad eventuali terzi. Sarò infantile ma per un errore del genere mi vergognerei ancora adesso, a più di qaurant'anni di distanza.
Wolfy Inserita: 12 marzo 2013 Segnala Inserita: 12 marzo 2013 Ammesso e non concesso che resti tempo in cui vergognarsi, 40 microfarad a 2500Vdc non sono poca roba!
Mirko Ceronti Inserita: 12 marzo 2013 Segnala Inserita: 12 marzo 2013 non sono poca roba! Un decimo di Coulumb al cambio corrente Saluti Mirko
Livio Orsini Inserita: 12 marzo 2013 Segnala Inserita: 12 marzo 2013 Ammesso e non concesso che resti tempo in cui vergognarsi, 40 microfarad a 2500Vdc non sono poca roba! la fortuna del disgraziato che ha compiuto la sciagurata impresa è che, come ho scritto, ha usato l'apposito attrezzo per posizionare la sbarra di corto circuito. L'attrezzo, simile al "fioretto" era usato appositamente per evitare contatti accidentali ed ustioni in caso di incidente. A volte anche eseguendo la procedura corretta in modo un po' frettoloso, al distacco del carico c'era un recupero di energia dagli induttori e quando si andava ad inserire il corto c'era ancora un piccolo botto. Quella volta invece il botto fu veramente grande; anche l'attrezzo venne divenne un rottame. L'operatore era calvo, altrimenti sarebbe diventato completamente bianco dallo spavento.
Wolfy Inserita: 12 marzo 2013 Segnala Inserita: 12 marzo 2013 Un decimo di Coulumb al cambio corrente Questa mi ha fatto morire! Quella volta invece il botto fu veramente grande; anche l'attrezzo venne divenne un rottame. L'operatore era calvo, altrimenti sarebbe diventato completamente bianco dallo spavento Posso ben immaginare! Una volta mentre "giocavo" con un oscillatore RF (seguendo lo schema di uno più ignoranti trasmettitori in CW che si possano trovare in rete) un cavo s'è avvicinato troppo a massa e l' isolamento ha ceduto, scaricando di colpo "solo" 270 microfarad a 900 volt, me la ricordo ancora la botta, anche la base ramata su cui l' avevo montato se lo ricorda
Lorenzo (An) Inserita: 19 marzo 2013 Segnala Inserita: 19 marzo 2013 Basta semplicemente ad apparecchiatura spenta, e senza toccare nulla con le mani, piazzargli una lampadina alogena da 60W 220 Volt in parallelo ai poli + e - vedi il lampo, aspetti che si estingua, ed il gioco è fatto, senza tante complicanze di mezzo. non è sufficiente utilizzare un tester in modalità volt e attendere che la lancetta vada a zero?
Livio Orsini Inserita: 19 marzo 2013 Segnala Inserita: 19 marzo 2013 non è sufficiente utilizzare un tester in modalità volt e attendere che la lancetta vada a zero? Puoi anche attendere parecchi minuti, specie se il voltmetro è ad alta impedenza .
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora