alecala2° Inserito: 8 ottobre 2006 Segnala Inserito: 8 ottobre 2006 Ho usato lo scorso inverno una caldaia a biomassa (nocciolino , sansa ,pellet ...)tipo marina da KW25 con esiti incerti per lo sfruttamento del combustibile;vorrei pertanto o sapere chi puo' vendermi un apperechio adatto allo scopo (molte caldaie hanno la sonda lambda, cosi' mi hanno detto) oppure sapere con cosa e come posso fare ,visto che potrei anche cavarmela da solo.GRAZIE
varlux Inserita: 8 ottobre 2006 Segnala Inserita: 8 ottobre 2006 (modificato) Se ho ben capito, il tuo problema riguarda il controllo della combustione.......Sinceramente, la soluzione della sonda lambda, mi sembra inadeguata al tuo caso, considerato anche che, una soluzione del genere, deve comunque essere supportata da controlli a microprocessore (come le caldaie murali attuali).Puoi comunque tentare un miglioramento della resa ponendo attenzione alla manutenzione e, anzitutto, ad una corretta combustione.Il combustibile da te utilizzato, seppur ad ottimo prezzo, entra a far parte della categoria dei "combustibili poveri", per due motivi:- Potere calorifico "inferiore" non superiore a 3000 Kcal/Kg (contro i circa 8000 del gas naturale)- Bassissima qualità dovuta ad alto tenore di umidità, zolfo, residui ecc.Con una situazione del genere, l'unico modo per non far diventare "antieconomico" il tuo investimento, è quello di attenzionare la combustione.Anche in questo caso i problemi non mancano........... Il tuo combustibile, seppur ricco di carbonio ed idrogeno (elementi "utili" della combustione), si presenta nello stato di aggregazione peggiore......lo stato solido.Questo comporta la necessità di lavorare con eccessi di aria molto alti (70-80%), senza comunque ottenere buoni risultati.......infatti, in alcuni casi, quando cioè si lavora con eccessi d'aria troppo elevati, si rischia di raffreddare la fiamma e di non bruciare il carbonio (che ha una temperatura di accensione intorno ai 900 gradi Celsius).Gli eccessi d'aria, inoltre, aggiungono azoto.....che in caso di picchi di temperatura crea le sue anidridi (NOx), e ti mette in condizioni di pericolo...Ricorda inoltre, che probabilmente il tuo combustbile è ricco di zolfo, che si combina con il vapore acqueo prodotto dalla combustione dando vita ad acido solforico.........Insomma, le variabili per controllare la tua combustione sono davvero tante. Ma le puoi attenzionare con uno strumento: l'analizzatore di fumi (ormai tutti gli installatori ne hanno uno).Ogni tanto dai una controllata. Ciao Modificato: 8 ottobre 2006 da varlux
Paolo Cattani Inserita: 8 ottobre 2006 Segnala Inserita: 8 ottobre 2006 (modificato) Non voglio scoraggiarti, ma...Ho lavorato in impianti industriali per la combustione di biomassa, dove simii apparecchi sono obbligatori. Devono essere anche più complicati dei normali controlli per la combustione sul gas (sonda lambda) e di quelli per gasolio (analizzatori per O2, NOx, so2), e quindi non costano poco: il tipo lambda pùò costare anche solo mille euro, il secondo dai venti ai cinquantamila. Il nostro costava più di settecentocinquantamila euro.Ma non è solo il costo che deve scoraggiarti: bruciare biomassa non è affatto facile, specie se misceli diversi combustibili. Dipende da come si presenta il combustibile al fuoco, dalla pezzatura, dall'omogeneità, dalla provenienza (cambiano le caratteristiche!) e soprattutto dall'umidità. Varia anche a seconda della temperatura attuale della camera, dalla densità e temperatura dell'aria entrante, dai depositi che forma sulle pareti (adesso..., magari un'ora dopo si dissolvono..) che cambiano i coefficienti di scambio termico etc. etc.Insomma, varia troppo! Le indicazioni rischiano seriamente di confonderti, invece di aiutarti, e nonostante da noi ci fossero dei veri esperti (e che ivenditori del sistema sputassero sentenze su come condurre la caldaia) nella conduzione di tutti i giorni i risultati delle analisi avevano quasi sempre un solo effetto: lo stupore dei conduttori... a pari condizioni si avevano risultati opposti, sempre contrastanti. >Ed erano richieste continue correzzioni ai parametri, anche diverse volte ogni ora, nonostante la conduzione del focolare dovesse essere in teoria essere automatica...Bruciare biomassa e cercare di controllarne la combustione è difficilissimo su scala industriale, e penso sia utopistico pensare di farla su di una caldaia così piccola, forse ti converrebbe fare delle prove saltuarie con un analizzatore fumi per regolare grosso modo la combustione; potresti affittarne uno per un mese, o anche comprarlo, in modo da poter fare le tarature di massima della combustione. Anche se costa più di mille euro, almeno DOPO LO PUOI RIVENDERE!Ricorda anche che per legge e per buon senso nelle caldaie a combustibile solido è prevista la combustione con forte eccesso d'aria proprio per i motivi che ti ho descritto, ma anche per motivi di sicurezza: non si può fare granchè, visto che si tratta di motivi inerenti la natura caratteristica del combustibile (che non può essere cambiata)Potresti incorrere in un altro inconveniente, quello dellla falsa sicurezza dovuta alle indicazioni di uno strumento inadeguato: se la sonda lamda ti dice "combustione ok" ti sentiresti tranquillo, mentre alla luce di quanto ti ho esposto sopra, l'indicazione sarebbe parziale e spesso inutile, se non pericolosa.Se vuoi aumentare i rendimenti, la soluzione migliore è sempre quella di cercare combustibile ad un prezzo migliore, o magari gratis; dotare una caldaia di basso costo di strumenti costosi, rischia di portarti solo a spendere cifre che non ammortizzerai mai col misero incremento di rendimento.P.S.: appena postata la risposta, ho visto che varlux aveva già risposto qualcosa di simile, quindi aggiungo:le opinioni simili di due forumisti dovrebbero metterti in guardia... Modificato: 8 ottobre 2006 da Paolo Cattani
alessiob Inserita: 8 ottobre 2006 Segnala Inserita: 8 ottobre 2006 alcune risposte sono pertinenti, detto in altro modo:hai un bel campo di granturco ? hai un bel bosco ? allora ti prendi i costi aggiuntivi di una biomassa e le rogne ma non paghi quasi il combustibile e ti è convenutoinvece il costo del pellet sale come il petrolio,non lo trovo un così gran risparmio sopratutto visto il lavoro che ti da da fare., se compri quello economico ti fa più residui che calore...
alecala2° Inserita: 10 ottobre 2006 Autore Segnala Inserita: 10 ottobre 2006 sono stato fortunato per aver incontrato persone competenti e disponibili.GRAZIE PER LE VOSTRE INDICAZIONI.
Paolo Cattani Inserita: 10 ottobre 2006 Segnala Inserita: 10 ottobre 2006 Esatto, Alessio! E' proprio così! Tieni presente che gli aumenti riguarderanno TUTTE le biomasse, se il mercato si muove.La nostra centrale elettrica a biomasse doveva in teoria utilizzare gli scarti della lavorazione del riso: ma la concorrenza ha fatto lo stesso, quindi si è arrivati rapidamente ad esaurire le risorse. Quel poco che restava costava troppo caro, così ci eravamo ridotti a bruciare di tutto, anche se gli impianti non erano adeguati (lolla di riso = coclea, cippato e cortecce=pistone idraulico, sansa di olive =pompa a vite).Abbiamo spaccato tante di quelle coclee coi pezzi di legno (intrusi, nel cippato) e tappato tanti di quegli elevatori a tazze con la sansa di olive che non ti dico...Ora bruciano cippato che fanno venire dalla montagna, a più di 120 km dalla centrale, con i relativi alti costi di trasporto..
alessiob Inserita: 10 ottobre 2006 Segnala Inserita: 10 ottobre 2006 mi ricorda geppetto nella pancia della balena che bruciava le sedie, o il giro del mondo in 80 giornicomunque me ne vado da milano e mi trasferisco in campagna ad allevare lumache da corsa ...
Paolo Cattani Inserita: 10 ottobre 2006 Segnala Inserita: 10 ottobre 2006 Non farlo, se ti scappano non le riacchiappi più...
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