impiantica Inserito: 13 luglio 2011 Segnala Share Inserito: 13 luglio 2011 Salve Continuo a ricevere dalle amministrazioni più disparate (comuni, consorzi industriali, etc.) strane richieste di dichiarazioni di conformità per la regolare esecuzione di un impianto di illuminazione pubblica; Chi mi richiede la 37/08. chi moduli strani partoriti da chissa quale burocraticosauro. Premesso che ho dichiarato di aver eseguito i lavori seguendo le direttive dell L. 186/68. qualcuno ha idea se esistono altri moduli o altre forme di dichiarazione? ( Non dovrebbe essere la D.L. il responsabile ultimo?). P.S.) La 186/68 credo sia legge più corta e più chiara dello stato italiano e noi dovremmo essere costretti a dichiarazioni lunghe KM per dire quello che questa legge dice in due articoli e in 5/6 righe? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Share Inserita: 13 luglio 2011 Gli impianti di illuminazione pubblica sono soggetti alle leggi regionali contro l' inquinamento luminoso, in Lombardia per esempio, cito quella del 2000 L.R.17/2000 Link se fai una ricerca trovi tutto quello che ti interessa Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giorgiodavid Inserita: 11 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 11 aprile 2012 Gli impianti d'illuminazione pubblica NON sono soggetti al DM37/08 che è solo per gli edifici. Per quanto riguarda l'inquanamento luminoso, purtroppo si sono inventati queste strane leggi regionali anti tecniche... da una parte condivisibili ed applicabili quando parlando della non emissione del flusso luminoso verso l'alto, anche se ritengo troppo esagerato il loro limite che obbliga a tenere non inclinati i corpi illuminanti (almeno 5° di inclinazione li potevano lasciare); dall'altra parte le varie leggi non sono praticamente applicabili in quanto viene richiesto l'assurda proporzione tra altezza del palo e interdistanza per un'assurda loro valutazione di risparmio energetico, senza tener conto ne delle fotometrie di ogni corpo, ne dei vari livelli di luminanza, ne sopratutto del parametro uniformità che probabilmente è ancora più importante di avere più o meno luce. Quando faccio un calcolo mantegno sempre i corpi illuminanti orizzontali senza nessuna inlcinazione ed ignoro le richieste sul passo/altezza che non sono praticabili... probabilmente la legge non l'ha fatta un tecnico, ma un politicante magari a stretto braccio con pseudo organizzazioni di "salvaguardia" del cielo o di cos'altro non si sa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivanzi Inserita: 6 maggio 2012 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2012 Premesso che il committente ha diritto di avere un documento certificante la qualità di quanto eseguito, normalmente un impianto di pubblica illuminazione nuovo ha a monte un progetto, a lavori ultimati l' installatore rilascerà perlomeno un certificato di regolare esecuzione facendo riferimento oltre alla 186/68 anche ai dettami del progetto dell' impianto, se poi (a mio parere), il committente vuole comunque la dichiarazione di conformità (non dovuta se l'impianto elettrico fornitura energia compresa si estende solo all' esterno), l' installatore la può produrre senza difficoltà (al posto del certificato) tanto ha gli stampati predisposti e probabilmente ci impiega anche meno tempo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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