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Centraline Enel In Disuso!


Moriarty

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Ciao ragazzi.....

sono nuovo di qui e mi chiedevo se potevate darmi una mano!

il mio problema è mio padre.... =o)

a parte gli scherzi, mi ha chiesto se riuscivo a trovargli una "lista delle microcentrali elettriche ENEL in disuso"!

ho provato su internet, ma non ho trovato nulla di interessante.

avete qualche link da consigliarmi??

Vi ringrazio in anticipo!

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Paolo Cattani

Se per microcentrali intendi quelle idroelettriche, non troverai molto sotto enel. L'enel ha preso forma solo nel 1962, dopo le pressioni per togliere ai privati la produzione e la distibuzione di energia, acquisendo le centrali ritenute allora interessanti e costruendone poi di nuove. Quelle in disuso sono probabilmente molto più vecchie e legate ancora ai loro vecchi proprietari, le varie Edison, Sip, AEM: sono circa 1300 aziende elettriche quelle confluite nell'enel. Era un vero e proprio cartello di imprese che strozzava l'italia, a prezzi da usurai, ed erano proprietarie ormai del 50% delle azioni industriali italiane, si annoverano anche molti ministri fra i direttori di quelle aziende. Puoi quindi immaginarti chi comandasse veramente allora in Italia...

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Giovanni A.T.
Puoi quindi immaginarti chi comandasse veramente allora in Italia...

Paolo Cattani mi ha fatto venire in mente che tra queste aziende elettriche vi era anche una certa SADE...

tristemente famosa per la tragedia del Vajont...

Chissà se nei prossimi anni, tra un condono e l'altro, la "fame" di energia etc., qualcuno non tiri fuori la proposta di riprendere la produzione......

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Paolo Cattani

Secondo me il problema più grosso è che non ci si rende conto del perchè allora l'energia elettrica fu nazionalizzata: ci lamentiamo del monopolio dell'enel, ma se fosse come allora pagheremmo l'energia dieci volte di più, saremmo letteralmente ricattati. Facevano fallire le aziende per rilevarle a quattro soldi, strozzavano l'intero paese, praticamente ne avevano comprato la metà. Ora si sta tornando a quel tipo di regime, ma meno male che c'è l'authority e l'antitrust... o no? Col potere economico, basterà ibernare l'antitrust e fare come con le autostrade (visitate il sito di report.rai.it, servizio)

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Jakala,

Non scherzarzi su!

Ci sono state proposte fra gli industriali locali (!!) di ripristinarla...ogni commento è superfluo.

Commenta, non ho capito se sei favorevole al ripristino (immagino che parli del Vajont, non sono informato) o no.

Ciao

Mario

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Presumo quindi, che non possiate darmi una mano! :huh:

che siano o no dell'enel non fa differenza...

è solo che nel 1980 era venuto in possesso di una lista con le microcentrali in disuso in quasi tutta l'italia,

e non trovandola piu, mi chiedeva se potevo procuragliene una "un pò più aggiornata"!

siccome adesso tutti ti dicono di andare in cerca su internet,perchè li trovi di tutto, ci ho provato, ma con scarsi risultati!

inizio a rimpiangere "i fogli di carta, depliant,....."

Un salutone! e grazie ancora!

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Moriartry,

Presumo quindi, che non possiate darmi una mano
Presumi male.

Tra montagne di carta cosa pensi di trovare? La situazione di quarant'anni fa o quella di oggi?

Se vuoi la storia, la puoi anche ricostruire con pazienza, se vuoi la lista degli edifici non smantellati dove si produceva elettricita' in quantita' limitata, pronta su un piatto d'argento, sara' dura.....

Ti interessano solo gli edifici per trasformarli in alberghi, o pensi ad un riutilizzo delle turbine?

Se tu spiegassi meglio lo scopo, se e' uno scopo nobile forse qualcuno ti potrebbe dare una mano, suggerendoti come trovarle o dantoti qualche dritta.

Ciao

Mario

Modificato: da Mario Maggi
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Secondo me il problema più grosso è che non ci si rende conto del perchè allora l'energia elettrica fu nazionalizzata...............

Caro Paolo Cattani tutte le soluzioni hanno pro e contro, la soluzione perfetta non esiste.

Passare da un sistuazione di potere selvaggio da parte alcuni oligopolisti privati, situazione che mi ved decisamente contrario, ad un una situazione di un monopolista, formalmete pubblico ma, praticamente, al servizio di un altro oligopolio, non è certo stata la soluzione perfetta, anzi.

Forse, e quel forse è molto dubitativo, paghiamo meno l'enrgia. In compenso la paghiamo ancora troppo cara e, sopra a tutto, stiamo paganndo ancora oggi decenni di sprechi, malgestioni e clientelismo.

Anche se non perfetta, la soluzioni che si sta tentando è, teoricamente, la migliore possibile: concorrenza tra produttori e il potere pubblico, cioè in ultima analisi ancora noi, che sorveglia ed indirizza.

Io ho sempre pensato che sarebbe stato possibile fare così fin da subito, risparmindo molti soldi pubblici, cioè nostri. Ma forse è stato necessario toccare con mano cosa significano i disservizi e gli sperperi per tentare di porvi rimedio.

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Paolo Cattani

Sono d'accordo con te, dove ci sono i soldi arrivano presto tutti gli avvoltoi: la situazione precedente all'enel era però molto più grave. Le aziende imponevano continui aumenti delle tariffe giustificandole con gli alti costi della distribuzione, senza però effettuare nuovi investimenti e migliorie. I maggiori incassi venivano utilizzati per l'acquisizione di società che non avevano a che fare col settore elettrico, magari aziende che avevano difficoltà proprio a causa dell'alto costo dell'energia e dei continui disservizi. Diciamo che sarebbe come se le autostrade aumentassero le tariffe per cinque anni di fila (come adesso) pur diminuendo il personale (come adesso) e rinviando all'infinito gli interventi che hanno promesso di fare se le tariffe aumentavano (come adesso) e quando sono obbligati a farlo, usassero metà dell'asfalto necessario (come adesso). Magari i maggiori proventi servirebbero ad acquisire la ditta di autotrasporti messa in difficoltà dalle alte tariffe autostradali e dal cattivo stato della rete viaria, o la ditta di ortofrutta che non è più competitiva a causa dei costi del trasporto.

L'accentramento divenne evidente fra la prima e la seconda guerra mondiale, quando un terzo dei ministri dei governi di allora era costituito dagli industriali elettrici, che sicuramente imponevano svolte politiche a loro convenienti: dopo la marcia su roma la cosa si arrestò (fu uno dei motivi che la scatenarono?) per i motivi e con le conseguenze che sappiamo tutti, ma dopo la guerra la cosa riprese, visto che i capitali nelle mani delle industrie elettriche erano ancora consistenti.

La costituzione dell'enel non fu una soluzione perfetta, riemtrava solo nei canoni politici di allora, quelli del famoso controllo dei prezzi: credo però che se la soluzione fosse rimasta immutata ora staremmo molto peggio. Spero solo che lascino lavorare le authority: nel caso autostrade, però, il direttore che le aveva multate per l'antitrust è stato licenziato..

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.....credo però che se la soluzione fosse rimasta immutata ora staremmo molto peggio.

Questa è praticamente certo.

Spero solo che lascino lavorare le authority: nel caso autostrade, però, il direttore che le aveva multate per l'antitrust è stato licenziato..

Ti sei mai chiesto perchè il titolo autostrade ha sempre un'ottima quotazione in borsa? Saprai sicuramente che uno dei titoli su cui investono i piccoli risparmiatori. I medesimi che sono felici quando arrivano i dividendi e piangono quando devono pagare il biglietto dell'autostrada.

Siamo alle solite: moglie ubriaca e botte piena (o era il conrario: moglie piena e botte ubriaca; bhoo)

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Commenta, non ho capito se sei favorevole al ripristino (immagino che parli del Vajont, non sono informato) o no.

Ciao

Mario

La diga è perfetta, la montagna invece è sempre la stessa...cioè è a rischio di smottamento.

Brevemente nel Vajont la montagna frano per un pezzo e l'onda tracimo dalla diga, che resse perfettamente, facendo il disastro che tutti conoscono.

La centrale era pericolosa allora e lo è adesso, visto che la montagna con l'aumentare del livello delle acque smotta. Ovviamente sono contrario, non esistendo condizioni di sicurezza.

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Paolo Cattani

Inoltre, se non erro, l'invaso è pieno per due terzi proprio della terra franata dal monte Toc nel momento della disgrazia.

Modificato: da Paolo Cattani
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al epoca dopo il disastro avevano scavato una galleria di baipas laterale alla diga per lo svuotamento totale

provate voi ad andare li a proporre di installare una tubatura per il preglievo dell acqua a monte senza invaso e sfruttare l'acqua fluente della vallata a monte della diga per sfruttare il salto a valle di qualche centinaia di metri

per costruire una mini centrale idroelettrica da poche centinaia di kw, i paesani e dintorni vi mettono al rogo o vi impiccano in piazza o tirano fuori la ghigliottina!!!! andate li a vistrare la diga fa veramente impressione pensare a quello ché successo stando sulla diga sembra impossibile ... la diga del vayont a fatto piu morti del nucleare ...

dai ovviamente dati ufficiali anche se sicuramente a chernobyl molte morti sono state nascoste ...

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Potrei sbagliarmi ma mi sembra di ricordare che l'invaso del Vajont non fosse stato concepito per produrre energia (cioè non c'era una centrale) ma come 'riserva' per le altre centrali della valli vicine, in particolare quella di Soverzene (immediatamente a sud). A questo scopo era stato realizzata una condotta che collegava i due invasi. Sarebbe molto interessante se qualcuno che conosce bene il sistema delle centrali correggesse o confermasse quello che ricordo io...

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  • 5 weeks later...

l'invaso del vajont si trova a valle di tutti gli altri impianti lungo l'asta del piave, se sommi le capacità di tutti gli altri invasi ti salta fuori pressapoco proprio la capacità dell'invaso del vajont, quindi era pensata per raccogliere le acque già elaborate nelle centrali a monte e sfruttare il salto residuo tra la quota dell'invaso( mi pare sia a quota 600/700) e la centrale che si trovava vicino a soverzene( circa 400m)

quindi le centrali a monte invece di scaricare direttamente l'acqua nel piave la scaricavano senza farle perdere troppa quota (e quindi energia potenziale) attraverso gallerie lunghe svariati chilometri in vajont

(il torrente vajont che esisteva prima della costruzione della diga era un rigagnolo che non giustificava tale invaso)

se visitate il museo sul vajont ad Erto tutto questo discorso è rappresentato in un bel diagramma con tanto di quote esatte e capacità dei bacini.

era un idea giusta, peccato che il terreno non consentiva l'invaso, e ancora di più perche si è spinto per farlo lo stesso non considerando i rischi che poi si son materializzati con tutti quei morti.

qualcuno parlava della galleria che esiste sotto il lago e collega la parte a monte della frana con quella a valle, beh, è stata costruita prima della frana. pensavano che il toc venisse giù lentamente e cosi l'han costruita per collegare i due bacini in cui la frana avrebbe diviso il lago.

è pazzesco, sapevano che veniva giù e addirittura avevano già pronta la soluziuone per riutilizzare il lago a frana avvenuta.

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  • 3 months later...

Pensavo che su queste pagine si discutesse di problemi tecnici, vedo però che la discussione a preso un risvolto politico che francamente non vedo cosa centri con

le centraline dismesse ed il Vaiont.

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francamente non vedo cosa ci sia di politico nell'affermare che la valle del vajont si trova in una posizione ottimale per sfruttare l'energia dell'acqua ma che sia stato un grosso errore realizzare lo stesso l'impianto fregandosene o trascurando la geologia della valle causando poi migliaia di morti

se non ci fossero stati quei problemi di smottamento sarebbe stata un opera ottima dal punto di vista tecnico

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  • 2 weeks later...

Pensare a riattivare il Vajont sarebbe una pazzia (sorvolando il discorso sicurezza da trattare a parte), primo perchè ormai non sarebbe più conveniente e 2° perchè qualunque tecnico sarebbe ucciso al solo avvicinarsi...

Riguardo alla sicurezza, onestamente dopo la frana che è venuta giù, bisognerebbe vedere se c'è ancora materiale franoso o se il materiale franoso presente ormai si trova tutto in fondo al lago, il monte toc potrebbe pure essere sicuro attualmente.

Questo sarebbe materia per geologi, per gli ingegneri il problema sarebbe che l'invaso ormai pieno non è più redditizio (considerate che la galleria sul fondo del lago artificiale era stata progettata per una piccola frana, come del resto gli studi fatti in segreto dalla Sade avevano ben altre ipotesi di quelle che poi portarono alla catastrofe.

Da ingegnere il progetto Vajont è molto stimolante, il problema è che i soldi portarono a voler realizzare un qualcosa che non andava fatto e che ha creato una catastrofe immane.

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