riccardo1185 Inserito: 3 agosto 2007 Segnala Inserito: 3 agosto 2007 dopo aver fatto il vuoto al circuito, la carica di gas si fa con macchina ferma o in marcia?
19milano59 Inserita: 3 agosto 2007 Segnala Inserita: 3 agosto 2007 Ciao Riccardo,di "quale" tipo di circuito parli? Che tipo di impianto? Quanti kg. (o etti) di freon vanno dentro? Che tipo di freon e che tipo di bombola hai a disposizione?Parto dall´idea che si tratti di un piccolo circuito (frigo, condizionatore, macchina per il gelato, ecc...) con compressore ermetico e non di un impianto industriale con compressore a vite , allora:1) far partire un circuito frigorifero a zero gr. di freon, non é il "massimo", perció, in base alla quantitá (anche se solo stimata) di gas, dovrai fare una precarica a macchina (compressore) spento fino a leggere (se hai i manometri, spero), almeno 2 o 3 bar. 2) la precarica (e la carica completa) la farai tramite la valvolina che (spero) trovi sulla tubazione di aspirazione o direttamente sul compressore. Spurga il tubetto flessibile (o frusta), facendo uscire un pó di gas, in prossimitá della valvolina (mi raccomando, solo un "soffio"di gas)3) sei l´impianto richiede un freon del tipo "zeotropico" (miscela di piú gas, come il 407c), la carica deve essere fatta in fase liquida e non vapore! Il tubo pescante nella bombola deve terminare sul fondo e la bombola deve stare diritta, se non fosse cosí, devi capovolgere la bombola stessa, mentre la svuoti.4) fai partire l´impianto (noterai che la pressione in aspirazione scende "paurosamente", mentre quella di mandata tende a salire) e lascialo in funzione.5) continua la carica, nei modi dovuti, fino a che l´impianto va´a regime e funzioni correttamente.Non vado oltre con le spiegazioni, poiché si potrebbe scrivere un libro... e certamente l´argomento é giá stato discusso, ampliamente, piú volte.La funzione "CERCA" in alto a destra, puó esserTi, eventualmente, utile.Comunque, se hai altri dubbi e/o domande, scrivi!Ciao! Duilio
flux Inserita: 4 agosto 2007 Segnala Inserita: 4 agosto 2007 2) la precarica (e la carica completa) la farai tramite la valvolina che (spero) trovi sulla tubazione di aspirazione o direttamente sul compressore. Spurga il tubetto flessibile (o frusta), facendo uscire un pó di gas, in prossimitá della valvolina (mi raccomando, solo un "soffio"di gas)Ma tutta questa procedura si intende a circuito sotto vuoto ? con pompa vuoto spenta e vacuometro a -1 Bar ?Quando dici "Spurga il tubetto flessibile facendo uscire un pó di gas" intendi dire quello che si chiama comunemente "rompere il vuoto"?
19milano59 Inserita: 4 agosto 2007 Segnala Inserita: 4 agosto 2007 Ma tutta questa procedura si intende a circuito sotto vuoto ? con pompa vuoto spenta e vacuometro a -1 Bar ?...certo! ...dopo aver fatto il vuoto nell´impianto. La pompa del vuoto, in questa fase é giá stata staccata ed al tubetto (o frusta), che ora é libero (perché non c´é piú la pompa), gli attacchi la Tua bombola del freon.Quando dici "Spurga il tubetto flessibile facendo uscire un pó di gas" intendi dire quello che si chiama comunemente "rompere il vuoto"?...praticamente sí...solo che "romperai il vuoto", non facendo entrare aria nel circuito, ma bensí: freon. Poco prima di stringere il tubetto flessibile (frusta) sul valvolino del compressore o nelle sue vicinanze (lato aspirazione), bisogna aprire (moderatamente) la bombola del freon, dove, chiaramente, hai giá collegato l´altra estremitá del tubetto, in modo che fuoriesca un pó di gas che "scopi fuori" l´eventuale aria che c´é dentro il tubetto flessibile.Per queste operazioni é consigliabile utilizzare un gruppo manometrico con rubinetti. Sull´attacco centrale (in mezzo) verrá collegata prima la pompa del vuoto, poi la bombola del freon; dall´attacco blu partirá il tubetto che vá al lato aspirazione (bassa pressione) dell´impianto, mentre l´attacco rosso si puó (deve) collegare al lato mandata (alta pressione):Il vuoto e la carica la farai tramite l´attacco blu, a rubinetto (blu) aperto. Dopo aver fatto il vuoto, prima di staccare la pompa, chiuderai il rubinetto (blu) e dopo aver attaccato la bombola, puoi fare lo spurgo, come sopra descritto, in prossimita dell´attacco centrale. Fatto questo puoi riaprire definitivamente il rubinetto blu ed iniziare la carica (o precarica). In tutte queste fasi il rubinetto rosso deve stare: CHIUSO.Tutto chiaro?Ciao! Duilio
flux Inserita: 4 agosto 2007 Segnala Inserita: 4 agosto 2007 Adesso ho capito ... avevo pensato che nel post precedente stavi utilizzando un gruppo manometrico,per cui non riuscivo a capire perchè facevi sfiatare il gas.Ora è tutto chiaro..... Ciao!
del_user_56966 Inserita: 4 agosto 2007 Segnala Inserita: 4 agosto 2007 è possibile avere dei valori di riferimento anche in percentuale di comevariano i rispettivi valori di pressione durante il normale funzionamento Freddo ?e se possibile anche quando si è su caldo, ovvero Pressione a impianto spentoPressioni lato A e B quando si è su freddoPressioni lato A e B quando si è su caldo,GrazieAlen
19milano59 Inserita: 5 agosto 2007 Segnala Inserita: 5 agosto 2007 ...non riuscivo a capire perchè facevi sfiatare il gas.......anche perché non sapevo (non só) se Riccardo abbia un gruppo manometrico e perció, probabilmente lui si attaccherá direttamente al valvolino, sia con la pompa che con la bombola. Spero almeno che utilizzi un rubinetto, sennó, ..."addio vuoto"!---> alen ...le pressioni variano, ovviamente, da tanti fattori:-tipo di freon-temperatura interna ed esterna-condizioni di lavoro della macchina (ad es.:impostazioni al termostato, eventuale impianto "scarico" di freon, stato di pulizia delle alette del condensatore ventilato esterno, ecc...)ad impianto spento, le pressioni possono variare (in base anche alle temperature) da: 6 a 8 bar circa, uguali sia sul lato di bassa che alta pressione.Sia che l´impianto (biclima) lavori in posizione "caldo" che "freddo", ció non modifica sostanzialmente la normali pressioni durante l´esercizio, in quanto d´estate la parte "fredda" cioé, l´evaporatore, lavora all´interno assorbendo il caldo dall´ambiente (e togliendo umiditá), convogliandoli all´esterno sul condensatore, mentre in inverno avviene esattamente l´opposto (tramite un´inversione di ciclo): il condensatore esterno diventa "evaporatore" e "cattura" (le poche) calorie esterne raffreddando l´aria all´aperto, ma poiché l´evaporatore interno diventa "condensatore", queste calorie si sommano alle calorie generate dal lavoro del compressore, ed ecco che (pian piano) riscaldi la Tua stanza.Moderni biclima, inoltre, sono in grado, in inverno, di trasportare parte dell´umiditá esterna verso l´interno dell´appartamento, assolvendo cosí anche una funzione di umidificatore, esaltando in questo modo la sensazione di caldo. A paritá di temperatura, un ambiente con una bassa umiditá relativa risulta piú "freddo" rispetto ad uno con un tasso di umiditá piú alta (effetto sauna).Ciao! Duilio
del_user_56966 Inserita: 5 agosto 2007 Segnala Inserita: 5 agosto 2007 le pressioni possono variare (in base anche alle temperature) da: 6 a 8 bar circaRispetto a queste quando consideri che l'impianto dovrebbe essere ricaricato, ovvero qualè la pressione minimada considerare prima che l'impianto sia da ricaricare ?inoltre, è possibile lasciare un manometro sulla valvola di ricarica per vedere lo stato della pressione, che attacco hanno queste valvole?Grazie ancora...Alen
ballnose Inserita: 5 agosto 2007 Segnala Inserita: 5 agosto 2007 Mai sentito parlare di temperature di surriscaldamento o sottoraffreddamento del gas ?!Guarda questo linkAl link segnalato troverai un documento che da una idea di come si debba intervenire nella normalità dei casi.Per quanto riguarda il manometro, la risposta è SI , ma con i dovuti modi e materiali e cioè sarebbe opportuno collegare un apposito manometro ( quelli del tipo installati sui grossi gruppi frigo ) collegandolo con un capillare metallico o di apposito materiale plastico.
19milano59 Inserita: 5 agosto 2007 Segnala Inserita: 5 agosto 2007 ...qualè la pressione minima da considerare prima che l'impianto sia da ricaricare ?...per la ricerca del guasto (ad es.: la perdita di gas) non ci si basa solo ed esclusivamente ad una "pressione minima" letta sui manometri. Certo é che se i manometri mi indicano, ad impianto spento, una pressione vicina allo zero, posso iniziare a cercare dove si trova la perdita di gas!Insomma, i manometri su di un impianto frigorifero non sono necessariamente come l´indicazione sul cruscotto in auto del livello di carburante nel serbatoio... Quando Ti accorgi che la resa comincia a "scendere", bisogna cominciare a porsi alcune domande sullo stato di salute dell´impianto, tra le quali, appunto, se ci sono perdite di freon (ma non solo)....è possibile lasciare un manometro sulla valvola di ricarica per vedere lo stato della pressione, che attacco hanno queste valvole?...certo! ma come anche indicato da ballnose, meglio collegarlo in modo "stabile" con capillare in rame (su quelli in materiale plastico, che si possono confezionare da sé, con due modelli differenti, non ho avuto esperienze positive). In questo caso sarebbe meglio collegare anche un manometro sul lato dell´alta pressione, cosí puoi tenere sotto controllo entrambi i valori. Usando manometri per freon, trovi gli stessi attacchi (a cartella), del tipo maschio, su di essi.--->ballnose...Mai sentito parlare di temperature di surriscaldamento o sottoraffreddamento del gas ?!...lo chiedi a me? No, non mi sembrava proprio il caso di "tirare in ballo" il surriscaldamento ed il sottoraffreddamento in questa fase di discussione, iniziata, come Tu puoi leggere, sulla domanda: -"Quando" inizio a fare la carica?-Ci si arriva pian piano, ...per "gradi"! "Discretamente", questo punto, lo avevo "nascosto" nelle condizioni di lavoro della macchina.Ottimo il link! ...giá che ci siamo, aggiungiamo anche la parte prima!Ciao! Duilio
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