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Sicurezza Caldaia A Metano


babbaloni

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Buongiorno a tutti

qualche settimana fa sono venuti nell'ufficio dove lavoro a effettuare la pulizia della caldaia e il controllo dei fumi. Il tecnico ha rilevato una perdita di gas dovuta alla rottura di una guarnizione. Infatti da varie settimane avvertivamo un forte odore di marcio e mal di testa a fine giornata.

Questi i valori rilevati (con la guarnizione rotta) su caldaia EcoTata princess HR11/24/HRC24:

28 °C Temp fumi

16.8 °C T aria comb

2.6 % 02 ossigeno

8 ppm CO fumi sec.

-0.05 mbar Tiraggio

1.14 % Indice aria

10.25 % C02

9 ppm C0 senz'aria

0.5 % perd cal

99.5 % Rendimento

Poichè nessuno di noi è in grado di interpretare questi valori chiedo un parere a voi. Infatti il responsabile ha negato che ci siano state delle anomalie e dopo aver parlato in privato con il tecnico quest'ultimo ha minimizzato e ritrattato quanto ci aveva detto precedentemente, ossia che c'era una perdita di gas e che non avremmo dovuto lavorare lì fino alla sostituzione della guarnizione (che è avvenuta dopo 7 giorni)

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I valori non dicono niente per quanto riguarda il problema della perdita di gas, probabile invece che la guarnizione del bruciatore a condensazione si fosse deteriorata e il calore abbia rovinato la flangia che sostiene il bruciatore, provocando l'uscita dei fumi in ambiente.... è solo un'ipotesi...

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Adelino Rossi

Ma avete una caldaia presente nell'ambiente di lavoro magari con scarsa circolazione d'aria?

A mio parere andava fatta una analisi ambientale quando sentivate l'odore.

La perdita di gas è una cosa, la dispersione di fumi nell'ambiente è un altra cosa.

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--- Ma avete una caldaia presente nell'ambiente di lavoro magari con scarsa circolazione d'aria? ---

La caldaia EcoTata princess è una caldaia a condensazione è quindi a tenuta stagna dall'ambiente di installazione, non ha bisogno di avere un locale ventilato... al massimo è obbligatorio che il locale abbia una porta o una finestra che dia direttamente verso l'esterno per aerare il locale in caso di eventuali perdite di gas sia alla caldaia che all'impianto... da quello che ho capito il locale è un ufficio che sicuramente avrà una finestra che dà direttamente sull'esterno. da questi presupposti il locale dovrebbe essere a norma.

Modificato: da pignocco
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Adelino Rossi

al massimo è obbligatorio che il locale abbia una porta o una finestra che dia direttamente verso l'esterno per aerare il locale in caso di eventuali perdite di gas sia alla caldaia che all'impianto... da quello che ho capito il locale è un ufficio che sicuramente avrà una finestra che dà direttamente sull'esterno. da questi presupposti il locale dovrebbe essere a norma.

Pur non essendo un esperto in caldaie

La caldaia per funzionare brucia ossigeno che preleva dall'ambiente, (aria comburente) quindi penso che l'areazione non sia un optional.

Sentiamo se c'è qualche esperto di questo tipo di caldaie.

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Le caldaie a camera stagna (come le caldaie a condensazione) SONO isolate dall'ambiente sia come aspirazione (non sempre è così) ma sopratutto lo sono dal lato fumi, cioè i fumi sono convogliati e spinti (da un ventilatore) verso l'esterno tramite dei condotti a tenuta, così dovrebbe essere anche per l'aspirazione di aria comburente che deve prendere direttamente dall'esterno tramite un condotto sempre a tenuta.

---La caldaia per funzionare brucia ossigeno che preleva dall'ambiente, (aria comburente) ---

questo è giusto per le caldaie a camera aperta...

Modificato: da pignocco
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Adelino Rossi

pignocco

ho capito il concetto di autonomia della caldaia a condensazione, avulsa dall'ambiente che la contiene.

tuttavia abbiamo avuto una situazione anomala segnalata da babbaloni, di un ambiente di lavoro contenente una caldaia.

qualche settimana fa sono venuti nell'ufficio dove lavoro a effettuare la pulizia della caldaia e il controllo dei fumi. Il tecnico ha rilevato una perdita di gas dovuta alla rottura di una guarnizione. Infatti da varie settimane avvertivamo un forte odore di marcio e mal di testa a fine giornata.

Per l'analisi del rischio ambientale possiamo dire che la caldaia introduce nell'ambiente i seguenti rischi:

1) Rischio elettrico, non esiste perchè non è l'oggetto della discussione.

2) Rischio di inquinamento da metano disperso.

Installazione di un rilevatore di gas metano ambientale?

3) Rischio di creare un ambiente malsano da combustione, escluso dalla tipologia della caldaia e dalla tua affermazione

così dovrebbe essere anche per l'aspirazione di aria comburente che deve prendere direttamente dall'esterno tramite un condotto sempre a tenuta.

4) Rischio di un inquinamento da rientro dei fumi nell'ambiente.

a sopratutto lo sono dal lato fumi, cioè i fumi sono convogliati e spinti (da un ventilatore) verso l'esterno tramite dei condotti a tenuta,

nell'uso prolungato possono succedere delle anomalie, metano, aspirazione e scarico fumi.

Possiamo dire che una caldaia di questo tipo viene installata con determinate caratteristiche e garanzie ma se dopo nel tempo non si fanno controlli e manutenzione periodici o a richiesta si possono creare situazioni quanto meno di disagio?

Che ne pensi?

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Di normative non capisco granché, ma in qualsiasi luogo ove ci siano tubazioni gas e apparecchi a gas ci vogliono prese d'aria, con superficie calcolata in base alla tipologia degli apparecchi stessi... consiglio, rilevatore fughe gas con elettrovalvola sulla linea gas.

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ci vogliono prese d'aria, con superficie calcolata

La normativa vigente ( da più di 30 anni) non obbliga prese d'aria per caldaie a tenuta stagna, obbliga la presa d'aria in basso, più vicina possibile al pavimento, solo per le caldaie a camera aperta, o qualsiasi apparecchio che prende aria dall'ambiente, esempio caldaia a camera aperta, scaldaacqua (sempre a camera aperta), stufe, piano cottura... cioè tutti quegli apparecchi, che come già detto, prendono aria dall'ambiente di installazione, la caldaia o lo scalda acqua a tenuta stagna, NON ha obbligo di presa d'aria, perché come già detto NON prende aria dall'ambiente in cui viene installata. Il bruciatore e la camera di combustione sono isolati dall'ambiente, sono cioè in una "SCATOLA CHIUSA".

Il consiglio del rilevatore di fughe di GAS con valvola di intercettazione è una bella cosa ed è considerato una sicurezza in più MA NON è obbligatorio per Legge.

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Tutto questo discorso è solo per ribadire che sicuramente c'è stato un problema alla caldaia, che purtroppo non si può quantificare la pericolosità che sono andati incontro gli impiegati nell'ufficio...

I valori rilevati dall'analisi di combustione effettuata sulla caldaia, non dicono se c'erano problemi di perdita di gas o fumi in ambiente, dicono solo che la prova è stata effettuata con una temperatura di mandata sui 30° circa (che potrebbe anche essere normale se l'impianto di riscaldamento è a pavimento, decisamente bassa se l'impianto è invece a termosifoni), e che ha una bella resa (99,5 %) ?....

Sono d'accordo che una buona e regolare manutenzione effettuata dal un TECNICO QUALIFICATO sia necessaria ed è anche obbligatoria.

Ribadisco solo che la caldaia EcoTata princess installata nell'ufficio non è fuori norma... anche se non c'è una apertura di VENTILAZIONE che è invece obbligatoria per le caldaie a CAMERA APERTA

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Ribadisco solo che la caldaia EcoTata princess installata nell'ufficio non è fuori norma... anche se non c'è una apertura di VENTILAZIONE che è invece obbligatoria per le caldaie a CAMERA APERTA

non ne sarei proprio sicuro... se il tubo del gas e' saldato si.. ma se e' filettato serve il foro ;)

28 °C Temp fumi

16.8 °C T aria comb

2.6 % 02 ossigeno

8 ppm CO fumi sec.

-0.05 mbar Tiraggio

1.14 % Indice aria

10.25 % C02

9 ppm C0 senz'aria

0.5 % perd cal

99.5 % Rendimento

:blink: :blink:

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Chiedo scusa non mi sono espresso bene:

Ribadisco solo che la caldaia EcoTata princess installata nell'ufficio non è fuori norma... anche se non c'è una apertura di VENTILAZIONE che è invece obbligatoria per le caldaie a CAMERA APERTA

Avrei dovuto forse dire APERTURA di VENTILAZIONE PERMANENTE, anche se avrei dovuto dire AREAZIONE

Sono d'accordo che in un locale dove passi la tubazione GAS con giunti sia meglio avere una apertura ("BUCO") PERMANENTEMENTE aperta verso l'esterno, che nel caso del metano dovrebbe essere in alto a filo del soffitto, ma la norma parla solo di locali VENTILABILI, cioè che abbiano una porta o una finestra direttamente comunicante con l'esterno, NON obbliga l'apertura fissa (anche se sono d'accordo che sarebbe meglio che ci fosse).

Se la tubazione del GAS con giunzioni filettate passa in un locale non ventilabile (cioè senza porte o finestre verso l'esterno) all'ora c'è l'obbligo di effettuare una apertura di AREAZIONE in alto, se anche questa apertura non è possibile realizzare allora la tubazione non può avere giunzioni filettate.

Modificato: da pignocco
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