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Rullo Autofrenante Per Alimentatore Carta - Realizzazione gruppo alimentazione carta per macchina automatica


ecapoccia

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Salute a tutti,

devo realizzare un gruppo di alimentazione carta che serve una macchina automatica. La carta è prelevata da un rotolo e deve essere fornita alla macchina in fogli, il gruppo che effettua il taglio è separato.

Ho in mente un gruppo a tre assi, uno di "uscita" motorizzato con un passo-passo (con un contro-rullo per realizzare il trascinamento); un rullo tenditore, ed il rullo porta-rotolo.

Riguardo al rullo porta-rotolo, devo predisporre qualcosa per contrastare lo svolgimento spontaneo: infatti voglio che la carta rimanga in tensione.

Mi chiedo se non esistano già soluzioni consolidate per risolvere questo problema, di cui non sono a conoscenza essendo la prima volta che mi capita di dover disegnare un gruppo del genere. Penso però che dato che è un problema abbastanza comune qualcuno può avere una esperienza specifica.

Io personalmente pensavo a qualcosa come un piccolo freno ad attrito; la coppia di attrito statica dovrebbe essere superiore al tiro del rullo tenditore per il relativo braccio (e qui immaginavo di dover prevedere la regolazione del carico sul freno); il motore d'altra parte dovrebbe avere coppia sufficiente a vincere l'attrito statico sul freno, e lavorare con resistenza pari all'attrito dinamico. Siccome ad occhio non ho mai visto niente di simile, sono grosso modo sicuro che sia una boiata. Per cui se c'è qualcuno che ha dei suggerimenti, sarebbero bene accetti.

Grazie, ciao

Emiliano

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Esistono soluzioni per questo problema, e produttori che si occupano di questo, che è un problema usuale negli impianti per carta e materiali plastici.

Esistono freni adatti ad essere montati in asse ad un aspo, per governare il livello di tensione e impedire, appunto, lo "srotolamento" un caso di stop della macchina in velocità.

Considera che, in linea di massima, il valore di frenatura non potrà essere costante, ma dovrà variare in funzione del "tiro" richiesto e del diametro della bobina: capisci anche tu che una bobina "piena" ha inerzia molto maggiore di una bobina "vuota", quindi la regolazione del freno deve essere dinamica.

Se ti interessa, posso fornirti il nome di un costruttore che conosco di questo tipo di prodotti.

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Mi chiedo se non esistano già soluzioni consolidate per risolvere questo problema, di cui non sono a conoscenza essendo la prima volta che mi capita di dover disegnare un gruppo del genere. Penso però che dato che è un problema abbastanza comune qualcuno può avere una esperienza specifica.

Si esistono soluzioni consolidate, ne esistono in numero quasi infinito. Io credo di avere una discreta esperienza nel campo, però dai dati che riporti è un po' difficile consigliare la soluzione migliore.

Visto che che forse non hai esperienza in simili prblematiche sarebbe meglio, come suggerisce walter, che tu ti rivolgessi ad aziende che dominano il problema.

Se specifichi meglio le richieste e magari spieghi in quale zona operi, forse ti si può consigliare meglio

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Grazie Walter per la tua pronta risposta.

Senz'altro mi interessa avere i riferimenti in tuo possesso.

Puoi girarmeli all'indirizzo *********

nota del moderatore: Non sono ammessi, da regolamento, indirizzi email privati. Si possono inserire solo indirizzi del tipo xy[at]plcforum.it. Altrimenti si abilita l'invio di email nel proprio pannello di controllo (leggere le FAQ)

In effetti le dimensioni e l'inerzia delle bobine per la mia applicazione (circa 200mm diametro bobina di carta, per un peso di un paio di chili) ed anche la velocità media (il moto è start-stop azionato da un motore passo passo) molto bassa -- è una applicazione piccola -- fanno si che si possa pensare anche ad una soluzione senza freno, accettando un certo grado di "lasco" prima della sezione motorizzata.

Tuttavia, voglio velutare comunque l'impiego di un freno, anche per un altra applicazione.

Ti ringrazio ancora per la risposta.

Emiliano

Modificato: da Livio Orsini
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Ciao

io per una applicazione di questo tipo addotterei uno svolgitore comandato da ballerino o simile il quale regola lo svolgimento della carta secondo la richiesta del gruppo taglio.

Ciao

rwhite

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Una soluzione semplice ed economica potrebbe essere anche un motore pneumatico connesso all'asse di svolgitura, azionato in senso contrario ed accoppiato ad un regolatore di pressione per dosarne la coppia resistente, ha anche il vantaggio di non riscaldarsi come invece accade ai freni per attrito ed e' molto compatto.

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Visto il tipo di bobina probabilmente è sufficiente un freno a correnti parassite tipo Halquist oppure un freno a polveri megnetiche. per evitare gli allascamenti è sufficiente un controllo di tiro ad anello aperto senza tante pretese. Questo a sensazione; per maggior sicurezza bisognerebbe avere altri dati sul materiale e sulle accelerazioni.

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Ringrazio tutti per il contributo, sto informandomi con interesse alle soluzioni di Livio e Fabrizio.

Una domanda, in particolare a Livio che mi sembra abbia una esperienza decisamente alta nel settore: hai mai visto applicazioni in cui lo svolgitore lavora folle? in altre parole, è obbligatorio frenare in qualche maniera lo svolgitore, o è un qualcosa che normalmente si fa in presenza di alte inerzie / accelerazioni dei rulli oppure va fatta di sistema per qualunque applicazione in cui un nastro di qualunque materiale va srotolato?

Lo svolgitore nel primo caso verrebbe frenato dall'attrito sui perni e della carta stessa; è una soluzione che immagino si possa applicare solo ad applicazioni di piccola dimensione e relativamente lente. Può funzionare/ lo hai mai visto?

Grazie ancora

Emiliano

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Se sei sufficientemente lento da non provocare srotolamenti in fase di fermata e soprattutto, per la tua applicazione, non ti importa se il materiale non è a tiro costante, puoi benissimo lavorare senza freno....

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Infatti penso che in prima istanza realizzerò il gruppo senza freno, ma lasciandomi la possibilità di aggiungere un qualche tipo di frenatura un pò 'naif' successivamente, nel caso me la vedessi brutta.

Appena provo il gruppo, sarà mia premura dare un feedback a tutti voi per info, se vi interessa.

Per il momento grazie Walter, e grazie a tutti voi.

Emiliano

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Io ho progettato una macchina per la lavorazione di nastri di isolanti (molto simili alla carta) prelevati come nel tuo caso da un rotolo di diametro circa 250/300mm e del peso di 3/4kg e non ho messo alcun freno nello svolgitore del coil iniziale. Semplicemente nello svolgitore non ho fatto cose astruse tipo rullo svolgitore montato su cuscinetti o altre cose ho solo costruito un canotto in acciaio (fisso) e, due schermi laterali che mi tengono la centratura, dove monto su il rotolo di carta e quando tiro la carta che il rotolo comincia a girare "striscia" sul canotto e questo mi da' l'attrito necessario a non svolgere il rotolo in caso di arresto

Nel mio caso il motore di trascinamento è gestito da un inverter e questo e' impostato per una decelerazione abbastanza dolce ( ci mette un secondo a fermarsi). Questo l'ho fatto anche per una questione diciamo di "bellezza" visto che per dove lavora la macchina non sono fondamentali i decimi di secondo della produzione cosi quando l'operatore o la macchina automaticamente si ferma non si "pianta" (facendo anche vibrare leggermente le protezioni) ma rallenta.

PS Comunque, in fase di collaudo, ho fatto delle prove e alla velocità del nastro di circa 0.8 m/sec facendola fermare bruscamente il coil iniziale non si srotola.

Se mi dite come si fa posso postare magari una foto che spieghi meglio come e' fatto lo svolgitore

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  • 2 weeks later...

Realizzo una decina di macchine all'anno per devolgere pezze di film plastico della dimensione di 2m x 2m.

Si monta in macchina il rullo dopo averlo infialto in un aspo (tubo in alluminio).

L'aspo viene appoggiato su blocchi di polizene HD con una sede a V con angolo di circa 45°.

La devolgitura avviene tramite pinze frontali che si muovono sino a 1 m/s di picco ma che accelerano e frenano molto dolcemente (tempo di devolgitura 10 sec circa)

Se il tempo ciclo non e' un problema il sistema funzioan senza freni ne' ballerini.

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