spartaco73 Inserito: 8 novembre 2006 Segnala Inserito: 8 novembre 2006 Salve a tutti, volevo un consiglio su come poter evitare la formazione di aria all'internodei termosifoni. Ho una casa su due piani e termosifoni in alluminio, ogni 15 giorni circa devo svuotarel'aria sui termosifoni del piano superiore. Cosa posso fare ???Grazie a tutti anticipatamente.
LB81 Inserita: 8 novembre 2006 Segnala Inserita: 8 novembre 2006 (modificato) Prova ad inserire, nel punto più alto dell'impianto, una valvola automatica di sfogo aria tipo Minical Caleffi, se non è sufficiente puoi installare su ogni termosifone un tappo dotato di dispositivo automatico di sfogo aria, come questo.Ciao. Modificato: 8 novembre 2006 da LB81
varlux Inserita: 8 novembre 2006 Segnala Inserita: 8 novembre 2006 Prova ad inserire, nel punto più alto dell'impianto, una valvola automatica di sfogo aria tipo Minical Caleffi, se non è sufficiente puoi installare su ogni termosifone un tappo dotato di dispositivo automatico di sfogo aria, come questo.Poi magari, inizia a chiederti PERCHE' ogni 15 giorni hai aria nell'impianto.
spartaco73 Inserita: 8 novembre 2006 Autore Segnala Inserita: 8 novembre 2006 dopo 15 giorni circa perchè l'aria all'interno del radiatore è tale da farlo riscaldare solo metà. Una curiosità : un idraulico mi ha detto che la causa della formazione dell'aria è dovuta alla reazione dell'acqua calda in contatto con l'alluminio; mi ha anche riferito che stava testando un prodotto che creando una pellicola sottile all'interno del termosifone si evita la formazione di aria.Saluti.
nll Inserita: 8 novembre 2006 Segnala Inserita: 8 novembre 2006 Una curiosità : un idraulico mi ha detto che la causa della formazione dell'aria è dovuta alla reazione dell'acqua calda in contatto con l'alluminioBuona questa, me la segno sul libro delle bestialità L'alluminio, ma anche la ghisa e l'acciaio, sono soggetti ad ossidazione, particolarmente favorita dalla temperatura dell'acqua, ma in genere l'ossido stesso, depositandosi un modo uniforme, forma una pellicola che protegge il metallo dalla corrosione perforante, è anche per questo che sono stato scelti tali materiali per costruire i radiatori, oltre alla capacità di dissipare uniformemente il calore.Certamente la presenza d'aria ha altre cause, per esempio la composizione chimica dell'acqua, la presenza di microfenditure nell'impianto, o altro da analizzare.Se il problema è legato alla qualità dell'acqua, lo puoi risolvere intervenendo con dei filtri appositi, ma se è acqua dell'acquedotto ti sconsiglio questa strada, perché rischieresti di peggiorarla per gli usi alimentari.Se la causa è una fenditura, o microfrattura, nelle tubazioni, o nei giunti dell'impianto, o nel vaso d'espansione, è meglio individuare il punto danneggiato e ripararlo.In alternativa ad entrambe i casi, la soluzione della valvola automatica che ti è stata suggerita è utile qualunque sia la causa della formazione d'aria.
SimoneBaldini Inserita: 8 novembre 2006 Segnala Inserita: 8 novembre 2006 L'idraulico non ha tutti i toriti, ma dovrebbe informarsi meglio ed essere piu' preciso. Nessuno conosce il fenomeno di riduzione? ciaoSimone
verosatx Inserita: 8 novembre 2006 Segnala Inserita: 8 novembre 2006 Sono anche io nelle condizioni di dover spurgare l'aria specialmente in un paio o tre di radiatori, non ogni 15 giorni, ma ogni mese o poco più.Sono in casa dal 1991, quindi 15 anni che non faccio che spurgare aria e rimettere acqua, perche a forza di togliere aria va giù la pressione e devo per forza aumentare l'acqua.Io non ho ne capito il problema, ne ho risolto.Il vero problema è capire perchè succede questo.Altre idee??
TRUNC Inserita: 9 novembre 2006 Segnala Inserita: 9 novembre 2006 Una curiosità : un idraulico mi ha detto che la causa della formazione dell'aria è dovuta alla reazione dell'acqua calda in contatto con l'alluminio;Bene, trovato il modo per ottenere idrogeno senza spendere energia non rinnovabile...
michele.bau Inserita: 9 novembre 2006 Segnala Inserita: 9 novembre 2006 Se l'aria si forma ogni 15 giorni, vuol dire che entra da qualche parte, fidati.Controlla se c'è qualche micro perdita ( premistoppa pompa, valvole, raccordi allentati.Ciao Michele 66
alby76 Inserita: 9 novembre 2006 Segnala Inserita: 9 novembre 2006 domanda forse cretina: ma perchè anche se ci fosse qualche microperdita, entrerebbe l'aria? L'aria esterna non è a circa 1 bar, mentre nei tubi l'acqua calda è a circa 1,2-1,5 bar comunemente?Alberto.
verosatx Inserita: 9 novembre 2006 Segnala Inserita: 9 novembre 2006 Se per aria esterna si dice = 1 bar allora devi aumentare 1 Bar anche a quella che indica il manometro, in quanto essa è la pressione relativa (alla press. atmosferica).Comunque concordo che aria in un circuito in pressione non deve entrare.L'unico posto dubbio è la pompa, potrebbe darsi che girando si tiri dentro un po d'aria??Ciao
nll Inserita: 13 novembre 2006 Segnala Inserita: 13 novembre 2006 L'aria può entrare anche dall'esterno, nonostante la sovrapressione, soprattutto dove la tubazione si restringe molto (serpentina) e la depressione locale causata dalla velocità del liquido è tale da risucchiare l'aria esterna (consideriamo che la portata nell'impianto è la stessa indipendentemente dalla sezione del tubo, quel che varia è la velocità... un facile calcolo e si possono individuare i punti critici da ispezionare). Poca cosa, ovvio, altrimenti vi sarebbe anche fuoriuscita d'acqua, ma nel tempo può diventare significativa.
SimoneBaldini Inserita: 13 novembre 2006 Segnala Inserita: 13 novembre 2006 L'ipotesi che si possa creare un venturi è molto remota. Inoltre se così fosse, ad impianto fermo si avrebbe una perdita d'acqua con relativo calo di pressione cosa che normalmente non avviene in questo specifico caso. Inoltre un impianto progettato bene non accusa velocià molto diverse nei vari tratti di diramazione altrimenti le perdite di carico andrebbeo alle stelle e non si avrebbe un buon bilanciamento dell'impianto stesso.
nll Inserita: 14 novembre 2006 Segnala Inserita: 14 novembre 2006 Sulle perdite ad impianto fermo ti do ragione, anche se quando si parla di microfratture può capitare che siano davvero piccole al punto da essere permeabili solo alle molecole più piccole, l'aria, per esempio. Per le differenze di velocità non posso che smentirti, infatti la portata non può variare: esdsendo l'acqua pressoché incomprimibile, in ciascuna parte dell'impianto circola la stessa quantità di acqua per la stessa unità di tempo, ne deriva che ad ogni restringimento si avrà localmente una maggiore velocità. Logicamente questo è accompagnato da una perdita di carico, ma la condizione ideale (sezione costante ed assenza di cambi di direzione) fa a pugni con la realtà, dove curve e restringimenti ci sono eccome.
baloon2388 Inserita: 14 novembre 2006 Segnala Inserita: 14 novembre 2006 anch'io ho un problema del genere e ho uno sfiatatore automatico.vorrei mettere anche un qualcosa che quando la pressione scende sotto un tot carica automaticamente l'impianto e lo porta ai 2o 3 bar soliti. so che ci sono dei cosi che fanno questo ma non so come si chiamano.ho cercato anche sul sito caleffi ma non lo trovo....avete qualche link di produttore che ha sto affare?grazie
varlux Inserita: 14 novembre 2006 Segnala Inserita: 14 novembre 2006 vorrei mettere anche un qualcosa che quando la pressione scende sotto un tot carica automaticamente l'impianto e lo porta ai 2o 3 bar solitiL'implementazione di una tale logica nelle caldaie domestiche sarebbe davvero molto semplice, ma credete veramente che i nostri costruttori non ci abbiano ancora pensato?????La riduzione di pressione in un impianto di riscaldamento, è quasi sempre dovuta a guasti e\o malfunzionamenti che RICHIEDONO il riconoscimento da parte dell'utente o del manutentore che, dopo aver individuato l'eventuale causa, svolgono l'operazione di ricarica.E' chiaro quindi che una semplice logica che carichi l'impianto senza aver prima riscontrato la causa, risulta inutile e pericolosa.Certo, esiste oggi la tecnologia ed i sensori che permetterebbero questa automazione........ma quanto verrebbe a costare un simile progetto?Ciao.
SimoneBaldini Inserita: 14 novembre 2006 Segnala Inserita: 14 novembre 2006 nll:Ad ogni restringimento corrisponde una derivazione quindi la portata cambia (tot continua a percorrere la condotta principale e una parte la condotta secondaria o diramazione) altrimenti non avrebbe senso il restringimento, la buona regola è mantenere entro certi limiti le velocità nelle condotte.
nll Inserita: 15 novembre 2006 Segnala Inserita: 15 novembre 2006 Ad ogni restringimento corrisponde una derivazioneStiamo parlando di un caso concreto, non di teoria, né di impianto industriale progettato secondo certi criteri. Se vai a vedere certe realizzazioni domestiche ti renderai conto che quanto ho scritto non solo è possibile, ma a volte è la prassi per certi installatori, altro che derivazioni!
SimoneBaldini Inserita: 15 novembre 2006 Segnala Inserita: 15 novembre 2006 nll:hai ragione ma comunque semmai esiste uno stacco quindi proseque un piccolo tragitto a sezione maggiorata (velocità ridotta) poi la riduzione e il rposeguo a velocità ottimale. Il contrario sarebbe tubo grosso, riduzione (aumento velocità oltre il valore ottimale) stacco e diminuzione velocità al valore ottimale, ma cio' è anche visivamente scorretto e nessuno di buon senso lo realizzerebbe.
viotto Inserita: 1 dicembre 2006 Segnala Inserita: 1 dicembre 2006 (modificato) Avete provato a mettere una solida connessione a terra dei tubi ? forse potrebbe ridurre eventuali fenomeni elettrolitici.Salute a tutti Modificato: 1 dicembre 2006 da viotto
gesster Inserita: 24 dicembre 2007 Segnala Inserita: 24 dicembre 2007 Anche io ho il problema dell'aria nei termosifoni.Io ho un impianto su 3 livelli, puntualmente dopo circa una settimana, il termosifone piu' alto (termoarredo), del piano piu' alto (scusate il gioco di parole ) si fredda per metà, riempiendosi per meta di aria.Escludo perdite dell'impianto inquanto la pressione della caldaia aumenta.Premesso che il mio vicino ha lo stesso problema (trattasi di villino bifamiliare),pensate che possiamo risolvere con una valvola di sfiato?Ho pensato possa dipendere dalla caldaia (ARISTON Mod. CLASS), ma possibile che 2 caldaie identiche facciano entrambe lo stesso difetto?Vi Ringrazio anticipatamente per i suggerimenti.
D63 Inserita: 27 dicembre 2007 Segnala Inserita: 27 dicembre 2007 Scusate, ritornando agli albòri...Nulla si crea nulla si distrugge... Lavoisier..Tot kg c'erano tot kg ci devono rimanerese 15 giorni fà nel circuito c'era acqua e dopo 15 giorni c'è aria e acqua (mezzo termosifone, ovvero parecchi litri)L'acqua contiene già gas disciolti: (ma... i gas disciolti occupano un volume... irrisorio...)ad esempio 10 mg/l di ossigeno a 20°C (si usano deossigenanti tipo solfiti per toglierlo)azoto trascurabile...CO2 - anche parecchia in alcune acque naturali (vedi acqua ferrarelle) (si usano spesso degassatori per toglierla)esempio ad occhio: aprendo una bottiglia da 1 litro di acqua gassata ed aspettando che si liberino le bollicine non mi pare che ritroviamo meno di un litro, anche se le bollicine "sgassandosi" portano via anche un po' di vapore d'acqua...In un circuito come querllo dei termosifoni dove il volume è praticamente tutto nei radiatori... ... perché su diciamo 20 radiatori ce ne dovrebbero essere 2 a metà pieni d'aria... in pratica il 5%L'acqua che fine ha fatto?1) si è trasformata elettroliticamente in idrogeno e ossigeno...2) si è PERSA DA QUALCHE PARTE nell'espansione (riscaldamento) ed è stata rimpiazzata da aria nel raffreddamento magari con pompa spenta...Se si sono creati punti in cui con pompa in funzione entra l'aria per velocità elevate (effetto venturi) tali da portare la pressione sotto la pressione atmosferica.... l'acqua che viene rimpiazzata che fine fà?Con NPSH sballato si creano bolle d'aria nella pompa (si sente un rumore) ma poi si ricompattano nella zona ad alta pressione (cavitazione)I problemi di formazione d'aria si possono avere nella fase iniziale e mai così esagerati.Conclusione:1) il circuito del nostro amico ha anche perdite;2) oppure fà il reintegro con l'acqua frizzante (esageratamente frizzante)3) oppure ha una produzione di idrogeno ed ossigeno casalinga
D63 Inserita: 27 dicembre 2007 Segnala Inserita: 27 dicembre 2007 (modificato) p.s.Le valvole di sfiato, se non tengono bene e/o sono messe in posti sbagliati, sono "una mano santa" per far rientrare l'aria nel circuito e, come effetto collaterale... far inventare storie fantasiose a idraulici improvvisati ed a digiuno di chimica fisica e ... logica. Modificato: 27 dicembre 2007 da D63
D63 Inserita: 27 dicembre 2007 Segnala Inserita: 27 dicembre 2007 P.s. 2Perché queste fantomatiche reazioni con radiatori in alluminio dovrebbero avvenire solo in alcuni impianti?boh... mistero!
gesster Inserita: 3 gennaio 2008 Segnala Inserita: 3 gennaio 2008 Escludo delle perdite proprio perchè la pressione aumenta, e perchè una perdita credo sarebbe visibile.Io ho pensato fosse la caldaia a creare il problema, ma possibile che 2 caldaie uguali, su due impianti uguali abbiamo entrambe lo stesso difetto?
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora