mac_4010 Inserito: 25 giugno 2007 Segnala Share Inserito: 25 giugno 2007 Curiosando tra mini centraline oleodinamiche ho notato che alcune montano bobine AC ed altre DC. Controllando il quadretto elettrico mi aspettavo di trovare internamente per le valvole in DC un bel raddrizzatore diciamo di potenza, invece i tecnici mi hanno specificato che i raddrizzatori sono montati direttamente (ponte a diodi) sul connettore dove arriva una tensione AC.Ora la mia domanda da profano è relativa all' affidabilità delle tre soluzioni.a) elettrovalvole AC elettrovalvole DC raddrizzato nel quadro c) elettrovalvole DC raddrizzato nel connettoreQual'è la più affidabile ?? (numero di guasti, surriscaldamento)Qual'è la più performante in termini di tempi di risposta ?? (Delta t tra impulso e apertura o chiusura della valvola)Grazie per l'aiuto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ing_DeMA75 Inserita: 25 giugno 2007 Segnala Share Inserita: 25 giugno 2007 Se parti dal qudro comandi con 24 Vcc e la tratta è lunga , hai una caduta di tensione maggiore rispetto all'alternata.I tempi di risposta (a parità di tensione AC o DC) sono ininfluenti rispetto ai tempi dell'attuatore pneumatico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mac_4010 Inserita: 26 giugno 2007 Autore Segnala Share Inserita: 26 giugno 2007 Grazie per la spiegazione, quindi (se interpreto bene l'esigenza dei diodi sul connettore) la soluzione migliore consiste nel portare lungo la tratta estesa a campo il 24 V AC (limitando così le cadute) e poi convertirlo alla fine nel connettore con un ponte a diodi. In questo modo ottengo una tensione in continua che come mi ha spiegato gentilmente un'altra persona in internet è in grado di creare un campo magnetico più intenso (rispetto a quello generato da tensione AC) per attivare la valvola.La domanda che ho posto è probabilmente banale, ma sentivo da manutentori di esperienza tante di quelle "sentenze" legate alla presenza "nefasta" dei diodi, che ho preferito capire meglio la questione.Le lamentele che ricevo di solito sono, si bruciano sempre i diodi, si bruciano le bobine a causa dei diodi, si surriscaldano troppo le bobine a causa dei diodi, perchè non si possono usare solo le valvole in AC così non ci sono i diodi ....blah blah blah.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oiuytr Inserita: 26 giugno 2007 Segnala Share Inserita: 26 giugno 2007 Se parti dal qudro comandi con 24 Vcc e la tratta è lunga , hai una caduta di tensione maggiore rispetto all'alternata.Questa non l'ho capita, me la potresti spiegare? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
FabrizioVA Inserita: 21 agosto 2007 Segnala Share Inserita: 21 agosto 2007 Nelle macchine industriali azionate da oleodinamica oramai da circa 30 anni vengono utilizzati prevalentemente distributori con bobine DC appunto per via della maggior forza sviluppata a parita' di grandezza fisica.Quelle AC sarebbero piu' veloci ma poi a volte "vibrano" e, soprattutto, se parliamo delle valvole NG 10 hanno un assorbimento elevato.Poi in commercio ci sono moduli output per plc capaci di commutare anche direttamente 2A Dc ma non altrettanta scelta se parliamo di moduli con Triacs x AC.Io preferisco la soluzione con singolo alimentatore Ac/Dc nel quadro in quanto poi magari nel caso si debba cambiare il/i connettore/i e' facile non accorgersi che l'originale aveva i diodi .... ma di solito questa soluzione si usa appunto su minicentraline dove hanno ridotto i costi all'osso.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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