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Traslo A -25 °c


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Ciao a tutti,

la mia azienda sta per affrontare la progettazione e costruzione di un traslo (vedi magazzini automatici..) da inserire in un grosso frigorifero che lavora a -25 gradi centigradi. La macchina è composta da tre motori asincroni o brushles che movimentano tre assi che si muovono all'interno dell'ambiente mediante rotaie, cremagliere, cinghie. Quali sono le problematiche che si dovranno affrontare?

Grazie dell'attenzione e buone vacanze a tutti!

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Per esperienza su macchine che andavano in posti freddi le prime cose che mi vengono in mente sono:

I motori si possono tirare ben bene perchè sono sempre in temperatura. Il problema sono i grassi per i cuscinetti e gli oli per riduttori che andranno utilizzati di tipo più fluido.

I problemi più grossi li puoi incontrare con i cavi -verifica sempre le temperature minime di lavoro- e le materie plastiche in genere (guaine, catene portacavi, raccorderie eccetera) le quali possono perdere elasticità molto in fretta.

Da considerare l' effetto brina nei quadri che se non sono più che a tenuta a lungo andare vengono stratificati da una patina di gelo all 'interno ( e vien fuori una gran festa).

Attenzione inoltre agli encoder che siano ben a tenuta e che siano collaudati per quei climi altrimenti, io ci ho sbattuto i denti, leggono fischi per fiaschi.

Tutte le morsettiere dovrebbero essere ove possibile a molla per compensare gli sbalzi termici.

Un ultimo consiglio, "untate" tutto quello che è in movimento o deve essere riaperto (connettori, guarnizioni dei quadri, coperchi dei motori, cinchie, giunti elastici, ecc. ecc.). Se tieni ferma una cinghia dentata per una settimana senza averla impiastrata un pò ti ci vuole la mola per farla girare ancora.

Ciao.

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ribadisco quanto detto da sdrule con una aggiunta: per gli encoder non è sufficiente che siano a tenuta, possono esserci gravi problemi di condensa all'interno anche con prodotti con grado di protezione IP67, in pratica con i sistemi ottici si formano degli aloni di umidità sui dischi in vetro che ne pregiudicano il funzionamento. Se ti è possibile dunque adotta sistemi di misura completamente incapsulati come ad esempio gli encoder magnetici.

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Mauro Dalseno

Nei quadri elettrici per ambienti freddi ho visto installare piccole scaldiglie da poche decine di watt per mantenere il quadro in temperatura e ho visto isolare la pareti interne compreso il fondo con apposita spugna,con queste precauzioni si evita la condensa all'interno.

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Nei quadri elettrici per ambienti freddi ho visto installare piccole scaldiglie da poche decine di watt per mantenere il quadro in temperatura e ho visto isolare la pareti interne compreso il fondo con apposita spugna,con queste precauzioni si evita la condensa all'interno.
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Anche noi avevamo pensato inizialmente a delle scaldiglie. Da rilievi successivi tuttavia siamo giunti alla conclusione che le potenze dissipate dai trasformatori per i circuiti ausiliari erano sufficienti come anticondensa, ove presenti naturalmente. Quanto alla coibentazione abbiamo raggiunto un buon compromesso con l'utilizzazione di cassette in vetroresina a patto che i componenti installati, durante i fermo macchina, resistano alle basse temperature.

Ciao a tutti.

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