Caldaia Unico Termostato - un termostato per ogni termosifone

[DG.M]

Salve a tutti,

il problema è semplice: vorrei comandare ogni termosifone a seconda delle esigenze della singola camera.

Ho letto che le valvole termostatiche (penso si intendano quelle meccaniche) vanno montate su tutti i caloriferi, ma la domanda è: è sufficiente fare questa operazione? Ad intuito direi che bisognerebbe aggiungere una valvola di sicurezza a pressione che blocca la caldaia quando tutti i termosifoni sono chiusi (o di solito viene montata per sicurezza, e si può usare per il funzionamento regolare o oslo per emergenza perchè sollecita troppo i tubi che prima vanno in pressione?), e poi mi viene anche il dubbio che la caldaia non sia sotto sforzo se deve stare accesa per un singolo termosifone.

Spiego un attimo il contesto della modifica, magari qualcuno ha una idea migliore.

La caldaia è a gasolio, del 1978, in una casa di campagna dove il metano non arriva. Fino al 1996 non è stata praticamente mai usata, quando andavamo a castagne accendevamo il putagè. Dieci anni fa mia zia è andata ad abitare là ed ha comprato una stufa, che ha messo in corridoio e che fa andare a legna; delle zone che interessa scaldare lascia la porta aperta, ma chiaramente il sistema non è granchè e se vuole farsi il bagno o quando andiamo a trovarla tutti se deve scaldare velocemente tutta la casa accende anche un po' la caldaia a gasolio. Dico "accende un po' " perchè il termostato è nel corridoio, di fronte alla stufa a legna, per cui alla fine lo usa quasi come interruttore on-off per aggiustare la temperatura quando nelle camere è troppo bassa.

Le cose andrebbero meglio se facessimo dei buchi in alto nei muri per far circolare naturalmente l'aria calda della stufa, ma mia zia è contraria alle opere murarie a meno di avere vantaggi significativi.

La mia idea sarebbe di sostituire il termostato, unico in corridoio, con un termostato comandato se almeno un termosifone deve accendersi e di regolare la temperatura stanza per stanza, perchè no potendo anche pianificare gli orari.

Che tipi di termostati esistono per fare questo? Non arriva corrente vicino ai termosifoni, quindi penso sarebbe necessario montare le elettrovalvole vicino alla caldaia e posizionare il termostato in un punto qualsiasi della stanza, qualcosa che trasmetta ad un termostato generale la temperatura (qualsiasi punto=>pile solo per tampone, zero opere murarie, zero fili inchiodati tra la prima canalina disponibile ed il termosifone).

Potrei montare io queste elettrovalvole vicino alla caldaia (in una stanza separata a fianco all'edificio) o dovrei chiamare qualcuno per fare le cose secondo norma? Tutti gli anni passa un signore a fare il controllo di rendimento, qualche anno fa mi sembra abbia anche rifatto l'impianto elettrico caldaia per mettere tutto a norma, e vorrei che perfettamente sicura e a norma rimanesse.

Questo per quanto riguarda la gestione termostati e distribuzione del calore.

Una seconda idea, un po' utopistica ma che mi piacerebbe molto realizzare, riguarda la sorgente di calore: dato che se mia zia accende la caldaia è per integrare il riscaldamento di alcune stanze o solo se fa molto molto freddo, mi piacerebbe far scaldare l'acqua anche attraverso la stufa a legna nel corridoio. Esiste una serpentina per scaldare l'acqua da applicare alla stufa, ed è possibile collegarla al posto di un termosifone e far girare la pompa della caldaia con caldaia che si accende solo in caso la potenza calorifera sia insufficiente (calcolata in base a temperatura esterna, interna, interna richiesta negli ambienti)? Siccome penso che non si possa fare un collegamento idraulico del genere (per la sezione tubi, per la posizione nel circuito del termosifone da usare come sorgente), è possibile una variante un po' fattibile? E con la normativa come funziona? Come faccio a sapere/calcolare la potenza calorifera della stufa a legna (il legno principalmente usato è di castagno) e della caldaia?

Terza cosa, mi chiedevo se esisteva una specie di radiatore "ventilabile", senza troppe strettoie, per raffreddare completamente i fumi di scarico della stufa a legna: sia per sfruttare meglio il calore prodotto, sia perchè scaldando meno la canna fumaria si diminuiscono le probabilità di incendi.

Ah, so che la caldaia può funzionare sia a gasolio che a legna, ma non so se ha due camere di combustione e quindi se quando finisce la legna passa automaticamente a gasolio, oppure se l'operazione è un po' delicata e quindi praticamente funziona permanentemente o solo in modo o solo in un altro.. .qualcuno ha mai visto caldaie del genere e quindi ha qualche idea in più?

Grazie a chi ha letto fin qui...

Domenico

[DG.M]

Sarò un po' più sintetico..

1-esiste un radiatore per raffreddare i fumi di combustione di una stufa a legna?

2-posso sostituire i rubinetti dei termosifoni semplicemente con delle valvole termostatiche o che modifiche devo fare?

Grazie

[Scavir]

Ciao, per la domanda 1 ti dico si e ti dirò anche di più, il recupero del calore dei fumi delle caldaie è già proposta da molti termo-tecnici ma, per come fare dovresti sentire le aziende che li commercializzano (di più non so)

Per la 2 tu poni, giustamente il problema che, se le termovalvole si chiudono completamente il circuito si chiude e la pompa?????

La soluzione è creare un impianto bilanciato ovvero, se penso bene dovresti avere in casa un collettore collegato alla caldaia da cui partono i tubi che vanno a tutti i termosifoni, e un altro collettore a cui arrivano tutti i ritorni dei termosifoni, quindi per renderlo bilanciato ti basterebbe collegare tra il collettore di uscita e quello di ingresso un tubo PICCOLO così che se per caso tutti i radiatori sono chiusi il circuito della pompa non risulta chiuso.

Non so se sono stato chiaro ma...........

Ciao,

Virginio

Modificato: 6 giugno 2007 da scavir

[DG.M]

Grazie!!!

Oramai ci avevo quasi rinunciato...

Per il punto 1 proverò ad informarmi leggendo da qualche catalogo...mi spiace proprio veder uscire fumi bollenti dal camino con la casa fredda

Per il punto 2 non sono esattamente d'accordo.. Dovrei accendere la caldaia a tempo e montare il tubicino diciamo per "emergenza". Siccome la caldaia a gasolio dovrebbe fare soltanto da supporto quando quella a legna è carente, l'accensione sarebbe molto irregolare. Preferirei montare un sensore di pressione per comandare localmente la caldaia e spegnerla quando tutti i termosifoni si chiudono, e montare un termostato personalizzato per ogni radiatore.. In questo modo non dovrei curarmi della comunicazione logica tra tutti i termostati ed il comando della pompa (cablando o costruendo un sistema wireless) ed inoltre avrei una sicurezza sulla caldaia che dovrei comunque montare per malfunzionamenti di comunicazione tra termostati, ecc. Nno so però se questo è possibile perchè:

-quanto vale la pressione in uscita dalla pompa quando è in funzione con tutti i radiatori aperti e con un radiatore aperto?

-la pompa si rovina a pompare con un solo calorifero aperto? la pressione sicuramente aumenta, il motore sforza di più ed anche se passa molta più acqua che con tutti i caloriferi aperti non ne passa certo quanto per tutti i caloriferi; sicuramente ritorna alla caldaia meno raffreddata. La caldaia diminuisce la potenza della fiamma in base alla temperatura di ritorno?

-se chiudo tutti i caloriferi la pompa riesce a mandare un pochetto in pressione il circuito, quanto basta da non confonderla con la pressione di esercizio, o per come è fatta gira a vuoto?

-esistono dei pressostati che fanno questo e come potrei montarli?

Come al solito 8000 domande... Grazie a chi mi risponderà

Domenico

[omaccio]

Sì, mica vuoi pure la luna no?

Scherzo sulla mia domanda ma quello che chiedi secondo me è fattibile ma costosissimo!

Pensa a n termostati wireless: quanto costa uno? Moltiplicato x n quanto mi viene?

Poi pompa modulante quanto costa? Quanto costa una centralina per modulare la pompa in base ai termostati o in base alla pressione? Elettrovalvole e tecnico che modifica l'impianto..quindi magari pensaci bene prima di fare tutti questi cambiamenti per avere un controllo che attualmente è intrinseco dei riscaldamenti a pannelli radianti!

[DG.M]

controllo che attualmente è intrinseco dei riscaldamenti a pannelli radianti

uhmm...sarebbe?

Il cambiamento che proponevo era proprio per non spendere molto...secondo la mia idea basta sostituire ogni rubinetto con uno termostatato (ho visto in giro dei rubinetti con grossa manopola bianca con dei numeri, penso abbiano questa funzione) e montare al posto del termostato che fa partire la pompa un pressostato che attacca in bassa pressione e stacca quando tutti o tutti tranne 1 o 2 (a seconda di quel che può sopportare la pompa come minimo senza sforzare) sono chiusi.

E' necessaria una pompa modulante? Attualmente non mi sembra che la pompa patisca se chiudo uno o 2 termosifoni...

[Scavir]

No NO il tubicino non è per "emergenza" ma funge da bilanciamento dell'impianto mi spiego meglio:

Indipendentemente se tu utilizzi, come forma di energia comunque hai un circuito che, con una pompa fa girare l'acqua calda nei termosifoni ad una determinata temperatura.

Se i termosifoni sono tutti chiusi, tutta l'acqua calda arriva sul collettore di uscita e inevitabilmente, visto che tuttu i termosifoni sono chiusi, tramite il famoso "tubetto" ritorna sul colletore di ritorno e quindi alla pompa ma, non dissipando calore dai termosifoni il bruciatore della caldaia sarà spento.

Non avrai un consumo di gasolio, la pompa gira liberamente.........

P.s.: Che io sappia la pompa è una semplice pompa a girante, niente di particolarmente tecnologica.

Ciao,

Virginio