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Perche' La Condensazione Insieme All'impianto A Pavimento?


distefano

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SALVE A TUTTI

Come termoidraulico vorrei confrontarmi con qualcuno ed ottenere qualche utile suggerimento

per capire il perchè all'impianto a pavimento va abbinata una caldaia a condensazione

Onestamente finora non ho ancora rilevato tutti questi pregi, anzi...

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Non è obbligo, ma preferibile. In sostanza avendo nel circuito acqua a 30°C puoi permetterti di avere 40°C in caldaia quindi sfruttare maggiormente il calore generato dalla combustione e presente nei fumi addirittura condensando il vapor d'acqua creato dalla reazione chimica che tra il metano e l'ossigeno viene a crearsi. Diversamente una caldaia tradizionale avendo una temperatura maggiore a 60°C non potrà condensare i vapori presenti nei fumi quindi avrà un minor rendimento.

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fin qui son daccordo, quindi una caldaia a condensazione con un rendimento del 106% contro una classica con un 92% mi offre un 14% in più di rendimento (con un ipotetico 106%-- che mi sembra con un semplice analizzatore di combustione non e possibile misurare)

ipotizzando che un impianto a pavimento richieda al generatore di calore 15kw quanto risparmio?

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A pari impianto a pannelli e differente caldaia in termini di euro dipende dall'utilizzo e da molti altri fattori, comunque non superi i 200 euro/anno per una potenza di 15kW ed un utilizzo di 14 ore giornaliere.

Ciao

SImone

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Scusate se mi intrometto,

ma la temperatura ottimale dell'acqua che esce dalla caldaia verso i pannelli deve essere di 40° o 37°?

Io ho un regolatore caleffi e volevo impostarlo in modo corretto, attualmente ho impostato 39° ed il ritorno arriva a 34°.

Grazie.

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io non sono un esperto ma il termotecnico che mi ha progettato l'impianto mi ha spiegato che la temperatura di esercizio dell'acqua è in funzione di numerose variabili: temperatura esterna, temperatura che vuoi in casa, volume di acqua nell'impianto etc.....

traducendo in termini pratici quasi tutti i progettisti ti consigliano di installare una centralina di controllo che se vuoi d'estate ti controlla anche il raffrescamnto modulando in funzione dell'umidità ambientale evitandoti di avere una casa piena di girini. spero di esserti stato utile.

ciao a presto

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x frabas

l'acqua puoi mandarla a 37-- a 40-- a 42-- a 45-- °C

dipende da come l'impianto è stato progettato, resistenza termica di massetto e pavimento, lunghezza e numero di circuiti, circolatore , passo delle tubazioni, e sopratutto dipende da quanto calore desideri

:) pressapoco :)

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Rispondo al 1° POST di distefano.

Il vero risparmio di un impianto a pavimento è dato dalla caldaia a condensazione perchè sfrutta il fatto che l'acqua nell'impianto lavora a basse temperature e quindi possiamo sfruttare a pieno il fenomeno della condensazione. Parto comunque prevenuto perchè, anche se li vendo (ma non li propongo), ritengo una caxxata gli impianti a pavimento.

Di stefano perchè ti vuoi confrontare? Hai il mio stesso dubbio?

BYE

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[at]Frau,

non ho una sonda purtroppo, la posso mettere? Mi date delli indicazioni in merito?

Il mio impianto è costituito da PT: impianto pavimento + 2 termoarredo (bagni). In aggiunta ho un caminetto da 14 KiloW e 2 split con pompa di calore.

PInt. 1 termoconvettore, 3 radiatori. L'impianto e separato in 2 zone attualmente, sto aspettando che mi arrivino delle valvole di zona per comandare la zona scaldata dal caminetto. Tutto è predisposto per separare 3 zone (tre cronotermostati).

Grazie

Allora la temperatura la lascio su 39° e il ritorno mi arriva a 35°. Sul pavimento ho 37°, in questo modo non ho problemi di circolazione....spero.

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Frabas tu, se non ho intrpretato male, scaldi l'impianto a pavimanto con il camino? Il camino deve smaltire continuamente il caldo che produce altrimenti bolle ma te come fai a sparare l'acqua prodotta dal camino nell'impianto a pavimento? Con una valvola miscelatrice rischi di far andare tutto in ebollizzione perche non smaltisci il caldo.

In più mandi l'acqua nei fan-coil a 39° con un salto termico in uscita di 4° ventoli aria fredda...

E poi come fai a scaldare un ambiente con un radiatore in cui ci passa l'acqua a 39°???

Ti ci vuole una caldaia a condensazione con 2 uscite di temperatura... Quindi sorge spontanea la domanda che ha fatto FRAU79: che caldaia monti?

Oltretutto doppia uscita vuol dire anche doppio impianto...

I split a cosa servono? Per il freddo o per il caldo?

Se ho interpretato bene il tuo messaggio, stai facendo un impianto un pò strano ma sicuramente ti porterà dei problemi se è così strutturato.

Prima di fare tutti i lavori non ti sei fatto fare un progetto da un ingegnere o un tecnico? perchè secondo me stai facendo cerotto e mi dispiace se poi te ne rendi conto quando,magari, ci vai ad abitare te. Spero di aiutarti prima se posso ciao.

BYE

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X Acquaragia

ti rispondo in MAIUSCOLO.

Frabas tu, se non ho intrpretato male, scaldi l'impianto a pavimanto con il camino? Il camino deve smaltire continuamente il caldo che produce altrimenti bolle ma te come fai a sparare l'acqua prodotta dal camino nell'impianto a pavimento? Con una valvola miscelatrice rischi di far andare tutto in ebollizzione perche non smaltisci il caldo.

IL CAMINETTO NON LO USO PER SCALDARE L'ACQUA, LO USO COME FONTE DI CALORE ALTERNATIVA. SPARA ARIA CALDA DAL FAN INTEGRATO, SCALDA TUTTA LA ZONA GIORNO CHE è PREDISPOSTA PER ESSERE ISPOLATA DAL RISCALDAMENTO A PANNELLI TRAMITE ELETTROVALVOLE DI ZONA COMANDATE DA UN CRONOTORMOSTATO DI ZONA.

In più mandi l'acqua nei fan-coil a 39° con un salto termico in uscita di 4° ventoli aria fredda...

NO, IL TERMOCONVETTORE è AL PIANO INTERRATO ED è PILOTATO DA UN RELE' CHE AZIONA LA CALDAIA A 60°

E poi come fai a scaldare un ambiente con un radiatore in cui ci passa l'acqua a 39°???

I RADIATORI (TERMOARREDO IN BAGNO) SONO ALIMENTATI DA ACQUA CALDA A 60°

Ti ci vuole una caldaia a condensazione con 2 uscite di temperatura... Quindi sorge spontanea la domanda che ha fatto FRAU79: che caldaia monti?

Oltretutto doppia uscita vuol dire anche doppio impianto...

HO UNA VAILLANT TRADIZIONALE CON UNO SCAMBIATORE CALEFFI CHE REGOLA LA TEMPERATURA A 39° MA L'ACQUA NON REGOLATA ALIMENTA I RADIATORI PRESENTI NEI BAGNI E NELL'INTERRATO

I split a cosa servono? Per il freddo o per il caldo?

GLI SPLIT SERVONO PER IL FREDDO MA SONO DOTATI DI POMPA DI CALORE

Se ho interpretato bene il tuo messaggio, stai facendo un impianto un pò strano ma sicuramente ti porterà dei problemi se è così strutturato.

NON CREDO, ALTRIMENTI UCC-IDO L'IDRAULICO! ;-)

Prima di fare tutti i lavori non ti sei fatto fare un progetto da un ingegnere o un tecnico? perchè secondo me stai facendo cerotto e mi dispiace se poi te ne rendi conto quando,magari, ci vai ad abitare te. Spero di aiutarti prima se posso ciao.

IL PROGETTO C'è. E' UN IMPIANTO A PANNELLI TRADIZIONALE SENZA CALDAIA A CONDENSAZIONE, C'è LO SCAMBIATORE

BYE

GRAZIE

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Ciao febas.

Ora mi è tutto più chiaro. comunque fatto così dovrebbe andare meglio di come l'avevo interpretato io, anche se a me non piace, perchè è come un pentolone ripieno di roba differente e esuberante, quando invece potevi benissimo fare tutto con un impianto solo, ma questo è un fatto relativo.

Rimango perplesso del tecnico che ti ha previsto una caldaia tradizionale... ho la conferma che non è oro tutto quello che luccica.

comunque con un impianto così dovresti stare al caldo d'inverno e al freddo d'estate e questa credo che sia la cosa fondamentale.

BYE

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Sicuramente sto al caldo in inverno e fresco d'estate.

Ma tu cosa mi consigliavi di fare? Potevo integrare il camino, condizionatori e riscaldamento tutto assieme?

Ho preferito scegliere una caldaia tradizionale visto i costi di una a condensazione....ovviamente in futuro posso metterla senza problemi, devo solo raccordare i tubi dei pannelli alla mandata dell'acqua derivata dalla condensazione.

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secondo me c'è una grande contraddizione sul tuo impianto di riscaldamento, il riscaldamento a pavimento e il camino ad aria calda ????!!!!! boooo...per me sono due cose che non vanno d'accordo per ovvi motivi di "polvere".

Il camino lo dovevi integrare con l'impianto a pavimento!!!!

Io avrei convogliato il caldo del camino in una cella ecotermica cosi da poter mettere tutta la legna che volevi senza pericolo di ebolizzione dell'impianto e cosi da utilizzare le calorie della legna per l'acqua calda sanitaria anche qualche ora dopo lo spengimento del camino, in + con una cella ecotermica sfrutteresti al massimo una caldaia a condensazione (secondo me necessaria).

I termoarredi li manderesti con l'acqua dell'impianto a 37° avendo cura di utilizzare un passo di 5cm nei bagni, magari dotati di sanitari sospesi cosi da aumentare la sup. radiante.

Sicuramente sarai caldo d'inverno e fresco d'estate ma lo potevi essere ugualmente magari risparmiando qualcosina....

Modificato: da ema_72
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Si hai perfettamente ragione. Ma io il caminetto ce l'ho in soggiorno, per attuare una soluzione come la tua dovevo installare il camino/caldaia sotto nel locale caldaia, oppure esistono dei caminetti non troppo "invasivi" che fanno 'sto mestiere?

Tengo a prcisare che il mio caminetto non ha convogliatori di aria calda, ha una ventola sul corpo macchina e basta ed è sufficiente per scaldare l'open-space (zona giorno) e se chiudo le porte della camerette mi scalda anche la camera da letto.

L'open space è gestito da un cronotermostato indipendente che agisce sulle elettrovavolvole del pannello zona giorno.

Grazie per i consigli.

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  • 3 weeks later...

mi sapete dire io ho una caldaia a condezazione con un impianto a pannelli radianti la temperatura della caldaia e a 47 e al collettore arriva a 39 ma e possibile cosi tanta differenza?

mi sapete dire come facciamo a sapere se una pompa di circolazione e piccola della caldaia , in bagno e cucina non riesco a far andare la temperatura ambiente piu di 17 gradi , il pass del tubo e di10 cm , secondo voi devo aumentare la pompa ? e di 2650 lal minuto

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per una durata ottimale e resa delle galdaie a gas o gasoglio normali o a condensazione devono tutte viaggiare ad una temperatura di 60° poi tramite la valvola miscelatrice dell impianto a pavimento con centralina dedicata si regolare o meglio ad abbassare la temperatura dell acqua di mandata dell impianto a pavimento in base a vari parametri come temperatura di ritorno acqua pavimento temperatura pavimento(opzionale) e temperatura esterna il tutto ovviamente dopo la richiesta di calore da termostato ambiente.

Strano che con un impianto a passo 10 tu non arrivi a 20-22 gradi di solito la mandata gell acqua e tra i 35°-45° quando fuori c'é - 15°, la temperatura piu bassa al quale ti riferisci 39 é quella di ritorno verso la caldaia o mandata al colettore ??, perche se é come penso io ai una temperatura di mandata di 47° e di ritorno 39°

ma se cosi fosse avresti piu di 20 gradi, non so che tipo di colettore fai ,il mio é provvisto fi rubinettini per ogni circuito e termometri su oni ritorno coni da regolarli rutti uguali in dase alla temperatura di ritorno e lunghezza circuito, non so come funziona il tuo impianto se a valle della caldaia c'é una valvola motorizzata piu una pompa o solo la valvola o se il tutto é collegato direttamente alla caldaia (cosa sconsigliatissima)perché se fosse cosi saresti obbligato a far viaggiare la caldaia anche se a condensazione ad una temperatura troppo bassa di solito devono viaggiare a 60° e non alla temperatura massima del pavimento che di solito non deve superare i 40°, ma se ai una centralina di regolazione del pavimento imposta la temperatura della caldaia a 60° e regola la centralina del pavimento che di solito fa variare tramite valvola miscelatrice la temperatura di mandata dai 30 ai max 45 gradi in dase alla richiesta e altre sonde, il mio impianto dopo la riduzione notturna da orologio la prima ora del mattino di accensione porta l'acqua a 40-45 poi scende a 35 40 in base alla temperatura esterna

Voglio precisare che le caldaie a condensazione, si chiamano cosi perché recuperano tutto il calore perso dei fumi di uscita delle caldaie normali cosi da avere un maggior rendimento,anno un ciclo di recupero del calore detto a condensazione dei fumi di uscita (scambio calore e recupero calore della condensa)a causa dell abbassamento di temperatura dei fumi di usita creano anche condensa acqua di scarico, ma non vuol dire che devono viaggiare a bassa temperatura ,anzi cosi facendo si anno scarsi rendimenti e rischio di sostituirla prima del previsto !! devono funzionare a circa 60° e non meno poi per il riscaldamento a pavimento si abbassa la temperatura con una valvola miscelatrice gestita da apposita centralina o comunque un termostato meglio ad immersione sul tubo di mandata al collettore che eviti di mandare al pavimento una temperatura troppo elevata max 40-45gradi (esempio se si ha una pavimentazione isolante tipo legno )

ciao

ps io mi trovo benissimo col riscaldamento a pavimento e da 15 anni!!

andate sul sito della velta forse li vi chiarite le idee

a io ho anche una caldaia a legna e non ho nessun problema lei viaggia a vaso aperto poi con un scambiatore di calore lamellare cede calore allresto dell impianto in pressione

ciao

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  • 3 months later...

Chiedo scusa per l'enorme ritardo di questo post ( ma mi era sfuggito )

Volevo fare alcune precisazioni secondo me necesarie dopo il post di murdock

La caldaia a condensazione come afferma murdock si chiama così perchè condensa i gas di combustione, ma non a 60 °C come afferma nel post, ma a qualsiasi temperatura inferiore a 53/ 55 ° C e questo perchè al di sopra di tale temperatura non si ottiene più la condensazione. Tale fenomeno di condensazione avviene dopo la cessione del calore dei fumi all'acqua ed il maggior rendimento si ha non solo per lo scambio termico maggiore, ma per lo sfruttamento del calore latente nel passaggio dallo stato gassoso a liquido del vapore acqueo presente nei fumi.

Le caldaie a condensazione sono a temperatura scorrevole e pertanto possono essere regolate direttamente dalla termoregolazione a bordo della caldaia stessa con relativa sonda esterna. Una volta impostata la curva di riscaldamento per pannelli radianti termoregolazione calcolerà automaticamente la temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna, lavorando così a qualsiasi temperatura tra quelle previste come min. e max impostate.

In merito ai post precedenti che chiedevano la temperatura di mandata dell'acqua all'impianto, questo nessuno lo può dire senza dati di progetto, dato che solo chi ha calcolato l'impianto sa a che temperatura lo ha progettato. Comunque di regola con normali impianti la temperatura di 37 / 45 °C e secondo le normative che regolano la materia la temperatura superficiale del pavimento non può superare i 29 °C ( misurati con sonda a contatto sul pavimento, dopo la messa a regime )

Alcuni impianti a pavimento devono essere progettati con temperatura di mandata di 60 °C , il tubo è particolare e progettato per questo uso.

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