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Vaso Di Espansione


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Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum, cerco qualcuno che mi dica dove trovare una tabella per conoscere la pressione ideale dell' aria nei vasi di espansione rispetto alla pressione dell'acqua.

Grazie ***************

Sono consentite solo email con indirizzo del tipo xy[at]plcforum.it Leggere bene il regolamento liberamente accettato.

Modificato: da Livio Orsini
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Un vaso di espansione che in realtà è tenuto in pressione dall'aria.

Credo che dovresti far capire meglio che tipo di applicazione, (industriale?) si tratta.

O si tratta forse di un polmone pressurizzato di una rete di acqua?

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SimoneBaldini

Se parli di quello del riscaldamento, puoi avere la pressione idrostatica + 0,3 bar ad impianto fermo. La misura devi farla con il vaso scollegato dall'impianto e/o impianto vuoto.

Ciao

Simone

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Esattamente si tratta di + applicazioni come autoclave su reti idriche (solo acqua fredda ) ma trovandomi con vari tipi e capacità di vasi di espansione a pressioni diverse volevo sapere se c'è una tabella o una regola per caricare la pressione dell'aria per avere la resa migliore, scuatemi se ho detto cavolate, faccio un esempio semplice se ho un vaso tarato a 2 bar e lo faccio lavorare con una pressione di acqua di 10 bar avrò dei rendimenti diversi di quando lo carico a 4 bar ( sempre caricato vuoto ).

Grazie

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Forse intendi quei barilotti con membrana pressurizzata precaricata con aria che vengono montati nei circuiti con autoclave per ridurre gli effetti degli impulsi di pressione in fase di manovra?

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SimoneBaldini

Ma allora autoclave, ma che autoclave?

Se hai delle pompe inverter il vaso serve e deve avere una pressione quasi simile alla pressione di taratura dell'impianto. Se hai delle pompe on/off allora la pressione è riferita al valore minimo di innesco delle pompe, naturalmente in linea teorica.

Ciao

Simone

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Ringrazio Simone, penso di aver capito che la presssione di carica dell'aria nel vaso (vuoto) deve esse pari alla pressione di lavoro (minima) dell'autoclave.

ciao Gabriele

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Ci sono varie possibili applicazioni per un vaso d'espansione (a volte detto anche accumulatore, cassa d'aria, etc) che può essere costituito da un contenitore in cui c'è un gas (aria, azoto, etc) e un liquido (acqua, olio, etc).

Spesso (ma non necessariamente) i due fluidi sono separati da una membrana elastica di materiale plastico (atossico per le applicazioni idropotabili)

Il gas ha funzione di fornire al sistema l'elasticità che non possiede il liquido da solo.

Alcune applicazioni sono:

1) in un circuito di riscaldamento chiuso - in questo caso permette la dilatazione dell'acqua che riscaldandosi aumenta di volume. In questo caso la precarica a quanto dovrebbe essere secondo te? Pensaci e vedrai che la risposta più logica è ... la pressione d'esercizio dell'impianto. Il volume invece quanto dovrebbe essere? Dipendera da quanta acqua ci si deve espandere e quindi basta calcolare la dilatazione termica tenendo conto del volume d'acqua nel circuito, della variazione di temperatura e... della taratura della valvola di sicurezza..... Mai viste valvole che gocciolano quando si riscalda e aria che rientra nel circuito quando si raffredda? Eheheh magari potrebbe dipendere da questo che dici?

2) in un impianto di pressurizzazione (autoclave) - in questo caso serve a permettere un accumulo di acqua tale da non far accendere la pompa (azionata da un motore senza inverter e comandata da un pressostato on/off ) ad ogni minima richiesta d'acqua. in questo caso quale sarà la pressione più idonea di precarica (ammesso che non si ricarichi continuamente con un compressore) ed il volume richiesto?

Per il calcolo della pressione di precarica ottimale si applica la legge dei gas (P1xV1=P2xV2) per determinare a parità di volume ed in funzione della pressione di attacco e stacco della pompa. Fai qualche prova e fatti da solo la "tabellina" e se non ci riesci torna qui per la soluzione.

3) per smorzare variazioni brusche di pressione / portata (colpi d'ariete) dovuti ad esempio alla chiusura rapida di una valvola su un circuito lungo dove il liquido và molto veloce... Come si calcola? se ti interessa questo caso si può approfondire

4)..Etc..

Saluti. Menico

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Scusate il ritardo ma sono stato assente, l'applicazione che mi interessa è come autoclave (caso 2), sono ignorante sulla legge dei gas (P1xV1=P2xV2) intanto per la regolazione della pressione aria nei vasi con menbrana sono andato a naso (circa la metà della pressione dell'acqua), sinceramente non mi fido molto ad aumentare di più la pressione dell' aria ( trovarmi vicino ad un vaso caricato a 10 bar di aria non mi sembra uguale che a 10 bar di acqua, anche con valvola di sicurezza ) comunque se qualcuno riesce a trovarmi una tabella magari di qualche casa produttrice di vasi d'espansione vi sarei grato.

grazie Gabriele

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Ti do un consiglio prezioso ... gira alla larga dal tuo impianto perchè non è certo proggettato per funzionare

a pressioni > 6 bar gia molto gravose.

Nessuno può risponderti con precisione se non fornisci uno schema dell'impianto sopratutto se in esso

vi sono valvole antiritorno ed escursioni termiche.

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Il problema della sicurezza è importante ci tengo alla pelle e non lo trascuro, ma dicevo all' inizio che (mio malgrado ) ho ha che fare con più impianti e a condizioni diverse ( non è il serbatoio di casa mia ) e quando si va in giro se ne vedono di tutti i colori e "esperti che fanno disastri" (es istallare vasi senza valvole di massima pressione ) senza parlare di revisioni non più eseguite da anni ecc. comunque finora quando ci devo per forza mettere le mani, carico il vaso vuoto ad una pressione di circa un quarto della pressione di esercizio e controllo il funzionamento del tutto, in genere ho pressioni di acqua da 6 a 12 bar di vasi "targati" 16 bar , collaudati a 22,5, ( ho visto applicazioni industriali anche a 200!)....

qualcuno ha tabella o link?

Grazie

Gabriele

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