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Bilanciare I Radiatori - cosa si intende e come si fa


ellisha

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salve, mi affido a degli esperti per questo mio nuovo quesito: cosa si intende per bilanciamento dei radiatori e come si fa?

il mio idraulico è stato troppo vago e poco chiaro al riguardo.

Grazie.

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Nonostante i dati di progetto, i calcoli e le prestazioni dichiarate dai fabbricanti dei radiatori, si va ancora a spanne. Se il termostato ambiente rileva nella stanza dov'è installato una certa temperatura, non sente però la temperatura nelle altre stanze. I radiatori "calcolati" vengono maggiorati di qualche elemento per stare sul sicuro, così va da sè che in una stanza dove bastano 4 kW di radiatore per avere 20 gradi se ne installa uno da 5 (cioè con più elementi). Risultato: in quella stanza fa più caldo che nelle altre. Allora si strozza la portata di acqua calda facendo calare la potenza fornita, utilizzando una valvolina a spillo chiamata detentore, che viene installata sul tubo in basso del radiatore. Si tratta di regolare tutte quelle valvoline fin quando in tutte le stanze hai la stessa temperatura, possibilmente quella indicata sul termostato ambiente.

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Ho notato che si chiamano "radiatori" in quanto cedono l'energia sotto forma di energia radiante (infrarossi).

Quando invece l'energia viene ceduta per convezione, si parla di "convettori".

La stranezza e' che anche molti addetti ai lavori hanno poca dimestichezza con le radiazioni infrarosse, e si solito ragionano solo in numero di elementi, senza la minima considerazione per l'emissivita' superficiale degli elementi e sulla convenienza di differenziare l'emissivita' IR verso la parete (che deve essere bassa) da quella verso l'ambiente (che deve essere massima).

Se i corpi scaldanti hanno emissivita' diverse (per esempio, perche' colorati con vernici diversamente emissive), si possono sbilanciare.

Ciao

Mario

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Il prcesso di taratura del detentore è corretto ma richiede tempo e prove sul campo. Oggi si utilizzano dei collettori dotati di un sistema differenziale che misura la portata d'aqua (rilevabile dal dp e tramite un grafico). In questo modo si bilancia la portata per ogni corpo in base ai calcoli di dispersioni.

Ricordiamoci che il radiatore ha funzionamento anche di convezione (vedasi quelli in alluminio e le alettature), infatti l'emissione radiante a bassa temperatura 40-60 °C è molto limitata. Per ottenere emissioni radianti significative si devono avere temperature superioni a 200°C come nei sistemi industriali a tubi radianti ecc...

Ciao

Simone

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Caro ennebienne,

d'accordo, il radiatore scalda anche per convezione. Ma l'emissione radiante a bassa temperatura (60...80°C) puo' essere migliorata adottando un materiale ad alta emissivita'.

Basta avvicinarsi ad un radiatore a bassa temperatura per accorgersi del benefico effetto della radiazione IR, anche in punti certamente non raggiunti dal movimento d'aria determinato dalla convezione naturale.

La radiazione IR - e soprattutto la componente di infrarossi lontani - da' una sensazione di benessere anche se l'aria resta piu' fredda (condizione peraltro salutare).

Ciao

Mario

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