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Taratura Di Un Diaframma


GiuseppeM.

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Salve a tutti.Sono nuovo!Volevo chiedervi un parere.Ho tarato un diaframma correlando caduta di pressione a cavallo di questo e portata massica che lo attraversa.La portata massica l'ho calcolata a partire da quella volumetrica(nota attraverso un misuratore a turbina posto immediatamente a monte di un compressore),utilizzando pressione e temperatura immediatamente a monte del diaframma stesso (è giusto far così,vero?).

Il flusso d'aria che ha attraversato il diaframma era a pressione e temperatura ambiente.Secondo voi,se questo diaframma funzionerà con flussi di aria in pressione,per es. 1.3, 1.6, 1.8 bar e temperature tra i 50 e i 90 °C,che errore posso commettere nell'utilizzare la stessa relazione tra caduta di pressione e portata massica ricavata con flusso alla pressione atmosferica?Forse mi conviene tararlo in diverse situazioni di pressioni e temperatura?Grazie mille!Giuseppe

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stai ragionando in maniera molto contorta

prima di tutto sia la turbina che il diaframma sono elementi di misura di portata volumetrica, se vuoi la portata massima devi calcolarla eseguendo una compensazione in pressione assuluta ed in temperatura

cio' fatto ti trovi due elementi, tra loro ridondanti di cui uno e' molto migliore dell'altro

la turbina non solo e' piu' precisa ma ha una rangeability molto magiore, in pretica l' FO non serve a nulla

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Grazie Piero! Ma cosa mi dici della validità della relazione "caduta di pressione-portata" che ricavo dalla taratura se questa la utilizzo in condizioni,come avevo detto,di pressione e temperatura differenti,maggiori in questo caso?Grazie per la risposta,ciao

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In realtà penso che la relazione analitica debba essere espressa tra portata volumetrica(non massica) e differenza di pressione attraverso il diaframma.In questo modo l'equazione assume un carattere generale,ovvero valida per tutte le condizioni di flusso di pressione e temperatura durante le quali, misurato il delta-p a cavallo del diaframma, ricavo la portata in volume che moltiplicherò per la densità del fluido calcolata con pressione e temperatura rilevate immediatamente a monte del diaframma ottenendo la portata in MASSA.E' giusto ciò che ho scritto?Ciao

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Intendi dire forse che hai tarato uno strumento trasmettitore di portata installato come misura di delta pi accoppiato ad un diaframma calibrato inserito in una tubazione?

Se e così dovresti avere un foglio di calcolo del diaframma con tutti i dati costruttivi, il delta pi calcolato sulla portata di fondo scala e le caratteristiche del fluido nella tubazione.

Il foglio di calcolo in genere contiene anche i limiti di applicabilità della misura entro dei range definiti di pressione, temperatura e portata. Nelle misure di portata non puoi lavorare per tentativi ma devi avere degli elementi base certi.

Il segnale ottenuto da una misura di delta pi è di tipo logaritmico, deve quindi essere linearizzato.

Tanto per avere una idea dimensionale, quanto è il Diametro Nominale della tubazione, (DN) con il diaframma e la pressione di esercizio?

Ciao

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Ciao adross. La tubazione è da 3 pollici,ed è attraversata da aria "pompata" da una soffiante Roots a tre lobi di 1700 cc circa.Il diaframma,secondo ciò che m'han detto, è normalizzato secondo le norme UNI EN ISO 5167,altro non so.In pratica io l'ho tarato facendo riferimento a campioni di portata volumetrica rilevati da un misuratore a turbina della Instromet a monte di esso e del Roots, e per ogni valore della portata ho misurato,mediante trasduttore di pressione differenziale, la caduta di pressione a cavallo di esso.Ho così ricavato una relazione analitica con Excel(linea di tendenza) tra portata in volume e detta caduta di pressione.Per conoscere la portata in massa dovrei fare una semplice moltiplicazione tra portata volumetrica conosciuta attraverso la relazione ricavata in base al delta-p e la densità dell'aria che di volta in volta potrà cambiare a causa delle diverse condizioni di funzionamento,mi rifersisco in particolare a pressione e temperatura dell'aria in moto.Concordi?Ciao

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no

i diaframmi non si tarano, si calcolano

noto il diametro dell'orifizio, basta misurarlo ed il fluido che passa si ricava la pressione differenziale

la portata volumica e' direttamente proporzionale alla radice quadrata normalizzata della pressione differenziale

cio' fatto si ha la portata volumica, se ti interessa la portata massica devi compensare in temperatura nel caso di liquidi e in temperatura e pressine nel caso di gas

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Allora Piero tu ritieni priva di senso una relazione portata volumica-caduta di pressione attraverso il diaframma realizzata con l'ausilio di un campione? Perchè?! Ciao

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Scusate ragazzi se ripropongo il mio dubbio.La relazione che è possibile ricavare con vari campioni di portata(volumetrici) tra caduta di pressione attraverso un diaframma(per aria a pressione atmosferica) e il suddetto campione di portata volumetrica mi può dare una curva di taratura e quindi una relazione analitica tra questi due parametri.In questo modo ho una relazione che mi può fornire la portata in volume da una lettura di caduta di pressione.Ritenete valido questo modo di procedere? Se non,perchè?Grazie a tutti!

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