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Aspirazione Aria Locale Pubblico/privato - Ventole,tubi & affini*dimensionamento*


geenom

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Dovendo ricambiare l'aria in un locale di un amico,volevo avere qualche indicazione generale ......il locale ha una superficie di 120 metri quadrati,e un volume di 500 metri cubi........vorrei smaltire il fumo di sigaretta,il calore delle lampade,gli effluvi di profumi,deodoranti,alcool,fritture dalla cucina,l'anidride carbonica e il vapore acqueo......in pratica,i clienti soffrono parecchio,all'interno...ci son circa 100 giovani,nelle ore di apertura.....ed è impossibile respirare,in quanto tutti fumano.....l'idea è di montare 2 ventole aspiratrici,l'aria fresca arriverà invece da finestrelle e grate all'ingresso.. 1) che portata dei motori suggerireste,in metri cubi/ora? 2) i tubi pvc arancioni (per edilizia) si prestano bene per fare i 2 condotti lunghi 15 metri? 3)Un diametro dei tubi da 20 cm. puo' andare bene? 4) I tubi dei 2 condotti vanno in pendenza o no,visto che credo possa formarsi condensa all'interno? 5) C'è qualche problema tecnico a cui si deve prestare attenzione,di solito,in questo tipo di impianto di ricambio d'aria? --------le 2 ventole aspiratrici avranno ognuna un dimmer,per regolarne la potenza a seconda del numero dei clienti,questo lo chiarisco perchè forse utile al quesito N. 1) P.S. son gradite anche idee o suggerimenti di "miglioria".... :D

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Alessandroni Matteo

Non pensare sia una cosa semplice e non lo e' mai stato il ricambio dell'aria nei locali ad uso pubblico, particolarmente adesso con la nuova normativa antifumo.

Non sapendo che tipo di locale pubblico e' e non sapendo se esiste la sala fumatori generalmente per locali pubblici (immagino ristoranti o bar) vi sono le seguenti problematiche:

- eliminare l'aria viziata e' tecnicamente semplice (anche se a me, francamente) i due estrattori da te proposti sono decisamente insufficienti ad ottenere perlomeno 4 o 5 ricambi d'aria all'ora (quindi 2000/2500 mc/h). Il prolema e' che, eliminando l'aria dal locale si elimina anche il calore dell'impianto di riscaldamento ed eventualmente anche il fresco di un eventuale impianto di raffrescamento. Come minimo, quindi, andrebbe previsto un sistema di recupero di calore mediante un' UTA con il ricircolo interno, serrande di ripresa esterne regolabili, recuperatore di calore e filtri di depurazione aria.

- se nel locale sono presenti cucine, locali ad uso pasticceria e/o produzione gelati ecc....... bisogna tenere in conto che portare il locale in depressione (mediante degli estrattori) quasi sicuramente porterebbe i cattivi odori di cucina in giro per il locale; inoltre, all'apertura della porta d'ingresso si avrebbe un maggior ingresso di aria esterna all'interno del locale (con degradamento dell'ambiente riscldato a raffrescato)

a parte queste due premesse, vi e' inoltre la nuova normativa della legge antifumo (artt. 51 della Legge 3/2003) che e' stata emanata, nel dettaglio tecnico, dal DPCM 23 dicembre 2003 il quale precisa:

Locali pubblici con spazi riservati ai fumatori<br>

In tali locali gli spazi per fumatori devono rispettare i seguenti requisiti strutturali:

- avere una superficie inferiore alla metà della superficie complessiva di somministrazione;

- essere delimitati da pareti a tutta altezza su quattro lati;

- essere dotati di ingresso con porta a chiusura automatica;

- non rappresentare un locale obbligato di passaggio per i non fumatori;

- essere dotati di idonei mezzi meccanici di ventilazione forzata in modo da garantire una portata d’aria di ricambio pari a 30 litri/secondo per ogni persona che può essere ospitata calcolata secondo l’indice di affollamento pari allo 0,7 persone/mq. All’ingresso dei locali è indicato il numero massimo di persone ammissibili.

- i certificati di installazione comprensivi dell’idoneità del sistema di espulsione, e i certificati annuali di verifica e di manutenzione degli impianti devono essere conservati a disposizione dell’autorità competente;

- I locali per fumatori devono essere mantenuti in depressione non inferiore a 5 Pa. (Pascal) rispetto alle zone circostanti

- devono essere contrassegnati da appositi cartelli con l’indicazione luminosa della scritta “AREA PER FUMATORI”;

- devono essere dotati di altri cartelli luminosi con la dizione

“VIETATO FUMARE PER GUASTO ALL’IMPIANTO DI VENTILAZIONE” che si accendono automaticamente in caso di mancato o non corretto funzionamento degli impianti di ventilazione.

Sanzioni

Ai trasgressori del divieto si applicano sanzioni che vanno da 25 a 250 euro che può essere raddoppiata se si fuma in presenza di donne incinte o bambini di età inferiore ai 12 anni.

Multe più salate per i titolari/gestori dei locali dove il divieto non viene fatto rispettare: per loro la multa andrà da 200 a 2000 euro.

Si ritiene che se inizialmente ci saranno delle resistenze da parte “degli affezionati delle sigarette”, poi il senso civico prevarrà (è avvenuto così anche con il divieto di fumo nei cinema), peraltro nei locali di somministrazione/degustazione dei cibi il fumo costituisce “un disturbo” alla corretta percezione dei profumi ed aromi dei preparati gastronomici e delle bevande.Come vedi, per il locale dei fumatori (se esiste) e' richiesto un surplus di estrazione forzata di 108 mc/h per ogni persona presente!!!!!!!!!

Io ti consiglierei di installare due UTA (una per la zona fumatori e una per la zona non fumatori) con sistema di termoregolazione e di apertura serrande (ovvero maggior quantita' di aria fresca immessa dall'esterno) gestito in base a sonde di rivelazione di inquinamento dell'aria (facilmente reperibili e perfettamente funzionanti (se pulite regolarmente!!!!!!!)

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Ti ringrazio,Matteo,faro' tesoro dei tuoi consigli,...precisando che il locale è di tipo "privato",e che di sicuro provvedero' pure al riscaldamento interno con uso di climatizzatori,in quanto devo "aiutare" un amico ,e evitare "pasticci" e "complicazioni" estraendo il calore che fuoriesce alla strada dagli aspiratori.....** e un buon augurio di festività,ovviamente ;)

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Se il locale ricade nella categoria dei circoli privati, la legge contro il fumo nei locali pubblici non è applicabile. Però non puoi nemmeno aspirare tutta l'aria del locale, che d'inverno è stata riscaldata con un costo notevole, e buttarla all'esterno: lo dicono il buonsenso e la legge 10/91, che vale anche per i privati. Cercare di usare uno scambiatore aria aria a flussi incrociati non sarebbe una cattiva idea.

Quanto alle macchine in commercio per l'adeguamento ala legge, il modello per 15 m2 (stanza per dieci persone) che sono poi circa 45 m3, è grande esattamente come i normali flitri che erano in commercio sinora, pur comprendendo il prefiltro in fibra, il filtro elettrostatico, le due ventole, lo scambiatore a flusso incrociato ed il filtro di scarico, e sono previsti solo due fori diametro 150 per ingresso ed uscita, che quindi si possono fare con la fresa a tazza.

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Per Paolo: io non credo che valga la considerazione che tu fai, poichè un circolo privato è pur sempre un luogo di ritrovo con accesso di un pubblico ristretto. Comunque le questioni e i quesiti di questo genere attendono ancora una conferma dal ministero.

Per il decreto con le specifiche dei requisiti vedi:

http://www.simonebaldini.com/NEWS/news-01.zip

Ciao

Simone

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Beh,in linea di massima,e tenendo anche conto dei decreti succitati,devo sottolineare che i locali,dalle mie parti,raramente sono riscaldati ,in quanto all'interno,in pieno inverno, si raggiungono persino 40 ° C ,con tassi di umidità elevatissimi....questo per l'uso di forni e cucine,lampade, impianti stereo a pieno regime di volume e soprattutto per i 300,400 watt/calore che ogni persona emana ...... il riscaldamento-climatizzazione dovrei infatti utilizzarlo solo nelle ore in cui il locale è vuoto,per i lavori di pulizia e/o preparativi bar-cucine.....il problema principale è purtroppo l'estrazione del fumo (lacrime a non finire,tra i clienti) ,e il caldo opprimente che si crea ,soprattutto tra i tavoli della zona sul soppalco...esistono 4 ventole aspiratrici,nel locale,ma sono insufficienti, e andranno infatti buttate via....lasciando al loro posto 4 fori da 20 cm. ,su cui installare i nuovi condotti...

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Da noi i circoli privati non rispettano nessunissima norma, quindi credo non rispetteranno nemmeno questa legge sul fumo...

Quanto al problema aspirazione ed a livello solo di esempio, nei locali dove ho lavorato si è presto evidenziato che l'unica posizione dove le ventole di aspirazione funzionano, evacuando fumo e calore, è il più in alto possibile: in un locale alto 3,2 metri, a volta piana, quattro ventole a parete a due metri e cinquanta erano inutili, una sola installata a filo soffitto evacua più delle altre messe insieme (sono dello stesso modello, e nessuna aveva ostruzioni nello scarico o nell'aspirazione)

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Ricordiamoci che con i valori imposti dal decreto, pari a 108 mc/persona con indice affollamento massimo di 0,7 persone al mq equivale per un locale di altezza 3,5 metri ad avere 21,6 ricambi ora cioe' si ricambia l'intero volume d'aria in soli 167 secondi!

Con questi valori non si avranno piu' problemi di lacrimazione aglio occhi per il fumo ma sfido chiunque a distribuire l'aria in modo che non dia fastidio alla gente. Soluzione ne esistono ma a che costi!

Ciao

Simone

PS: Anche dalle mie parti (provincia Milano/Varese) i club prive' fanno quello che vogliono ma ogni tanto chiudono i battenti.

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E' vero, con portate del ganere somo rimasto stupito anch'io, avrei detto che la velocità dell'aria in condotte così piccole creava un rumore infernale, invece l'apparecchio non fa niente di tutto questo e viene certificato conforme anche alla 10/91... c'è da dire che il sistema propostomi per la vendita proponeva un'unità base da 10 persone (15 m2) e poi si aggiungevano "satelliti" da 7 persone (10 m2) a volontà per distribuire meglio il lancio di aria pulita (il che vuol dire, per una stanza 5 x 10 che abbia solo una parete disponibile, avere 5 unità in fila... con un'estetica di emme, una serie di flussi che si disturbano a vicenda, oppure usare un sistema diverso e più professionale)

Costi ovviamente alle stelle...

Nella mia città solo due bar si sono adeguati fino ad ora, c'era sul giornale di ieri. Avrebbero fatto meglio a proibire il fumo e basta, invece di dare la possibilità a chi ha i soldi di farlo ed agli altri no, così si sballa tutto il regime di concorrenza... pensate se vedete due bar quasi adiacenti dove in uno si può fumare e nell'altro no!

Piuttosto, non ho informazioni sull'indice di affollamento, è fisso oppure si può aumentare se il progetto e la realizzazione sono adeguatamente dimensionati? Le "0,7 persone per m2" sono persino tante se è un ristorante, ma in un pub o una discoteca potrebbe essere anche quadruplicato.

Ancora, invece di adeguare tutto l'ambiente, qualcuno sa se l'idea del box fumatori ha attecchito?

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