sidro007 Inserita: 26 giugno 2008 Segnala Share Inserita: 26 giugno 2008 Scusate se intervengo nella discussione, sono capitato qui per sbaglio alla ricerca di un forum che parlasse di termoidraulica e il titolo del post mi ha punto sul vivo.Premesso che errare umanum est....Il funzionamento di un impianto a pannello radiante deve essere per le ragioni di termodinamica ed inerzia già precedentemente illustrate PRIVO di cronotermostati e PRIVO di divisioni in zone, L'unica gestione deve essere fatta in automatico dalla centralina di termoregolazione.Il fatto che il circolatore sia impegnato per l'intero arco del periodo del riscaldamento non ifluisce nel consumo energetico del riscaldamento, bensi nella bolletta elettrica. Stessa cosa accade per esempio negli impanti solari a circolazione forzata.Resta indubbio che il sistema di riscaldamento a pannelli sia attualmente il più confortevole.Se l'utente che ha scritto il post si lamenta dell'eccessivo consumo, provi ad immaginare quale potrebbe essere stato il consumo del medesimo impianto nel medesimo periodo ma con radiatori e con caldaia ad alta temperatura. Come minimo un 10% in più.Secondo me si tratta di un problema di mentalità e di regolazione.Di mentalità in quanto pensiamo ancora che un impianto termico si possa attivare e disattivare in base alle esigenze, una stanza si, una no, una l'accendo solo se vengono a trovarmi i parenti, la cunina no xche faccio da mangiare ed è gia caldo..... E' dall'uscita della legge 10 che gli impianti vengono calcolati per scaldare con tutti gli elementi scaldanti accesi contemporaneamente, ed era il 1991.C'è ancora chi pensa che spegniendo metà radiatori un'impianto consumi la metà... Probabilmente è solo questione di regolazione, l'impianto a pannelli deve essere ben progetato, installato ed equilibrato, funzionare libero, sempre acceso e senza zone, e ne gioverà anche il consumo.Io ho fatto l'impianto a pavimento nel 2000 e per i primi 3 anni ho fatto una marea di esperimenti. La conclusione a qui sono giunto è proprio quella che ho esposto. E per la cronaca, su 180 mq, non ho mai superato i 20 mq al giorno, nemmeno nei periodi molto freddi, e io sono di Udine..... :ph34r: Pace. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pappa Inserita: 26 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 26 novembre 2008 Salve a tutti, anch'io ho un grosso problema con il riscaldamento (molto piu' probabilmente con l'idraulico).Circa 3 anni fa ho ristrutturato una casa installando un impianto di riscaldamento a pavimento che non ha mai funzionato come doveva.La casa e' su due piani e ci sono 3 pompe (una per piano + una per i termobagni)Dopo 2 anni di tentativi siamo riusciti a capire che le camere al 2° piano si scaldavano accendendo il termostato della sala al piano terra peche' le pompe erano collegate al contrario.Abbiamo 8 termostati: 5 per la zona notte e 3 per la zona giorno. Ora quelli della zona notte fanno scaldare le stanze giuste però l'acqua che arriva durante le giornate molto fredde e' tiepida anche se la caldaia (marca Emmetti Nina a condensazione) lavora a 42°.Nella zona giorno al piano terra ancora non siamo riusciti a collegate in modo corretto i termostati alle termovalvole giuste in modo che accendendo il termostato si scaldi la stanza ad esso corrispondente.A 3 termostati solo collegate 9 termovalvole.La scorsa estate abbiamo installato anche i pannelli solari (Koblen sottovuoto) che in estate e nelle mezze stagioni sono una meraviglia perchè abbiamo acqua calda e riscaldamento con caldaia spenta ma credo che in inverno facciano consumare di piu'.L'idraulico non e' riuscito a spiegarmi perchè partendo l'acqua a 42° dalla caldaia al piano superiore arriva a 30°.Quando accendo la caldaia i 1.000 lt d'acqua del bollitore del solare vengono portati da lei a 30°.In un primo tempo l'draulico aveva detto che non e' possibile che la caldaia scaldi il bollitore del solare poi, quando l'ho dimostrato, ha detto che deve essere così, che comunque si risparmia perchè quell'acqua fa da accumulo.Credo invece che quell'acqua a 30° fa si che l'acqua che parte a 42° dalla caldaia si raffreddi, infatti le 2 sonde della parte bassa del bollitore segnato 28 e 29°.L'idraulico non e' riuscito a spiegarci che giro fa l'acqua, secondo me parte a 42° poi gira nella parte bassa del bollitore, si raffredda e va nell'impianto a pavimento.Ora, vorrei sapere se ci sono metodi per verificare, una volta posati i pavimenti senza schemi dell'impianto, a quale zona della casa corrisponde il tubo dell'acqua collegato ad ogni termovalvola in modo che il termostato della stanza faccia scaldare la stanza giusta?Perche' con una sola termovalvola attaccata nella zona giorno ho il pavimento di tutti gli ambienti leggermente tiepido 8almeno una parte dovrebbe essere più calda) e tutti i tibi collegati alle termovalvole staccate, tiepidi???(non ne dovrebbe essere caldo uno solo, quello collegato alla termovalvola in funzione?)Grazie per le risposte.p.s. il piano terra e' di mq.150, il piano primo di ca.80, spendiamo 600 € di Gpl a bimestre (almeno per la stagione 2007/2008).Ora stiamo progettando l'installazione di una Stube sul modello di quelle che vengono piazzate nel triveneto da piazzare al piano terra. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dotting Inserita: 26 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 26 novembre 2008 Escludi tutte le termovalvole ed i termostati e apri le valvole verso le stanze al massimo sia in mandata che in ritorno.Fai lavorare la caldaia collegata direttamente al collettore che distribuisce poi l'acqua in mandata alle tre pompe di circolazione e al collettore del ritorno delle tre zone (piano terra, primo piano e termobagni).Metti una sonda climatica esterna che gestisca la temperatura di mandata della caldaia secondo una prima curva di regolazione.Verifichi il funzionamento misurando la temperatura nei vari locali e modificando la curva di regolazione impostata in prima battuta.Metti dei temporizzatori gionalieri per l'avviamento elettrico delle pompe.L'ACS la separi completamente e la usi nelle mezze stagioni e in estate.Tutta roba manuale insomma, l'unica che il tuo idraulico possa gestire.Alternativa cambia idraulico e chiama un bravo installatore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pappa Inserita: 27 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 27 novembre 2008 Grazie Dotting, domani ho appuntamento con l'idraulico prima di cambiarlo voglio dargli un'ultima possibilita' dopo tre anni di "sofferenze" spero che l'investimento generale venga valorizzato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
daniele stefanini Inserita: 27 novembre 2008 Segnala Share Inserita: 27 novembre 2008 (modificato) Io ho dovuto combattere una battaglia con il progettista e l'installatore che hanno voluto perforza mettere un radiatore nei bagni. NON SERVE o almeno non è necessario se uno si sbatte un pò a stendere le serpentine con criterio e con intelligenza per saturare tutti gli spazi disponibili, ovviamente sanitari sospesi! se volete proprio mettete un termoarredo però a bassa temperatura. Non fate lo sbaglio di fare un impianto a doppia temperatura! perdereste i vantaggi della condensazione e avreste un impianto che costa 30% in più di uno "normale".Ciao,approvo quanto sopra. Io ho posato l´impianto da solo e possi confermare al 100% quanto scritto sopra. il trucco sta nell´isolare bene il sotto del pannello (da me pannelli da 40 mm di isolante "Roofmate" prodotto dalla Dow standard non bugnato (il bugnato lo fanno pagare il doppio!!)) e soprattutto nel NON risparmiare nei metri di tubo. Come caldaia ho una Immergas a condensazione 24 kW per 180 mq di casa con sonda esterna...solo due termostati ON/OFF della caleffi uno al piano di sopra e uno al piano di sotto......funziona alla perfezione !Tanto per dirne una - di tutti i termoidraulici interpellati - al fatto che un disgiuntore idraulico è necessario per via delle alte portate non ci ha pensato nessuno !Uno si è presentato allora con un preventivo di 30.000 Euro...ovviamente non è più entrato in casa mia !Ricordatevi che il "faro illuminante" dell´80% dei praticoni termotecnici sono esclusivamente i depliant delle ditte che vendono il materiale....e a volte non li leggono nemmeno bene !Alla fine credo di avere risparmiato rispetto all´impianto normale Daniele Modificato: 27 novembre 2008 da daniele stefanini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
robertinoxr Inserita: 12 marzo 2009 Segnala Share Inserita: 12 marzo 2009 Come hai ragione Dzaccari!!! Anche io sono passato per la superficialità galoppante di termotecnici, installatori e sapientoni del settore che avevano ognuno da dire la sua.Dopo mille battaglie, incredulità del mio progetto (nessuno pensava potessi scaldare con temperature di alimento al pavimento di 28° per avere 22°C in casa) sono riuscito ad avviare il mio chiller (daikin altherma) e devo dire che è stata una fatica ben ripagata.Il segreto però è uno solo: ISOLAMENTO dell'involucro edilizio.Con 10cm sotto al pannello radiante, eliminazione dei ponti termici lineari intorno agli imbotti delle finestre ecc, ho ottenuto questo fantastico risultato, ma devo concordare che non ho incontrato nessuno capace di affrontare il progetto nella sua globalità.Uno conosce il pannello radiante (Rehau), un'altro ti spiega cosa fa il chiller (ho dovuto chiedere ad un ing. della Daikin a Genova per avere informazioni un pò più precise sulla logica di funzionamento del chiller), un'altro ancora ti aiuta per la regolazione...FATICA!Comunque la sensazione di benessere del radiante è assolutamente insuperabile.saluti a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mimmo 59 Inserita: 13 marzo 2009 Segnala Share Inserita: 13 marzo 2009 Io trovo beneficio con l'impianto a pavimento, naturalmente fatto a regola d'arte, le dispersioni termiche vanno considerate, anche se abiti al polo nord.In Banca poi state sempre caldi "non vi potete lamentare" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
SimoneBaldini Inserita: 18 marzo 2009 Segnala Share Inserita: 18 marzo 2009 Come hai ragione Dzaccari!!! Anche io sono passato per la superficialità galoppante di termotecnici, installatori e sapientoni del settore che avevano ognuno da dire la sua.Dopo mille battaglie, incredulità del mio progetto (nessuno pensava potessi scaldare con temperature di alimento al pavimento di 28° per avere 22°C in casa) sono riuscito ad avviare il mio chiller (daikin altherma) e devo dire che è stata una fatica ben ripagata.Il segreto però è uno solo: ISOLAMENTO dell'involucro edilizio.Con 10cm sotto al pannello radiante, eliminazione dei ponti termici lineari intorno agli imbotti delle finestre ecc, ho ottenuto questo fantastico risultato, ma devo concordare che non ho incontrato nessuno capace di affrontare il progetto nella sua globalità.Uno conosce il pannello radiante (Rehau), un'altro ti spiega cosa fa il chiller (ho dovuto chiedere ad un ing. della Daikin a Genova per avere informazioni un pò più precise sulla logica di funzionamento del chiller), un'altro ancora ti aiuta per la regolazione...FATICA!Comunque la sensazione di benessere del radiante è assolutamente insuperabile.saluti a tutti.Mi spiace ma da quanto leggo tutte le persone che hai contattato solo dei commerciali e da loro è naturale aspettarsi solo ed esclusivamente nozioni commerciali. Pultroppo in italia ci si ostina a non voler interpellare un professionista che progetti il tutto e se ne prenda la responsabilità. Si chiama l'idraulico che pur essendo competente a livello d'installazione non lo è nella maggior parte delle volte a livello teorico, oppure il produttore del pannello che il suo unico scopo è vendere il suo materiale. Oggi è obbligatorio redigere un progetto e visto che comunque il termotecnico/ingegnere lo dovete pagare perchè non pagarlo prima e chiedergli consiglio e magari una direzione lavori!A me capita sovente che il cliente affidi all'idraulico in toto il lavoro, l'idraulico fa di testa sua e poi viene da me per redigere il post-getto perchè progetto è il termine sbagliato a quel punto. E visto che comunque io chiedo i medesimi soldi perchè non interpellarmi prima che magari si evitano errori e incomprensioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L amico dei frighi Inserita: 20 marzo 2009 Segnala Share Inserita: 20 marzo 2009 Patrizio79 concordo pienamente con te!!!!Un termotecnico realizza un impianto in un edificio datogli da terzi. Egli , che debba riscaldare o raffreddare(climatizzare) l'edificio, la prima cosa che "dovrebbe" fare é il calcolo delle perdite termiche attraverso muri, porte, finestre, pavimenti e soffitti.Ora che u banchiere pensi al risparmio va bene, ma il nostro impianto non é venduto e stop. Ci sono costi di gestione ad impianto fatto, questi calano anche di un 40 o piú % con vari accorgimenti edili atti a risparmiare energia.Mi spiego meglio :Porte e finestre isolanti , Cappotto di 10 cm , sottotetti con lana di roccia , riduzione di muri in cemento armato o colonne portanti che danno all'esterno ecc. ecc.Chiaramente spenderai di piú subito ma ammortizzerai il tutto mediamente tra 4 e 10 anni, circa. Purtroppo non é "normale" pensare a ció,perché i vicini non ce l'hanno e quindi posso fare a meno ach'io.Se vuoi spulciare un po in giro , prova a cercare informazioni sulla casa passiva vedrai che caldaia viene utilizzata..... Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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