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Temperatura Aria Condizionatore


mocenigo

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Gentili utenti ed operatori, mi interesserebbe sapere se c'è un modo per sapere se il condizionatore funziona alla perfezione. La temperatura dell'aria in uscita dallo split in riscaldamento quando dovrebbe essere in media? grazie.

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Per vedere se funziona correttamente sono altri i parametri da verificare.

La temperatura d'uscita dipende dalla portata d'aria, dalla temperatura esterna, dalla temperatura interna ecc..

Ciao

Simone

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Pressione = pressione di lavoro del circuito frigorifero (mandata e ritorno) [bar] usi un manometro apposito

Assorbimento = corrente assorbita dal compressore [A] usi un amperometro

Carica = contenuto freon nel circuito [kg] per verificarlo effettivamente devi svuotare la macchina e ricaricarla usi una stazione di carica con dosatore/pesatore (normalmente non lo si fa mai)

Ciao

Simone

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Ciao Simone.

sono d'accordo con i tuoi suggerimenti, però anche la temperatura d'uscita allo split potrebbe indicare in linea di massima se il condizionatore funziona o no.

Non dico "alla perfezione" perchè serve sapere altre cose, però con un termometro si può misurare la temperatura ambiente e quella dell'aria che esce dallo split e confrontarla con quella riportata dal costruttore ( che suggerisce di fare questa prova ).

In genere quando non si ha ne riscaldamento ne raffreddamento in parecchi casi c'è poco gas o perchè si è perso con il tempo o perchè qualcuno preferisce fari spurghi esagerati nelle tubazioni ed alla fine non ci resta più nulla.

Ti saluto.

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Sicuramente è un parametro importante, ma il problema esposto riguardava la pompa di calore e quindi il riscaldamento. In questo caso gioca molto il fattore temperatura esterna, infatti se la temperatura esterna è sotto allo 0°C la temperatura di mandata dell'aria sarà praticamente identica alla temperatura ambiente. Cio' non vuol dire che la macchina non stia funzionando ma che magari è nella fase di sbrinamento e/o in bocco antigelo. Altro discorso per il condizionamento estivo, dove comunque anche con temperature elevate esterne (40°C) la macchina riesce a rafreddare e si puo' misurare un dT tra aria ambiente e mandata.

Ciao

Simone

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Ciao a tutti

vi ringrazio per il contributo dato, vi aggiorno sulle ultime del mio caro condizionatore. Considerando che la temperatura esterna sta al momento oscillando tra i 3 e gli 8 gradi, ho notato che il condizionatore va, più frequentemente del normale, in fase di sbrinamento. Ho notato inoltre che le alette dissipatrici nella parte inferiore risultano ghiacciate e se tocco i raccordi dell'unità esterna sono bollenti, almeno uno perchè l'altro è sempre più freddo. Quando poi il condizionatore sbrina i raccordi si ghiacciano mentre le alette man mano gocciolano acqua.

Ribadisco che il condizionatore è stato installato una settimana fa e non ho avuto modo di poter capire i suoi limiti di funzionamento.

Vi do un pò di dati:

temperatura esterna 11°

temperatura interna segnata dal termometro 15°

temperatura impostata sul telecomando 25°

temperatura dell'aria in uscita dallo split intono ai 30°

vi do poi i limiti di funzionamento riportati sul libretto di istruzioni:

Riscaldamento massimo 27° con una temperatura esterna tra i 24° e i 18°

Riscaldamento minimo 20° con una temperatura di -7°

Vi dico inoltre che fa il clima, sputa aria calda per 2 minuti che poi man mano si raffredda, poi chiude le alette per circa un minuto, le riapre e l'aria esce di nuovo calda e il ciclo ricomincia..... ogni diciamo 7/8 minuti il ventilatore si ferma perchè sicuramente il compressore va in sbrinamento.

Il clima è un delonghi ckp20 con capacità di riscaldamento di 2640 w e capacità di raffreddamento 2900 w, la stanza in cui è installato è di circa 14 mq.....

Ciao ciao e grazie

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Aggiungo che i primi due giorni di funzionamento andava benissimo, alzava la temperatura di 3 gradi nel giro di pochi minuti, poi man man ha iniziato a scaldare meno e questo è coinciso con l'abbassamento della temperatura esterna di circa 10°!!! boh non so cosa pensare....

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Normale, molti "idraulici" vendono queste macchine come se fossero l'anello mancante del riscaldamento. Il fatto è che non lo sono, o perlomeno non sempre. In Milano esistono molti negozi riscaldati con queste macchine. Mi è capitato di vedere un negozio e cito pure il nome "Divani&Divani" di Piazza Cadorna (lo trovate sotto la Metropolitana di Milano fermata Cadorna) dove per esigenze architettoniche sono installate pompe di calore, il risultato è che in pieno inverno usano le classiche stufette elettriche. Un altro sempre in Milano un fantomatico installatore per risolvere il problema dello sbrinamento ha fatto installare una caldaia a metano che con una batteria posta nelle vicinanze dell'unità esterna provvede in inverno a scaldare l'aria evitando lo sbrinamento (tanto valeva installare la pompa di calore!!)

Ciao

Simone

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Beh si infatti al momento mi sto scaldando meglio con i termosifoni....hihiihiih secondo il tuo parere ennebienne posso stare tranquillo che il mio condizionatore non è rotto o che non abbia perdite????

che ne pensi dei dati che ho postato e di come si comporta il mio bambino?

grazie per le risposte eh....

io sono a lecce e mi sa proprio che il vecchio bracere funziona sempre!!! :D

Modificato: da mocenigo
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Aggiornamento: lo split emette aria calda per 45 secondi poi chiude a metà le alette, fa uscire un pò d'aria e si ferma, dopo 2 minuti lo split riapre le alette e riemette aria calda e il ciclo ricomincia..... secondo me è pazzo! ah sento sempre funzionare il compressore eh....

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Ultimo aggiornamento: ho acceso il clima alle ore 12.50 ed è entrato nella fase di preriscaldamento, sono le ore 13.05 e ancora non si è mosso.... sul libretto delle istruzioni di ce che questa fase dura dai 2 ai 5 minuti.... mi sa che devo chiamare l'installatore. il clima in questo tempo che ho scritto ha le alette un pò aperte e ogni tanto sputa un pò d'aria e poi si ferma, le alette sn sempre mezze chiuse però.

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Ospite ANTONIOMANCA

Caro Mocenigo

il condizionamento in ambito residenziale (che è quello di cui si stà parlando) effettuato con macchine mono/multi split si basa su delle regole termodinamiche ben precise. Ovviamente alla base di tutto ci stà un installazione eseguita a regola d'arte:

1)posa tubi, canale, macchina/e interne ed seterna/e

2)flangiatura tubi di mandata e di ritorno eseguita con bordatubi a frizione

3)serraggio bocchettoni eseguito con chiave dinamometrica

4)pressatura dell'impianto eseguita con azoto alla pressione di lavoro (35bar per R407 e 45bar per R410) al fine di verificare la presenza di perdite

5)formazione del vuoto (serve ad eliminare/estrarre l'umidità dall'impianto, che potrebbe causare la formazione di "gelatine" dovute all'alta igroscopicità degli oli sintetici utilzzati dai nuovi gas "ecologici")

6)apertura rubinetto di mandata

7)apertura rubinetto di ritorno/aspirazione

e a questo punto viene il bello

8)verifica della resa dell'impianto, ovvero verifica della carica

La resa in termini generali si verifica misurando le temperature di surriscaldamento, il delta di temperatura tra l'aria in ingresso e all'uscita della ventola dello split (evaporatore) e il delta di temperatura tra l'aria in ingresso e all'uscita della ventola del compressore (motocondensante)

Queste temperatura sono note e ben fissate

Se il sistema non stà dentro ai range fissati vuol dire che c'è qualcosa che non và

Ti ricordo che questi range di temperatura sono identici sia che si parli di R22 (ormai "fuorilegge") che di R407C (gas di transizione usato per i retrofit delle vecchie macchine!!) che di R410A.

Quindi tu dovresti partire da zero recuperando il gas (casomai ce ne sia ancora!!) pressando per verificare se esistono perdite (non credere a quelli che spacciano il vuoto come provaperdite!!) e re startup con verifica della resa

buon lavoro

Antonio

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Grazie Antonio per la risposta dettagliata che mi hai dato, su un punto vorrei delucidazioni, i range noti di temperatura di cui parli quali sono?

Grazie ciao.... si credo che mi rivolgerò a qualche tecnico, anche se credo che se facessi da solo sarebbe meglio.... ma non ho l'attrezzatura adatta. ciao ciao

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Ospite ANTONIOMANCA

Mocenigo

ti consiglio prima di tutto di trovare un buon tecnico

io confido sempre che a lavorare bene la voce dovrebbe spargersi!!!

senza attrezzi non si fanno buoni lavori e questo vale per tutte le attività: quindi se non hai almeno un manometro a 4 vie ed un buon termometro con sonde per aria e a pinza per tubi dovresti lasciar perdere (e questi attrezzi giusto per un rapido controllo)

Le case costruttrici certificano la resa delle macchine, cioè il classico BTU BritishThermalUnit (che è una unità di misura non più valida in quanto sostituita dal Watt) per una temperatura esterna di 35°C ed una interna di 27°C

quindi si evince che la resa di una macchina va controllata in modalità freddo cioè con temperature esterni di almeno 20°C.

Sia che si tratti di una macchina inverter che di una ON-OFF, indipendentemente dalla marca e dalla potenza, nel caso che le condizioni di temperatura siano quelle di cui sopra, io mi aspetto di avere una temperatura di surriscaldamento di circa 8°C e un deltaT allo split, dopo circa 10 min dall’accensione, almeno di 14-15 °C, cioè voglio che il mio termometro segni, rilevando con la sonda appoggiata sulla parte SX delle famigerate alette, almeno 12-13 °C

non fidarti di chi ti parlerà di pressioni circa il controllo della macchina, quello che ci interessa è verificare che i delta di temperatura siano quelli che ci si aspetta (come dicevo si tratta di macchine che funzionano secondo leggi di scambio termico ben definite)

non fidarti nemmeno di chi ti dirà che manca semplicemente del gas e vuole farti direttamente una bella “caricatina”; prima si va a vedere perchè il gas non c’è più (dov’è la perdita?!!) e dopodichè si ricarica e si verifica la resa

ricorda che i gas frigorigeni, sia che si tratti di HCFH di CFC o di HFC sono indistruttibili, cioè la molecola non si scompone nel tempo, quantomeno non nei prossimi 100/200000 anni!!!!!

non è particolarmente importante neanchè misurare l’assorbimento con una pinza amperometrica in quanto è un fattore che viene determinato da altre cause e non viceversa (cioè non è un parametro su cui tu puoi agire in maniera diretta)

un ultima nota: per fare un lavoro veramente professionale un parametro altrettanto fondamentale da tenere in considerazione per il calcolo della resa è l’umidità, che è relativa per ogni ambiente ad una certa temperatura gravata di una certa pressione

il rapido metodo che ti ho descritto sopra è però abbastanza soddisfacente al fine di verificare un buon funzionamento (è quello che uso io e da ottimi risultati)

ricordati anche che nel caso del R407 l’evaporazione comincia ad una data temperatura (dipendente dalla pressione a cui è sottoposto) e termina ad una temperatura di 6°C superiore: questo si chiama GLIDE (questo dipende primariamente dalla composizione ternaria del gas)

considera come fondamentale anche la formazione del vuoto, che ti permette di eliminare l’umidità dal circuito e quindi preserva la formazione di gelatine in quanto l’olio utilizzato con i nuovi gas (sintetico) è altamente igroscopico: un buon installatore evita di farsi fregare in quanto le case costruttrici (almeno quelle più serie) sanno bene individuare la mancata estrazione dell’umidità e non passano la garanzia che diventa un costo: a buon intenditore...........

ciao

Antonio

p.s. diffondi cultura tecnica e manda a casa gli improvvisati!!

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Ospite ANTONIOMANCA

cosa ti aspettavi, di poter risolvere tutto usando un cacciavite e il martello?

ho provato a spiegarti cose basilari in maniera comprensibile, io penso.

se ti serve capire meglio qualcosa oppure vuoi comunicarmi che ho detto delle cose sbagliate, don't worry

sono una persona curiosa, sopratutto di parlare con gli altri perchè imparo sempre tante cose

ovviamente non dirmi stramberie

ciao Antonio

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Ragazzi, premetto che il mio installatore non è potuto venire per motivi influenzali e che mi ha consigliato nel frattempo di controllare i raccordi e che se fossero stati oliosi e appiccicosi, la perdita avveniva da lì.... aveva ragione li ho controllati ed erano molto oliosi, addirittura la guaina era totalmente imbevuta di una strana gelatina.... comunque assodato che è una perdita, aspetto che venga a sistemare il tutto. ciao ciao

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PER ANTONIOMANCA: non si dispiacciano gli altri, ma mi fido di lui....

Ciao Antonio quindi ricapitolando, quando verrà il tecnico dovrà svuotare l'impianto dal gas residuo, giacchè lo faccio rimettere tutto nuovo visto che di sicuro non ne sarà rimasto così tanto, poi faccio pressurizzare l'impianto con l'azoto, faccio fare il vuoto, faccio ricaricare il gas e faccio ripartire la macchina.... ho saltato qualcosa? starò bene attento a ciò che farà... Grazie mille...

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Ospite ANTONIOMANCA

Mocenigo

non credo che l'olio sia un problema

sicuramente il fatto che ce ne sia così tanto è indice di un raccordo abbastanza scadente ovvero che perde alla grande; la gelatina potrebbe essersi formata all'esterno (non voglio neanche pensare che possa essere tracimata fuori come un blob)

siccome non prendo neanche in considerazione la possibilità che le macchine siano uscite dalla fabbrica con un "buco" (anche se fossero comprate all'IPER a 129 Euro!!) i punti da controllare sono 4

2 dal lato dell'evaporatore (split) e 2 dal lato della motocondensante (compressore)

chi verrà a dare un occhiata deve recuperare con un recuperatore quanto possa essere rimasto nel circuito (in una bombola che quando piena andrà smaltita per evitare di buttare in atmosfera ulteriore gas-si dice ma non lo fà nessuno), mettere in pressione con azoto (gas economico di facile reperibilità e stoccaggio assolutamente sicuro perchè non infiammabile e via dicendo) alla pressione di esercizio (35 bar per R407 e 45 bar per R410) se la pressione non rimane fissa vuol dire che ci sono perdite; andare a vedere con acqua e sapone (più empirico di così si muore) dove si creano le bolle (andare senza esitazione sui bocchettoni) e rifare flangie (cartelle) quindi serrare con chiave dinamometrica

rifare il vuoto

ricaricare a peso in fase liquida (bombola a testa in giù)

eseguire ottimizzazione della carica (resa)

che il Dio degli installatori ti assista!!

Antonio

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