zacka Inserita: 19 luglio 2008 Autore Segnala Share Inserita: 19 luglio 2008 x raquaresc no l'alimentatore non era in protezione riusciva a darmi 24 v 10 A ,se ho capito bene mi suggerisci di aumentare di piu' la superficie !,utilizzando la stessa lunghezza del filo che ho utilizzato per la mia bobina a 150 Spire 0.2 di diametro della superficie ,per la lunghezza del elettrocalamita e' meta' rispetto alla lunghezza del magnete al neodmio.x mario maggi ,esattamente , o proprio bisogno di qualcosa di simile all'equilibratore che fino ad questo momento non ci ho pensato, il concetto di base e' proprio quello dell'equilibratore solo che deve spostare diciamo 20 Kg. x una corsa di 10 cm ,tutta la struttura di questo equilibratore non puo' occupare piu' spazio di ( per fare un esempio approssimativo ) una bottiglia d'acqua ( volume parlando ) o poco piu' il peso non puo andare oltre il 0.5 Kg ( il che non e' un probblema,realizzo tutto in alluminio ), in oltre il mio equilibratore non puo' funzionere in modo pneumatico o idraulico visto che questi sistemi richiederebbero pompe e altro che mi aumenterebbero peso e volume ,ok detto cosi' puo' sembrare che cerco di realizzare qualcosa di impossibile ma se pensate che mi bastano 20 kg x 10 cm di corsa e non di piu' !Vado subito a studiarmi questi equilibratori sperando di trovare qualche variante che fa al caso mio e in piu' domani spero di concludere la mia seconda bobina con i consigli che mi avete dato !grazie ! zacka Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rguaresc Inserita: 20 luglio 2008 Segnala Share Inserita: 20 luglio 2008 "aumentare di piu' la superficie !,utilizzando la stessa lunghezza del filo che ho utilizzato per la mia bobina a 150 Spire 0.2 di diametro della superficie ,per la lunghezza del elettrocalamita e' meta' rispetto alla lunghezza del magnete al neodmio."Non capisco, se userai lo stesso filo la corrente rimarra' la stessa indipendentemente dalla disposizione e se le spire restano le stesso il risultato non cambia. Il mio consiglio mira a ottenere il massimo dal rame mantenendo entro il filo un rapporto tensione/lunghezza = 0,1 (V/m) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zacka Inserita: 20 luglio 2008 Autore Segnala Share Inserita: 20 luglio 2008 tardivo ! ma ora ho capito !zacka ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zacka Inserita: 20 luglio 2008 Autore Segnala Share Inserita: 20 luglio 2008 mi duole interrompere questa discussione ma sono arrivate le ferie e me le faccio ci vediamo tra due settimane gente ! Nel frattempo una bella riflessione sugli equilibratori la faccio ho un paio di idee che devo assolutamente testare quando torno,secondo me la spunto ! si si credo di avere un paio di idee che ...........ciao zacka ! e a presto " 2 settimane "a quasi dimenticavo,buone ferie anche a voi nel caso siate in procinto ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zacka Inserita: 23 agosto 2008 Autore Segnala Share Inserita: 23 agosto 2008 salve a tutti ,vacanze finite ,purtroppo ed eccomi qua per riprendere la discussione ,dunque,dopo molte riflessioni e esperimenti appena ripresi sono giunto alla conclusione che non posso fare troppo affidamento sulle bobine perche' in cambio di molta forza richiedono troppa corrente e voluminose matasse,quindi la soluzione dopo aver studiato gli equilibratori suggeritimi in questo sito , e dopo aver ascoltato i vostri consigli ,consiste nel utilizzare un sistema che impieghi molle per contrastare la forza applicata ,piu' una o un sistema di leve per aumentare la forza della molla o diminuire la stessa ,stesso concetto per la corsa massima della molla ed infine una bobina che interagisce nel sistema MOLLA + LEVA + BOBINA che controlla questo sistema ,come negli equilibratori solo che al posto del peso vi si pone un sistema di molle leve poi per regolarne poi le caratteristiche di forza e estensione della molla.A proposito vi sarei grato se rispondesse a una domanda :Se estendo una molla entro i suoi limiti e rilasciandola torna alla sua forma originale non la rovino ma se ripeto la stessa procedura diciamo dieci volte al secondo la molla si rovina ? E quanto puo' durare una molla sottoposta a questo tipo di esercizio ?Anche se vi sembra una domanda stupida vorrei sapere che ne pensate . E' molto importante per il mio esperimento nei libri che ho non specificano se una molla si puo' rompere a causa della velocita' o del numero con cui avvengono le estensioni e ritorni alla forma originale .grazie ! anche per l'attenzione .zacka Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
JumpMan Inserita: 23 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 23 agosto 2008 Io non me ne intendo... ma mi sono venuti in mente gli ammortizzatori delle moto da cross... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zacka Inserita: 24 agosto 2008 Autore Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 credo che il problema sia lo stesso anche per gli ammortizzatori da crossle moto non sono proprio il mio forte ,credi che se (ipoteticamente parlando ) venissero sollecitati non da una buca quando capita ma da dieci buche al secondo per un tempo diciamo di mezz'ora,pensi che i tuoi ammortizzatori siano ancora perfettamente utilizzabili ?grazie zacka ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rguaresc Inserita: 24 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 la sollecitazione ripetuta puo' portare alla rottura per fatica_wikipedia.La fragilita' alla fatica dipende da molti fattori, soprattutto il tipo di materiale e il trattamento della superficie, Devi cercare in qualche catalogo... per esempio qui si dice che, per quella molla a compressione, i cicli di vita ammessi dipendono dal rapporto tra la forza minima e quella massima che la comprimono. con 0,4 hai meno di 30000 cicli, mentre con 0,7 oltre un milione perche' l'escursione di compressione e' minore.Ma, ripeto, devi vedere in particolare per quella molla che userai. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Babydriver Inserita: 24 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 devi dimensionare la molla a fatica, postaci i dati della molla e le forze che verranno esercitate su di essa e facciamo il calcolo a fatica...per dati della molla intendo raggio cilindro esterno, numero di spire, diametro del filo e lunghezza, oltre alle forze che ci spari sopra (sia in compressione che a trazione); serve anche il materiale della molla....le molle sono fatte apposta per assorbire vibrazioni, tutto sta nel vedere quanto durano.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zacka Inserita: 24 agosto 2008 Autore Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 dunque la molla e' a trazione spire 24spessore della singola spire 0.2 mmdiametro esterno 14 mmdiametro interno 11 mmlunghezza molla da 1° spira a ultima spira 43 mmmateriale credo che sia ferro acciaioso reperito in una comune ferramentaper 10 volte al secondo la molla deve compiere il suo ciclo di allungamento e ritorno al suo stato originaleper quanto puo' sopportare questo lavoro una molla ?????forza da esercitare in trazione 60 Kg. estensione che deve raggiungere 10 cm ma attenzione non intendo usare una singola molla e sto cercando costruire una leva adatta a limitare l'estensione della molla e e il carico esercitato su di essa sempre con lo scopo di bilanciare questi 60 Kg. per 10 cm di spostamento .altri sistemi che posso sostituire alla molla ? non so un pistone pneumatico pre compresso ? per favore ditemi voi !zacka ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zacka Inserita: 24 agosto 2008 Autore Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 se le molle hanno un numero limitato di cicli e dopo vi e' la rottura come spiegate la durata delle molle di un albero a camme anche se lo spessore delle spire e' maggiore delle spire delle molle di ferramenta rimane il fatto che fanno il loro lavoro per decenni e a migliaglia di giri al minuto .zacka, a voi ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rguaresc Inserita: 24 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 (modificato) Quelle molle lavorano in un campo limitato della loro escursione sono sempre compresse un po piu' quando la valvola apre e un po' meno con la valvola chiusa. Ci sono delle regole da rispettare e si possono far durare quanto si vuole.Le molle a compressione sono piu' sicure di quelle a trazione. I sistemi di sicurezza, i freni dei motori elettrici, le armi automatiche hanno sempre molle a compressione. Modificato: 24 agosto 2008 da rguaresc Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zacka Inserita: 24 agosto 2008 Autore Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 quali sono le regole da rispettare per far durare una molla? si possono costruire in casa seguendo dei progetti e calcoli reperibili da qualche parte?zacka Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rguaresc Inserita: 24 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2008 La molla che puoi costruirti in casa molle_hobby e' di qualita' inferiore a quelle industriali buone.Non assillarti troppo per la fatica, ma le regole (vedi diagramma di Goodman) sono derivate da dati sperimentali per tipo di materiale, trattamento superficiale ecc. In prima approssimazione sfrutta solo una parte, per esempio 1/3 del campo elastico e conta i cicli prevedibili. Fino a 25000 cicli i cataloghi danno le molle esenti da fatica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Babydriver Inserita: 16 settembre 2008 Segnala Share Inserita: 16 settembre 2008 sicuro che lo spessore del filo che compone la molla è 0.2 mm? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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