danielenrd Inserita: 29 gennaio 2009 Segnala Share Inserita: 29 gennaio 2009 Non scrivi per esempio che la Gardner monta anche valvole unidirezionali (da €15 se è tanto) su un compressore industriale diciamo da 5/10 cv, mentre Mattei nelle macchine da prezzo monta VALVOLE MATTEI, che parzializzano e partono sia in elettrico che in pneumatico e non solo... (costano 15 volte tanto, per intenderci e sto parlando della serie "da prezzo..."). Ovvio che la macchina costa un pò meno... ma il rendimento dove lo metti?Nel compressore a vite la valvola unidirezionale serve solo al non ritorno dell'aria dall'impianto, quando il compressore è scarico. La vite non ha bisogno di valvole di regolazione! A che serve una valvola di non ritorno pilotata??Non capisco il senso.Non calcoli il profilo ESTERNO della camera-statore (brevettato) per separare l'olio più pesante e meno fluido da quello in circolo. Non calcoli lo studio dei materiali, dei brevetti sulle 7 palette (che eliminano TOTALMENTE le vibrazioni), non calcoli che un Mattei è la macchina che ha MENO componenti di tutti i compressori ed è garantita 10 anni (dimmi chi ti da tale garanzia sul gruppo pompante... credo neanche la Kaeser)Se ricircoli solo olio più fluido, vuol dire che è anche quello a minore viscosità e quindi a più alta temperatura. Ciò vuol dire che lavori a temperature di scarico più alte! Ciò vuol dire maggiori volumi a fine compressione e quindi maggior coppia sulla trazione elettrica. Scusa se te lo faccio notare: ma questo è un grave difetto! Non mi sembra un punto di forza!Si, ma non hai capito una cosa fondamentale: il palette non gira su cuscinetti (che a dire il vero sono reggispinta, non proprio cuscinetti)... il palette gira su bronzine autolubrificate, e il rotore GALLEGGIA nell'olio. Se la macchina a vite si usura poco il palette praticamente non ha usura. Se guardi i piani di manutenzione noterai che ad un Mattei (qualsiasi serie) cambi le bronzine 4 VOLTE (400%) più tardi della media di tutti i cuscinetti... per la cronaca una bronzina per palette di buona qualità costa 10/15 euro e si cambia molto più velocemente dei (costosi se pur buoni) reggispinta SKF. Tieni presente inoltre che non tutti usano il top (SKF) molte aziende usano cuscinetti da prezzo... robetta. Kaeser li monta come panna montata.Mi risulta che i cuscinetti sono garantiti per 100000 ore di funzionamento... vedi Gardner Denver o Quincy.... dici che le bronzine fanno 400000 ore di funzionamento???? Fantascienza!La superficie di olio a contatto in palette è minore... parliamo di un cilindro. Prova ad "eplodere" una vite e vedrai qual'è la superficie a contatto con l'olio. Ricorda inoltre che le palette galeggiano nell'olio mentre le viti schiacciano l'olio. Le deduzioni sono ovvie. In ogni caso questo discorso vale SOLO per Mattei, perchè ha brevettato anche la colla degli adesivi (sto scherzando ovviamente). Devi calcolare che in quell'azienda fanno i collaudi col computer su ogni macchina... mettono 3000 sonde sul compressore, lo fanno andare e salvano tutti i dati rilevati dentro un super database centralizzato che tiene uno storico di ogni minima **** che avviene sulla macchina. Chiedi agli "amici" della Gardner come viene fatto un collaudo o ad altre aziende. Personalmente non so se fanno la stessa cosa.Esplodi un profilo elicoidale... la superficie a contatto con l'olio è piccolissima. Non vorrei farlo, ma ti faccio notare il tuo errore di concetto!Inoltre, sfortunatamente per me, quelli di Gardner non sono amici miei. Comunque sia, sono a conoscenza "certa" che hanno un laboratorio prove da favola per il livello tecnologico. Anche alcuni loro concorrenti ce l'hanno eh! Alcuni li ho visitati! Tanto di cappello. Inoltre, io appartengo al mondo delle prove comparative fra macchine. I 3000 sensori acquisiti dai DAQ sono pane quotidiano.certo, è articolato, non complesso. Il confronto io lo faccio sul campo: aria, costi, consumi. stop. Il resto sono (ripeto) robe da ingegnere (per la cronaca: il palette sopra citato NON è creato da ingegneri ma da meccanici. C'è uno staff di igegneri che ci lavora dietro ovviamente, ma le macchine sono pensate da meccanici per i meccanici che conoscono MEGLIO di un ingegnere quali sono i problemi di un compressore)Tutto il rispetto per i meccanici! Anche io mi baso su prove... Ciò che conta sono i m^3 di aria finali e i kWh per comprimere! Io mi baso su dati veri, non su cataloghi.. in cui le tabelle sono simili a barzellette più che a dei dati reali.Non hai capito secondo me un'altra cosa: quello che tu chiami "stress termico" per un palette è "macchina al lavoro". Per il profilo che ha la macchina, per la sua geometria, per i materiali e per come è progettata la macchina è studiata per funzionare h24 con "stress termici" come li chiami tu. Tu non puoi assolutamente fare un discorso tecnico che sarà (forse) valido per un vite e trasportarlo paro-paro su una macchina che è totalmentedifferente. Puoi farlo tra un Hydrovan e un Mattei, o tra un Kaeser e un Atlas, ma non puoi mescolare le cose. Le cose che puoi paragonare sono solo i rendimenti REALI e i consumi REALI. E questi dati sono pubblici (nemmeno tra aziende se li smentiscono... lo sapevi che le aziende sopra citate comprano le macchine dei concorrenti per vedere se quello che scrivono è esatto?!). Bene. Alla luce dei fatti i dati riportati sono quelli che ho detto io. Come pure quando ho riportato che il palette fa 13 bar e qualcuno mi ha detto: " si ma un mattei mica arriva a 10 bar...catorcio!"Lo stress termico è legato ai gradienti volumici ed allo sviluppo di difetti reticolari/superficiali ed all'invecchiamento dei materiali... non è legato alla macchina al lavoro!...lo so che si comprano le macchine dei concorrenti e si mettono a confronto fra di loro...... L'ho fatto varie volte! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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