marco.g Inserito: 9 febbraio 2007 Segnala Inserito: 9 febbraio 2007 Un saluto a tutti i lettori.Dovendo realizzare un impianto di riscaldamento in un appartamento che devo ristrutturare, sarei orientato alla installazione di una caldaia a metano a condensazione.Come elementi riscaldanti sono orientato su normali termosifoni in ghisa.Mi sembra però di aver capito che le caldaie a condensazione realizzano il massimo delle loro performance quando lavorano a temperature non troppo elevate, ma correggetemi se sto dicendo cavolate.La domanda che faccio è la seguente: esiste qualche tipo di termosifone che più si adatta all'abbinamento con caldaie a condensazione ?Così per intuito mi verrebbe da pensare che sia necessario sovradimensionarli un pochino in modo da ottenere il giusto riscaldamento anche con temperature dell'acqua inferiori.Oppure sono meglio i radiatori in acciaio o alluminio ?Un grazie a tutti.Ciao, Marco
SimoneBaldini Inserita: 9 febbraio 2007 Segnala Inserita: 9 febbraio 2007 (modificato) Il calorifero, ha due "mezzi" per la cessione del calore. Il primo è quello radiante (da quì la parola radiatore) e il secondo è quello convettivo. Il radiante dipende fortemente dalla temperatura del corpo e si ha un valore dipendente non lineare con la temperatura. Questo calore è calore ceduto con radiazioni.La parte di calore ceduta per convezione è il sostanza la parte con cui il calorifero scambia calore direttamente con l'aria grazie al moto ascendente dell'aria calda e disendente dell'aria fredda.Diminuendo le temperature si diminuisce fortemente la parta radiante, per questo il rapporto tra elementi e dT non sono lineari. Pertanto, pur aumentanto di molto il calorifero non si potrà diminuire sensibilmente la temperatura.L'ideale è un sistema a pavimento, che sfrutta principi differenti quali il gradiente termico. Modificato: 9 febbraio 2007 da SimoneBaldini
marco.g Inserita: 12 febbraio 2007 Autore Segnala Inserita: 12 febbraio 2007 Ti ringrazio per la risposta, ma allora ha senso installare la caldaia a condensazione con un impianto a caloriferi ?Ed in tal caso è meglio comunque sovradimensionarli un poco e metterli in ghisa o no?Ciao e grazie.
SimoneBaldini Inserita: 12 febbraio 2007 Segnala Inserita: 12 febbraio 2007 Il mio parere personale è no, ha poco valore. Come già detto sovradimensionare un radiatore non permette significativamente di abbassarne la temperatura. Ghisa o alluminio è una scelta personale, tecnicamente parlando quello in alluminio ha meno inerzia termica.
Max227 Inserita: 13 febbraio 2007 Segnala Inserita: 13 febbraio 2007 Bè, se il radiatore viene calcolato per una temperatura di ingresso pari a 55 °C e di uscita pari a 35 °C (cio per un t25 invece che un classico t50) allora qualche vantaggio c'è, stai sicura ;.) ....certo che ti vengono molto più elemti.Un esempio? supponiamo di avere un fabbisogno di 700 W per una stanza. Ipotizziamo di usare un classico radiatore IRSAP, TESI5 (5 colonne) h=600mm.Con il calcolo classico ottengo circa 7 elementi, con il calcolo a "bassa" temperatura ottengo ben 18 elementi ... spendo un pò di più (circa 30€ ad elemnto, se non ricordo male) ma ottengo un funzionamento migliore ... quando il carico termico è minore riescoa amdanre in condensazione molto di più la caldaia.....
FRAU79 Inserita: 24 febbraio 2007 Segnala Inserita: 24 febbraio 2007 ma al posto di utilizzare 18 elementi alti 60cm non sarebbe la stessa cosa utilizzarne uno di pari resa ma alto 200cm?
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