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Osmosi Inversa E Cambio Filtri Al Carbone / Membrane - Quanto durano?


smsmsms

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Ciao a tutti.

Mi hanno installato un impianto di osmosi inversa per uso domestico (isomma il classico

impianto compatto sotto il lavabo della cucina). Ora il tipo di impianto mi dicono che è

"dual in line" e cioè con due membrane osmotiche e due filtri al carbone in parallelo

direttamente sulla linea di alimentazione dell'acqua (non ha gruppo UV e serbatoio di

accumulo). Dunque, gli installatori mi dicono che i due filtri al carbone DEVONO essere

sostituiti ogni 6 mesi e comunque ogni 60/70 litri di acqua consumata. Considerando che

una coppia di filtri me li "regalano" a poco meno di 70€, secondo voi è il caso di un cambio

di tali componenti in tempi e quantità di utilizzo così ridotte? Tenendo conto che l'acqua in

ingresso all'osmosi è addolcita e filtrata (con filtro a spago ... ma non so le dimensioni dei pori)

io supponevo che la vita dei filtri fosse ben superiore. Anche le membrane mi dicono che

dovrebbero essere cambiate (entrambe) ogni 5/6 anni e comunque quando la conducibilità

dell'acqua (e quindi il residuo) aumenta notevolmente; costo circa 100€. Anche qui pensavo

ad una durata almeno pari a 10 anni. Qualcuno di voi cortesemente ha esperienza in merito?

O comunque avete qualche info in più? Se necessitate di ulteriori informazioni sul prodotto

ditemi pure e vedrò di recuperarle dal manuale di istruzione.

Grazie ancora ... :D

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Scusa ma se hai installato l'impianto significa che l'hai voluto tu per qualche ragione, visto anche che l'acqua c'è l'hai già adolcita. Significa anche che i costi di gestione li hai già previsti all'atto dell'acquisto.

Il trattamento dell'acqua tramite filtri o a scambio determina inevitabilmente l'esaurimento del materiale filtrante in quanto trattiene le particelle oggetto della filtrazione fino alla saturazione. Se il sistema non è rigenerante come i grossi impianti è chiaro che va ad esaurimento e devono essere sostituiti i filtri. Gli impianti di trattamento dell'acqua in genere vanno tutti per quantità, (litri o metri cubi) di acqua trattata. Ritengo che informazioni più dettagliate le puoi ottenere dal costruttore dei filtri che non indichi nel post.

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Anche il tipo che era venuto a proporlo a casa mia aveva parlato di una durata dei filtri di 6 mesi non quantificando i litri solo che il prezzo dei ricambi in "assistenza obbligatoria" si aggirava sui 90 euro e il prezzo del sistema ad osmosi 2600 euro ma visto che ci siamo qualcosa a meno?

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Paolo Cattani

Il prezzo dei ricambi non sembra elevato, in rapporto ai costi che conosco, piuttosto mi sembra che nessuno abbia citato il montaggio, che è il vero problema: non è così facile come sembra e un errato montaggio porta alla perdita di efficienza del filtro, inoltre è quasi sempre in quel momento che si rischia di rovinare le membrane.

Attenti puttosto ai colpi d'ariete, ma anche ai continui start-stop dell'osmosi: la vita delle membrane si misura in litri, ma anche in cicli di avviamento.

Approvo invece l'uso dell'osmosi dopo l'addolcitore, altrimenti le membrane non ti durano niente. I filtri a carbone servono più per togliere i gas e gli odori, a quel punto: li cambierei solo a "naso", quando l'acqua comincia a puzzare un po'.... A meno che parliamo di pozzi privati con alta percentuale di cloruri (vicino al mare)

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Anche io concordo con Paolo Cattani.

Per "rickyx" posso dire che nella mia zona (sud piemonte) esistono delle aziende che producono

(così dicono ma che io sappia rivendono solamente :P<_< ....) impianti di osmosi per abitazione

di qualità medio alta a partire già dai 700 €. Ovvio che con tale impianto avrai acqua "buona" ma una

portata ridicola; per esempio per riempire un bicchiere d'acqua possono occorrere anche 7 / 10 secondi.

Questo è docuto al fatto che hanno un solo filtro e non hanno accumulo. Alcuni sostengono che tramite i

soli raggi UV (costo indicativo dai 260 € in su + circa 50 € per i neon ... almeno dalle mie parti -

montaggio escluso) sia meglio dell'osmosi; qui dipende dalla durezza e pesantezza dell'acqua in quanto

gli UV ovviamente uccidono i batteri ma non eliminano i residui. Per esperienza un discreto impianto

di osmosi come quello citato da "smsmsms" lo si può trovare sui 1500€ 200€ più o meno (doppia

membrana edoppio filtro). E' comunque bene ricordare che TUTTI i rivenditori / installatori di impianti

di osmosi sono OBBLIGATI a rilasciare dichiarazione di conformità dell'apparecchio, autocertificazione

per l'ASL locale (nel caso non te lo installi tu) e soprattutto una chiara nota nelle istruzioni che riporta:

un'acqua NON potabile rimarrà NON potabile dopo il trattamento osmotico.

Alla prox.

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Paolo Cattani

Solo una precisazione: parlavo dei ricambi delle membrane, non dei filtri. Scusate. Una coppia di filtri a 70 euro dovrebbe riferirsi a cartucce da 3/4 lunghezza 280, oppure da 1/2 lunghezza 500 , se sono più piccole effettivamente è un po' caro.

Nota: l'acqua addolcita ed osmotizzata non è MAI potabile, proprio in quanto mancante di tutti i sali minerali, del resto un impianto come quello descritto è tipico di officine meccaniche per ottenere acqua per batterie (ma anche per i ferri da stiro nelle lavanderie...) , piuttosto non capisco come possa essere venduto "per uso domestico". Settanta litri di acqua demineralizzata ogni sei mesi vuol dire stirare parecchio...

La cosa ha senso solo se si ha un'addolcitore per abbassare la durezza nell'acqua non potabile per doccia, lavabo, lavatrice etc, quindi si ha in genere un doppio impianto, altrimenti l'acqua per cuocere o per bere dove la si prende?

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Grazie per le info.

Per Paolo Cattani: vorrei ancora alcune precisazioni (tanto pern on fraintenderti ...)

Dunque mi confermi che i filtri al carbone li posso cambiare "a naso"??

Le loro dimensioni sono circa 250mm di lunghezza e 50/70mm di diametro: quindi un costo di

poco meno di 70€ ti pare sensato? I 60/70 litri di consumo, sono impostati come limite nella

macchina; in altri termini se per uso domestico (non ho una stireria e tantomeno una

officina) si raggiugessero i 60/70 litri prima dei 6 mesi, consigliano di cambiare i filtri al

carbone. Forse il valore è un po' alto ma ... questo mi dicono che è lo standard impostato.

Se posso approfittare vorrei richiedere un tua idea sulla durata delle membrane osmotiche

in termini di anni; inoltre qual'è per te un valore accettabile di residuo e/o conducibilità per

uso sia domestico / alimentare che per (ad esempio come suggerivi) il ferro da stiro?

Grazie ancora per la pazienza

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Da quello che ho intuito si tratta di un impianto ad osmosi inversa a produzione diretta. Ne esistono con e senza a pompa. Le membrane negli impianti a produzione diretta sono più sollecitate degli impianti ad accumulo.

La durata delle membrane dipende, dal tipo di acqua, durezza e alcuni sali disciolti, dal consumo di acqua e della corretta manutenzione. I filtri a Carboni attivi servono a rimuovere il cloro che brucia le membrane. Devono essere cambiati ogni 6 mesi, o al massimo in un anno se si consuma poca acqua. In alcuni impianti è presente un By Pass per miscelare l'acqua ottenuta dai due tipi di filtrazioni.

Per esperienza sul campo: i carboni attivi si devono cambiare ogni 6 mesi nelle produzioni dirette ( negli impianti seri esiste un contalitri ) le membrane tra i tre e i 5 anni.

I carboni che citi dovrebbero essere cartucce a 10 pollici. Se mi dai maggiori informazioni posso essere più preciso. Il costo di 70 € è esagerato

Se esiste un addolcitore a resine, cambia leggermente il discorso sulla durata delle membrane ( si allunga ) mentre il cambio dei carboni attivi deve essere fatto sempre.

se ti può essere d'aiuto su questo link ci sono inidicazioni di massima.

http://www.gwsonline.it/nt_osmosi.asp

l filtro a "spago" cioè un filtro del particolato ( in questo settore detto a sedimenti ) rimuove solo le parti in sospensione e non i sali disciolti, quindi non modifica la durezza dell'acqua.

Il valore per il ferro da stiro è di una conducibilità bassissima, per il consumo umano le variabili sono tante, tipo di alimentazione, attività fisica, età, sesso, e tante altre...

saluti

eg

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Per Jumpier : me lo avevano proposto come sistema "efficacissimo"contro qualunque inquinante presente nell'acqua di rete tanto che se fosse arrivata dell'acqua non potabile nella " macchina" questa si sarebbe bloccata io dato che ho un figlio piccolo mi ero interessato sai per cucinare e bere,questa persona continuava ad insistere con i nitriti e i veleni ecc... Ho fatto una ricerca e ho visto che altro non era se non un uccello padulo!!!

Certo che sono sempre interessato ad un buon impianto di depurazione e siccome siamo vicini di casa hai mica dei riferimenti cortesemente? :)

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Grazie "gwsonline" per le info aggiuntive.

In effetti ti confermo che ho un contalitri (e come detto in precedenza mi avverte al

raggiungimento dei 60 litri e blocca la macchina ai 70 litri). Le cartucce dei carboni attivi

sono da 10 pollici; questa sera leggo i dati e domani (se posso) ti ridisturbo dandoti

maggiori info. Prima dell'impianto ad osmosi inversa con produzione diretta con pompa,

ho installato un addolcitore a resine di tipo classico (bombolone blu verticale con vasca per

la salamoia tanto per intenderci ...) tarato a circa 8 / 10 gradi di durezza. In ingresso allo

addolcitore ho un prefiltro per sgrossare le impurità; in ingresso all'osmosi un prefiltro a

spago (così mi hanno detto) ma non so a quanti micron filtra. Mi hanno installato un filtro

al carbone attivo anche in uscita (prima del rubinetto); mi hanno detto, però, che questo

va rimosso TASSATIVAMENTE dopo 6 mesi e NON PIU' reinstallato in quanto serve solo

per rimuovere evetuale gusto dalle membrane osmotiche nuove. All'interno della macchina

ho due filtri a carbone attivo e due membrane osmotiche che lavorano in parallelo con

pompa.; il valore della conducibilità attuale ms/cm è stata impostata pari a 33/35 (visualizzata

sul display) ma ho la possibilità di variare tale valore tramite una regolazione accessibile.

L'acqua in ingresso è regolata ad una pressione di 2/3 bar e la pompa raggiunge circa i 9 bar

quando lavoro a regime. Come giustamente mi hai consigliato, quando utilizzo l'osmosi, cerco

di utilizzarla per un tempo medio (esempio il riempimento di 2/3 bottiglie da 1.5 litri ecc.. ) per

evitare di far partire / arrestare troppe volte la pompa.

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Beh, a cosa mi serve ... <_<

per i motivi esposti da "rickyx" (avendo un bimbo piccolo sono un po' più tranquillo

su ciò che beve o usiamo per cucinare) oltre al fatto che l'acqua dell'acquedotto da me

è molto dura (circa 40°) e molto molto pesante (soprattutto in termini di ferro).

Potrò sembrare esageratamente protettivo ma ... spero di aver fatto la scelta giusta.

Il tempo mi darà ragione o torto ... speriamo bene :(:P

Ciao

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visto che io sono in procinto di fare questo benedetto impianto di depurazione vi sarei molto grato in anticipo per eventuali delucidazioni e consigli visto che a oggi uso l'acqua delle bottiglie anche per cucinare :blink:

Non penso di essere iperprotettivo ho fatto analizzare l'acqua e fa c....e cerco solo di tenere lontane le rogne ;) !?!

Modificato: da rickyx
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Paolo Cattani

Che devo dire? Io sono solo un povero responsabile di un'impianto ad osmosi a produzione diretta che poi accumulo... :lol: alla lettura di dieci minuti fa, abbiamo estratto dal pozzo 447.564 metri cubi di acqua e ne abbiamo prodotti 204.700 di filtrata, addolcita ed osmotizzata... in due anni. Non è certo un grande impianto, ma le cifre fanno già paura: partiamo con acqua a 40 gradi francesi, piena di ferro, a 28-31 gradi di temperatura (la zona è vulcanica)

Iniettiamo un catalizzatore inorganico per favorire la flocculazione del ferro nel primo filtro a sabbia, poi passiamo ad una colonna di aereazione per ossidare ulteriormente il ferro e precipitarlo, poi passiamo nel filtro a sabbia 2 ed al degasatore sottovuoto per togliere il metano (ce n'è molto, e dev'essere l'unico impianto di addolcimento dove è vietato fumare..). Da lì si va all'addolcitore, la cui uscita va all'osmosi....

Usciamo con 19 microsiemens di conducibilità, ed usiamo l'osmosi praticamente solo per abbattere i cloruri (dimenticavo, la falda è di acqua salata...).

Certo, 19 microsiemens non è un gran che, visto che la Lauretana ne riporta 17, ma comunque sarebbe già buona per una caldaia ad acqua surriscaldata a tubi di fumo... difatti, come dissi tempo fa, a Biella fanno i tessuti di lana ma non c'è lombra di una pecora. Sarà perchè hanno l'acqua addolcita gratis?

Certo, non siamo al livello dell'impianto dove lavoravo prima, di demineralizzazione totale fino a 0,3 microsiemens (e con totale intendo anche la silice) , però faceva solo 200 metricubi al giorno: qui è più del doppio.

Non faccio poi il confronto con l'acqua demineralizzata venduta nei supermercati, che è risultata fuori dalla portata degli strumenti del nostro laboratorio: quella analizzata si è rivelata infatti normale acqua del rubinetto, con conducibilità superiore a 250 microsiemens. Una truffa, visto che l'acquedotto di casa mia consegna a 220 micraosiemens.

QUindi, per il ferro da stiro o la batteria della macchina, consiglio decisamente la Lauretana....

Ciononostante, per nessun motivo berrei acqua addolcita o demineralizzata senza avere prima parlato con un medico. Alcune informazioni le trovi nei siti istituzionali, dove scopri che addolcire l'acqua non ha niente a che vedere con la potabilità, perchè riuscirebbero a passare troppi inquinanti: non a caso gli impianti domestici vengono montati su condotte di acqua che E' GIA' POTABILE e quindi sottoposta ad analisi che sono fuori dalla tua portata.

Abbassare la durezza serve ad avere meno calcare nello scaldabagno o nella lavatrice, a consumare meno sapone e ad allungare la vita della caldaia, nient'altro. Leggi bene i decreti e scoprirai da quante cose ti devi difendere quando bevi un bicchiere d'acqua, poi chiediti a che servirebbe avere l'acqua addolcita oppure no.

E' comunque difficile rispondere, senza sapere cosa c'è nella tua acqua e a che risultato vuoi arrivare: la durata dei filtri e delle membrane dipende da questo.

Per il signore che ha scritto indicando il sito commerciale della sua azienda, ricordo che la pubblicità su questo sito è vietata, come da regolamento.

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Per "gwsonline": ho dato una occhiata :blink: ai filtri al carbone attivo. Le dimensioni sono 250mm di lunghezza per 50mm di diametro; conteniture il plastica bianca (senza scritte o marchi) con su un adesivo riportante (oltre alla direzione del flusso dell'acqua e le istruzioni di installazione in inglese) anche le seguenti voci:

Taste & Odor removal; maximum flow: .75 gpm; maximum pressure: 125 psi; maximum temperature 100° F; service life: 1500 gal - AICRO. (ma un gallone non sono circa 3.7 litri?? Quindi i filtri durano più di 5500 litri?? <_< ) Con questi dati riesci a dirmi qualcosa in più? Grazie in anticipo

--------------

Per "Paolo Cattani": grazie per le info aggiuntive ma .... ATTENZIONE!!!!

Io (sicuramente ho franteso il tono della discussione / risposta) NON voglio fare polemica se il mio attuale impianto sia il migliore, il peggiore ecc.. Il tutto è partito con la richiesta di info sui ricambi per l'osmosi inversa a produzione diretta in termini di tempi / litri / costi. Il fatto che io abbia anche un addolcitore l'ho citato SOLO per dare una mano a chi mi rispondeva nel valutare (in base alle proprie conoscenze) la vita media delle membrane osmotiche.

Io sono consapevole (come riportato da "jumpier") che un'acqua NON potabile rimane NON potabile!!!

I motivi dell'installazione di tali dispositivi penso di averlo già spiegato ma lo riassumo:

- addolcitore / prefiltri : in quanto l'acquedotto fornisce acqua troppo dura (alcuni miei vicini si lamentano

addirittura di rigare i rubinetti tra durezza acqua ed impurità - sabbia / residui - contenuti);

- osmosi inversa: perchè l'acqua dell'acquedotto contiene una quantità di residui (ed in particolare ferro)

esageratamente alti; e poi per il mio bimbo ho chiesto un po' in giro (medico compreso) e me l'ha

consigliato pure lui l'osmosi, visto lo stato attuale dell'acquedotto.

Premesso ciò, se ho fatto qualche cavolata nel realizzare in q uesto modo l'impianto, sono ben accetti tutti i suggerimenti possibili; ricordo comunque che (per come la vedo io) la bontà dell'acqua (e ripeto purchè potabile) è soggettiva. Mi spiego: io magari tollero bene un acqua con conducibilità 40 mentre magari mia miglie e mio filio NO!. Quindi ... la mia morale personale: fino ad oggi usavo le bottiglie dell'acqua per far da mangiare, caffè, thè, ed ovviamente bere (ci mettiamo anche il ghiaccio per le granite visto la stagione :P ); da qualche mese ho abbandonato l'acquisto dell'acqua al supermercato ed ho installato l'osmosi inversa. Forse è troppo poco tempo che io ed i miei familiari la stiamo usando ma per ora tutto bene e l'acqua sa solo di ... ACQUA!

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Faccio ammenda per l'indirizzo del sito, ovviamente non c'era dolo.

L'addolcitore ha uno scopo puramente tecnico, serve a proteggere gli apparecchie e tubazioni dal deposito del calcare. Per l'acqua destinata a consumo umano non porta benefici ed è causa di qualche rischio. Non per l'aumento dello ione sodio, ininfluente tranne che per diete mediche ipososdiche, quanto per lo sviluppo della carica batterica.

L'acqua del rubinetto è potabile, pochi sono i casi in cui i valori di parametro (dl 31 /2001 ) vengono sforati. Questo non vuol dire che l'acqua possa essere migliorata. Di fatto il gestore dell'acquedotto garantisce una QUALITA' LEGALE dell'acqua, migliorarla significa aumentare la QUALITA' REALE dell'acqua. Pur non avendo nulla contro le acque naturali confezionate, penso che molto di esse sia QUALITA' EMOTIVA, dovuta al martellamento pubblicitario. Non esiste un'acqua perfetta per il consumo umano. Ognuno dovrebbe scegliere l'acqua da bere in funzione di tanti paramteri, il tipo di alimentazione, l'atività fisica, l'età, il sesso e altri ancora.

Si può sicuramente dire invece quale acqua non bere. Quella ricca di inquinanti o sostanze nocive.

Un impianto per il trattamento dell'acqau potabile è utile, bisogna scegliorlo con cura evitando di spendere troppi soldi. Osmosi o Multifiltrazione ? Dipende dal tipo di acqua e dalle necessità umane.

per smsmsms il filtro è tutto in plastica, cioè il contenitore è parte integrante della cartuccia ?

saluti

eg

Faccio ammenda per l'indirizzo del sito, non c'era dolo

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Forse sono stato troppo conciso (non metto in dubbio che se hai deciso di installare l'impianto è perché vuoi avere condizioni migliori per la tua famiglia... tra l'altro anch'io ho un bimbo piccolo ;) ).

Ho fatto, forse troppo velocemente, una valutazione di questo tipo:

mi sembra che 60 litri si raggiungano ben prima di 6 mesi: ammesso che il consumo sia di 5 litri al giorno (1/10 del fabbisogno) il filtro ti costa 70/12= (circa) 6euro al giorno, mentre andando a bottiglie (0,3euro al litro?) avresti con lo stesso costo 20 litri, quindi circa 4 volte tanto.

Economicamente quindi mi pare controproducente. Sbaglio qualcosa?

Ciao

Andrea

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Sicuramente un buon alambicco fatto in casa garantisce soddisfazioni economicamente indifferenti... :lol:

Ma continuo a non capire... :huh:

L'impianto non serve a generare acqua distillata o migliorare la qualità di quella a uso non potabile (lavatrice, lavastoviglie, doccia, wc, etc.) ma a migliorare quella potabile (da bere, cucinare, lavare le verdure, etc.).

Mi sembra che l'offerta di marche (e quindi caratteristiche chimico/fisiche) sia veramente ampia, perlomeno nella mia zona, quindi non vedo la convenienza: per questo chiedo spiegazioni!

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Vedo che la discussione interessa :P !!! Bene bene ...

Dunque, per rispondere a "gwsonline": si, il contenitore (almeno per quello che ci capisco) è parte

integrante della cartuccia. E' a forma cilindrica, affusolato alle estremità; si nota chiaramente che una delle

due estremità rappresenta un "tappo" che poi è stato inserito (avvitato / incollato / pressato ... non so)

sulla restate parte. Alle due estremità vi sono poi due tappini che chiudono i fori (penso da 1/2 pollice).

Questo andranno rimossi all'atto della installazione.

Per rispondere ad "AndreaC": dunque tu dici 5 litri al giorno .. OK. Per sette giorni fa 35 litri. L'acqua che fino ad oggi consumavo costava qualcosa in più di 0,3€ a bottiglia ma comunque prendiamo 0,3€ come cifra base di riferimento. Divido 35 per 1.5 litri e moltiplico per 0.3 €. Se non faccio errori sono 7 € a settimana. In 25 settimane (circa 6 mesi) spenderei circa 175€. Ora il mio dubbio (motivo per cui ho aperto la discussione ... ma forse non sono riuscito a spiegarmi) era capire se è davero necessario sostituire i filtri con tale frequenza e sostenendo tali costi. Io ovviamente NON mi faccio i conti in tasca SOLO sul costo dei filtri; ad essi devi aggiungerci il costo dell'osmosi inversa (e ti assicuro non è proprio economica), altre al fatto principale di "SPERARE" di bere acqua migliore (anche rispetto a quella del supermercato ... vedi post precedenti su tali opinioni). Ad ogni modo in una mia precedente risposta a "gwsonline" puoi leggere che sui filtri in questione è riportato una durata di 1500 gal (presumo galloni) e quindi circa 5500 litri. Se così fosse, forse ti tornerebbero alcuni conti. Il mio dubbio è: ma ha ragione l'installatore (che mi dice di sostituirli ogni 6 mesi e comunque ogno 60/70 litri consumati) oppure no? L'installatore me lo dice per "cautelarmi" sull'acqua che berrò oppure anche (e sottolineo anche) per guadagnarci qualcosina in più? <_<:(<_<

Con questa riflessione non voglio dire che sono prevenuto su quanto mi ha esposto l'installatore; vorrei solo conoscere un punto di vista collettivo ... magari da persone che hanno "toccato con mano" la questione!!!

Grazie a tutti

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L'acquisto di un impianto per il trattamento dell'acqua potabile raramente ha un ritorno economico immediato. Le motivazioni che portano ad un acquisto sono di altra natura: disponibilità illimitata d'acqua, comodità, sicurezza.

Il prodotto in se per se non avrebbe un costo ecessivo, ma purtroppo chi lo propone vi carica sopra le spese di una azione di vendita diretta, e poi c'è il tema dell'assistenza. Ossia garantire in zona la presenza di un tecnico che installi e assista in caso di bisogna.

Quindi se uno si attrezza per comprarlo lui direttamente alla fonte o dal distributore e si accolla l'onere di installare e assistere il prezzo diventa interessante e il rapporto investimenti ricavi diventa vantaggioso.

Sceglire l'osmosi o la multifiltrazione ?

Nelle zone dove l'acqua di rete è leggera, ossia dove l'acqua ha origine piovana ( invasi ) consiglio una multifiltrazione, dove l'acqua è dura, genralmente di falda, si può valutare l'osmosi. Personalemente sono contrario ad acque troppo leggere ( tipo lauretana ), sono acque estreme e quindi consiglio impianti ad osmosi con By pass dove si possono regolare i sali disciolti.

Ovvio l'invito a verifcare l'orgine del materiale escludento tutto quello che è cinese-taiwan.

se si sceglie di comprare il prodotto presso una rete vendita locale è bene verificare tutti i costi. Assistenza e parti di ricambio, ricordando che il privato cittadino che acquista un apparecchio con installazione inclusa ha diritto per legge a 24 mesi di garanzia on site. ( il tecnico non può chiedere nulla, neanche il diritto di chiamata o i kilometri )

saluti

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Paolo Cattani
L'addolcitore ha uno scopo puramente tecnico, serve a proteggere gli apparecchie e tubazioni dal deposito del calcare

Infatti. Di solito si usa appunto per questo, oltre a permettere risparmio di sapone durante i lavaggi e a dare più morbidezza ai capelli durante lo shampoo. Devo dire che lo considero anche più ecologico, perchè secondo me fanno meno danno le soluzioni di rigenerazione a base di sale da cucina che i polifosfati rilasciati dagli appositi dosatori e dai detersivi.

Pur non avendo nulla contro le acque naturali confezionate, penso che molto di esse sia QUALITA' EMOTIVA, dovuta al martellamento pubblicitario.

Sono d'accordo anch'io, anzi, per anni le acque confezionate sono sfuggite ai controlli e risultavano spesso peggiori di quella degli acquedotti.

Non esiste un'acqua perfetta per il consumo umano. Ognuno dovrebbe scegliere l'acqua da bere in funzione di tanti paramteri, il tipo di alimentazione, l'atività fisica, l'età, il sesso e altri ancora.

Per questo ho parlato di colloquio col medico: usare un'acqua "migliorata" che porti degli scompensi può essere dannoso e peggiorativo delle condizioni di utenti che hanno delle patologie che richiedono il controllo, basti pensare agli effetti di acque ad alto tenore di sodio per gli ipertesi, o al contrario, a quelle diuretiche.

Si può sicuramente dire invece quale acqua non bere. Quella ricca di inquinanti o sostanze nocive.

Certamente, ma questo è anche il punto cruciale della discussione: cosa può fare l'osmosi in realtà? Può realmente diminuire il tenore degli inquinanti? Di quelli inorganici si, qualcosa può fare, specie in accoppiamento con l'addolcitore. Ma che può fare contro gli antiparassitari, o il benzopirene, o l'epicloridrina, il dicloroetano, gli idrocarburi aromatici, il tri ed il tetracloroetilene, il trialometano? O contro il radon?

Ricordo che da decreto, l'acqua potabile è quella con meno di 2500 microsiemens di conducibilità, mentre nella mia zona gli acquedotti distribuiscono a circa dieci volte meno... ma questo non vuol dire che non sia inquinata

E' per questo che ritengo sprecato usare l'osmosi in casa: se l'acqua è già dentro ai valori limite, l'osmosi porta solo una riduzione della durezza, e non un'acqua più sana. Se dovessi scegliere, a questo punto metterei solo i filtri a carbone attivo, che almeno hanno qualche effetto sequestrante sugli inquinanti organici. Forse metterei anche la microfiltrazione, ma solo per dare una vita più lunga ai filtri a carbone.

Non installerei, invece addolcitore + osmosi per il consumo umano, visto che servono solo alla riduzione della durezza.

Se l'acqua, invece, è fuori dai valori limite, non c'è altra strada che fare un pozzo nuovo: nessuna osmosi, o filtro, o trattamento domestico potrà renderla bevibile.

L'impianto non serve a generare acqua distillata o migliorare la qualità di quella a uso non potabile (lavatrice, lavastoviglie, doccia, wc, etc.) ma a migliorare quella potabile (da bere, cucinare, lavare le verdure, etc.).

E' esattamente il contrario, questo impianto migliora molto l'acqua per i servizi (in effetti, produce proprio acqua cosiddetta "distillata), ma non offre grossi vantaggi dal punto di vista alimentare, salvo per la presenza dei filtri a carbone attivo che tolgono molti odori ed inquinanti nocivi.

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Per "gwsonline": sai dirmi qualcosa in più sui filtri al carbone attivo???

Per "Paolo Cattani": scusami ma sono proprio confuso.

Dunque l'addolcitore ha scopo puramente tecnico ( e fino qui ok :D );

L'osmosi, a cosa serve?? Da come la intendo io (a grandi linee) oltre a togliere

gusto ed odori (tramite i filtri al carbone) dovrebbe anche eliminare i batteri

ed altre impurita (con le membrane osmotiche). Ora non ricordo tutte le sostanze

che elimina ma facendo una ricerca in internet si ottengono tabelle che riportano

tali nomi. SPESSO E VOLENTIERI si può notare che la quantità rimossa dall'acqua

(es. batteri, pesticidi, idrocarburi ecc..) è MAGGIORE al 99%. Quindi è vero che

se tratto dell'acqua fino a reggiungere una conducibilità bassisima (es. i 0.3 ms di cui

parlavi post addietro) ottengo acqua distillata ma penso sia ragionevole sostenere

che per una conducibilità più alta l'impianto rstituisca comunque acqua per scopi

alimentari del tutto simile o migliore a quella acquistata! Vero :blink: !

Oppure no <_<:( ?? Cosa devo pensare a questo punto?

AIUTO!!!!!

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Egregio signor Cattani, se mi cita lo faccia correttamente. la mia frase riportata:

"L'impianto non serve a generare acqua distillata o migliorare la qualità di quella a uso non potabile (lavatrice, lavastoviglie, doccia, wc, etc.) ma a migliorare quella potabile (da bere, cucinare, lavare le verdure, etc.)."

Si riferisce a tutti gli impianti di trattamento delle acque potabili e non alle osmosi nello specifico: controlli.

Comunque osmosi e carboni attivi hanno applicazioni differenti.

Ad esempio dove il nitrati e i nitriti sono presenti, anche al disotto del valore legale, ma in quantità rillevante, ha senso utilizzare l'osmosi inversa. ( per esempio per la prima infanzia è raccomandato un bassissimo tenore di nitrati )

Ad Esempio nelle case vecchie dove le condutture sono in piombo, ha senso l'utilizzo dell'osmosi inversa.

Ad esempio dove l'acqua è molto ricca di sali e vuole ridurre il tenore.

I Carboni attivi vanno bene per rimuovere tutti i composti inquinanti organici e buona parte di antiparassitari, è bene mettere una lampada dopo di essi ! Rimuovono la clorocopertura e nel caso di utilizzo non frequente aumenta il rischio di proliferazione batterica.

Ribadisco gli impianti per il trattamento delle acque potabili sono utili e vanno scelti con criteri razionali e scientifici. Razionali nel senso di comprare bene verificare le certificazioni, verificare la qualità del prodotto, scientifiche nel senso di capire che acqua si ha al rubinetto e che acqua si vorrebbe.

Passando ad un altro argomento, quello sulla qualità delle acque naturali confezionate, è uno stereotipo negativo attribuirgli una qualità non certa e una assenza dei controlli. Il processo produttivo delle acque minerali è monitorato in maniera forte. Il tempo medio di permanenza in bottiglia prima di essere consumato è sotto i 6 mesi ( la legge concede 2 anni ). La critica che gli si può muovere è non qualitativa de prodotto, ma sociale sullo spreco,sull'ecologia (bottiglie in plastica) sul trasporto, sul costo e sui messaggi pubblicitari forzati.

( l'acqua di montagna non è di per sè leggera, L'acqua minerale più ricca di sali è quella di Courmayeur, oltre 2000 ppm, Il sodio nell'acqua non esiste, esiste lo ione sodio che non da problemi alcuno se non nelle diete mediche iposodiche.... e ce ne sarebbero tanti altri di esempi)

saluti

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