Bigste Inserito: 9 maggio 2013 Segnala Inserito: 9 maggio 2013 Salve, Sono nuovo del forum........... Dopo anni alle dipendenze di una ditta di impianti elettrici ho deciso di aprir mi la mia p.iva come artigiano......... A livello burocratico purtroppo ho qualche dubbio,quindi cercò di spiegarmi il meglio possibile: Alcuni dei miei clienti mi hanno chiesto la conformita' di impianti antecedenti gli anni 90 e non......... Per quel che riguarda i primi se non mi sbaglio non necessitano di alcun documento, a parte fare un sopralluogo e verificare che almeno l impianto sia protetto dai contatti diretti ed indiretti, sovracorrenti e messa a terra. Per quelli dopo gli anni 90 necessitano di dichiarazione di conformita' o rispondenza da parte Dell installatore che ha realizzato l impianto. Premetto che non ho intenzione di prendermi responsabilità' di impianti non realizzati dal sottoscritto ma voglio solo capire bene quando utilizzare la dichiarazione di conformita' e quella di rispondenza e quando effettuo una regolarizzazione di un impianto realizzato prima degli anni 90 basta una fattura di quello che ho eseguito. Spero di essermi spiegato....... Grazie in anticipo
Daddo79 Inserita: 10 maggio 2013 Segnala Inserita: 10 maggio 2013 Occorre precisare che: - Gli impianti ante '90 non hanno sicuramente la DICO poichè all'epoca non richiesta e pertanto occorre "solo" per gli ambienti civili, che l'impianto sia stato adeguato a quanto disposto dalla L. 46/90, ovvero protezione ad inizio impianto contro sovraccarico, corto e differenziale 30mA, anche senza impianto di terra, naturalmente qualsiasi modifica posteriore invece era ed è sottoposta a DICO. Per quasti impianti ovviamente non essendo richiesta la DICO, non è necessaria neanche la DIRI. - Gli impianti post '90 e fino al 27.03.2008 (entrata in vigore del DM 37/08) dovevano avere tutti la DICO, per quelli sprovvisti è possibile rilasciare la DIRI, la stessa può essere rilasciata dall'impresa se sotto i limiti progettuali altrimenti occorre la firma di un tecnico. - Gli impianti post 27.03.2008 devono avere la DICO e NON possono avere la DIRI. Di fatto la DIRI è stata introdotta per "regolarizzare" tutti quelli impianti che dovevano avere la DICO e che per un motivo o un altro non ce l'avevano. Spero di essere stato chiaro.
opeletta Inserita: 10 maggio 2013 Segnala Inserita: 10 maggio 2013 (modificato) Precisazione: Gli impianti ante '90 non hanno sicuramente la DICO poichè all'epoca non richiesta e pertanto occorre "solo" per gli ambienti civili, che l'impianto sia stato adeguato a quanto disposto dalla L. 46/90, esattamente, ma Per quasti impianti ovviamente non essendo richiesta la DICO, non è necessaria neanche la DIRI. Visto che l'impianto ante '90 doveva essere adeguato alla 46/90 corredato di DI.CO e se questa non è reperibile si deve eseguire una DI.RI dopo aver eseguito interventi di adeguamento del periodo....naturalmente con DI.CO. PS.:Porto a conoscenza di chi non lo fosse, che nello specifico, TNE offre gratuitamente video corsi on-line previa registrazione....il prossimo è dal 14 maggio. Modificato: 10 maggio 2013 da opeletta
Daddo79 Inserita: 10 maggio 2013 Segnala Inserita: 10 maggio 2013 Gli impianti ante '90 non hanno sicuramente la DICO poichè all'epoca non richiesta e pertanto occorre "solo" per gli ambienti civili, che l'impianto sia stato adeguato a quanto disposto dalla L. 46/90, ovvero protezione ad inizio impianto contro sovraccarico, corto e differenziale 30mA, anche senza impianto di terra, naturalmente qualsiasi modifica posteriore invece era ed è sottoposta a DICO. ...spesso gli impianti a,te '90 erano già edeguati... in ogni modo forse mi ero espresso male o forse lo davo per scontato!!!
opeletta Inserita: 10 maggio 2013 Segnala Inserita: 10 maggio 2013 Effettivamente, rileggendo lo avevi sintetizzato.
Bigste Inserita: 10 maggio 2013 Autore Segnala Inserita: 10 maggio 2013 Innanzi tutto grazie per le risposte, quindi se ho capito bene una volta installato il magnetotermico differenziale a monte Dell impianto posso rilasciare la di.co. Per l adeguamento effettuato ma senza avere responsabilità sul quello che è il resto Dell impianto? Scusate ma volevo essere certo di quello che ho capito. Grazie.
opeletta Inserita: 10 maggio 2013 Segnala Inserita: 10 maggio 2013 Tu rilascerai sempre una DI.CO solo sulle lavorazioni che esegui. Il problema è rendere conforme l'intero impianto, e li dovrai eseguire dei controlli sul sezionamento e sovraccorrenti, contatti diretti e indiretti e non riscontrando anomalie potrai rilasciare la DI.RI, ma se ci sono dei lavori da fare e il cliente non vuole eseguire i lavori tu non gli potrai rilasciare la DI.RI......naturalmente sei libero di fare come credi.
Bigste Inserita: 11 maggio 2013 Autore Segnala Inserita: 11 maggio 2013 Grazie sei stato molto chiaro!
ligabue Inserita: 11 maggio 2013 Segnala Inserita: 11 maggio 2013 Il problema è che quando un installatore rilascia la Di.Co., dovrebbe verificare la compatibilità dell'intervento effettuato con la situazione pre-esistente. Quindi, se ad esempio installo un MTD a protezione del montante e rilascio la Di.Co., non posso non tener conto della sezione del montante (che potrebbe essere inadeguata). E così via per altre situazioni simili... saluti
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