pippoefranco Inserito: 26 settembre 2007 Segnala Inserito: 26 settembre 2007 chiedo un aiuto in questo tipo di impianto, la caldaia a gas collegata al suo termostato e il camino a legna anche lui con il suo termostato e la sua pompa, tutte e due collegati insieme allo stesso impianto di riscaldamento (radiatori). Posso farli funzionare insieme? o devo per forza escludere il funzionamento di uno quando l'altro è in funzione? se non debbono funzionare insieme come devo fare? ringrazio cortesemente chi mi aiuta
ballnose Inserita: 26 settembre 2007 Segnala Inserita: 26 settembre 2007 Per consigliarti nel modo corretto è necessario lo schema idraulico.Presupponendo che camino e caldaia sia collegati in parallelo, direi che per ragioni di sicurezza è necessario che la caldaia parta solamente se il camino ha una temperatura inferiore ai 40/50°C. Per ottenere questa funzione è sufficiente installare un termostato supplementare nel tubo di mandata del camino e con i contatti del suddetto interrompere uno dei due fili del termostato ambiente.Per dettagli o altre soluzioni occorre valutare lo schema idraulico.
pippoefranco Inserita: 28 settembre 2007 Autore Segnala Inserita: 28 settembre 2007 grazie roberto per l' aiuto per ora non ho il termostato da mettere se io con un rele faccio in modo che non parta la caldaia quando la pompa del camino funziona pensi che possa andar bene lo stesso? la caldaia a gas è in parallelo al camino, se mi dici se puo andare la mia idea aspetto la risposta grazie
ballnose Inserita: 30 settembre 2007 Segnala Inserita: 30 settembre 2007 Temporaneamente può andar bene, ma fai attenzione il camino potrebbe andare in ebollizione anche quando si sta spegnendo se mandi acqua calda dalla caldaia, per questo motivo occorre un termostato separato che deve essere tarato ad una temperatura inferiore a quello della partenza della pompa del camino. Esempio termostato pompa camino tarato a 60°C, termostato caldaia 55 °C. Così facendo la pompa del camino riesce a smaltire il calore rimasto.
omaccio Inserita: 1 ottobre 2007 Segnala Inserita: 1 ottobre 2007 Ciao Pippoefranco, posso dire che ti poò bastare i termostati che già hai per far funzionare il tutto senza che accada nulla all'impianto ed in modo totalmente automatico.A casa ho installato un sistema simile con aggiunta di pannelli solari per produzione ACS e tutto funziona con due termostati: quello ambiente e quello del termocamino.Ti spiego il principio di funzionamento poi può variare a seconda dell'impinato:Il termostato del termocamino che comanda la pompa del riscaldamento è collegato tramite relè ad una valvola di zona che è proprio al di sotto della pompa. Questa valvola serve come diceva ballnose ad evitare che acqua calda circoli nel camino quando è accesa la caldaia (spreco di calore e pericolo di ebollizione) Quando il camino è in funzione e quindi anche la pompa la valvola è aperta quindi circola acqua nell'impianto mentre nella caldaia no visto che è in parallelo ed è stata messa una valvola di non ritorno. Nel momento che la temperatura scende al di sotto del valore impostato (50° nel mio caso) la pompa si spegne e la valvola si chiude; a questo punto se il termostato ambiente è in funzione riscaldamento parte la caldaia altrimenti l'impianto rimane fermo fino a che o il termocamino o il termostato ambiente danno il consenso a far partire il riscaldamento. Ovviamente per evitare che si accenda la caldaia quando è in funzione il termocamino il relè che comanda la valvola di zona interrompe anche il circuito del termostato ambiente in modo di avere la certezza che, quest'ultimo, anche in funzione riscaldamento, con camino acceso non dia consenso alla caldaia.Stesso sitema adottato per l'ACS; solo che in questo caso il termostato alla centralina del camino è impostato a 40°.Si è preferito dare la priorità al camino in quanto non essendoci circuiti elettronici che controllono accensioni, temperature ecc è quello che deve avere la priorità nel funzionamento e deve avere tutti i circuiti aperti affinchè non accadano incidenti mentre per la caldaia avendo controlli su tutto resta immobile fino a che non vi arriva consenso dall'ACS o dal riscaldamento. Spero di esser stato chiaro, ribadisco che non c'è necessità di apporre centraline elettroniche o termostati aggiuntivi (se si dispone di quello del termocamino) ma solo un paio di valvole motorizzate o valvole di zona(elettriche).
ballnose Inserita: 2 ottobre 2007 Segnala Inserita: 2 ottobre 2007 Per Omaccio. Scusa ma dissento sull'applicazione di valvole sul circuito del termocamino per ragioni di sicurezza, comunque se tutto funziona fai pure. Io in un circuito con termocamino utilizzerei solo circuito a vaso aperto e niente valvole; eventualmente esistono dei sistemi di scambio appositi che possono raggruppare tutte le varie fonti di energia ( caldaia, termocamino, pannelli solari, ecc.) contemporaneamente, senza valvole o altre complicazioni.
omaccio Inserita: 3 ottobre 2007 Segnala Inserita: 3 ottobre 2007 ciao ballnose, non capisco la tua affermazione comunque se ti può tranquillizzare come detto nel mio post è stata data priorità al termocamino che per inciso è a circuito aperto (idem caldaia) e tutto questo per garantire la sicurezza.Comunque a parte questo sono ormai 5 anni che il sistema funziona, non si è mai bloccato e non ha dato mai problemi di sorta. Come accennavi c'è la possibilità di collegare il tutto anche tramite un boiler munito di sistema multi scambiatore o degli accoppiatori idraulici ma il modo più semplice senza aggiungere circuiti o altro è questo poi se sta costruendo casa o ristrutturando consiglierei un boliler per un futuro termico solare!
bifuel Inserita: 19 gennaio 2008 Segnala Inserita: 19 gennaio 2008 Io ho un impianto simile, con caldaia murale esterna a gas.L'impianto di riscaldamento è collegato in parallelo con il camino a legna.E' già la 3° volta in due anni che devo sostituire lo scambiatore perchè dopo qualche tempo comincia ad emettere del rumore metallico che si intensifica sempre più con il passare dei giorni. Ebbene, sostituito il pezzo vado avanti 10 mesi e poi ricomincia di nuovo da capo: da cosa può dipendere tutto questo?C'è qualche rimedio?
doucable Inserita: 19 gennaio 2008 Segnala Inserita: 19 gennaio 2008 Scambiatore primario o secondario?Senz'altro si accumula porcheria che tende a manfare in ebollizione l'acqua che circola.
nmanif Inserita: 19 gennaio 2008 Segnala Inserita: 19 gennaio 2008 con le sicurezze che ci sono oggi van bene anche i termocamini a vaso chiuso nel circuito idraulico ci dovrebbero essere almeno due valvole di non ritorno che consentono il funzionamento in parallelo sia di caldaia che di camino
bifuel Inserita: 20 gennaio 2008 Segnala Inserita: 20 gennaio 2008 La caldaia è una Junkers stagna per esterni e di scambiatore ne dovrebbe avere uno, è comunque quello grosso posto sopra il gruppo bruciatore che scambia sia il riscaldamento sia l'acqua calda. Il problema si verifica pesò SOLO con il riscaldamento.La cosa strana è che il tecnico mi dice che il danno è dovuto all'ossigenazione dell'acqua che corre all'interno del circuito, causata dal fatto che i materiali coinvolti (quelli della caldaia e quelli del camino Jolly Mec) sono diversi e che col tempo l'ossigeno che si forma fa prima corrodere e poi bucare internamente lo scambiatore (guardando lo scambiatore da fuori non si vede proprio nulla...)Magari all'inizio, per assurdo, poteva anche essere così (avevo il vaso aperto), ma poi ho modificato il circuito ed ho messo tutto l'impianto in vaso chiuso ed il problema dopo un anno si è ripresentato!Io avevo anche chiesto di mettere magari un filtro sul ritorno del riscaldamento per evitare che nello scambiatore non passassero impurità ma mi è stato detto che non si fa, che non ci sono filtri del genere e che comunque il problema era un altro...Mah, il tecnico non sono io e non ho potuto far altro che accettare i consignli dell'esperto.Pensate che alla seconda sostituzione il tecnico disse: tranquillo, non ci vedremo più!Ora però...alla terza volta che ricapita il problema vorrei capire bene cosa sta succedendoGrazie per le altre risposte già date
bifuel Inserita: 24 gennaio 2008 Segnala Inserita: 24 gennaio 2008 non c'è proprio nessuno che mi sa dare qualche informazione?
murdock Inserita: 24 gennaio 2008 Segnala Inserita: 24 gennaio 2008 Ciao,l'impianto del camino deve essere a vaso APERTO per sicurezza e per legge, poi con un scambiatore di calore a piastre si passa da vaso aperto a chiuso e si parallela all' impianto esistente con caldaia,il problema potrebbe essere il calcare,i filtri per circuiti da riscaldamento ci sono e si montano prima degli ingressi dello scambiatore in modo da non far entrare schifezze,per il calcare prova ad usare acqua adolcita o distillata miscelata con additivo apposito da impianto di riscaldamento (simile all'antigelo da auto) che aiuta lo scambio termico ed avendo proprietà diverse dalla sola acqua "lubrifica" e fa diminuire l'usura della pompa e scambiatore abassando anche i rumori, esistono anche dei prodotti per la pulizzia dei circuiti,poi dopo il lavaggio si ricarica con l'additivo e acqua distillata o adolcita, questo pero' con lo scambiatore camino caldaia, quello della caldaia scambia da circuito caldaia a circuito ACS per scaldare appunto l'acqua calda sanitaria, se l'acqua del rubinetto é calcarea antrà adolcita con adolcitori per acqua potabile, in alternativa se hai spazio al posto di usare uno scambiatore diretto per la produzione di acqua calda,lo elimini e potresti usare un accumulo "bollitore" di adeguate dimensioni collegato a monte adel circuito termosifoni ma dopo l'allaccio del termocamino, con sua valvola motorizzata e termostato remperatura acqua calda potabile,dandoli la priorità,prima si scalda l'ACS poi partono i termosifoni.Un problema potrebbe essere la differenza di potenziale elettrico dei diversi materiali,ad esempio i tubi in rame con lo zinco o zincatura di altri componenti,ma di solito pero' gli scambiatori sono in INOX e i raccordi sono in ottone ! questo capita specialmente con i serbatoi o bollitori zincati che si forano se allacciati direttamente con raccordi e tubi in rame!Ciao
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