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Condizionatore Raffreddabile Ad Acqua? - Uso acqua per risparmio energetico


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Inserito:

Vivo in una zona in cui è disponibile gratuitamente acqua corrente in discreta quantità, le fontane. Siccome sgorga a 12°C mi sembrerebbe efficace poterla sfruttare anche per il sistema di condizionamento.

So che esistono dei sistemi di condizionamento industriali che utilizzano degli scambiatori di calori immersi in grosse vasche d'acqua interrate, ma io sono interessato ad installare un impianto domestico. Ho provato a contattare qualche rivenditore, ma nessuno è a conoscenza di sistemi di condizionamento domestici che utilizzino scambiatori di calore ad acqua invece che ad aria.

Ho provato a far circolare quest'acqua nelle condutture del riscaldamento e sfruttare i termoconvettori per lo scambio di calore, ma la differenza termica è troppo ridotta. Potrebbe essere però utile se abbinata all'unità esterna di un condizionatore, ma purtropo quelli normali sfruttano solo aria (già abbastanza calda...) per lo scambio termico.

Ho visto qualche soluzione casereccia che bagnava continuamente l'involucro dell'unità esterna al fine di raffreddarla, ma non so quali vantaggi potesse avere come rendimento.

Esistono soluzioni low-cost? Secondo voi è realizzabile una modifica fai-da-te su qualche prodotto cinese per bagnare continuamente il radiatore esterno (disposizione dei cavi e componenti elettrici permettendo)?

Grazie,

Dario


Inserita:

Ho trovato negli altri 3d una citazione ai prodotti condensati ad acqua, CAO e GCAO della Airwell nel caso specifico. Mi ha però sorpreso come a parità di BTU la potenza assorbita non si discosti molto dai normali condizionatori ad acqua, pur avvenendo lo scambio di calore con un liquido a 15°C (nei dati tecnici) invece che con aria a 30°C. Perché?

Grazie, saluti

Dario

SimoneBaldini
Inserita:

Condensando a 30°C con acqua invece che a 45°C con l'aria, il COP passa da circa 3,3 a quasi un bel 6 (dipende dalla taglia e da quanta acqua sei disposto a usare). In sostanza con aria per ogni kW di corrente assorbita ottieni 3,3 kW di raffreddamento mentre con condensazione ad acqua (fonte a 14°C) per ogni kW di consumo elettrico ottieni ben 6 kW di raffreddamento. Diciamo che siamo al doppio. Oggi esistono le classe A che hanno COP anche che si avvicinano a valori di 5 ecc.. ma è da tener presente che sono COP da laboratorio cioè stimati a condizioni ottimali e quindi poco realistici.

Esenpio: refrigeratore acqua-acqua Pelett=1,8 kW Pfrig=9,7

refrigeratore aria-acqua Pelett=1,8 kW Pfrig=6,0

Queste macchinette sono piuttosto comuni se parliamo di refrigeratori acqua-acqua, cioè raffreddano acqua utilizzando acqua. Mentre per degli acqua.freon (espansione diretta) sono meno presenti ma li puoi trovare dalla fimpi clima che li produce appositamente per applicazioni tipo appartamenti in Milano dove le unità esterne sono viste molto male.

Forse hai visto i condensati ad acqua da torre evaposativa, dove l'acqua non entra a 14°C ma a 30-40°C praticamente allo stesso valore dell'aria. Tali impianti vegono utilizzati non per il risparmio d'energia, ma per altri motifi tecnici quali spazi ecc..

Tornando alla questione, si è possibile modificare un cinese, fimpi in sostanza esegue questa modifica sostituendo l'evaporatore ad aria ed inserendone uno ad acqua. Logicamente cambiano anche i paramentri di funzionamento del compressore (pressione ecc..). Se invece vuoi bagnare costantemente la batteria esterna, ti troverai a seconda della durezza della tua acqua ad avere una batteria tutta incrostata. L'idea di far circolare acqua direttamente nell'impianto devo dirti che è pessima, anche se fosse a 7°C il problema sarebbe il deposito di calcare anche se a temperature modeste non è eccessivo ma pur sempre un problema, inoltre si avranno fenomeni di corrosione molto accentuati poichè l'acqua potabile è ricca di ossigeno diluito, mentre l'acqua di un circuito chiuso praticamente perde tutto l'ossigeno nel giro di pochi giorni.

Ciao

Simone

Inserita:

Grazie, ho già provveduto a spedire una mail per richiedere info dalla ditta suggerita.

I due apparecchi che avevo visto erano:

http://www.airwell.it/pdf/03/cao_407.pdf

http://www.airwell.it/pdf/03/gcao_407.pdf

che prevedono sia l'ingresso con acqua tiepida di torre che fresca corrente (la potenza assorbita però non cambia).

Calcolando l'EER per gli elementi più piccoli, se ho fatto giusto (potenza frigorifera / potenza consumata) si trova:

GCAO: EER a 2,2 (acqua a 30°) oppure 3,2-3,6 (acqua a 15°)

CAO: EER a 3,5

che mi deludono, risultando paragonabili ad un tipico classe A. Considerando che si trovano i DeLonghi classe A a meno di 500 euro, sarà difficile che questi prodotti meno diffusi costino meno (sto attendendo i listini).

Effettivamente ho l'acqua molto dura, perciò concordo sull'idea che sia meglio evitare di fare eccessivi test di formazione di incrostazioni sull'unità esterna.

Per quanto riguarda la variante di far circolare acqua direttamente nell'impianto, l'ho eliminata pure perché non posso escludere neppure depositi di sabbiolina nel lungo periodo.

Saluti,

Dario

Inserita:

Tenete presente però che i buoni vecchi pinguino de longhi utilizzano esattamente la stessa tecnica cioè di far fluire acqua sulla batteria, per di più sempre la stessa acqua che quindi si riscalda molto velocemente. Certo, il fatto di acqua a circuito chiuso pero' permette di aggiungere decalcificante e quindi di mantenere in equilibrio il sistema per parecchio tempo senza incrostazioni. Non so pero' se il radiatore sia trattato in qualche modo particolare.

Ammesso che sia come quelli normali si potrebbe pensare a qualcosa di simile comunque. Un serbatoio dal quale viene prelevata acqua da distribuire sul radiatore, e che circola di continuo finchè non raggiunge una determinata temperatura, al che si svuota e si ricarica il serbatoio con acqua filtrata dal calcare, solo che non so se il gioco valga la candela

Paolo Cattani
Inserita: (modificato)

per il condizionamento di cabine in uno stabilimento con atmosfera corrosiva e salmastra, che riduceva in polvere l'unità esterna dei condizionatori in tre mesi, abbiamo usato unità condensate ad acqua, che sono risultate eccezzionali. Sono praticamente eterne.

Unici problemi, l'alto costo di acquisto (non sono molto diffuse e c'è poca concorrenza) e l'alto consumo d'acqua (per noi però il costo non importava, visto che proteggevano le apparecchiature da danni ben maggiori; e poi, avevamo il nostro acquedotto personale).

i rischi di incrostazione da calcare non esistono a quelle temperature: piuttosto, meglio mettere un filtro antisabbia all'ingresso.

Aggiungo che gli apparecchi di cui hai inserito i link sono molto carini, i modelli che usavo io erano da pavimento, del tutto simili ai termoconvettori, tipo questi.

Tra l'altro, i rendimenti sono riferiti ad acqua a 16° ...

Modificato: da Paolo Cattani
Ospite ANTONIOMANCA
Inserita:

Squassero

tornando al tuo primo intervento:

il gioco non vale la candela

i sistemi idronici/chiller cioè condensati ad acqua costano di più di quelli ad espansione diretta (il classico split/multisplit) e se non vivi a Milano, dove il Comune mi dicono che incentiva l'installazione di questi sistemi al fine di utilizzare l'acqua di falda che allaga i garage in alcune zone, non vedo l'utilità nemmeno in rapporto al miglior EER/COP

inoltre in caso di manutenzione ti serve qualcuno che ci capisca un pò più della media

ormai si installano macchine multisplit con consumi che non dico siano ridicoli (1/1,5kw per un trial da 5000watt di potenza frigorifera totale) ma sicuramente all'altezza della situazione

quest'anno la Beghelli ha proposto una macchina condensata ad acqua! ?!!!!

cordialità

Antonio

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