bagareo Inserito: 24 dicembre 2007 Segnala Inserito: 24 dicembre 2007 Buongiorno a tutti! Sono Marco da Padova ed avrei bisogno di un chiarimento: so che sia in impianti pneumatici che in quelli oleodinamici in caso di carichi gravosi si usa un sistema di collegamento particolare per evitare saltellamenti durante le corse di entrata ed uscita dello stelo; da quello che ho capito lo scopo del gioco è quello di fare in modo che entrambe le camere del cilindro siano in pressione sia durante l'andata che il ritorno; concettualmente ho capito il motivo ma non riesco a immaginarmi "fisicamente" il collegamento al cilindro dalla valvola distributrice (per es. una 5/2 bistabile). Ringrazio anticipatamente e buone feste a tutti. Ciao
FabrizioVA Inserita: 24 dicembre 2007 Segnala Inserita: 24 dicembre 2007 La tua domanda non è chiara. A me vengono in mente due casi nel campo oleodinamico :1) Cilindro chiusura di presse ad iniezione orizzontali : si usa pressurizzare entrambe le camere del cilidro (doppio effetto a singolo stelo) per ottenere corse veloci (in uscita stelo) con ridotti consumo d'olio, il circuito si può realizzare in modi diversi intercettando la T del distributore e si chiama "rigenerativo". Nel momento in cui il cilindro debba sviluppare la max forza la pressione lato camera stelo viene tolta. 1) Cilindri di presse a chiusura verticale (come di bracci di escavatori etc) :sempre a doppio effetto e stelo singolo hanno in genere una valvola di controbilanciamento collegata alla camera lato uscita stelo. La pressione in questo caso non viene applicata ad entrambe le camere del cilindro ma in quella lato uscita stelo se ne può creare una dovuta al peso applicato allo stelo stesso, se la pressione indotta rientra al di sotto della taratura della valvola di controbilanciamento il pistone non si muoverà (salvo perdite tra la propria guarnizione e la canna) mentre se eccede di conseguanza si avrà movimento. Non mi pare che sia il caso che intendi tuIn fine credo che tu faccia il caso di cilindri in cui si applichi pressione ad un solo lato per volta (applicando poi pressione da entrambi i lati ad un cilindro a stelo singolo non potresti mai avere il mov. di rietro del pistone) e si vada a frenare il flusso di uscita dalla camera opposta con degli strozzatori, in questo caso è vero che si crea una pressione indotta ma nulla ha a che fare con quella che alimenta il circuito, anche se in assenza di carico connesso al pistone potrebbe risultare maggiore (a strozzatore completamente chiuso il cilindro si comporterebbe da moltiplicatore causa i rapporti tra la superficie attiva del pistone e quella anulare che agisce sul lato opposto).Ciao
miguelinho Inserita: 11 gennaio 2008 Segnala Inserita: 11 gennaio 2008 buonasera,nel caso di impianti pneumatici, si possono utilizzare i sistemi idropneumatici (olio-aria),l'aria compressa viene utilizzata come fluido motore che fornisce la potenza richiesta degli attuatori, mentre la parte oleodinamica viene inserita per sfruttare i vantaggi dovuti all'incomprimibilità del fluido. In pratica si utilizza uno scambiatore di pressione che trasforma una pressione pneumatica in pressione idraulica. Le specifiche tecniche e altro lo puoi trovare sul sito della pneumax.it, in cui vi è un manuale di pneumatica scaricabile gratis.con questa soluzione comunque si possono muovere cilindri con velocità bassissime e senza movimenti irregolari
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