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Condizionatori - Legge 46 / 90


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Inserito:

E' corretto ritenere che gli impianti di condizionamento non rientrino nella legge 46/90 per quanto riguarda gli edifici non civili? ...Non è necessaria la dichiarazione di conformità per una banca, o degli uffici...

  • 7 months later...

Inserita:

no tranne che per la parte di connessione elettrica dell' unità alla rete

Inserita: (modificato)

La 46/90 si applica praticamente a tutti gli edifici (immobili) civili e non, per quanto riguarda una macchina tipo clima split, come dice encita1 l'unica cosa che va certificata ai sensi 46/90 è la linea di alimentazione, fino alla presa ove tu attaccherai la spina del clima. Il resto è considerato come impianto bordo macchina, non contemplato nella legge 46/90.

l'impianto clima deve essere comunque certificato (dichiarato), in base alle legge 186/68 normativa di buona tecnica o regola dell arte, dichiarazione che deve essere rilasciata dall'installatore il quale ti fornirà un manuale d'uso della macchina (che di solito e quello del costruttore del clima), apporrà una targhetta con il suo nome e i dati principali dell'impianto su di esso ed in fine terrà un registro tecnico di installazione (proprio) per futuri usi, ampliamenti, manutenzioni e/o controversie. Se installi tu è sotto tua responsabilita assolvere agli obblighi di legge vigenti... vedi tù

Modificato: da cavaand
SimoneBaldini
Inserita:

La certificazione 46/90 andrebbe fatta anche per la linea frigorifera )è a tutti gli effetti un impianto idraulico) e non solo per l'elettrico. Insomma, se un fantomatico installatore posa male la tubazione del freon e questa perde, crea un danno all'ambiente e cio' non conta?

Inoltre per potenze maggiori ad un valore vige l'obbligo del progetto firmato da professionista da allegare alla dichiarazione.

La 46/90 riguarda la sicurezza, e non vedo perchè un semplice split possa essere installato senza tale dicharazione.

La 46/90 e' nata solo per il civile, per l'industriale è subentrata dopo,

Ciao

Inserita: (modificato)

La legge 46/90 e nata sia per il civile che per l'industriale il 5 marzo 1990, sancendo all'Art 1 Ambito di applicazione, con il comma 2 che gli impianti relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario ed a altri usi sono ivi compresi. Praticamente in tutti gli impianti in immobili fossero essi pure un pollaio o una qualsiasi industria o bottega artigianale.

La legge tiene in conto dei danni a persone o cose... l'ambiente nel 1990 non era ancora considerato... daltronde 15 anni fà non si poteva pensare ad un incremento così elevato di condizionatori come si vede in questi anni.

Inoltre la legge 46/90 è riferita agli impianti tecnologici e non agli impianti a corredo di macchine (bordo macchina) quale un impianto di climatizzazione split è.

Ultimo aspetto (ma non meno importante) ll legislatore intende con la scrittura delle leggi indicare ciò che deve essere fatto, se non lo indica vuole perciò che non sia fatto, il fatto di dichiarare un bordo macchina ai sensi della 46/90 e un errore, o meglio un reato penale (falso ideologico) punito con un anno di carcere.

Probabilmente nessuno in Italia ha visto il sole a scacchi solo per questo ma... credo che sarebbe meglio attenersi a ciò che il legislatore ha scritto, i propri punti di vista e/o considerazioni sono irrilevanti di fronte alla legge.

Modificato: da cavaand
SimoneBaldini
Inserita:

2. Sono altresì soggetti all'applicazione della presente legge gli impianti di cui al comma 1, lettera a), relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi.

Se leggessi per intero il comma, e non solo per quanto ti puo' essere utile, capiresti che per le attività produttive solo la lettera a) del comma 1 rientra per tali edifici in sostanza solo gli impianti elettrici.

La problematica dell'ambiente non è contemplata direttamente dalla 46/90 ma indirettamente si deduce che nella "buona regola tecnica" è implicato pure il rispetto dell'ambiente.

Ma allora una caldaia con due tubi e un radiatore puo' essere considerato "bordo macchina" (chissa' poi perchè nasconderi dietro a questa fantomatica parola)? Ma allora perchè si ostinano a richiedere la conformità? Oggi esistono per esempio RIELLO TERMODUETTO una sorta di split composto da un kit di caldaia, tubi preisolati e un termovettore considerato a tutti gli effetti assimilabile ad una macchina secondo il tuo ragionamento. Su questo punto non posso essere concorde, questo kit e il climatizzatore non è un elettrodomenstico dove basta collegare la spina e tutto funziona a regola d'arte.

Le variabili sono molte, per primo la lunghezza delle tubazioni, per secondo il dislivello tra le due unità per terza la carica ed il vuoto e molte altre.

Definiscilo come ti pare ma nei capitolati pubblici d'appalto, dietro all'installazione di split viene esplicitamente richiesta la conformità sia dell'impianto elettrico che della posa della macchina che a volte si traduce in un'unica dichiarazione. Forse sbagliano, ma questo è quanto viene richiesto e bada che nessuno scrive posa di macchina con accessori a bordo, ma tutti scrivono posa di impianto di climatizzazione ecc..

E visto che il legislatore ha scritto il comma 2 per intero, meglio sarebbe citarlo per intero.

Ciao

Simone

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