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Ispesl Si... Ispesl No


marcocinalli

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salve,

ho letto qua e la in vari forum che nel caso siano presenti più generatori

di calore al servizio di una stessa unità immobiliare (caldaia a gas + termocamino)

interponendo tra questi generatori e l'impianto (cioè i termosifoni) un bollitore

di 500-800-1000-2000 litri ognuno dei due generatori "si chiude su se stesso" (perchè

l'acqua calda prodotta da questo circola solo nel serpentino dello scambiatore) e che

questo evita che si sommino le potenze e si riesce

ad evitare la denuncia dell'impianto all'ispesl secondo quanto prescritto dal

DM 1/12/75 e dalla raccolta R.

Leggendo il DM non mi sembra di cogliere questa distinzione e leggendo la raccolta R

trovo le seguenti (grosso modo) definizioni:

"Le presenti disposizioni si applicano agli impianti centrali di riscaldamento ad

acqua calda o surriscaldata a temperatura non superiore a 110 'C, nonché agli

impianti centrali di produzione di acqua calda per servizi igienici o tecnologici,

con potenzialità globale dei focolari dei generatori superiore a 35kW.

Per impianto centrale di riscaldamento si intende un impianto costituito da uno

o più generatori di calore collegati a uno o più apparecchi utilizzatori.

Per generatori di calore si intendono le caldaie, a fuoco diretto o non, alimentate

da combustibile solido, liquido, gassoso e gli scambiatori di calore il cui primario

è alimentato da fluido avente temperatura superiore a 110 'C.

Per i circuiti secondari alimentati da uno scambiatore di calore, nel caso in cui

la temperatura del fluido primario sia inferiore od uguale a quella di ebollizione

del fluido secondario a pressione atmosferica, nel circuito secondario possono

essere omessi i dispositivi di protezione, mentre in ogni caso sono necessari

i sistemi di espansione."

Nel caso che considerassi il bollitore da 500-800-1000 litri come uno scambiatore

il cui fluido primario è a temperaura inferiore di 110°C e (quindi escluso dalla

definizione di generatore) si potrebbe decidere ogni volta che si abbia la necessità

di avere una potenza installata di 40 o più kw di ricorrere ad un sistema costituito

da due caldaie murali installate in locali diversi non attigui che alimentano il

famoso bollitore (che qualcuno potrebbe anche

decidere di fare da 5000 litri, non serve progetto non serve libretto matricolare

decide l'installatore che può fare quello che vuole...).

SE qualcuno conosce un riferimento preciso ad una norma o ad una legge precisa in merito

si faccia avanti e la condivida con la comunità perchè a quanto pare sull'argomento forse

c'è un po' di confusione anche dovuto ad una (grossa) carenza normativa in merito

grazie

Marco Cinalli

p.s. ho scritto diverse volte all'ispesl per avere una risposta precisa in merito senza nessuna risposta...

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L'anomalia del tipo d'impianto non trova riscontro diretto nella normativa, ma si puo' solo interpretare. Come sempre le interpretazioni possono essere di vario genere e credo sia inutile che dia la mia visto che io stesso la interpreto in due modi e all'occorrenza ne scelgo uno o l'altro.

Forse una possibile risposta "ufficiale" la puoi trovare sui generatori murali in batteria.

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non so se il discorso sia paragonabile, perchè di solito i generatori modulari (caldaie a batteria) hanno tra le altre cose anche una centralina che commuta le acensioni facendo partire in caso di bassa necessità solo una caldaia (e con una certa rotazione tutte come prima) mentre il luogo (chiuso) d'installazione è considerato a tutti gli effetti centrale termica ed "automaticamente" perch' più di 35 kw (per quanto ne so) occorre la denuncia all'ispesl...

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Non bisogna confondere la normativa di prevenzione incendi con quella dell'ISPESL. Di fatto anche due caldaiette da <35kW cad. che forniscono due impianti di due unità distinte installate nel medesimo locale sono soggette in caso di gas al DM 12 aprile 1996 mentre non sono soggette alla denuncia dell'ISPESL.

Il tuo caso particolare è che ambedue le caldaie anche se installate in locali differenti asservono al medesimo impianto ad acqua anche se l'impianto è separato dagli scambiatori. Il caso delle caldaie in batteria puo' aiutare a capire come l'ISPESL pensa a riguardo di piu' generatori in parallelo e a che sicurezze chiede, ma certamente non risponde al tuo specifico caso.

Circolare ISPESL

Personalmente ritengo che sia necessaria la denuncia poichè il circuito secondario puo' avere una potenza fornita >35kW e quindi vasi ecc.. devono essere dimensionati adeguatamente.

Puoi chiede lumi al sito dell'ISPESL sempre che qualche buon samaritano ti risponda:

ISPESL

PS: Non so se tali link possano essere inseriti, vogli un moderatore verificare ed eventualmente provvedere a toglierli. (Comunque uno e' un'istituzione e l'altro una circolare ministeriale pubblica)

Modificato: da SimoneBaldini
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ciao simone e grazie

Non bisogna confondere la normativa di prevenzione incendi con quella dell'ISPESL. Di fatto anche due caldaiette da <35kW cad. che forniscono due impianti di due unità distinte installate nel medesimo locale sono soggette in caso di gas al DM 12 aprile 1996 mentre non sono soggette alla denuncia dell'ISPESL.

concordo in pieno: installare un numero tale di generatori la cui somma delle potenze superi i 35 kw asserviti "a non importa cosa" all'interno di un locale vuol dire realizzare una centrale termica che sottostà alle prescrizioni del DM.

grazie per il link: già conoscevo la risposta data da edilclima (che tra l'altro nello schema non prevedendo una valvola di non ritorno sulla mandata dei singoli generatori (non tutti c'e l'hanno di fabbrica...) permette addirittura di inviare l'acqua prodotta da un generatore nell'altro...) e che comunque non chiarisce se nel caso specifico termocamino + caldaia sia necessaria la denuncio all'ispesl

al forum dell'ispesl non ho mai scritto, però ho inviato diverse mail a diverse sezioni o reparti dell'ispesl a cui non mi hanno mai risposto

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  • 1 month later...

domanda:

_abitazione 120 mq circa con caldaia a metano istantanea (sovradimensionata) potenza 32 kw

_termocamino caldaia policombustibile (con possibilità di alimewntazione automatica e circuito a vaso chiuso) potenza 30 kw circa

con un dispositivo interfaccia di commutazione automatica (quando si accende il termocamino la caldaia si spegne automaticamente), si è in regola?

Oppure è necessario che le due caldaie non superino le potenze di 17,5 kw?

E' possibile declassarle eventualmente?

Ringrazio anticipatamente e mi scuso se l'argomento è già stato trattato (ho cercato x quanto ho potuto sul forum...)

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SimoneBaldini

Se le due caldaie non possono funzionare contemporaneamente, la denuncia alll'ISPESL non è necessaria.

Declassare una caldaia è complicato e per caldaiette soprattutto le murali praticamente impossibile.

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