Accumulo Termico - coibentazione

[toifel]

Sto' pensando di integrare un impianto a legna alimentato da una termocucina con un accumulo di circa 1300l al fine di aumentare l'autonomia stabilizzare la temperatura dell'acqua e gestire in modo piu' elastico l'impianto.

L'ideale per le mie esigenze sarebbe una cella termica, ma dato il costo elevatissimo ne ho proggettata una da realizzare da solo: In pratica un parallelepipedo 80x80x200cm in lamiera da 3mm verniciata e coibentata. Il serbatoio sarebbe dotato di 6 [censored] disposte a varie altezze per alloggiare gli scambiatori in rame; ho anche previsto 3 andate e ritorni diretti nel serbatoio in modo che possa ricevere acqua calda sia dalla termocucina che da una caldaia a legna e fornire i radiatori.

Gli scambiatori in rame servono per ricevere acqua calda da pannelli solari, fornire acqua calda sanitaria e per riscaldamento a bassa temperatura su un pavimento radiante; in pratica il fluido primario stoccato nel serbatoio non verrebbe a contatto diretto con l'acqua per uso sanitario. ho previsto anche pozzetti portasonda disposti a varie altezze ed un anodo in magnesio sostituibile.

Chiedo suggerimento agli esperti su come realizzare una coibentazione ottimale in modo da poter conservare il piu' a lungo possibile il calore accumulato.

[SimoneBaldini]

Ideale per isolare è la lana di roccia io direi uno spessore di 120mm con densità 100 kg/mc. Esitono anche elastomeri e poluretani. Comunque lo spessore è quello che importa maggiormente.

Analizzando la tua idea posso dirti questo:

ipotizzando un accumulo a 90°C ed un utilizzo al minimo fino a 40°C avrai un dT d 50°C.

con una massa di 1300kg avrai un accumulo energetico di 50x1300x1=65000 kcal che per una caldaia da 30000kcal/h potrai ottenere un'autonomia di poco piu' di 2 ore. Il problema maggiore sarà il poter utilizzare l'energia accumulata, infatti avendo una temperatura variabile dovrai adottare per forza termoregolazioni o regolazione a spillamento.

Ciao

Simone

[toifel]

Inizialmente, date le superfici piane del bollitore, avevo preso in confiderazione dei pannelli in polistirene espanso a celle chiuse con spesore da 60mm da mettere in doppio strato per uno spessore totale di 12cm; poi leggendo le caratteristiche del prodotto ho scoperto che e' dichiarato idoneo per temperature comprese tra -65º e 75º quindi non adatti ad aderire sulla lamiera a 90º.

Credo che mi orientero' sulla lana di roccia.

Circa le considerazioni sull'utilizzo del bollitore pensavo di mettere le teste termostatiche sui radiatori piu' un termostato di piano modulante in grado di pilotare una valvola miscelatrice a 4 vie con servomotore. Lo stesso dicasi per il pavimento radiante. Per l'acqua sanitaria mettro' in uscita dello scambiatore una valvola miscelatrice termostatica tarata a 60º.

Quello che m'interessava capire e' l'autonomia del bollitore in caso di non utilizzo. Ad esempio con una temperatura dell'acqua di 90º una temperatura del locale caldaia di 10º ed isolamento di 12cm dopo 24 ore quanti gradi avro' perso?

Nel proggetto ho previsto di coibentare tutte e 6 le facce del solido il lato superiore e' privo di entrate o uscite per limitare i ponti termici, mentre la base di appoggio e' costituita da uno zoccolo in legno.

[SimoneBaldini]

Semplificando (altrimenti dovresti integrare nel tempo) avreai:

P = k * S * dT

dove:

P = potenza dissipata

k = coefficiente di trasmissione (trasmittanza)

S = superficie disperdente

dT = tra 90°C e 10°C = 80°C

Q = P * t

dove

Q = calore dissipato

t = tempo

adottando gli opportuni valori e unità di misura non dovresti avere problemi.

Il k te lo puoi far dare dal fornitore di lana di roccia altrimenti devi calcolartelo tu

Ciao

Simone